Esteri
Bayer Leverkusen, un attaccante dalla Liga
Il Bayer Leverkusen, ancora imbattuto in stagione, ha appena chiuso per un attaccante della Liga. L’infortunio di Boniface ha obbligato i tedeschi a investire.
Bayer Leverkusen, ecco l’attaccante
La società tedesca aveva provato l’inserimento per Moise Kean all’ultimo minuto ma poi l’affare è sfumato. Prima scelta che quindi è ricaduta su Borja Iglesias del Real Betis.
La punta spagnola si trasferirà in Germania con la formula del prestito oneroso a 1,5 milioni con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro.
Tutto fatto dunque per il sostituto di Boniface alle prese con un infortunio che lo terrà lontano dai campi ancora per qualche tempo.
Xabi Alonso può tirare un sospiro di sollievo e affrontare al completo la volata finale.
Premier League
Manchester City, apri il portafogli: c’è Mendy
La querelle legale tra Manchester City e Benjamin Mendy sta volgendo al termine: il Tribunale del Lavoro ha dato ragione al calciatore.
L’ex difensore del Manchester City Benjamin Mendy ha ottenuto oggi una vittoria importante, seppure parziale, nella causa contro il club inglese. Una vittoria che vale più di 11 milioni di sterline (oltre 13 milioni di euro) di stipendi non corrisposti, legati al periodo in cui è stato accusato, e poi assolto, di violenza sessuale.
Mendy versus Manchester City: la causa legale
Il giocatore francese ha presentato l’anno scorso un ricorso presso il Tribunale del Lavoro, chiedendo il pagamento degli stipendi arretrati maggiorati degli interessi. Gli stipendi erano quelli del periodo da settembre 2021 a giugno 2023, quando è arrivata la scadenza del contratto. Mendy ha sostenuto che il club aveva ingiustamente trattenuto gli stipendi previsti dal suo contratto, sostenendo che gli era stato promesso il pagamento una volta assolto.
I legali del Manchester City hanno replicato che Mendy non ha ricevuto lo stipendio poiché “non era pronto e disponibile a svolgere i propri compiti… a causa della sua condotta”, visto il suo status di detenuto in custodia cautelare prima del processo per aver violato le condizioni di cauzione.
La giudice Joanne Dunlop ha accolto parzialmente il ricorso di Mendy. Il tribunale ha stabilito che “il signor Mendy avrà diritto a ricevere la maggior parte dello stipendio arretrato, anche se non l’intero importo”. Dunlop ha spiegato che Mendy ha trascorso due periodi in custodia cautelare per circa cinque mesi dei 22 mesi di cui ha richiesto il pagamento, durante i quali il City aveva diritto a sospendere lo stipendio.
Nei periodi in cui non era in custodia, ha concluso Dunlop, Mendy era “pronto e disponibile a lavorare” ma non ha potuto per circostanze avverse come la sospensione imposta dalla Football Association e le condizioni di cauzione, “che non dipendevano dalla sua volontà”. In assenza di una clausola contrattuale che permettesse al club di trattenere il salario.
Esteri
Real Madrid, Butragueno: “Milan cinico, Mbappé ha le sue occasioni”
Il fatto che Mbappé abbia molte occasioni è positivo: lo afferma Butragueno, secondo cui il Real Madrid ha perso contro un Milan cinico.
Il pensiero di Butragueno dopo Real Madrid-Milan
Ex attaccante del Real Madrid e attuale direttore delle relazioni istituzionali dei Blancos, Emilio Butragueno ha parlato del rendimento di Kylian Mbappé dopo la partita di Champions persa contro il Milan: “Ha occasioni nitide in ogni partita, è un buon segno, ma non ha la fortuna che serve agli attaccanti. Anche col Barcellona ha avuto molte occasioni. Può capitare. Rimane un giocatore di enormi qualità e tornerà a segnare di nuovo“.
Sul ko per 3-1 contro il Milan: “La partita non è andata come ci aspettavamo. Noi dobbiamo essere solidi, ma loro hanno sfruttato le loro occasioni. Il risultato è stato negativo, noi vogliamo sempre vincere ma non ci siamo riusciti. Ne usciremo lavorando molto duramente, bisogna andare avanti“.
Ligue 1
Marsiglia, Papin shock: “Vivo sotto scorta da settimane, voglio solo lavorare. La lite con De Zerbi…”
Jean-Pierre Papin, ex-giocatore di Milan e Marsiglia nonché Pallone d’Oro nel 1991, si è sfogato ai microfoni di “La Provence”.
Caos a Marsiglia, l’ennesimo. Un ambiente storicamente complicato, caldo oltre i limiti del legittimo e con delle inaccettabili ingerenze esterne all’interno della società. Dopo le “denunce” arrivate lo scorso anno dall’allenatore Marcelino, è arrivata quella di Jean-Pierre Papin: ex-attaccante proprio dell’OM ma anche del Milan.
Marsiglia, le parole di Papin
Lo sfogo di Papin è arrivato ai microfoni de “La Provence“, in cui l’ex-Pallone d’Oro si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni shock sulle sue condizioni di lavoro. Infatti, Papin attualmente allena la seconda squadra dell’OM.
“Sono io l’allenatore e non posso permettere che questa persona decida chi siano i miei cinque sostituti. Quando giocatori della prima squadra sono scesi da noi per esigenze di gioco ho sempre rispettato le direttive, ma tutto sembra dipendere da lui. Non ho bisogno di intermediari per comunicare con De Zerbi o il presidente Longoria, ma il problema con questa persona persiste”.
Non è chiaro chi sia la presenza ingombrante a cui fa riferimento Papin, ma tutti gli indizi sembrerebbero portare alla figura di Ali Zarrak. Dirigente considerato molto vicino a Medhi Benatia, attualmente direttore sportivo del club. Poi una chiosa finale, sul fatto che da settimane sia costretto a vivere sotto scorta.
“Da tre settimane davanti a casa mia ci sono tre auto di agenti di sicurezza privata. È una situazione insopportabile. Un giorno sono stato avvicinato da due uomini in moto, che mi hanno intimato di lasciare Marsiglia. Non so se questo sia collegato alla situazione nel club e non mi permetto di pensarlo o di dirlo, ma non accetto che si affermi che non rispetto le direttive della società mentre sto vivendo qualcosa di simile. Così non si può andare avanti: o resto io, o se ne va la persona in questione.”
La replica di De Zerbi
Sull’argomento è intervenuto anche Roberto De Zerbi, sollecitato dai colleghi francesi in merito all’annosa questione. Il tecnico italiano ha commentato la situazione legata all’ex-Pallone d’Oro, provando a svicolarsi da eventuali accuse di coinvolgimento.
“Non ho problemi all’OM, né con lui, né con nessun altro. Se ne avrò uno, sarò il primo a dirvelo. Abbiate solo rispetto e correttezza nei miei confronti. Volevo chiarire un punto importante, sono stato al centro di polemiche legate a Jean-Pierre Papin. Ciò che è stato scritto è falso e inventato, perché io ho un buon rapporto con Papin. Io sono arrivato dopo di lui all’OM. Lo rispetto, per il suo grande passato nel club e anche per la sua età: dato che è più grande di me. Al club ho sempre salutato tutti, dal magazziniere al giardiniere, e non ho problemi con nessuno. Con questa polemica di Papin sono caduto dalla sedia. A volte parlo con Jean-Pierre, ci vediamo raramente per gli orari ma quando ci incontriamo va tutto bene“.
Un caso interno che non contribuisce a rasserenare l’ambiente. Dopo le dichiarazioni di Clauss in estate, che aveva giustificato il suo passaggio agli odiati rivali del Nizza proprio con la volontà di giocare in un ambiente più serene, e le polemiche concernenti proprio De Zerbi: aspramente criticato dalla stampa francese per i risultati della squadra e per il gioco da lei espresso.
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