Esteri
Ajax did it again: chi è Mokio, il 2008 lanciato da Farioli

Contro il Fortuna Sittard, l’Ajax ha fatto esordire il classe 2008 Jorthy Mokio: prodigio belga che ha quasi battuto il record di Seedorf.
Al secolo Jorthy Mokio, all’anagrafe 29 Febbraio 2008 a Gand: in Belgio. Eccezione dell’anno bisestile, come un’eccezione sono i giocatori che, a nemmeno 17 anni, esordiscono con l’Ajax in prima squadra.
Ajax, ecco Mokio: chi è il minorenne che ha stregato Farioli
L’esordio assoluto con i lancieri era arrivato lo scorso 29 Agosto, nei preliminari di Europa League contro il Jagiellonia. Poi qualche spezzone, 17 minuti fra Qarabag e Galatasaray, prima dell’esordio da titolare nell’ultimo turno di Eredivisie contro il Fortuna Sittard. 90 minuti molto solidi, che sono stati riconosciuti anche dal tecnico degli olandesi (l’italiano Francesco Farioli) nella conferenza stampa del post-partita.
“È nel gruppo da un po’ e si sta abituando sempre di più a ciò che gli chiediamo. È un giocatore importante per questo club e ho già dimostrato in Europa League di avere fiducia in lui. Era il momento giusto per farlo giocare dal primo minuto“.
Ma chi è Jorthy Mokio? Strutturato fisicamente (è alto 1,82) ed estremamente duttile, come tradizione della scuola calcio Cruijffiana. Difensore di piede mancino, che può giocare sia al centro della difesa (da centrale a due o da braccetto a tre) sia come terzino sinistro. Oltreché nel suo ruolo naturale, che sarebbe quello del mediano davanti alla difesa. Per certi versi ricorda Jorrel Hato, altro gioiello del vivaio: classe 2006.
Già della nazionale del Belgio Under 21, il contratto che lega Mokio all’Ajax scadrà nel 2027 e non c’è dubbio sul fatto che già moltissimi osservatori abbiano messo gli occhi su di lui. Infatti, a 16 anni e 346 giorni, è il secondo esordiente più giovane nella storia dell’Ajax. Meglio di lui soltanto Clarence Seedorf, che detiene il record di precocità. Esordì infatti contro il Groningen il 29 novembre 1992, a 16 anni e 242 giorni.
Esteri
L’Al-Ahli conquista l’Asia: primo trionfo in AFC Champions League

L’Al-Ahli batte 2-0 il Kawasaki e scrive la storia. Decisive le reti di Galeno e Kessié, entrambe su assist di Firmino. Ora il club sogna in grande.
È l’Al-Ahli a issarsi sul trono d’Asia. La squadra di Gedda ha conquistato per la prima volta nella sua storia la AFC Champions League, battendo in finale i giapponesi del Kawasaki Frontale per 2-0. Un successo storico, che premia la crescita tecnica e strutturale del club saudita, sempre più ambizioso e ormai al centro della scena calcistica continentale.
Il percorso dell’Al-Ahli
La finale è stata decisa già nel primo tempo quando al 35’ Galeno ha aperto le marcature su perfetto invito di Roberto Firmino, mentre sette minuti più tardi è stato l’ex Milan e Atalanta Frank Kessié a raddoppiare sempre su assist del brasiliano ex Liverpool. Due colpi da KO che hanno tramortito il Kawasaki, squadra che aveva stupito tutti eliminando l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo nei turni precedenti.
Il trionfo dell’Al-Ahli arriva al termine di un percorso brillante poiché nel turno precedente i verdi avevano compiuto l’impresa di eliminare i grandi favoriti dell’Al-Hilal, campioni in carica della Saudi Pro League, portando addirittura all’esonero del tecnico Jorge Jesus. Un segno della portata del risultato raggiunto.
Paradossalmente, però, il successo continentale arriva in un momento difficile per la squadra sul fronte interno. In Saudi Pro League l’Al-Ahli è solo quinto, ben lontano dalla vetta, e la posizione del tecnico Matthias Jaissle è stata più volte messa in discussione. Ma ora, con il trofeo più importante d’Asia in bacheca, le prospettive cambiano. Anche se, stando ai rumors, il club starebbe sondando il terreno per un clamoroso arrivo di Carlo Ancelotti, tentato da una proposta milionaria proveniente proprio dall’Arabia Saudita.
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Premier League
West Ham-Tottenham: probabili formazioni e dove vederla

West Ham-Tottenham, match valido per la 35ª giornata di Premier League, vedrà gli Spurs di Postecoglou in trasferta sul campo degli Hammers.
Il West Ham sta vivendo una stagione difficilissima, per gli uomini di Graham Potter solo 36 punti conquistati in 34 gare di campionato con poco più di un punto di media per partita, bottino misero che ha permesso però di stare lontano dalla zona retrocessione. Il Tottenham in questa stagione ha due facce, una in campionato pessima con un 16° posto a solo un punto da West Ham e un’altra in Europa League che vede gli Spurs già con un piede e mezzo nella finale.

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Qui West Ham
Questo l’11 scelto da Potter: Areola tra i pali, difesa a 4 con Wan-Bissaka, Todibo, Kilman e Emerson Palmieri. Mediana a 2 composta da Soucek e Ward-Prowse, sulla trequarti spazio a Bowen e Kudus sulle corsie con Paqueta dietro all’unica punta Fullkrug.
Qui Tottenham
Questi invece gli uomini degli Spurs: Vicario in porta, difesa a 4 composta da Gray, Danso, Davies e Spence. Centrocampo fisico con Sarr, Bissouma e Kulusevski. In avanti sulle due corsie spazio a Odobert e Tel con Richarlison unica punta.
West Ham-Tottenham: probabili formazioni
West Ham (4-2-3-1): Areola; Wan-Bissaka, Todibo, Kilman, Emerson Palmieri; Soucek, Ward-Prowse; Bowen, Paqueta, Kudus; Fullkrug. All. Graham Potter.
Tottenham (4-3-3): Vicario; Gray, Danso, Davies, Spence; Kulusevski, Bissouma, Sarr; Odobert, Richarlison, Tel. All. Ange Postecoglou.
West Ham-Tottenham: dove vederla
Il match, West Ham-Tottenham, in programma Domenica 4 Maggio alle ore 15:00 al London Stadium di Londra, sarà visibile su Sky Sport e in streaming su NOW.
Premier League
Chelsea-Liverpool, probabili formazioni e dove vederla

Grande appuntamento, per la Premier League, domani pomeriggio. A Stamford Bridge, infatti, andrà in scena un essenziale Chelsea-Liverpool.
La domenica di Premier League offre un menù ricco, con un piatto principale che si chiama Chelsea-Liverpool.
A Stamford Bridge la gara sarà un crocevia importante per i Blues, alla caccia del pass per la prossima Champions League.
I tre punti peserebbero, infatti, come un macigno sulla classifica, dove gli uomini di Maresca se la giocano contro Nottingham Forest, Newcastle e Manchester City.
Chi ha poco da chiedere al match, invece, e’ il Liverpool di Arne Slot, che ha festeggiato la conquista del titolo nel turno precedente.
Qui Chelsea
La settimana del Chelsea si conclude con un grande classico del calcio inglese. I Blues dovranno vincere, cercando di approfittare dei Reds campioni.
Tutto ancora in ballo, invece, per i londinesi, in corsa per un posto in Champions League e più che mai motivati.
Maresca dovrà fare a meno dello squalificato Mudryk, con Caicedo adattato, per necessità, al ruolo di esterno difensivo.
In attacco il solo Jackson, assistito da Pedro Neto, Palmer e Madueke.
Qui Liverpool
La vittoria sul Tottenham ha regalato il successo nazionale ai Reds, dominatori fino al fine di un campionato mai in discussione.
In queste ultime giornate, senza il pensiero della Champions League, Slot concederà spazio a chi, nel corso dell’anno, e’ stato impiegato di meno.
Tra questi, di certo partirà dal 1′ Diogo Jota, mentre non ci sarà alcuna panchina per Salah, pronto a essere protagonista anche a Stamford Bridge dopo una stagione dai numeri esaltanti.
Probabili formazioni
Chelsea (4-2-3-1): Jorgensen; Caicedo, Chalobah, Colwill, Cucurella; Lavia, Fernandez; Madueke, Palmer, Pedro Neto; Jackson. Allenatore: Enzo Maresca
Liverpool (4-2-3-1): Alisson; Alexander-Arnold, Konate, van Dijk, Tsimikas; Gravenberch, MacAllister; Salah, Jones, Diaz; Jota. Allenatore: Arne Slot
Dove vederla
La sfida tra Chelsea e Liverpool, in programma domani alle ore 17.30, sarà trasmessa in diretta da Sky Sport Arena.
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