Esteri
Barcellona: ad ore l’annuncio di Xavi sulla panchina blaugrana
L’ex bandiera catalana è pronto per firmare un contratto da allenatore della prima squadra
Dopo anni di corteggiamento il Barcellona avrà di nuovo la sua bandiera: Xavi Hernandez infatti è pronto a tornare dov’è cresciuto.
Nella serata scorsa è stato trovato l’accordo tra i dirigenti dell’Al Saad (squadra qatariota di cui Xavi è allenatore) e quelli blaugrana.
L’ex centrocampista e regista catalano dunque è pronto a tornare a casa per sostituire l’esonerato Ronald Koeman.
Il debutto è previsto per il 20 novembre, nel suo Camp Nou contro i rivali cittadini dell’Espanyol.
Leggenda del club ed allenatore moderno
Ventisette stagioni in camiseta blaugrana, più di 500 partite condite da 58 gol ed un palmares sconfinato, questi i numeri di Xavi da calciatore che lo hanno portato ad essere considerato uno dei calciatori più importanti degli anni 2000.
Poi, nel 2015, il meditato e sofferto addio al Barcelona e l’inizio dell’avventura in Qatar prima come giocatore e poi come coach dell’Al Saad dove conquista numerosi titoli.
Amante del possesso palla (non poteva essere altrimenti) e figlio della grande mentalità blaugrana (Cruyff, Rijkaard, Guardiola) è chiamato a riportare in alto un ex top club del calcio mondiale.
Esteri
Mourinho: “Se avessi saputo tutta la verità non sarei venuto qui”
L’ex tecnico di Inter e Roma, José Mourinho, ha parlato in maniera molto dura riguardo il campionato turco, dove allena da questa estate il Fenerbahce.
José Mourinho continua a far parlare di se in Turchia. L’ex allenatore di Inter e Roma ha parlato al termine della vittoria raggiunta nell’ultra extremis del match di campionato contro il Trabzonspor. Infatti, la formazione allenata dal tecnico di Setubal ha portato a casa i tre punti per 3-2, mettendo a segno il goal vittoria al dodicesimo minuto di recupero del secondo tempo con Amrabat.
Il Fenerbahce sotto la guida di José Mourinho si trova secondo in classifica con 23 punti realizzati a fronte di 7 vittorie, due pareggi ed una sconfitta contro il Galatasaray, primo a 28 punti.
Mourinho, le parole sfogo del portoghese
“Il Fenerbahçe non mi ha detto tutta la verità sul campionato turco. Se l’avessi saputa prima non sarei mai venuto qui ad allenare”.
Premier League
West Ham, ultimatum a Lopetegui: c’è Terzic?
Julien Lopetegui continua ad essere in discussione al West Ham. Dopo il pesante k.o. in casa del Nottingham Forest, la sua panchina è in bilico.
A Julien Lopetegui è arrivato il secondo ultimatum dalla dirigenza del West Ham. Il primo era già arrivato a Settembre, dopo il pessimo avvio di campionato degli Hammers, e ora la sua panchina traballa sempre di più.
West Ham, Lopetegui a rischio: se salta c’è Terzic
Dal modus operandi di David Sullivan si evince che il proprietario del club londinese non è sovente esonerare i suoi allenatori prima di Novembre/Dicembre. Proprietario del West Ham dal 2010, sin qui Sullivan ha esonerato soltanto tre allenatori: Grant nel Maggio del 2011; Bilic a Novembre 2017 e Pellegrini nel Dicembre del 2019.
Lopetegui (che comunque è solo il 18esimo allenatore nella storia degli Hammers) sarebbe il quarto, ma una eventuale non-vittoria contro l’Everton non comporterebbe automaticamente il suo esonero. Ciò che è certo è il gradimento della dirigenza nei confronti dell’ex-tecnico del Borussia Dortmund Edin Terzic.
L’allenatore tedesco (ma di origini bosniache) è stato spesso accostato anche alla Roma, in caso di esonero di Ivan Juric. Tuttavia, fonti inglesi affermano come la sua priorità sia quella di allenare in Premier League. Per il momento Lopetegui resiste, ma rischia. Le prossime partite saranno decisive per il suo futuro.
West Ham are sticking by Julen Lopetegui after defeat to Forest. Everton at home next currently not seen as make or break but pressure on Lopetegui to improve results is getting bigger #whufc
— Jacob Steinberg 🎗️ (@JacobSteinberg) November 3, 2024
Ligue 1
Donnarumma, nuovi attriti con Luis Enrique: il catalano lo manda in panchina con il Lens
Si riapre il “caso” Donnarumma in Francia, dopo la decisione di Luis Enrique di preferirgli Safonov nella gara interna con il Lens.
Il rapporto fra Donnarumma e Luis Enrique non è mai stato idilliaco, anzi. E lo stesso portiere di Castellammare di Stabia non è mai stato particolarmente amato (per usare un vasto eufemismo) oltre le Alpi.
Donnarumma-Safonov, normale turnazione o posto a rischio?
Errori, critiche e l’acquisto estivo di Safonov. Portiere russo per il quale il PSG in estate aveva speso 20 milioni di euro e che sembrava il preludio ad un cambio di gerarchie. Così non è stato, in quanto l’ex-Krasnodar ha giocato soltanto tre partite: quando il numero uno della Nazionale Italiana è stato infortunato. Questo fine a sabato, quando il tecnico catalano ha mandato in panchina Donnarumma: ufficialmente per scelta tecnica.
“Sapevo che avremmo trovato delle difficoltà contro il loro pressing e in questo caso l’unico libero può essere il portiere. Safonov è stato molto bravo, ci ha garantito una certa superiorità numerica e sono contento della sua prestazione: non ha commesso errori. Parliamo di un giocatore molto completo, ma non ho detto che sia meglio di Donnarumma. Tutti devono farsi trovare pronti se vogliono giocare e questo discorso vale per tutti i ruoli.”
Frasi che sono sembrate un “attacco” indiretto all’estremo difensore ex-Milan e che riportano le lancette dell’orologio indietro di un anno. Alla scorsa stagione, quando l’ex-commissario tecnico della Spagna fu ripreso dalle telecamere a inveire contro il suo portiere per la gestione del pallone con i piedi. La scarsa capacità di Donnarumma di partecipare alla costruzione del gioco è un vecchio tarlo nel loro rapporto.
L’acquisto di Safonov è sembrato sin da subito un segnale nei confronti del portiere, che la dirigenza continua a stimare e a proteggere ma da cui, al contempo, si attende risposte concrete. Il possibile dualismo fra i due rievoca ai tifosi parigini vecchi ricordi, quelli della dannosa e deleteria alternanza fra Navas e Donnarumma nell’anno di Galtier. Un “problema” che, sotto la Torre Eiffel, dovranno risolvere subito. O al limite in estate.
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