Cari lettori, bentornati a Moviola style, eccoci pronti per analizzare insieme gli ottavi di Coppa Italia con tanti goal ed emozioni tutte da vivere, cominciamo!
La Coppa Italia entra nel vivo con gli ottavi, sono scese in campo l’Atalanta contro il Venezia, il Napoli contro la Fiorentina e il Milan che sfida il suo passato che attualmente siede su una panchina che scotta, quella del Genoa e parliamo naturalmente di Andriy Shevchenko. La Lazio ha affrontato l’Udinese, La Juventus è stata opposta alla Sampdoria, il Sassuolo ha sfidato il Cagliari, l’Inter ha giocato contro l’Empoli e la Roma è scesa in campo contro il Lecce. Analizziamo insieme queste partite.
In campionato sarebbe un testa coda, in Coppa Italia è un match tra due compagini con obbiettivi diversi che hanno dato vita ad un match spettacolare con la Dea sempre concentrata e in partita e un Venezia volitivo che ci ha provato ma l’Atalanta è stata nettamente più forte. Gli orobici partono forte, al 12’ succede di tutto, prima Muriel, dal limite, e Pessina, nell’aria piccola, ci provano ma Lezzerini dice no con un doppio miracolo poi Koopmeiners calcia da buona posizione ma trova solo i guantoni di Lezzerini. Subito dopo la Dea trova il goal del vantaggio con Muriel che, servito da Freuler, da due passi non sbaglia, 1-0 che il VAR approva dopo un consulto per un fallo di mano che non c’è.
Al 28’ si svegliano i lagunari con Kiyine, il suo tiro è bloccato da Musso con un grande intervento. Al 36’ a superarsi è Lezzerini, Freuler riceve un passaggio al bacio e calcia da dentro l’area ma niente da fare. Al 44’ è ancora Dea, Koopmeiners di testa manda la sfera sulla traversa. Si va al riposo, Atalanta meritatamente in vantaggio.
Nella ripresa al 48’ ci provano ancora gli orobici con Hateboer che calcia forte da posizione ravvicinata ma il pallone termina a lato. Al 51’ reagisce il Venezia con Crnigoj che segna ma è in chiara posizione irregolare, goal annullato. Al 56’ l’Atalanta risponde con Pezzella, tiro al volo nell’area piccola ma palla che si schianta sul palo sinistro.
Al 69’ grandissima parata di Musso su Henry che si era trovato tutto solo davanti alla porta. Al 88’, però, Maehle chiude i giochi con un gran goal dopo una perfetta azione in contropiede nata da un calcio d’angolo per il Venezia. L’assist è di Pasalic e il danese segna praticamente a porta vuota. Non succede più nulla, l’Atalanta passa il turno e troverà la Fiorentina.
La Fiorentina dopo oltre 40 anni torna a vincere al “San Paolo” e lo fa con un netto 2-5. Al 21’ Elmas calcia da buona posizione, il portiere si tuffa alla sua sinistra e para. Al 41’ Saponara potrebbe andare al tiro ma preferisce servire Vlahovic che, senza pensarci troppo, calcia nell’angolino basso di destra e segna, Viola in vantaggio. La reazione del Napoli è immediata, al 44’, grazie ad un rinvio sbagliato di Dragoswki, Petagna serve Mertens che, di prima intenzione, non perdona, palla in rete sulla destra, 1-1. Al 47’ erroraccio di Dragoswki, Venuti lo serve all’indietro con un retropassaggio di testa ma il portiere sbaglia l’intervento e si lascia scalvare prima dalla palla e poi dall’attaccante del Napoli che stende senza pensarci troppo, è rosso diretto. Fine primo tempo.
Nella ripresa la Fiorentina torna subito in vantaggio, al 58’ Biraghi raccoglie un rimbalzo dal limite e calcia subito, la palla termina in rete alla destra di Meret, 1-2. All’84 brutto fallo di Lozano, è rosso diretto, ristabilita la parità numerica ma al 95’ il Napoli rimane addirittura in 9 per il rosso combinato a Fabian Ruiz punito per una brutta entrata, secondo giallo e quindi doccia anzitempo. Subito dopo Petagna si ritrova la palla tra i piedi e la butta in porta, 2-2. Supplementari.
Primo tempo supplementare, al 100’ ci prova Maleh, il suo tiro è deviato da Meret con un grande intervento. Nell’unico minuto di recupero Venuti raggiunge un cross preciso di Maleh e infila la palla nell’angolino basso di sinistra, 2-3.
Nel secondo tempo supplementare al 108’ Piatek viene liberato da Venuti e calcia in porta superando Meret, 2-4. Al 119’ goal pazzesco di Maleh che, dopo un dribbling in area, spara in porta centralmente, 2-5 e partita chiusa. la Viola a sorpresa espugna il “San Paolo” e ora ai quarti sarà Fiorentina-Atalanta, sicuramente sarà una bellissima sfida.
Il Milan soffre ma riesce a piegare un ottimo Genoa, volitivo e propositivo, che esce a testa altissima dalla competizione. Una bella partita che s’infiamma subito, dopo 4′ Krunic di testa colpisce la traversa. Al 16′ risponde il Genoa con Vanheusden, il suo tiro è deviato in corner da un grandissimo intervento di Maignan che, pur vendendo il pallone all’ultimo istante, riesce a distendersi alla sua sinistra e a parare. Al 17′ il goal che non ti aspetti, Portanova batte un corner e Ostigard svetta di testa, palla in porta e vantaggio Genoa.
Il Milan prova a reagire ma al 20′ perde Tomori per infortunio. al 41′ il Genoa potrebbe raddoppiare ma Ekuban, da ottima posizione, scaglia la palla lontano oltre il palo sinistro. Fine primo tempo.
Nella ripresa è subito Milan, al 48′ ci prova Giroud colpendo di testa ma Semper gli nega la gioia del goal. Al 74′ il Diavolo pareggia: Theo Hernandez si libera del suo marcatore e mette in mezzo la sfera, Giroud da pochi passi la incorna infilandola nel sette di sinistra, è 1-1. Al 77′ ci prova ancora Giroud, il suo colpo di testa però termina largo a destra. Fine tempi regolamentari.
Primo tempo supplementare, al 93′ spettacolare parata di Semper su Leao, gran tuffo alla sua sinistra del portiere genoano e palla in angolo. Al 95′ ci prova Tonali, tiro largo sulla destra. Al 102′ il Milan passa in vantaggio con Leao, splendido pallonetto dal limite che beffa Semper, è 2-1.
Nel secondo tempo supplementare è ancora Ostigard a provarci, al 108′ raccoglie palla dopo un rimbalzo e calcia, palla che sibila di poco sulla traversa. Al 109′ il Milan prova a chiuderla ma il tiro di Brahim Diaz termina di poco alto. Al 112′ Theo Hernandez regala un cioccolatino a Saelemaekers che deve solo spingerlo in porta, palla nel sette di destra e partita chiusa. Ora il Milan ai quarti troverà la Lazio, ci si aspetta una partita spettacolare che di sicuro regalerà emozioni.
Non bastano i tempi regolamentari alla Lazio per piegare una buona Udinese, a decidere la partita è il solito Immobile con una gran giocata. Ci vogliono 39′ per vedere la prima azione pericolosa che è di marca friulana, Success ci prova ma la sua conclusione è murata dalla difesa. Nel primo tempo non succede più nulla.
Nella ripresa, al 59′, è ancora Success a provarci, tiro basso al centro della porta ma Reina c’è, ottima parata. All’87’ doppia occasione per la Lazio, che finalmente si vede in attacco: prima ci prova Immobile, tiro verso il centro della porta parato da Silvestri, poi subito dopo Raul Moro viene murato dalla difesa. Al 96′ Patric ci prova di testa, palla larga oltre il palo sinistro. Fine tempi regolamentari.
Ai supplementari succede tutto nel secondo tempo, al 106′ arriva la giocata che decide la partita con Immobile che, dal limite, con un bel pallonetto scavalca Silvestri, Lazio in vantaggio. Al 112′ i biancocelesti protestano per un tocco di mano di Makengo ma l’arbitro lascia correre. Finisce qui, la Lazio soffre ma passa il turno.
La Juventus travolge la Sampdoria 4-1, partita praticamente senza storia che si sblocca dopo 25′ quando una punizione di Cuadrado, deviata da un difensore, beffa Falcone, è 1-0. Al 27′ Morata calcia un missile sotto la traversa, la palla s’insacca ma il VAR rileva un fallo nell’azione che ha portato al goal e l’annulla. Al 39′ e al 47′ ci provano prima Rugani e poi Morata, entrambi i tiri indirizzati al centro della porta sono neutralizzati da Falcone. Fine primo tempo.
Secondo tempo, al 52′ Rugani riceve un cross precisissimo di Arthur e colpisce di testa, la palla s’insacca nell’angolino basso di sinistra, 2-0. Al 63′ Conti riapre la gara con un gran tiro che s’infila alla destra di Perin, 2-1 ma dura poco. Al 67′ uno svarione clamoroso della difesa blucerchiata regala la palla a Dybala che da due passi non può fallire, 3-1. Al 72′ azione personale di Cuadrado che conclude centralmente, Falcone c’è. Al 77′ goffo intervento di Augello in area, è rigore e dal dischetto si presenta Morata che mette la palla alla destra del portiere che riesce a toccarla ma non ad evitare il goal, è 4-1. All’84 Rabiot tenta il pokerissimo ma la sua conclusione s’infrange sulla traversa. Partita finita, adesso sarà Juventus-Sassuolo.
Gli emiliani passano il turno superando i sardi 1-0, vittoria di misura che permette al Sassuolo di accedere ai quarti di finale. Al 17′ il Cagliari si fa pericoloso, il colpo di testa di Dalbert finisce di un soffio fuori a sinistra. Al 18′ però è il Sassuolo a passare in vantaggio, Rogerio serve in area Harroui che, di prima intenzione, non sbaglia, palla centrale che spiazza il portiere sardo. Al 31′ gli emiliani protestano per un rigore non concesso e al 34′ rischiano di subire il pareggio ma Zappa, di testa, manda la sfera oltre il palo sinistro. Al 37′ è Raspodori a poter chiudere i conti, ma il suo tiro termina fuori da buona posizione. Al 39′ è Scamacca al calciare a lato dal limite, al 41′ un tiro di Raspadori è respinto da Radunovic. Fine primo tempo.
Ripresa, al 49′ il Cagliari si vede annullare un goal per fuorigioco. Al 59′ il Cagliari reclama un rigore non concesso e poi, al 61′ pareggia con Pavoletti ma l’abritro annulla ancora per fuorigioco. Finisce così, il Sassuolo piega il Cagliari 1-0.
I nerazzurri soffrono ma piegano l’Empoli 3-2 in una partita combattutissima. Al 13′ un colpo di testa di Sanchez su assist di Dumfries manda la palla in porta, 1-0. Al 19′ protesta l’Empoli per un presunto rigore che non viene concesso, poi Forlan si supera prima al 21′ su Dumfries e poi su Lautaro Martinez, due ottimi interventi che tengono l’Empoli in partita. Al 45′ i toscani hanno una buona occasione su punizione dalla media distanza ma Stulac calcio alto. Fine primo tempo coi nerazzurri in vantaggio.
Ripresa, al 48′ l’Inter ha una grandissima occasione con Ranocchia, il suo colpo di testa dagli undici metri termina di poco largo alla destra di Forlan. Al 62′ arriva l’inatteso e sorprendente pareggio con Bajrami che riceve un ottimo passaggio e sfrutta al meglio un’occasione d’oro, tiro preciso sul secondo palo e 1-1, interviene il VAR ma il goal viene convalidato. Al 68′ Lautaro Martinez prova a calciare forte nell’angolino basso di sinistra, Forlan si distende e para.
Al 70′ l’estremo difensore toscano si ripete togliendo il pallone dall’angolino basso di destra in un uno contro uno con Dumfries che poi, al 74′, tocca di mano in area ma per il VAR non è rigore. Al 76′ colpo di testa di Cutrone, la palla sbatte sul tacco di Radu e s’insacca, sfortunato autogoal. Al 79′ Di Marco su punizione dalla media distanza calcia alto, all’84’ Lautaro Martinez va giù in area ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. L’Inter preme e al 91′ trova il goal con una splendida sforbiciata di Ranocchia, 2-2 e al 95′ l’Inter segna ancora ma Sanchez è in fuorigioco, goal annullato e fine tempi regolamentari.
Primo tempo supplementare, al 104′ arriva il goal vittoria dell’Inter con Sensi che scarica una gran botta nel sette di sinistra, 3-2 e nel secondo tempo supplementare non succede più nulla, l’Inter avanza al turno successivo.
Non basta un buon Lecce per battere la Roma, i giallorossi capitolini vanno in svantaggio ma poi recuperano e vincono 31. Al 14′ il Lecce rompe gli equilibri con Calabresi che, su un cross da calcio d’angolo, impatta di testa in area, il pallone rimbalza davanti alla riga fatale e s’insacca beffando il portiere, il VAR convalida, è 0-1. Al 21′ s’infortunia Bleve, il portiere del Lecce, e al suo posto entra Gabriel che al 27′, con un grandissimo intervento, dice no a Maitland-Niles. Al 40′ calcio d’angolo per la Roma, Abraham prolunga di testa per Kumbulla che incorna da pochi passi, 1-1, fine primo tempo.
Nella ripresa al 46′ Gabriel si supera su Zaniolo, bellissimo sinsitro deviato sul palo. Al 48′ la Roma reclama un rigore per un tocco di mano di Gendrey ma l’arbitro, supportato dal VAR, lascia correre. Al 54′ Abraham riceve un passaggio al limite dell’area e, dopo un ottimo controllo, spedisce il pallone nell’angolino basso di sinistra, un goal da vero campione, il VAR approva, 2-1. Al 60′ Gargiulo viene ammonito e 2′ dopo è espulso, il Lecce si ritrova in inferiorità numerica e la Roma ne approfitta.
Al 75′ Mkhitaryan calcia largo a sinistra e poi, all’80’, calcia fuori sulla destra. All’81’ l’armeno serve Shomurodov che calcia benissimo e insacca nell’angolino basso di sinistra, 3-1. All’86’ Zaniolo calcia forte dal limite, il pallone è indirizzato nell’angolino basso di sinistra ma Gabriel è attento. Questa è l’ultima occasione del match, la Roma passa il turno e ora affronterà l’Inter in un grandissimo quarto di finale.
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