Bundesliga
Lipsia, Benjamin Šeško segna il 100° gol in carriera
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Benjamin Šeško raggiunge il traguardo dei 100 gol della carriera professionistica, continuando a brillare con il Lipsia.
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Il fenomeno Benjamin Šeško al Lipsia
Benjamin Šeško, giovane attaccante sloveno del Lipsia, ha raggiunto un traguardo notevole: ha segnato il suo 100º gol in carriera tra club e nazionale.
Questo risultato sottolinea la crescita esponenziale del calciatore, che in questa stagione ha già messo a segno 15 reti e fornito 4 assist, dimostrando di essere un elemento fondamentale per la squadra tedesca.
Nonostante le numerose proposte ricevute, il Lipsia ha scelto di trattenere il talento sloveno durante la finestra di mercato di gennaio, confermando la fiducia nel suo potenziale.
Un talento in crescita
L’impatto di Šeško nel panorama calcistico europeo è indiscutibile. La sua capacità di segnare con continuità e di partecipare attivamente al gioco offensivo lo rende uno dei giovani attaccanti più promettenti.
La decisione del Lipsia di rifiutare tutte le offerte ricevute per lui in gennaio si è rivelata vincente, poiché Šeško continua a contribuire in maniera decisiva ai successi della squadra. Con tale performance, il futuro del giovane sloveno sembra più brillante che mai.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔴⚪️🇸🇮 Benjamin Šeško scored his 100th professional goal today for clubs and country.
15 goals with RB Leipzig this season plus 4 assists… after the club decided to reject all the approaches in January. pic.twitter.com/0xll8mYD10
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) February 9, 2025

L’Amburgo, dopo 7 anni passati nella seconda serie tedesca, è matematicamente promossa in Bundesliga con un turno di anticipo.
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Dopo 7 lunghi anni l’orologio del Volksparkstadion può tornare a ticchettare. L’Amburgo, grazie al largo successo per 6-1 ottenuto contro l’Ulm, è matematicamente promosso in Bundesliga. Il calcio tedesco ritrova un grande club caduto in disgrazia, che ha faticato non poco prima di poter risalire. Squadra di vertice in Germania, la più antica del paese, vanta 6 Meisterschale e 3 Coppe nazionali, e specialmente negli anni 70-80′ rappresentava una big del calcio europeo. Nella stagione 1982-1983 si laureò campione d’Europa battendo in finale di Coppa dei Campioni la Juventus, con il gol di Felix Magath.
Amburgo, 7 anni di purgatorio
Dopo essere retrocesso per la prima volta nella sua storia in ZweiteLiga nel 2018, l’Amburgo ha sfiorato per più volte la promozione nelle varie stagioni, svanendo spesso all’ultimo. HSV è arrivata per due anni al 4° posto, fuori dal podio per un solo punto. Mentre due anni fa perse lo spareggio promozione/playout contro l’Herta Berlino. Ora finalmente l’Amburgo può festeggiare. Con l’ultimo successo, infatti, i Dinosauri hanno staccato di 4 punti il duo di squadre al terzo posto in classifica, l’Elversberg e il Paderborn. Quando manca una giornata al termine della Bundesliga 2, HSV si è assicurata un posto tra le prime 2.

BOCHUM, GERMANY – APRIL 28, 2023: Ball Select. The football match of Bundesliga VfL Bochum 1848 vs Borussia Dortmund at Vonovia Ruhr Stadion
Grande meriti vanno al giovane tecnico dell’Amburgo, Merlin Polzin. Subentrato come allenatore ad interim a metà novembre al posto di Steffen Baumgart, Polzin è riuscito a risollevare la squadra dopo un avvio di stagione difficile, che non sembrava vedere la squadra tra quelle in lotta per la promozione. Affidandosi agli uomini di maggior esperienza, il giovane allenatore ha saputo liberar e tutto il talento offensivo della squadra, come dimostrano i numeri. Con 76 gol segnati, l’Amburgo è il miglior attacco del torneo, e può vantare anche il capocannoniere del campionato, David Selke, autore di 22 reti.
A seguito della retrocessione, la società decise di rimuovere il famoso orologio presente sugli spalti dello stadio. Chissà che questa promozione non sia l’occasione per poterlo rivedere. Di certo, l’Amburgo tornerà a calcare i campi più prestigiosi di Germania dopo una lunga attesa.
Bundesliga
Muller saluta (forse) il calcio, il Bayern Monaco e il suo pubblico
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15 ore fail
11/05/2025
Il Bayern Monaco saluta un giocatore che, a tratti, ha qualcosa di mitologico e leggendario: Thomas Muller e riceve in cambio una lunghissima ovazione
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Ci sono dei giocatori che trascendono il concetto stesso di calcio e di performances e che diventano, quasi, parte della società come se ci fossero sempre stati e come se, senza di essi, non potrebbe mai esser la stessa cosa.
Tra queste figure mitologiche (metà uomini e metà Dei) abbiamo Thomas Muller che ieri ha salutato (forse) il calcio e lo ha fatto al termine del match Bayern Monaco–Borussia Monchengladbach (terminato con un secco 2-0 per la squadra di casa).
Muller non è solo un giocatore tedesco (originario dell’Alta Baviera) che ora ha 35 anni, ma è anche e soprattutto il calciatore con il numero maggiore di presenze nel club e terzo nella classifica marcatori per numero di gol. Insomma, una vera e propria leggenda che ieri, commosso, ha salutato il suo pubblico e la sua casa: l’Allianz Arena.
Premiato con il titolo di Campione di Germania 2024-25, Muller è stato un vero e proprio pilastro per il calcio tedesco e, in particolare, per il Bayern Monaco e lo si percepisce dalle parole commosse con le quali ha salutato il suo pubblico. “Amici cari, sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato. Io lo sapevo e sono molto felice che questa coppa sia di nuovo a Monaco.”
Muller saluta il suo stadio e il suo Bayern Monaco
Muller è avvolto da un stadio tutti in piedi, i colori del suo Bayern che primeggiano a vista d’occhio “Devo dire. Questa stima che mi date e che mi avete dato è unica. Se si pensa a tutto ciò che è successo negli ultimi 25 anni con questo club. Lo stadio è sempre pieno non importa quando e contro chi si giochi.”
L’Allianz Arena sarà di nuovo protagonista, a breve, per la finale di Champions League che vedrà scontrarsi il PSG e l’Inter ma, ora, è solo per il suo Muller. “Quando lo si guarda da fuori tutto il mondo guarda Monaco e ci invidia per questo stadio di calcio. E’ un tempio e voi lo rendete ciò che alla fine rappresenta.”
Muller è commosso ma non si risparmia nemmeno quando cerca di rassicurare il suo pubblico per il futuro. Un ultimo gesto di profondo altruismo di un campione per la sua maglia e la sua storia. Soprattutto rivolgendosi ai più giovani, a coloro che ne prenderanno il posto, dice “Date tutto quello che avete. E’ qualcosa di più grande di quanto possiate immaginare.”
Di tutto il discorso pronunciato è molto bello percepire l’ultimo messaggio che un uomo nato e cresciuto lì (calcisticamente parlando) dice “Ho amato essere il gladiatore moderno, anche lo spettacolo ovviamente! ma non sono triste, sono curioso per ciò che verrà anche se non potrà mai essere bello nemmeno la metà di quello che ho avuto. Spero siate felici anche voi. nessuna lacrima – se non di gioia – e ora si festeggia. Vi amo tutti, fate i Bravi!”
Bundesliga
Bayern Monaco, addio Müller: l’ultima in casa per il tedesco
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19 ore fail
11/05/2025
Thomas Müller dice addio all’Allianz Arena: l’ultima partita in casa, davanti ai suoi tifosi, per la leggenda del Bayern Monaco.
Un Addio Storico per il Bayern Monaco
Dopo 750 partite, 247 gol e 176 assist, Thomas Müller si prepara a salutare la sua amata Allianz Arena. Il calciatore, che ha contribuito alla vittoria di 12 titoli della Bundesliga, 2 Champions League, 2 Mondiali per Club, 6 Coppe di Germania, 2 Supercoppe UEFA e 8 Supercoppe di Germania, gioca la sua ultima partita casalinga. Un momento emozionante non solo per lui ma per tutti i tifosi del Bayern Monaco, che hanno visto crescere e brillare questa icona del calcio mondiale.
Il match segna la fine di un’era per Müller, che ha rappresentato non solo un elemento fondamentale per il club bavarese ma anche una figura carismatica e amata all’interno del panorama calcistico internazionale. La sua dedizione e il suo talento hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio.
L’Eredità di Thomas Müller
L’annuncio della sua ultima partita all’Allianz Arena è stato accolto con grande emozione e rispetto. Müller ha incarnato lo spirito del Bayern Monaco, dimostrando costantemente professionalità e passione. Il suo contributo al club non si limita ai trofei vinti, ma include anche il ruolo di mentore per le nuove generazioni di giocatori.
La sua carriera è un esempio di come talento e dedizione possano portare a incredibili successi. Müller resterà sempre un simbolo per il Bayern Monaco, un giocatore che ha saputo conquistare i cuori dei tifosi con il suo stile di gioco unico e la sua ineguagliabile grinta.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
After 750 games, 247 goals, 176 assists, 12 Bundesliga titles, 2 Champions League, 2 Club World Cups, 6 DFB Pokal, 2 UEFA Super Cups and 8 DFB Super Cups…
…it’s Thomas Müller’s 𝐥𝐚𝐬𝐭 𝐡𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐚𝐦𝐞 𝐞𝐯𝐞𝐫 at the Allianz Arena ❤️🤍 pic.twitter.com/OIH5CwTi8a
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 10, 2025
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