Esteri
Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano #2
Secondo appuntamento con Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano, la rubrica settimanale di Calciostyle sulla MLS. Ecco il punto sul 2° weekend.
Il gioco importato dall’Europa sta spopolando e oggi più che mai sta toccando il suo picco di popolarità. Tante star e talenti emergenti sono pronti a scendere in campo. This is MLS.
El Pistolero torna a sparare, doppietta anche per Messi. Insigne regala 3 punti a Toronto, Arango colpisce ancora.
Minnesota-Columbus Crew 1-1 (59′ Cucho, 90’+5 Oluwaseyi)
Frenano all’ultima curva i campioni in carica e lasciano due punti in Minnesota. Entrambe le squadre hanno vinto all’esordio e vogliono mantenere il punteggio pieno.
Primo tempo divertente, con occasioni da entrambe le parti e i portieri protagonisti.
La ripresa si apre con un gol annullato agli ospiti per offside dopo la conclusione di Cucho Hèrnandez.
Cucho che al 59′ sblocca il match con un destro preciso dal limite dell’area, che si infila all’angolo sinistro dopo aver raccolto la sponda di Yeboah su lancio di Arfsten.
Padroni di casa che reagiscono sfiorando più volte il pareggio, soprattutto da calcio piazzato. Finché nel 5° minuto di recupero un batti e ribatti in area fa schizzare il pallone verso il neo entrato Oluwaseyi.
L’esterno raccoglie sul lato corto dell’area piccola e si orienta per il cross trovando però una traiettoria che si insacca all’incrocio dei pali.
Pareggio all’ultimo respiro e 1 punto a testa.
Real Salt Lake – Los Angeles FC 3-0 (18′, 42′ Gòmez, 45’+5 Arango)
LAFC fa visita nello Utah a Salt Lake City. Dopo l’ottima prestazione all’esordio vuole ripetersi per continuare a rincorrere il titolo.
Il match viene sospeso dopo 3 minuti per una bufera di neve imminente.
Una volta ripresa la partita, è Salt Lake a prendere il controllo del gioco e al 17esimo passa in vantaggio grazie all’inserimento dalla destra di Gòmez che servito da Arango anticipa l’intervento di Ocampos e fredda Lloris.
Lo stesso Gòmez protagonista pochi minuti dopo con un altro gol, ma l’assistente annulla per posizione di offside. Al 42′ ancora il colombiano che, in seguito a un cross dalla destra, pesca Luna in area di rigore: che servito da due passi non sbaglia.
Il tris arriva nel recupero del primo tempo con Gòmez che appoggia per Luna in sovrapposizione, palla al centro per Arango che in spaccata batte Lloris per la terza volta.
Nella ripresa LA prova ad abbozzare una reazione, ma MacMath chiude la saracinesca e impedisce ogni tentativo da parte degli ospiti. Prima vittoria per Salt Lake.
Inter Miami – Orlando City 5-0 (4′, 11′ Sùarez, 29′ Taylor, 57′, 62′ Messi)
Il club di Beckham vuole continuare il trend positivo dopo i 4 punti nelle prime 2 partite. Orlando pronto a fare il colpaccio.
Match che si mette subito in discesa per Messi e compagni, con l’argentino che smista a destra per Gressel che da uno sguardo al centro e serve a Sùarez il pallone che l’uruguaiano, di prima intenzione, trasforma nel primo gol in MLS.
Dopo 11 minuti l’ex Barca e Liverpool si ripete con un’azione sviluppata da Jordi Alba e Taylor, insieme proprio a Sùarez, che infine scambia con Gressel e infila nuovamente Gallese con un sinistro incrociato.
Inter Miami che continua a spingere e al 29esimo trova il tris con uno scatenato Gressel, che elude la trappola del fuorigioco di Orlando e manda ancora Sùarez in campo aperto. Il n°9 serve Taylor che a porta vuota insacca.
La prima frazione si chiude con i rosa in vantaggio di 3 reti. La ripresa segue lo stesso copione, tanto che al 57′ Jordi Alba si mette in proprio e va in progressione per poi scambiare con Sùarez e concludere con lo scavetto che rotola verso la linea di porta quando Jansson cerca di rinviare colpendo in pieno la traversa. Il pallone si alza a campanile, su cui si avventa Messi che di petto appoggia per il 4-0.
Pochi minuti dopo Gòmez intercetta un pallone a centrocampo, spalancando il contropiede. El pistolero parte in campo aperto e crossa col sinistro per l’accorrente Messi, che dalla parte opposta di testa segna il pokerissimo.
Inter Miami conserva l’imbattibilità, prima sconfitta per Orlando City.
Vancouver Whitecaps – Charlotte 1-1 (31′ Tavares, 45’+5 Raposo)
Padroni di casa all’esordio in questa stagione di MLS dopo il turno di riposo dello scorso weekend. Charlotte per mantenere il punteggio pieno dopo la vittoria su New York City.
Partita divertente, che si sblocca alla mezz’ora con un errore in costruzione di Raposo che regala il pallone a Westwood. Palla per Dejagere, che mette in mezzo per Copetti col n°9 che lascia scorrere per l’accorrente Tavares: ospiti in vantaggio.
I padroni di casa non mollano e al 5° minuto di recupero del primo tempo trovano il pari grazie a una palla scodallata da Vite, che raccoglie il pallone messo fuori dalla difesa a seguito di un corner e pesca Raposo sul secondo palo che da dentro l’area piccola insacca.
Seconda frazione caratterizzata dall’assalto di Vancouver alla ricerca del vantaggio, ma Kahlina si oppone, con la complicità di Privett, ai continui tentativi degli Whitecaps. Match che termina in pareggio.
Chicago Fire – Cincinnati 1-2 (39′ Boupendza, 45′ Shaqiri, 68′ Robinson)
Dopo il pareggio con Philadelphia, tornano in campo i Fire in quello che è il debutto casalingo nella stagione di MLS. Di fronte Cincinnati, reduce dal pareggio con Toronto.
Ospiti pericolosi per tutta la prima frazione con i guizzi di Acosta e Baird. Bradv chiude la porta, ma non può nulla sul sinistro preciso di Bounpendza che sfrutta l’errore di Czichos in fase di disimpegno.
Al 45′ ci pensa Shaqiri a rimettere in corsa i suoi, grazie a un calcio di rigore che trasforma senza problemi.
Cincinnati continua a spingere anche nella ripresa, nonostante Chicago sia sempre più in crescita col passare dei minuti. Tuttavia, da corner a 20 minuti dalla fine, gli ospiti tornano in vantaggio grazie alla zampata di Robinson nel cuore dell’area di rigore. Cincinnati che dunque mantiene l’imbattibilità e sale a 4 punti.
FC Dallas – CF Montreal 1-2 (20′ Vilsaint, 45’+1 Musa, 60′ Martìnez)
Dopo la grande vittoria arrivata a tempo scaduto, altro impegno casalingo per Dallas che vuole assoultamente ripetersi. Di fronte Montreàl, che viene dal pareggio con Orlando City.
Ospiti costretti al primo cambio dopo nemmeno 10 minuti per l’infortunio di Opoku, che viene sostituito da Vilsaint. Al 20′ è proprio il neo entrato a sbloccare la gara, con un destro di prima intenzione dal limite dell’area a seguito della sponda di Còccaro che ha raccolto un cross dalla destra di Ruan.
Montreàl continua l’offensiva e sfiora il raddoppio in un paio di occasioni.
All’inizio del recupero del primo tempo, però, è Dallas a trovare il pari, grazie all’invenzione di Fraser che dalla trequarti lancia per Kamungo. L’esterno appoggia di testa al centro per Musa che pareggia i conti.
Nella ripresa il match si accende con occasioni da entrambe le parti, ma sono gli ospiti a colpire nuovamente. Il neo entrato Josef Martìnez attacca la profondità, dettando il passaggio a Ruan che con un filtrante preciso pesca l’attaccante venezuelano per il nuovo vantaggio Montreàl.
I padroni di casa non mollano e si gettano all’attacco alla ricerca del nuovo pari, ma sbattono inesorabilmente contro Sirois che si traveste da Superman e compie un intervento clamoroso su Sealy: togliendo dalla porta il colpo di testa dell’avversario.
Canadesi che si portano a 4 punti e mantengono l’imbattibilità.
Houston Dynamo – New York Red Bulls 1-2 (7′ Aliyu, 43′ Manoel, 59′ Morgan)
Secondo match casalingo per Houston che ospita i Redbull di New York.
Per la Dinamo si mette subito in discesa grazie ad Aliyu, che riceve l’ottimo lancio a tagliare il campo di Carrasquilla e segna il suo secondo gol in MLS nel 2024. Forsberg e compagni reagiscono, ma i legni dicono ancora una volta no: è già record per i Redbulls dopo due partite.
Il match prosegue senza particolari emozioni fino al tramonto del primo tempo, quando Forsberg riceve tra le linee e apre per Vanzeir che crossa pescando Manoel sul secondo palo. Egli segna nonostante l’intervento parziale di Clark.
Nel secondo tempo New York prende coraggio e metri, tanto che al 59′ un errore in impostazione di Artur spalanca il campo per Morgan che controlla e scarica un poderoso sinistro sotto la traversa. Rimonta completata per i Redbulls. Houston va vicino al pareggio ma non lo trova, a causa di un legno e gli interventi di Coronel.
Prima vittoria per gli ospiti che si portano a 4 punti, Houston che resta a 1.
Sporting Kansas City – Philadelphia Union 1-1 (19′ Walter, 90’+5 Bedoya)
Entrambe le squadre vengono da un pareggio e si sfidano nel catino di Kansas City.
Il match potrebbe mettersi subito in discesa per i padroni di casa, ma un fuorigioco strozza l’esultanza di tifosi e giocatori. Poco male visto, che al 20′ una discesa di Russel dalla destra porta il pallone al limite dell’area e, dopo il tocco di Davis, giunge a Walter, che se la sistema e calcia col sinistro baciando il palo e trovando il gol del vantaggio.
Kansas domina la prima frazione senza concedere niente a Philadelphia. Il secondo tempo si apre con gli ospiti più intraprendenti, ma maldestri negli interventi che costano diverse ammonizioni.
I padroni di casa continuano l’assalto alla ricerca del raddoppio, ma, proprio quando sembrava finita, all’ultimo respiro *da corner e complice l’uscita non precisa di Melia)arriva il tap in di Bedoya che strappa il pareggio. Entrambe le squadre salgono a 2 punti in classifica.
St. Louis City – New York City 2-0 (35′ Pompeu, 72′ Adeniran)
I padroni di casa vogliono regalare ai propri tifosi la prima gioia stagionale, mentre per New York City è necessario un cambio di rotta.
Dai primi minuti è St.Louis a fare la partita, con aggressività e pressing per riconquistare il pallone nella metà campo avversaria.
Questa tattica si rivela efficace al 35′ quando Jackson recupera e serve Pompeu, che si incunea nella difesa di New York e con uno slalom gigante si porta al limite dell’area infilando Freese sul primo palo.
Anche nella ripresa gli uomini di Carnell continuano a creare ma senza trovare il raddoppio.
Al 72′ ancora Pompeu riceve palla sulla corsia di sinistra e con un filtrante serve Adeniran, che da posizione defilata calcia sul primo palo col sinistro e trova il gol del 2-0 che chiude definitivamente la partita.
Colorado Rapids – Nashville SC 1-1 (47′ A.G. Moore, 90′ Bunbury)
Dopo la batosta di Portland, tornano in campo i Rapids per la prima volta davanti al proprio pubblico. Nashville avversario tosto e affamato di punti.
I gialli provano subito a farsi pericolosi e portano la maggior parte delle occasioni che caratterizzano la prima frazione.
Nella ripresa però è Colorado a partire forte, con Mihailovic che lancia Harris sulla corsia di destra. Il n°14 crossa al centro dell’area, dove arriva il difensore degli ospiti Moore che, nel tentativo di mettere il pallone in corner, schiaccia di testa scavalcando il proprio portiere.
I Rapids sembrano in controllo della partita tanto che sfiorano il raddoppio sfruttando gli errori della difesa di Nashville. Gli ospiti però non mollano e a qualche minuto dal recupero, sugli sviluppi di corner, Lewis controlla con un braccio in area e regala il penalty ai gialli.
Dal dischetto si presenta Bunbury che spiazza Steffen evitando la sconfitta ai suoi. 1 punto a testa in Colorado.
Portland Timbers – DC United 2-2 (18′ Asprilla, 61′ Moreno, 72′ Klich, 82′ Fletcher)
Porltand sogna dopo la roboante vittoria contro Colorado, D.C. United si affida ancora a Benteke.
I padroni di casa si portano in vantaggio dopo 17 minuti grazie alla bella giocata di Moreno, che arriva fino in area e serve Asprilla: il colombiano da due passi non sbaglia.
Nella ripresa gli ospiti prendono coraggio e vanno molto vicino al pareggio con un palo e un errore sotto porta di Ku-Dipietro. Errori che costano molto caro alla squadra di Washington, che incassa il secondo gol al termine di un batti e ribatti in area che favorisce Moreno: bravo a colpire al volo indirizzando il pallone sotto le gambe di Bono.
Gli ospiti però non mollano e riaprono la partita su calcio di rigore assegnato per un fallo di mano di Chara. Dal dischetto va Klich che spiazza Crèpeau.
D.C. che sale in cattedra ma fallisce più volte l’appuntamento col pareggio, che arriva a 10 minuti dalla fine con il cambio di gioco di Pedro Santos che trova Hopkins. Sovrapposizione di Herrera, che riceve e mette una palla tesa in mezzo che supera Crèpeau e trova Fletcher sul secondo palo. 2-2.
La squadra di Washington riprende il match per i capelli e porta a casa un punto importante.
San Jose Earthquakes – Los Angeles Galaxy 1-3 (18′ Paintsil, 43′ Joveljic, 48′ Riqui Puig)
Gli ospiti sbloccano il match dopo nemmeno 20 minuti grazie a Paintsil, che inizia l’azione dalla destra e scambia con Delgado portandosi il pallone sul sinistro e infilando Daniel.
Al 42′ i Galaxy trovano il raddoppio con una splendida combinazione che lancia Painstil sulla fascia, pallone al centro per Joveljic che non sbaglia per lo 0-2.
La ripresa inizia come era finita la prima frazione. LA vola nella metà campo avversaria, ma questa volta è Fagùndez a inserirsi sulla fascia toccando per Joveljic. L’attaccante mette la palla dietro per Riqui Puig, che a porta vuota cala il tris.
Reazione d’orgoglio di San José, che trova il gol della bandiera grazie a Judd che è il più lesto a sfruttare la respinta corta della difesa in seguito agli sviluppi di un corner.
Gli ospiti però resistono e portano a casa 3 punti.
A Seattle arriva Austin. Entrambe le squadre arrivano da una sconfitta e desiderano rialzare la testa con 3 punti.
Pubblico delle grandi occasioni per il debutto casalingo dei Sounders.
Primo tempo dominato dai padroni di casa, che vanno vicini al vantaggio in più occasioni senza però centrare il bersaglio grosso.
Austin mai veramente pericoloso e Seattle che anche nella ripresa non smette di attaccare. Morris e Vargas i più attivi, ma senza la precisione necessaria per colpire.
Merito di uno Stuver in stato di grazia, il muro di Austin regge fino al 90esimo. Complice la traversa colpita dai Sounders nell’ultimo giro di orologio, il match termina a reti bianche.
New England Revolution – Toronto FC 0-1 (27′ Insigne)
Canadesi che prendono da subito le redini della partit. Nonostante qualche acuto dei padroni di casa, dopo 27 minuti riescono anche a sbloccarla per merito del famoso tir’a gir’ di Lorenzo Insigne che raccoglie una palla vagante respinta dalla difesa e dalla sua mattonella non perdona.
Nella ripresa sono i New England a guidare il gioco, creando occasioni per trovare il pari. La difesa regge, ma gli interventi decisivi di Johnson su Gil e Polster fissano il risultato sullo 0-1.
Prima vittoria per Toronto e seconda sconfitta per i revolution.
Classifica e prossimo turno di MLS
EASTERN CONFERENCE MLS
Squadra | Pa | Vi | Pa | Pe | G+ | G- | Pun | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Inter Miami | 3 | 2 | 1 | 0 | 8 | 1 | 7 | |
2 | DC United | 2 | 1 | 1 | 0 | 5 | 3 | 4 | |
3 | Charlotte FC | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 1 | 4 | |
4 | Cincinnati | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 1 | 4 | |
5 | Columbus Crew | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 1 | 4 | |
6 | Montreal Impact | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 1 | 4 | |
7 | New York RB | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 1 | 4 | |
8 | Toronto | 2 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 4 | |
9 | Philadelphia Union | 2 | 0 | 2 | 0 | 3 | 3 | 2 | |
10 | Nashville | 2 | 0 | 2 | 0 | 1 | 1 | 2 | |
11 | Chicago Fire | 2 | 0 | 1 | 1 | 3 | 4 | 1 | |
12 | Orlando City | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 5 | 1 | |
13 | Atlanta United | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | |
14 | New England Revolution | 2 | 0 | 0 | 2 | 1 | 4 | 0 | |
15 | New York City | 2 | 0 | 0 | 2 | 0 | 3 | 0 |
WESTERN CONFERENCE MLS
Squadra | Pa | Vi | Pa | Pe | G+ | G- | Pun | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Portland Timbers | 2 | 1 | 1 | 0 | 6 | 3 | 4 | |
2 | Los Angeles Galaxy | 2 | 1 | 1 | 0 | 4 | 2 | 4 | |
3 | St. Louis City | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 1 | 4 | |
4 | Real Salt Lake | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 3 | 4 | |
5 | Minnesota United | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 2 | 4 | |
6 | Dallas | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 3 | 3 | |
7 | Los Angeles FC | 2 | 1 | 0 | 1 | 2 | 4 | 3 | |
8 | Sporting Kansas City | 2 | 0 | 2 | 0 | 2 | 2 | 2 | |
9 | Vancouver Whitecaps | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | |
10 | Houston Dynamo | 2 | 0 | 1 | 1 | 2 | 3 | 1 | |
11 | Austin FC | 2 | 0 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | |
12 | Seattle Sounders | 2 | 0 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | |
13 | Colorado Rapids | 2 | 0 | 1 | 1 | 2 | 5 | 1 | |
14 | San Jose Earthquakes | 2 | 0 | 0 | 2 | 2 | 5 | 0 |
PROSSIMO TURNO
Sabato, 9 Marzo 2024 | ||||
New York City | 20:00 | Portland Timbers | ||
Toronto | 20:00 | Charlotte FC | ||
Domenica, 10 Marzo 2024 | ||||
Atlanta United | 01:30 | New England Revolution | ||
Columbus Crew | 01:30 | Chicago Fire | ||
New York RB | 01:30 | Dallas | ||
Orlando City | 01:30 | Minnesota United | ||
Philadelphia Union | 01:30 | Seattle Sounders | ||
Austin FC | 02:30 | St. Louis City | ||
Real Salt Lake | 03:30 | Colorado Rapids | ||
Los Angeles FC | 04:30 | Sporting Kansas City | ||
San Jose Earthquakes | 04:30 | Vancouver Whitecaps | ||
Cincinnati | 20:00 | DC United | ||
Nashville | 20:00 | Los Angeles Galaxy | ||
Inter Miami | 22:00 | Montreal Impact |
Liga
Barcellona pronto a blindare Yamal: il retroscena sul PSG
Lamine Yamal è stato vicinissimo a lasciare il Barcellona, ma non se ne fece nulla grazie a Xavi. Ora i catalani vogliono blindarlo.
A 15 anni e 9 mesi (290 giorni per l’esattezza), Lamine Yamal è diventato il più giovane esordiente di sempre nella storia del Barcellona. Una fiducia dettata ovviamente dalle sue qualità e dalla sua straordinaria precocità, ma non solo. Alla base di quella scelta vi fu anche una “promessa” fatta dall’allora tecnico Xavi al ragazzo.
Yamal come Xavi Simons: il PSG ci ha (ri)provato
Tutti coloro che transitano dalla Masia sono obbligati a sopportare la Spada di Damocle dei costanti paragoni con Messi. Non è giusto e probabilmente è anche deleterio per la crescita dei ragazzi, ma non è un trend che è possibile invertire. Yamal è senza ombra di dubbio la cosa più vicina a Leo che si sia vista in Catalogna (e non solo) negli ultimi anni, ma nonostante ciò il Barcellona (due anni fa) è stato vicino a perdere il suo prodigio.
I calciatori, infatti, non vengono considerati professionisti fino ai 16 anni. Ciò implica che questi non possano essere messi legalmente sotto contratto da nessuno, facendo costantemente correre alle società il rischio concreto di perdere i giocatori valorizzati nelle proprie giovanili. Non essendo legato al club che lo ha svezzato da oneri contrattuali, al compimento del 16esimo anno di età possono firmare con chiunque vogliano.
Il PSG ha provato a replicare lo sgarbo fatto ai catalani con Xavi Simons, senza però riuscirci. Gran parte del merito lo si deve all’allora allenatore blaugrana Xavi Hernandez, la cui imponente figura si porta dietro una credibilità non indifferente nell’ambiente: grazie alla sua straordinaria carriera. Xavi è riuscito a convincere Yamal a rimanere al Barcellona, promettendogli un regolare impiego in prima squadra poi arrivato davvero.
Talento blindato: rinnovo sessennale e clausola da un miliardo
Il talento di Yamal ha attratto estimatori lungo tutto l’orbe terraqueo e non potrebbe essere altrimenti, data la portata di questo fenomeno generazionale. Tuttavia sono in poche, pochissime, le squadre in grado di poter anche solo sognare di strappare al Barcellona il suo talento più cristallino. Una di queste è sicuramente il PSG, che l’anno scorso riprovò il colpaccio: arrivando ad offrire una cifra superiore ai 200 milioni di euro.
Un’offerta confermata da Enric Masip, consigliere di Joan Laporta: “Il Presidente mi ha detto di aver ricevuto un’offerta di 200 milioni di euro per Yamal, ma di non averla nemmeno presa in considerazione. E’ arrivata dalla Francia, ma non posso dirvi da chi. Il PSG? Loro hanno i soldi e quando hai i soldi puoi sperare di ingaggiare grandi giocatori“. Il riferimento (seppur indiretto) ai campioni di Francia (che da canto loro però hanno sempre smentito) appare chiaro, dato che nessun’altra squadra di Ligue 1 potrebbe arrivare a tanto.
Sia come sia, sembra virtualmente impossibile strappare Yamal al Barcellona. Il fantasista spagnolo ha firmato un contratto con il club catalano sino al 30 Giugno del 2026, contratto che i vertici del club stanno già cercando di rinnovare: prolungandolo di sei anni. Le trattative procedono spedite e nessuno a Barcellona teme di perdere il ragazzo, legato al club che lo ha cresciuto da una clausola rescissoria da un miliardo di euro.
Bundesliga
Borussia Dortmund-Friburgo, probabili formazioni e dove vederla
Borussia Dortmund-Friburgo è uno degli incontri di Bundesliga in programma alle 15:30 di sabato 23 novembre: padroni di casa a caccia del sorpasso sugli ospiti.
Se in trasferta ha collezionato 4 sconfitte, un pareggio ed è ancora a secco di vittorie, in casa il Borussia Dortmund è fin qui l’unica squadra a punteggio pieno con 5 successi su 5. I gialloneri cercano i 3 punti contro un Friburgo che viene da 2 pareggi consecutivi per 0-0 con il Mainz e l’Union Berlino, e che ha un punto di vantaggio in classifica.
Sfida solitamente ricca di gol, gli ultimi 5 precedenti hanno visto prevalere sempre il Dortmund, che l’anno scorso si è imposto per 4-2 in trasferta e per 3-0 in casa. L’ultima affermazione del Friburgo risale al 21 agosto 2021: 2-1 con le reti di Grifo, Sallai e l’autogol di Keitel.
Qui Borussia Dortmund
L’allenatore Nuri Sahin dovrà fare a meno dello squalificato Emre Can e degli infortunati Sule, Watjen e Adeyemi. Rispetto alla sconfitta per 3-1 contro il Mainz nell’ultimo turno di campionato, sono previste alcune novità nell’11 titolare. A cominciare dalla porta, dove dovrebbe tornare Kobel per sostituire Meyer.
Anton (al posto dello squalificato Can) e Schlotterbeck da centrali di difesa, con Ryerson a destra e il rientro dalla squalifica di Bensebaini a sinistra. Gross, che nell’ultima ha giocato terzino destro, è atteso in mediana accanto a Nmecha. L’esterno destro sarà Beier, sulla corsia opposta Bynoe-Gittens. Brandt agirà da trequartista alle spalle del centravanti Guirassy.
Qui Friburgo
L’unica assenza certa è quella dell’infortunato Kyereh, mentre sono in dubbio Rohl e Dinkci. Il tecnico Julian Schuster potrebbe confermare quasi per intero l’11 sceso in campo contro l’Union Berlino. Tra i pali Atubolu. Linea difensiva a 4 con Kubler terzino destro, Gunter terzino sinistro, Ginter e Lienhart centrali.
Maximilian Eggestein e Osterhage come perni di centrocampo. Davanti a loro la novità potrebbe essere la fantasia di Holer, favorito su Dinkci per il ruolo di trequartista, con Doan sulla fascia destra e Grifo a sinistra. In attacco atteso il bomber Adamu.
Borussia Dortmund-Friburgo, probabili formazioni
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Anton, Schlotterbeck, Bensebaini; Gross, Nmecha; Beier, Brandt, Bynoe-Gittens; Guirassy. All. Sahin.
Friburgo (4-2-3-1): Atubolu; Kubler, Ginter, Lienhart, Gunter; Eggestein, Osterhage; Doan, Holer, Grifo; Adamu. All. Schuster.
Borussia Dortmund-Friburgo, dove vederla
La partita in programma sabato 23 novembre alle 15:30 non sarà trasmessa in Italia. Sky, che possiede i diritti della Bundesliga, non l’ha inserita nel palinsesto di domani.
Ligue 1
PSG, Al-Khelaifi: “Senza un nuovo stadio siamo morti. Il Parco dei Principi…”
Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi, ha parlato ieri ad una radio locale della necessità del suo club di dotarsi di un nuovo stadio.
Al-Khelaifi ci riprova. Dopo aver tentato, suo malgrado senza successo, di privatizzare un bene pubblico di importanza straordinaria per la Francia come il Parco dei Principi, il Presidente del PSG è tornato alla carica.
PSG, le parole di Al-Khelaifi
Il plenipotenziario del club campione di Francia ha parlato, nella giornata di ieri, ad una radio locale. Le sue parole sono poi state riprese dall’agenzia di stampa francese AFP. Di seguito le sue parole.
“A me piace molto il Parco dei Principi, a tutti piace. Se ascoltassi soltanto il mio cuore, il PSG non lascerebbe mai questo stadio. Tuttavia, in Europa tutte le principali squadre hanno stadi da 80/90 mila posti. Anche noi ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno il prima possibile, altrimenti moriremo.
“Ho provato anche a comprare il Parco dei Principi e a ristrutturarlo, ma non me lo hanno permesso. Non ci danno una possibilità, non solo in Francia ma anche in Europa. Io non faccio il politico e non ho intenzione di farlo, ma è evidente che ci serva un nuovo impianto entro 3-4 anni. Non abbiamo tempo da perdere o rischiamo di restare troppo indietro rispetto ai principali club europei.”
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