Chelsea, il bilancio di questo settembre è rosso: una vittoria su sei, per gli uomini di Mauricio Pochettino. Che svela che cosa manca alla sua squadra.
Sei giornate e una sola vittoria: questo il bilancio di inizio stagione di Premier League per il Chelsea.
Non che siano mancate le occasioni: i Blues ne hanno avute parecchie. Anche durante la partita in casa contro l’Aston Villa, terminata con una sconfitta.
Se all’inizio della stagione c’era un certo ottimismo, l’inizio non promette bene: 5 punti nelle prime 6 partite è il peggior inizio di campionato a partire dal 1978.
Il problema del Chelsea? Lo stesso della Roma in Serie A: l’esiguo numero di gol segnati. Lo scorso anno i Blues ne hanno segnati solo 38.
Al momento, la squadra di Pochettino occupa solo il 14esimo posto in classifica però, a ben guardare i numeri, le statistiche li vedono messi meglio rispetto alle apparenze.
In Premier League, sono il terzo club per numero totale di tiri (45) e tocchi dentro l’area di rigore avversaria (110) questo mese.
Per gol attesi sono al quinto posto, con 5,49 per il mese di settembre. A settembre, tuttavia, non hanno ancora segnato nemmeno una rete e sono al terzo posto per numero di occasioni di gol sprecate (7).
Resta, comunque, la spada di Damocle del dodicesimo posto per numero di tiri in porta (12).
L’ottimismo, come dicevamo, va sfumando. Mauricio Pochettino, comunque, ridimensiona il problema, pur riconoscendo la difficoltà del proprio ruolo:
“È meno difficile di quanto fosse a Southampton e al Tottenham, fidatevi di me, credetemi. L’unica cosa che ci manca è segnare gol“.
Sulla sconfitta contro l’Aston Villa, invece, ha dichiarato: “Nella prima frazione meritavamo di più. Nel secondo tempo invece siamo partiti attaccando, ma dopo il cartellino rosso la partita è cambiata”.
Questa la sua visione del futuro del Chelsea: “Parlavamo del fatto che dobbiamo crescere proprio come squadra, non solo individualmente.
Nicolas (Jackson, ndr) è giovane e sente il preso di un campionato come quello della Premier League.
Ora sono d’accordo che l’essenza del calcio sia quella di vincere ma i giocatori da giovani devono imparare e per farlo devono sbagliare.
I proprietari? Naturalmente saranno delusi, ma allo stesso tempo devono sostenere il piano di crescita”.
Aggiornato al 27/09/2023 12:51
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