Cesare Casadei ha collezionato appena 17 minuti da quando, il 30 Gennaio scorso, il Chelsea lo ha richiamato dal Leicester.
Come vi aveva anticipato la nostra redazione, il Chelsea ha richiamato Casadei dal suo prestito al Leicester poiché fortemente insoddisfatto del suo minutaggio. Una versione dei fatti corroborata dal retroscena svelato dalla versione odierna del The Athletic da un whistleblower. Una fonte anonima che ha confermato una un’indiscrezione che nell’ambiente Leicester si conosceva già da almeno un mese.
Nella sua prima parte di stagione in maglia Sky Blues, Casadei al Leicester aveva giocato 25 partite per un totale di 1111 minuti on the pitch. Di queste, però, solo otto sono state da titolare. Nonostante fosse chiuso dall’inaspettato adattamento di Ndidi al ruolo di box-to-box midfielder, Casadei giocava regolarmente.
E anche quando partiva dalla panchina entrava sempre a gara in corso, avendo preso parte a 25 delle 28 partite del Leicester in cui era a disposizione. Probabilmente i Blues si aspettavano che il ragazzo avrebbe avuto un ruolo centrale nell’undici di partenza di Maresca, ma averlo richiamato così di punto in bianco è sintomatico di una pessima gestione (l’ennesima) da parte della nuova dirigenza americana.
Pochettino, subito dopo il rientro anticipato alla base dell’ex-Inter
, aveva giustificato la scelta della proprietà additando come motivazione l’emorragia di infortuni che aveva colpito il Chelsea in quel periodo nella zona nevralgica del campo. Un’emergenza, come avevo sottolineato anche all’epoca, che era molto meno grave di quanto il tecnico argentino la volesse dipingere. Infatti, nonostante queste frasi di circostanza, Casadei ha giocato appena 11 minuti con la prima squadra da quando è tornato lo scorso 30 Gennaio.Lo stesso Maresca aveva dichiarato di essere rimasto sorpreso dalla decisione del Chelsea, ma non è vero che il Leicester non poteva farci nulla. Infatti, come ampiamente anticipato dal sottoscritto, nel contratto che legava Casadei al Leicester era stata inserita una clausola che permetteva al club londinese di interrompere il prestito in qualunque momento. Ovviamente, la decisione è arrivata senza preavviso e in un momento in cui per il ragazzo potevano riaprirsi le porte della titolarità per via dell’infortunio di Ndidi.
Proprio per questo motivo la gestione di Casadei da parte del Chelsea è sembrata schizofrenica. Probabilmente a inizio stagione il Leicester e il Chelsea avevano concordato uno spazio differente per l’italiano, stante che nessuno poteva prevedere l’imposizione del nigeriano in siffatte vesti, ma interrompere il prestito proprio nel momento in cui il centrocampista avrebbe sicuramente trovato spazio non è stato lungimirante.
Aggiornato al 16/03/2024 15:45
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