Bundesliga
Germania: è tedesca la prima squadra di calcio a lasciare X

Germania, effetto Elon Musk: dopo le esternazioni politiche del patron di X c’è chi prende posizione. Ecco il primo club di calcio ad abbandonare il social.
Si tratta del St. Pauli, squadra neopromossa nel massimo campionato tedesco.
Il messaggio del club
“Il proprietario Elon Musk ha trasformato una sala di dibattito in un amplificatore di odio che può influenzare anche la campagna elettorale federale.”
Questo uno dei motivi che hanno spinto la società calcistica a lasciare il social.
“Da quando Musk ha preso il controllo di Twitter, il vecchio nome della piattaforma, ha trasformato X in una macchina dell’odio.” prosegue il comunicato “Insulti e minacce sono raramente sanzionati e vengono venduti come presunta libertà di espressione.”
Prossime elezioni in Germania
La nazione tedesca sarà chiamata presto a nuove elezioni.
Il St. Pauli teme che il social possa essere usato dal patron di Tesla per una propaganda simile a quella fatta negli Stati Uniti.
“Musk aveva già sostenuto attivamente Trump durante la campagna elettorale, anche con l’aiuto di X. Si può presumere che X promuoverà anche contenuti autoritari, misantropici e radicali di destra nella campagna elettorale federale, manipolando così il discorso pubblico.”
“L’FC St. Pauli aveva già limitato l’uso di X e, soprattutto, aveva pubblicato dichiarazioni politiche a favore della diversità e dell’inclusione per opporsi all’odio. Adesso il club terminerà le sue attività all’X.” conclude il comunicato.
Il nuovo social
Tutta l’attività social viene spostata su BlueSky.
È il primo club a prendere questa decisione.
Bundesliga
Bayern Monaco, last dance per Muller: la fine di un’epoca

Nella giornata di ieri il Bayern Monaco ha alzato il suo 34° Meisterschale. Un pezzo di storia però se ne va con Thomas Muller, all’ultima gara con i bavaresi.
Ieri all’Allianz Arena è stata una giornata di festa. Infatti, il Bayern Monaco ha alzato il suo 34° Meisterschale della sua storia, tornando sul tetto di Germania dopo il successo indiscusso dello scorso anno del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.
Basta un semplice 2-0 contro il ‘Gladbach per chiudere i giochi nell’ultima gara casalinga della stagione. A prendersi però la scena è stato però Thomas Muller: l’attaccante bavarese dopo ben 25 anni saluta la Baviera.
Un monumento del club tedesco che lascia dopo 750 presenze (record all-time), 248 reti, 274 assist e 33 trofei conquistati con la maglia dei bavaresi. Infatti, il giocatore classe ’89 saluterà a parametro zero, con il contratto che scadrà il prossimo 30 di giugno.
Una giornata dedicata al talento del Bayer Monaco con i suoi compagni che lo hanno omaggiato, al momento della sostituzione, con il solito pasillo de honor accompagnato dagli scroscianti applausi dell’intera Allianz Arena assieme all’enorme coreografia dedicata dalla curva dei bavaresi.
Muller è partito titolare nell’ultimo suo match casalingo, venendo poi sostituito all’84’. Al termine del match, oltre alla festa per la conquista del campionato, il tedesco è sceso in campo per fare un toccante discorso d’addio alla sua gente:
“Amici cari! Sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato. Io lo sapevo, e sono molto felice che questa coppa sia di nuovo a Monaco. Forse, per molte persone, anche per me, se lo si guarda da un’altra prospettiva, è un momento difficile. Ma anche molto, molto bello”, ha esordito.
Devo dire: questa stima che mi date e che mi avete dato è unica. Se si pensa a tutto ciò che è successo negli ultimi 25 anni con questo club… Lo stadio è sempre pieno, non importa quando e contro chi si giochi. Quando lo si guarda da fuori: tutto il mondo guarda a Monaco e ci invidia per questo stadio di calcio. È un tempio, e voi lo rendete ciò che alla fine rappresenta.
Ovviamente grazie anche a tutti i sostenitori che mi sono stati vicini nei momenti difficili. Mi mancherà tutto questo, eppure possiamo guardare con ottimismo al futuro, se guardo questa squadra. Vedo tanti giovani affamati, che danno il cuore per il FC Bayern. Siamo ben preparati e tuttavia rivolgo un appello a tutti coloro che resteranno qui nei prossimi anni: ‘Date tutto quello che avete’. È qualcosa di più grande di quanto possiate immaginare”.
Un’altra leggenda del calcio, una delle ultime bandiere del calcio moderno, saluta per sempre la sua casa.
🏆❤️ 𝑇ℎ𝑜𝑚𝑎𝑠 𝑀𝑢̈𝑙𝑙𝑒𝑟 🤍🏆 pic.twitter.com/zz3mDlZP6A
— FC Bayern München (@FCBayern) May 11, 2025
Bundesliga
Amburgo, attesa finita: HSV torna in Bundesliga

L’Amburgo, dopo 7 anni passati nella seconda serie tedesca, è matematicamente promossa in Bundesliga con un turno di anticipo.
Dopo 7 lunghi anni l’orologio del Volksparkstadion può tornare a ticchettare. L’Amburgo, grazie al largo successo per 6-1 ottenuto contro l’Ulm, è matematicamente promosso in Bundesliga. Il calcio tedesco ritrova un grande club caduto in disgrazia, che ha faticato non poco prima di poter risalire. Squadra di vertice in Germania, la più antica del paese, vanta 6 Meisterschale e 3 Coppe nazionali, e specialmente negli anni 70-80′ rappresentava una big del calcio europeo. Nella stagione 1982-1983 si laureò campione d’Europa battendo in finale di Coppa dei Campioni la Juventus, con il gol di Felix Magath.
Amburgo, 7 anni di purgatorio
Dopo essere retrocesso per la prima volta nella sua storia in ZweiteLiga nel 2018, l’Amburgo ha sfiorato per più volte la promozione nelle varie stagioni, svanendo spesso all’ultimo. HSV è arrivata per due anni al 4° posto, fuori dal podio per un solo punto. Mentre due anni fa perse lo spareggio promozione/playout contro l’Herta Berlino. Ora finalmente l’Amburgo può festeggiare. Con l’ultimo successo, infatti, i Dinosauri hanno staccato di 4 punti il duo di squadre al terzo posto in classifica, l’Elversberg e il Paderborn. Quando manca una giornata al termine della Bundesliga 2, HSV si è assicurata un posto tra le prime 2.

BOCHUM, GERMANY – APRIL 28, 2023: Ball Select. The football match of Bundesliga VfL Bochum 1848 vs Borussia Dortmund at Vonovia Ruhr Stadion
Grande meriti vanno al giovane tecnico dell’Amburgo, Merlin Polzin. Subentrato come allenatore ad interim a metà novembre al posto di Steffen Baumgart, Polzin è riuscito a risollevare la squadra dopo un avvio di stagione difficile, che non sembrava vedere la squadra tra quelle in lotta per la promozione. Affidandosi agli uomini di maggior esperienza, il giovane allenatore ha saputo liberar e tutto il talento offensivo della squadra, come dimostrano i numeri. Con 76 gol segnati, l’Amburgo è il miglior attacco del torneo, e può vantare anche il capocannoniere del campionato, David Selke, autore di 22 reti.
A seguito della retrocessione, la società decise di rimuovere il famoso orologio presente sugli spalti dello stadio. Chissà che questa promozione non sia l’occasione per poterlo rivedere. Di certo, l’Amburgo tornerà a calcare i campi più prestigiosi di Germania dopo una lunga attesa.
Bundesliga
Muller saluta (forse) il calcio, il Bayern Monaco e il suo pubblico

Il Bayern Monaco saluta un giocatore che, a tratti, ha qualcosa di mitologico e leggendario: Thomas Muller e riceve in cambio una lunghissima ovazione
Ci sono dei giocatori che trascendono il concetto stesso di calcio e di performances e che diventano, quasi, parte della società come se ci fossero sempre stati e come se, senza di essi, non potrebbe mai esser la stessa cosa.
Tra queste figure mitologiche (metà uomini e metà Dei) abbiamo Thomas Muller che ieri ha salutato (forse) il calcio e lo ha fatto al termine del match Bayern Monaco–Borussia Monchengladbach (terminato con un secco 2-0 per la squadra di casa).
Muller non è solo un giocatore tedesco (originario dell’Alta Baviera) che ora ha 35 anni, ma è anche e soprattutto il calciatore con il numero maggiore di presenze nel club e terzo nella classifica marcatori per numero di gol. Insomma, una vera e propria leggenda che ieri, commosso, ha salutato il suo pubblico e la sua casa: l’Allianz Arena.
Premiato con il titolo di Campione di Germania 2024-25, Muller è stato un vero e proprio pilastro per il calcio tedesco e, in particolare, per il Bayern Monaco e lo si percepisce dalle parole commosse con le quali ha salutato il suo pubblico. “Amici cari, sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato. Io lo sapevo e sono molto felice che questa coppa sia di nuovo a Monaco.”
Muller saluta il suo stadio e il suo Bayern Monaco
Muller è avvolto da un stadio tutti in piedi, i colori del suo Bayern che primeggiano a vista d’occhio “Devo dire. Questa stima che mi date e che mi avete dato è unica. Se si pensa a tutto ciò che è successo negli ultimi 25 anni con questo club. Lo stadio è sempre pieno non importa quando e contro chi si giochi.”
L’Allianz Arena sarà di nuovo protagonista, a breve, per la finale di Champions League che vedrà scontrarsi il PSG e l’Inter ma, ora, è solo per il suo Muller. “Quando lo si guarda da fuori tutto il mondo guarda Monaco e ci invidia per questo stadio di calcio. E’ un tempio e voi lo rendete ciò che alla fine rappresenta.”
Muller è commosso ma non si risparmia nemmeno quando cerca di rassicurare il suo pubblico per il futuro. Un ultimo gesto di profondo altruismo di un campione per la sua maglia e la sua storia. Soprattutto rivolgendosi ai più giovani, a coloro che ne prenderanno il posto, dice “Date tutto quello che avete. E’ qualcosa di più grande di quanto possiate immaginare.”
Di tutto il discorso pronunciato è molto bello percepire l’ultimo messaggio che un uomo nato e cresciuto lì (calcisticamente parlando) dice “Ho amato essere il gladiatore moderno, anche lo spettacolo ovviamente! ma non sono triste, sono curioso per ciò che verrà anche se non potrà mai essere bello nemmeno la metà di quello che ho avuto. Spero siate felici anche voi. nessuna lacrima – se non di gioia – e ora si festeggia. Vi amo tutti, fate i Bravi!”
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