Antonio Conte
Il tempo di Antonio Conte come allenatore del Tottenham potrebbe essere agli sgoccioli. Non mancano le critiche aperte al club e a un certo stile comunicativo.
Tra il tecnico italiano e il club di Premier League c’è maretta da molto tempo: già a febbraio dell’anno scorso Conte aveva minacciato di lasciare il club.
Aveva fatto autocritica, giudicandosi forse inadeguato a continuare ad occuparsi della preparazione tecnica degli Spurs.
Il motivo: diverse sconfitte di fila da parte del Tottenham, un risultato insoddisfacente sia per i tifosi che per la dirigenza. Che però, secondo il The Sun, non avrebbe accettato le dimissioni del tecnico.
Un anno più tardi, il club è quinto in classifica di Premier League, dopo una scivolata 0-2 contro il primo della classe, l’irrefrenabile Arsenal.
Una sconfitta che ha rinfocolato le voci attorno all’italiano. Che nella conferenza stampa del post-partita ha commentato così il malumore generale:
“Dico solo una cosa: stiamo lavorando duramente ogni giorno per questo club. Se ci sono critiche, allora dobbiamo accettare. È difficile capire le critiche perché stiamo facendo tutto il possibile in questa situazione“.
Poi non resiste più e si lascia andare a una lamentela riguardante il club, che non lo supporterebbe abbastanza lasciandolo solo a rispondere alle incalzanti domande dei media.
Uno stile tutto inglese, a suo dire. Poi il confronto con il modo di gestire la comunicazione del club in Italia:
“In Inghilterra c’è la cattiva abitudine che ci sia solo l’allenatore a parlare e a spiegare. Non ho mai visto il reparto medico venire qui a spiegare perché questo giocatore fa fatica a riprendersi.
Non ho mai visto il club o il direttore sportivo venire qui per spiegare la strategia e la visione del club (…) In Italia è diverso, durante la settimana un esponente del club a turno durante la settimana di gioco parla e spiega tante situazioni. Se parla solo l’allenatore a volte ci sono malintesi“.
Ora si parla del tecnico salentino come del possibile successore di Massimiliano Allegri alla guida della Juventus. Certo, si dovrebbe contendere il posto con Zinedine Zidane, altro candidato papabile.
L’alternativa? Volare in Francia ad allenare il PSG, vista l’incertezza della conferma dell’attuale allenatore, Christophe Galtier.
Al momento si tratta di semplici dicerie che però, alla luce di un crescente malcontento in terra inglese, potrebbero anche tramutarsi in realtà.
A San Siro l'Inter di Simone Inzaghi ospita la Lazio di Marco Baroni. L'incontro è…
Boavista: la squadra portoghese ha tesserato, nelle scorse settimane, Layvin Kurzawa, terzino francese ex PSG,…
La Roma è rifiorita, vive una primavera in anticipo; sta bene, se la gode, gioca…
Jeanuël Belocian, è stato il primo colpo del mercato del Leverkusen campione, e potrebbe ben…
Juventus: Tether, leader nel settore degli asset digitali, ha annunciato l'acquisizione di una quota di…
Inter-Lazio, manca sempre meno alla sfida di Coppa Italia tra i nerazzurri e la squadra…