Categorie: Coppa Italia

Roma, Mourinho: “Inizio un documentario su Netflix”

Ieri, dopo Roma-Cremonese, il tecnico giallorosso José Mourinho ha commentato la partita e alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset. Ecco cosa ha detto.

E’ andata: seppure a fatica, la Roma ha conquistato il biglietto di accesso ai quarti di finale di Coppa Italia battendo la Cremonese e spezzando l’incantesimo (negativo) dello scorso anno.

Questo il punto di vista di José Mourinho sulla sfida: “Abbiamo fatto il minimo per non soffrire troppo. Serve rispetto per le nostre difficoltà, per quello che diamo.

Nessuna squadra in Italia ha vinto una partita senza un difensore centrale, o se lo ha fatto non è comunque cosa facile. Siamo uniti, il rischio è ovvio che ci sia, se vai sotto e prendi il secondo sei fuori.

Avevamo Llorente e Celik ammoniti, Kristensen è veloce e per star dietro ai loro cambi, mi sono fidato della sua velocità. Poi abbiamo riempito l’area, Dybala a creare, Azmoun dietro a Lukaku, ho messo pure Spinazzola.

Fossimo usciti saremmo morti di stanchezza e senza più soluzioni, abbiamo vinto meritatamente contro una squadra che non è di Serie B“.

Indice

Le prossime avversarie della Roma: prima Atalanta, poi Lazio

Ora la prossima sfidante per i quarti di finale è la Lazio. Una partita alla quale Mourinho ancora non pensa: “Il derby?  Non so come ci arriveremo, prima abbiamo una partita importantissima (la prossima avversaria di Serie A sarà l’Atalanta, ndr.).

Se dovrà giocare difensore centrale Lukaku, lo farà. Giocheremo col cuore e con tutto quello che abbiamo. Prima pensiamo all’Atalanta, siamo questi. Azmoun parte la prossima settimana, Mancini è infortunato e diffidato, arriveremo alle prossime gare con il rispetto che ci siamo meritati.

Non so quanti esauriti di fila abbiamo fatto, 43 mi pare. Fate i conti di quanti spettatori sono venuti all’Olimpico. Meritano tutto da noi e noi diamo tutto. Sono stanco anch’io, ho fatto dei chilometri a bordo campo”.

Mourinho sul modulo e sulle prospettive future

I limiti del modulo, con la rosa attualmente a disposizione, si sentono. Così Mou: “Sono contento ma è dura, è un rischio enorme che dovevamo correre per vincere. Giocare a tre senza un centrale di ruolo è meglio per chi non è abituato a farlo, occupano meglio gli spazi.

Aggiornato al 04/01/2024 8:57

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Pubblicato da
Giulia Bucelli

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