Esteri
Benfica, Schmidt non si sente in bilico
Benfica, alla guida del club di Lisbona l’allenatore Roger Schmidt ha collezionato in tutte le competizioni 41 presenze con 27 vittorie.
Arrivato a Lisbona nell’estate 2022 dopo aver guidato per due anni con buoni risultati il PSV Eindhoven, dal suo approdo in Portogallo alla guida del Benfica Schmidt si è dimostrato un allenatore con belle idee di calcio.
Nonostante in questa stagione non sia andata benissimo in Champions League con l’eliminazione e la retrocessione in Europa League, in campionato la squadra di Schmidt si trova al secondo posto a un punto di ritardo dallo Sporting capolista.
Benfica, Schmidt non si sente in bilico
Nell’ultima giornata di campionato è arrivata una pesante sconfitta per 5 a 0 contro il Porto, che ha portato la società a valutare l’operato del tecnico che con il Benfica ha un contratto fino a giugno 2026.
Di questa situazione ne ha parlato il diretto interessato nella conferenza stampa della sfida di Europa League contro i Rangers, ecco le parole di Schmidt:
” Parlo sempre con il Presidente Rui Costa. Non sono mai conversazioni per gli altri, resta fra noi due. Cerchiamo sempre di trovare l’approccio migliore. È molto comune parlare fra noi, e ancora di più dopo le partite.
Siamo tutti un po’ scioccati dal risultato e non siamo soddisfatti della nostra prestazione, ma dobbiamo accettare le cose. Non abbiamo ottenuto i tre punti e non possiamo farci nulla.”
Liga
Barcellona pronto a blindare Yamal: il retroscena sul PSG
Lamine Yamal è stato vicinissimo a lasciare il Barcellona, ma non se ne fece nulla grazie a Xavi. Ora i catalani vogliono blindarlo.
A 15 anni e 9 mesi (290 giorni per l’esattezza), Lamine Yamal è diventato il più giovane esordiente di sempre nella storia del Barcellona. Una fiducia dettata ovviamente dalle sue qualità e dalla sua straordinaria precocità, ma non solo. Alla base di quella scelta vi fu anche una “promessa” fatta dall’allora tecnico Xavi al ragazzo.
Yamal come Xavi Simons: il PSG ci ha (ri)provato
Tutti coloro che transitano dalla Masia sono obbligati a sopportare la Spada di Damocle dei costanti paragoni con Messi. Non è giusto e probabilmente è anche deleterio per la crescita dei ragazzi, ma non è un trend che è possibile invertire. Yamal è senza ombra di dubbio la cosa più vicina a Leo che si sia vista in Catalogna (e non solo) negli ultimi anni, ma nonostante ciò il Barcellona (due anni fa) è stato vicino a perdere il suo prodigio.
I calciatori, infatti, non vengono considerati professionisti fino ai 16 anni. Ciò implica che questi non possano essere messi legalmente sotto contratto da nessuno, facendo costantemente correre alle società il rischio concreto di perdere i giocatori valorizzati nelle proprie giovanili. Non essendo legato al club che lo ha svezzato da oneri contrattuali, al compimento del 16esimo anno di età possono firmare con chiunque vogliano.
Il PSG ha provato a replicare lo sgarbo fatto ai catalani con Xavi Simons, senza però riuscirci. Gran parte del merito lo si deve all’allora allenatore blaugrana Xavi Hernandez, la cui imponente figura si porta dietro una credibilità non indifferente nell’ambiente: grazie alla sua straordinaria carriera. Xavi è riuscito a convincere Yamal a rimanere al Barcellona, promettendogli un regolare impiego in prima squadra poi arrivato davvero.
Talento blindato: rinnovo sessennale e clausola da un miliardo
Il talento di Yamal ha attratto estimatori lungo tutto l’orbe terraqueo e non potrebbe essere altrimenti, data la portata di questo fenomeno generazionale. Tuttavia sono in poche, pochissime, le squadre in grado di poter anche solo sognare di strappare al Barcellona il suo talento più cristallino. Una di queste è sicuramente il PSG, che l’anno scorso riprovò il colpaccio: arrivando ad offrire una cifra superiore ai 200 milioni di euro.
Un’offerta confermata da Enric Masip, consigliere di Joan Laporta: “Il Presidente mi ha detto di aver ricevuto un’offerta di 200 milioni di euro per Yamal, ma di non averla nemmeno presa in considerazione. E’ arrivata dalla Francia, ma non posso dirvi da chi. Il PSG? Loro hanno i soldi e quando hai i soldi puoi sperare di ingaggiare grandi giocatori“. Il riferimento (seppur indiretto) ai campioni di Francia (che da canto loro però hanno sempre smentito) appare chiaro, dato che nessun’altra squadra di Ligue 1 potrebbe arrivare a tanto.
Sia come sia, sembra virtualmente impossibile strappare Yamal al Barcellona. Il fantasista spagnolo ha firmato un contratto con il club catalano sino al 30 Giugno del 2026, contratto che i vertici del club stanno già cercando di rinnovare: prolungandolo di sei anni. Le trattative procedono spedite e nessuno a Barcellona teme di perdere il ragazzo, legato al club che lo ha cresciuto da una clausola rescissoria da un miliardo di euro.
Bundesliga
Borussia Dortmund-Friburgo, probabili formazioni e dove vederla
Borussia Dortmund-Friburgo è uno degli incontri di Bundesliga in programma alle 15:30 di sabato 23 novembre: padroni di casa a caccia del sorpasso sugli ospiti.
Se in trasferta ha collezionato 4 sconfitte, un pareggio ed è ancora a secco di vittorie, in casa il Borussia Dortmund è fin qui l’unica squadra a punteggio pieno con 5 successi su 5. I gialloneri cercano i 3 punti contro un Friburgo che viene da 2 pareggi consecutivi per 0-0 con il Mainz e l’Union Berlino, e che ha un punto di vantaggio in classifica.
Sfida solitamente ricca di gol, gli ultimi 5 precedenti hanno visto prevalere sempre il Dortmund, che l’anno scorso si è imposto per 4-2 in trasferta e per 3-0 in casa. L’ultima affermazione del Friburgo risale al 21 agosto 2021: 2-1 con le reti di Grifo, Sallai e l’autogol di Keitel.
Qui Borussia Dortmund
L’allenatore Nuri Sahin dovrà fare a meno dello squalificato Emre Can e degli infortunati Sule, Watjen e Adeyemi. Rispetto alla sconfitta per 3-1 contro il Mainz nell’ultimo turno di campionato, sono previste alcune novità nell’11 titolare. A cominciare dalla porta, dove dovrebbe tornare Kobel per sostituire Meyer.
Anton (al posto dello squalificato Can) e Schlotterbeck da centrali di difesa, con Ryerson a destra e il rientro dalla squalifica di Bensebaini a sinistra. Gross, che nell’ultima ha giocato terzino destro, è atteso in mediana accanto a Nmecha. L’esterno destro sarà Beier, sulla corsia opposta Bynoe-Gittens. Brandt agirà da trequartista alle spalle del centravanti Guirassy.
Qui Friburgo
L’unica assenza certa è quella dell’infortunato Kyereh, mentre sono in dubbio Rohl e Dinkci. Il tecnico Julian Schuster potrebbe confermare quasi per intero l’11 sceso in campo contro l’Union Berlino. Tra i pali Atubolu. Linea difensiva a 4 con Kubler terzino destro, Gunter terzino sinistro, Ginter e Lienhart centrali.
Maximilian Eggestein e Osterhage come perni di centrocampo. Davanti a loro la novità potrebbe essere la fantasia di Holer, favorito su Dinkci per il ruolo di trequartista, con Doan sulla fascia destra e Grifo a sinistra. In attacco atteso il bomber Adamu.
Borussia Dortmund-Friburgo, probabili formazioni
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Anton, Schlotterbeck, Bensebaini; Gross, Nmecha; Beier, Brandt, Bynoe-Gittens; Guirassy. All. Sahin.
Friburgo (4-2-3-1): Atubolu; Kubler, Ginter, Lienhart, Gunter; Eggestein, Osterhage; Doan, Holer, Grifo; Adamu. All. Schuster.
Borussia Dortmund-Friburgo, dove vederla
La partita in programma sabato 23 novembre alle 15:30 non sarà trasmessa in Italia. Sky, che possiede i diritti della Bundesliga, non l’ha inserita nel palinsesto di domani.
Ligue 1
PSG, Al-Khelaifi: “Senza un nuovo stadio siamo morti. Il Parco dei Principi…”
Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi, ha parlato ieri ad una radio locale della necessità del suo club di dotarsi di un nuovo stadio.
Al-Khelaifi ci riprova. Dopo aver tentato, suo malgrado senza successo, di privatizzare un bene pubblico di importanza straordinaria per la Francia come il Parco dei Principi, il Presidente del PSG è tornato alla carica.
PSG, le parole di Al-Khelaifi
Il plenipotenziario del club campione di Francia ha parlato, nella giornata di ieri, ad una radio locale. Le sue parole sono poi state riprese dall’agenzia di stampa francese AFP. Di seguito le sue parole.
“A me piace molto il Parco dei Principi, a tutti piace. Se ascoltassi soltanto il mio cuore, il PSG non lascerebbe mai questo stadio. Tuttavia, in Europa tutte le principali squadre hanno stadi da 80/90 mila posti. Anche noi ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno il prima possibile, altrimenti moriremo.
“Ho provato anche a comprare il Parco dei Principi e a ristrutturarlo, ma non me lo hanno permesso. Non ci danno una possibilità, non solo in Francia ma anche in Europa. Io non faccio il politico e non ho intenzione di farlo, ma è evidente che ci serva un nuovo impianto entro 3-4 anni. Non abbiamo tempo da perdere o rischiamo di restare troppo indietro rispetto ai principali club europei.”
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