Esteri
Benfica, si scoperchia il vaso di Pandora: indagini in corso
Uno scandalo sta per travolgere il Benfica. Un’indagine è attualmente in corso: ecco i dettagli e ciò che rischia il club.
Si mette male, nella Liga portoghese, per il potente Benfica: il club lusitano rischia grosso. Scopriamo insieme perché.
Benfica, le accuse del Pubblico Ministero
Il club lusitano ha ricevuto accuse pesanti dal Pubblico Ministero portoghese: corruzione e frode fiscale. Ora rischia la sospensione dalle competizioni sportive per un periodo di tempo che va da 6 mesi a 3 anni.
Una richiesta di condanna che ha interessato anche il club di Segunda Divisão Vitória de Setúbal.
E non è tutto: secondo ciò che riporta il quotidiano sportivo locale A BOLA, il Pubblico Ministero avrebbe richiesto anche l’interdizione dall’esercizio della professione per ben 5 agenti sportivi.
La reazione del club: il comunicato stampa
Nel comunicato stampa prodotto in risposta alle accuse del PM si legge: “Lo Sport Lisboa e Benfica e i suoi legali esamineranno nel dettaglio l’accusa di cui sono stati notificati oggi, che attribuisce responsabilità al Benfica in relazione a presunti atti imputati al suo ex-presidente e a un ex-consulente.
In tempo utile adotteranno una posizione processuale, ma non ci sono dubbi che il Sport Lisboa e Benfica si difenderà, senza esitare, da tutte le accuse infondate (e da quanto già possibile analizzare, queste risultano infondate), così come da tutto ciò che possa aver influenzato o possa influenzare i suoi diritti e interessi”.
Esteri
Caos Benfica, chiesta l’esclusione dal campionato: il motivo
Inchiesta sul Benfica, con il club che si ritrova in brutte acque per diverse, presunte violazioni in questi ultimi campionati portoghesi.
Il “caso e-mail”, così ribattezzato in Portogallo, sta facendo tremare uno dei club più prestigiosi del Portogallo, il Benfica. Per il club lusitano pende l’accusa di “corruzione e frode fiscale” per la presunta compravendita di diversi giocatori da parte del club di Lisbona tra il 2016 e il 2019. Un fatto che, se venisse condannato, potrebbe portare anche all’esclusione dalle competizioni sportive dai 3 mesi ai 6 anni su richiesta della Procura.
L’inchiesta sul Benfica
La Procura ha infatti depositato oggi le accuse di corruzione e frode fiscale contro gli ex dirigenti e l’ex presidente Luís Filipe Vieira. Fra le altre richieste, il Pm vuole che i lusitani vengano esclusi da tutte le competizioni sportive per un periodo che va da sei mesi a tre anni. Prosciolti invece l’attuale presidente Rui Costa e l’ex amministratore Domingos Soares de Oliveira, che da indagati potrebbero diventare testimoni nel processo. Sulla vicenda resta vigile la UEFA.
Bundesliga
Bayern, Musiala in procinto di tornare in gruppo: i dettagli
Il Bayern tornerà in campo sabato alle 18:30 per affrontare lo Stoccarda nella settima giornata di Bundesliga e dovrà fare i conti con assenze pesanti, ma anche con importanti ritorni.
Tra coloro che potrebbero dare forfait ci sono Kane e Laimer, rientrati acciaccati dalle rispettive nazionali, mentre tra i rientranti dovrebbero esserci Musiala e Upamecano.
Le condizioni di Musiala
Come riportato da Tuttomercatoweb.com, infatti, il trequartista tedesco è in procinto di rientrare in gruppo dopo il problema all’articolazione dell’anca che lo ha costretto a saltare l’impegno con l’Eintracht Francoforte e a declinare la convocazione della propria nazionale.
Kompany, dunque, può sorridere e iniziare a preparare la prossima sfida.
Premier League
Aston Villa, Monchi: “E’ tutto merito di Emery. Su Douglas Luiz…”
Il ds dell’Aston Villa ha rilasciato una lunga intervista sul suo passato e sulla sua nuova esperienza in Inghilterra. Leggi con noi le parole di Monchi.
L’Aston Villa di Emery sta confermando quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione, culminata con la qualificazione in Champions League. Quest’anno i Villans hanno battuto anche il Bayern Monaco nella seconda giornata di Champions League. Monchi ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, parlando del suo passato, della sua nuova esperienza in Inghilterra e di alcune vicende del calcio italiano.
Le parole di Monchi
L’inizio di stagione.
“Siamo contenti, abbiamo iniziato bene il campionato. Siamo contenti di quello che stiamo facendo qui all’Aston Villa”.
Su Emery.
“Sì, qualcosa è cambiato negli ultimi due anni dopo il suo arrivo. In quel momento la squadra era in difficoltà e ora lottiamo con i club più forti, qualcosa di buono ha fatto il nostro allenatore. E’ il vero protagonista di questo miracolo. Lui è molto esigente, è il primo ad arrivare al centro sportivo e l’ultimo ad andare via. Lavora tanto, ma gestisce anche benissimo l’extra-campo: è molto importante anche il suo lavoro nello spogliatoio, col gruppo”.
Il rapporto tra Monchi e Emery.
“Abbiamo lavorato tre anni e mezzo insieme al Siviglia vincendo tre Europa League di fila e qualificandoci in Champions. Io sono felice di lavorare con lui perché sono sempre cresciuto dal punto di vista professionale e ho trovato il successo. Lavora tanto, ma soprattutto ha una onestà importante. Lavora tanto al video anche dopo gli allenamenti: è difficile dire una sola qualità di Unai, è un allenatore in continua evoluzione e rispetto al tecnico di sei anni fa è un altro allenatore”.
Qual è la difficoltà maggiore che si avverte quando si arriva in Inghilterra?
“Non è tanta, alla fine io faccio lo stesso lavoro. E’ vero che qui la figura del direttore sportivo è un po’ diversa perché chi comanda è l’allenatore, il manager. Io sono dietro le quinte e posso fare di più ciò che mi piace. In quindici mesi ho fatto 3-4 interviste e anche il rapporto coi tifosi è più tranquillo. Per me è meglio perché credo di poter aggiungere più cose alla squadra. Ho un rapporto diretto con la proprietà americana. Non ho trovato tante differenze, ma posso dire di essere molto contento di lavorare in Premier League e all’Aston Villa“.
Sul tifo.
“Ora si parla delle big six, ma l’Aston Villa è una delle squadre più forti del calcio inglese. Abbiamo tantissimi tifosi, quando andiamo in trasferta per giocare troviamo sempre tantissimi tifosi. E’ bello: non abbiamo giocato in Europa per tanti anni e loro sono una motivazione in più per trovare il successo”.
Il tifo del Principe Williams. Le è capitato di parlarci?
“Sì, lui è assiduo al Villa Park, viene sempre a vedere le partite dell’Aston Villa. Parla con Unai, parla coi calciatori e parla con me: è un vero tifoso dell’Aston Villa ed è contento del momento che stiamo vivendo”.
Sulla partenza.
“Forse ci manca qualche punto, nelle ultime due partite avremmo meritato di più. E’ difficile però giocare la Champions e la Premier: in Europa stiamo andando benissimo, abbiamo vinto due partite. Ora però ci aspettano sette partite complicate”.
L’estate di Duran.
“Abbiamo due attaccanti fortissimi, lui e Watkins. Duran voleva giocare più minuti e noi avevamo necessità per un discorso di FFP di vendere un giocatore, ma senza una offerta importante eravamo convinti restasse qui. Emery ha tanta fiducia in lui: è arrivata qualche offerta, ci sono state delle riunioni, ma non è arrivata la cifra che chiedevamo noi”.
Le vicende in Italia
La gara contro il Bologna.
“Essere favorito o no non cambia nulla, ognuno può pensare ciò che vuole. Il nostro inizio di stagione è stato bello, quello del Bologna così così ma sarà al 100% una sfida difficile. E’ vero che giocando al Villa Park avremo un piccolo vantaggio, ma alla fine è una gara di Champions e sono tutte difficili“.
Sul rapporto con Giovanni Sartori.
“Un rapporto buonissimo, quando io ero alla Roma lui all’Atalanta. Questa estate al Bologna abbiamo prestato Iling-Junior“.
La sfida contro la Juventus di Douglas Luiz.
“Lui è bravo, è forte. Per noi lo scorso anno fu un giocatore fondamentale, ha giocato il 90% dei minuti complessivi. Sono convinto che piano piano troverà la sua migliore condizione e sarà un giocatore importante per la Juventus”.
Sull’esonero di De Rossi.
“Roma è un club che resterà per sempre nel mio cuore, era la prima volta che uscivo da Siviglia. E’ un momento della mia vita che rimarrà per sempre, il primo anno giocammo la semifinale di Champions League e quella rimarrà per sempre. Un posto bellissimo”.
Ha sentito De Rossi dopo l’esonero?
“No, non l’ho sentito. Credo sia una situazione difficile ma non la conosco e non posso commentarla. Nessuno può mettere in discussione il suo amore per la Roma e lo scorso anno ha fatto un grande lavoro. Ma non posso dire di più”.
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