Bundesliga
Bayern ritira il numero 5 in onore di Beckenbauer
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5 mesi fail

Il Bayern Monaco ritira la maglia numero 5 in onore di Franz Beckenbauer, il leggendario “Kaiser” del calcio tedesco.
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Un omaggio eterno a “Der Kaiser”
Il Bayern Monaco ha annunciato ufficialmente il ritiro della maglia numero 5, un gesto significativo per onorare la memoria del leggendario Franz Beckenbauer. Conosciuto come “Der Kaiser”, Beckenbauer ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio tedesco e internazionale. La decisione di ritirare il numero 5 sottolinea l’importanza del suo contributo al club e al mondo del calcio. Nessun altro giocatore del Bayern indosserà mai più questa maglia, un tributo che rispetta il prestigio e la legacy di Beckenbauer.
L’eredità di Franz Beckenbauer
Franz Beckenbauer è uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, avendo conquistato numerosi titoli sia come giocatore sia come allenatore. La sua carriera è stata caratterizzata da una leadership eccezionale e da una visione di gioco che lo hanno reso un’icona del calcio mondiale. Il ritiro della maglia numero 5 simboleggia la gratitudine e il rispetto che il Bayern Monaco e i suoi tifosi nutrono nei confronti di Beckenbauer. Questo gesto rappresenta un ricordo duraturo di un’era gloriosa e di un uomo che ha ridefinito il ruolo del libero nel calcio.
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Fonte: [l’account X di Fabrizio Romano](https://x.com/FabrizioRomano)
❤️5️⃣ Bayern have retired the legendary #5 shirt, memory of Franz Beckenbauer.
No other player will wear number 5 in the future, to remember Der Kaiser. pic.twitter.com/YXRKMxviPP
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 8, 2024
Bundesliga
Union Berlino, ufficiale: Khedira continuerà il suo percorso con la squadra
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13 ore fail
15/05/2025
Rani Khedira conferma il suo impegno con l’Union Berlino. Il suo contratto è stato prolungato ma senza specifiche sulla durata.
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Le dichiarazioni
Rani Khedira, il fratello dell’ex juventino, continuerà a vestire la maglia dell’Union Berlino. Il club della capitale ha annunciato giovedì il prolungamento del contratto del centrocampista 31enne, senza però specificarne la nuova durata. Una scelta che testimonia la fiducia della società nel giocatore e l’importanza del suo ruolo all’interno della squadra.
“Ripensando al mio periodo all’Union finora, vedo i momenti migliori della mia carriera e, da un lato, sono molto orgoglioso. Dall’altro, sento che questo percorso è tutt’altro che finito”, ha dichiarato Khedira ai canali ufficiali del club. “Voglio avere ancora la pelle d’oca all’uscita dal tunnel degli spogliatoi e all’arrivo allo stadio, insieme a questa squadra straordinaria.” La dichiarazione non lascia spazio a dubbi sulle sue intenzioni. Di sicuro, non è stato costretto.
Khedira: una lente sul percorso
Arrivato dall’FC Augsburg nel 2021, Khedira si è rapidamente affermato come uno dei pilastri dell’Union Berlino. Nella sua avventura con il club, ha contribuito in modo determinante al raggiungimento di traguardi storici, come la qualificazione prima all’Europa League e poi addirittura alla Champions League. Decisivo in particolare il suo gol nella vittoria per 1-0 contro il Werder Brema. Quest’ultimo risultato ha garantito al club l’accesso alla massima competizione europea.
Nonostante una stagione 2023/24 complicata da un infortunio che ne ha limitato il contributo, Khedira ha saputo riprendersi. E ha dimostrato nuovamente il suo valore nell’annata attuale. Ha collezionato 31 presenze in 33 partite giocate, di cui 30 da titolare. E ha segnato anche un gol. La squadra di Berlino chiuderà la Bundesliga al 13° posto, ma la conferma di Khedira rappresenta un segnale di stabilità e ambizione per il futuro. Il vice-capitano continuerà a guidare il centrocampo dell’Union, pronto a vivere nuove emozioni sotto la maglia biancorossa.
Bundesliga
Bayern Monaco, last dance per Muller: la fine di un’epoca
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4 giorni fail
12/05/2025
Nella giornata di ieri il Bayern Monaco ha alzato il suo 34° Meisterschale. Un pezzo di storia però se ne va con Thomas Muller, all’ultima gara con i bavaresi.
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Ieri all’Allianz Arena è stata una giornata di festa. Infatti, il Bayern Monaco ha alzato il suo 34° Meisterschale della sua storia, tornando sul tetto di Germania dopo il successo indiscusso dello scorso anno del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.
Basta un semplice 2-0 contro il ‘Gladbach per chiudere i giochi nell’ultima gara casalinga della stagione. A prendersi però la scena è stato però Thomas Muller: l’attaccante bavarese dopo ben 25 anni saluta la Baviera.
Un monumento del club tedesco che lascia dopo 750 presenze (record all-time), 248 reti, 274 assist e 33 trofei conquistati con la maglia dei bavaresi. Infatti, il giocatore classe ’89 saluterà a parametro zero, con il contratto che scadrà il prossimo 30 di giugno.
Una giornata dedicata al talento del Bayer Monaco con i suoi compagni che lo hanno omaggiato, al momento della sostituzione, con il solito pasillo de honor accompagnato dagli scroscianti applausi dell’intera Allianz Arena assieme all’enorme coreografia dedicata dalla curva dei bavaresi.
Muller è partito titolare nell’ultimo suo match casalingo, venendo poi sostituito all’84’. Al termine del match, oltre alla festa per la conquista del campionato, il tedesco è sceso in campo per fare un toccante discorso d’addio alla sua gente:
“Amici cari! Sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato. Io lo sapevo, e sono molto felice che questa coppa sia di nuovo a Monaco. Forse, per molte persone, anche per me, se lo si guarda da un’altra prospettiva, è un momento difficile. Ma anche molto, molto bello”, ha esordito.
Devo dire: questa stima che mi date e che mi avete dato è unica. Se si pensa a tutto ciò che è successo negli ultimi 25 anni con questo club… Lo stadio è sempre pieno, non importa quando e contro chi si giochi. Quando lo si guarda da fuori: tutto il mondo guarda a Monaco e ci invidia per questo stadio di calcio. È un tempio, e voi lo rendete ciò che alla fine rappresenta.
Ovviamente grazie anche a tutti i sostenitori che mi sono stati vicini nei momenti difficili. Mi mancherà tutto questo, eppure possiamo guardare con ottimismo al futuro, se guardo questa squadra. Vedo tanti giovani affamati, che danno il cuore per il FC Bayern. Siamo ben preparati e tuttavia rivolgo un appello a tutti coloro che resteranno qui nei prossimi anni: ‘Date tutto quello che avete’. È qualcosa di più grande di quanto possiate immaginare”.
Un’altra leggenda del calcio, una delle ultime bandiere del calcio moderno, saluta per sempre la sua casa.
🏆❤️ 𝑇ℎ𝑜𝑚𝑎𝑠 𝑀𝑢̈𝑙𝑙𝑒𝑟 🤍🏆 pic.twitter.com/zz3mDlZP6A
— FC Bayern München (@FCBayern) May 11, 2025

L’Amburgo, dopo 7 anni passati nella seconda serie tedesca, è matematicamente promossa in Bundesliga con un turno di anticipo.
Dopo 7 lunghi anni l’orologio del Volksparkstadion può tornare a ticchettare. L’Amburgo, grazie al largo successo per 6-1 ottenuto contro l’Ulm, è matematicamente promosso in Bundesliga. Il calcio tedesco ritrova un grande club caduto in disgrazia, che ha faticato non poco prima di poter risalire. Squadra di vertice in Germania, la più antica del paese, vanta 6 Meisterschale e 3 Coppe nazionali, e specialmente negli anni 70-80′ rappresentava una big del calcio europeo. Nella stagione 1982-1983 si laureò campione d’Europa battendo in finale di Coppa dei Campioni la Juventus, con il gol di Felix Magath.
Amburgo, 7 anni di purgatorio
Dopo essere retrocesso per la prima volta nella sua storia in ZweiteLiga nel 2018, l’Amburgo ha sfiorato per più volte la promozione nelle varie stagioni, svanendo spesso all’ultimo. HSV è arrivata per due anni al 4° posto, fuori dal podio per un solo punto. Mentre due anni fa perse lo spareggio promozione/playout contro l’Herta Berlino. Ora finalmente l’Amburgo può festeggiare. Con l’ultimo successo, infatti, i Dinosauri hanno staccato di 4 punti il duo di squadre al terzo posto in classifica, l’Elversberg e il Paderborn. Quando manca una giornata al termine della Bundesliga 2, HSV si è assicurata un posto tra le prime 2.

BOCHUM, GERMANY – APRIL 28, 2023: Ball Select. The football match of Bundesliga VfL Bochum 1848 vs Borussia Dortmund at Vonovia Ruhr Stadion
Grande meriti vanno al giovane tecnico dell’Amburgo, Merlin Polzin. Subentrato come allenatore ad interim a metà novembre al posto di Steffen Baumgart, Polzin è riuscito a risollevare la squadra dopo un avvio di stagione difficile, che non sembrava vedere la squadra tra quelle in lotta per la promozione. Affidandosi agli uomini di maggior esperienza, il giovane allenatore ha saputo liberar e tutto il talento offensivo della squadra, come dimostrano i numeri. Con 76 gol segnati, l’Amburgo è il miglior attacco del torneo, e può vantare anche il capocannoniere del campionato, David Selke, autore di 22 reti.
A seguito della retrocessione, la società decise di rimuovere il famoso orologio presente sugli spalti dello stadio. Chissà che questa promozione non sia l’occasione per poterlo rivedere. Di certo, l’Amburgo tornerà a calcare i campi più prestigiosi di Germania dopo una lunga attesa.
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