Esteri
È festa per Mo Salah sui social. Il numero 11 batte un altro record

È festa sui social per la conquista di Mohamed Salah che ieri sera con il goal al West Ham durante la Carabao Cup oltrepassa quota 350 goal per club e paese.
Salah buca le 350 reti con un goal al West-Ham nel match di ieri. Grande conquista per il calciatore egiziano che viene omaggiato dai fan sui social. C’é chi scrive su Facebook “The best african player of all time”. Il giocatore nordafricano, che aveva fatto sognare anche tifosi romanisti e fiorentini, ieri sera può dirsi fiero del risultato ottenuto.
Un forte sostegno dei tifosi per Salah
La sua base di fan infatti é vastissima e non é solo predominante in Inghilterra dove il numero 11 gioca con il Liverpool, ma anche in Italia dove Salah é rimasto per diverso tempo, prima giocando con la Fiorentina e poi soprattutto con la Roma. Tra queste tifoserie in molti di sicuro sperano in un suo ritorno. Ma sembra molto difficile strappare l’attaccante ai Reds.
Oggi Salah é infatti uno dei giocatori più pagati della Premiere League con un ingaggio annuale da più di 21 milioni di euro. Questo non lascia sperare in un suo possibile ritorno in Italia. Sembra quindi un sogno impossibile per i fan italiani quello di tornare ad abbracciare il giocatore. Il Liverpool sembra pronto a fare di tutto per trattenere il talentuoso giocatore egiziano e non perderlo a parametro zero nella prossima stagione.
Liga
Dani Carvajal: “L’obiettivo è tornare a fine maggio”

Dani Carvajal punta a un ritorno in campo a fine maggio, dichiarando che questo è l’obiettivo da raggiungere. Il terzino non molla questa stagione.
Dani Carvajal: il ritorno tanto atteso
Il difensore del Real Madrid, Dani Carvajal, ha dichiarato di essere determinato a tornare in campo entro la fine di maggio. Durante un’intervista al programma sportivo “Chiringuito”, Carvajal ha sottolineato che il suo obiettivo è riprendersi al meglio per contribuire nuovamente alle sorti del club spagnolo. L’annuncio ha risvegliato le speranze dei tifosi del Real, che vedono in Carvajal un pilastro fondamentale della difesa.

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Un recupero che accende le speranze dei tifosi
L’infortunio di Carvajal è stato un duro colpo per il Real Madrid, ma la notizia di un suo possibile ritorno a breve termine è stata accolta con entusiasmo. I fan attendono con impazienza di rivederlo in azione, sperando che possa portare nuova energia e stabilità alla squadra. La determinazione del giocatore nel voler rientrare in tempi brevi è un segnale positivo per il club e per il suo futuro in campionato.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Dani Carvajal: “Returning at the end of May? That’s the goal”, told Chiringuito. pic.twitter.com/6RUiXFp5Za
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 8, 2025
Liga
Barcellona, Gavi: “Molti dubitano delle mie capacità, ma sbagliano. Sono in forma al 100% e soddisfatto delle mie prestazioni”

Gavi risponde alle critiche: “Sono tornato al 100% e sono felice delle mie prestazioni”. Il centrocampista si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
Gavi e il suo spirito combattivo
Il giovane centrocampista del Barcellona, Gavi, ha recentemente espresso il suo punto di vista riguardo alle critiche che riceve sul suo modo di giocare. In un’intervista, ha dichiarato: “Molte persone pensano che non sappia giocare a calcio, ma non hanno la minima idea”. Queste parole dimostrano il carattere deciso e la determinazione del giovane talento spagnolo, che ha sempre cercato di rispondere alle critiche con le prestazioni sul campo.
Un ritorno in forma e la serenità ritrovata
Gavi ha anche sottolineato di essere tornato al 100% della sua forma fisica dopo un periodo di infortuni. Ha affermato di sentirsi calmo e soddisfatto delle sue prestazioni, evidenziando che la sua comodità in campo può variare a seconda delle partite. Queste dichiarazioni dimostrano la maturità di un giocatore che, nonostante la giovane età, sa gestire la pressione mediatica e mantenere la concentrazione sulle proprie prestazioni.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔵🔴 Gavi: “A lot of people think I don’t know how to play football, but they don’t have a f**king clue”.
“I’m 100% fit since I’ve returned. It’s another matter whether I’m more comfortable in some games than in others. I’m calm and happy with my performance”. pic.twitter.com/vO5JpA7QaI
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 8, 2025
Premier League
Premier League, All Eyes On Me – il focus sul 31° turno 2024-25

Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 31°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Trentunesimo turno: “Some Might Say”
LIVERPOOL: SCONFITTA INDOLORE
Si ferma a 26 la striscia di risultati utili consecutivi in Premier League del Liverpool che incassa la prima sconfitta esterna del proprio campionato a distanza di quasi sette mesi dall’ultima complessiva (0-1 contro il Nottingham a metà settembre).
A Craven Cottage i Reds rischiano grosso in apertura con lo svarione di Konaté che spiana la strada ad Andreas Pereira, poco lucido davanti a Kelleher, ma si portano in vantaggio al 14′ grazie alla bordata dai 25 metri con il destro di Mac Allister che sorprende Leno, portandosi a quota quattro marcature nell’attuale campionato. Il livello d’attenzione degli ospiti non è, però, ai massimi storici, anzi, tant’é che al 23′ Jones, adattato a destra per l’occasione, respinge fortuitamente e male il cross dal versante opposto di Andreas Pereira lasciando campo libero a Sessegnon, al terzo centro stagionale, che chiude perfettamente il mancino sul primo palo regalando l’1-1 al Fulham. La sagra dell’errore posta in essere dai ragazzi di Slot è tutt’altro che terminata: al 32′, infatti, Robertson regala palla a Iwobi al limite dell’area con uno scriteriato passaggio orizzontale, il nigeriano se la sposta sul mancino e fa nuovamente secco Kelleher sfruttando anche la leggera, ma decisiva deviazione del terzino scozzese, mentre al 37′ Van Dijk si fa sorprendentemente uccellare da Rodrigo Muniz sul campanile alzato da Iwobi, permettendo al brasiliano di entrare in area e siglare l’ottavo gol nel torneo con un destro che si infila tra le gambe dell’estremo difensore irlandese. Il Liverpool non prendeva tre gol nel primo tempo dall’ottobre 2020 (7-2 contro l’Aston Villa), e mai ne aveva concessi tanti nella prima frazione dopo essere andato in vantaggio.
Nei primi minuti della ripresa Slot effettua quattro cambi per cercare di dare una scossa ai suoi, specie con l’inserimento di Luis Diaz e Darwin Nunez, ma Salah si rivela in giornata no quando, poco dopo il 60′, spreca con il destro una ghiotta opportunità. Il 3-2 arriva, comunque, al 72′, proprio con l’esterno colombiano che capitalizza l’assist di un altro subentrato, Bradley, punendo Leno con un repentino tiro di punta tagliando il traguardo della doppia cifra realizzativa in questa Premier League.
Nel finale i Reds si imbattono anche in un pizzico di sfortuna con la traversa centrata da Elliott con un bel mancino a giro e la con il lesto riflesso di Leno sul tentativo ravvicinato di Chiesa, che assicura i Cottagers una prestigiosa vittoria equivalente l’ottavo posto in classifica ad appena quattro punti dalla zona Champions, mentre il Liverpool, nonostante il k.o., resta a +11 sull’Arsenal.
L’ARSENAL NON NE APPROFITTA, IL NOTTINGHAM CADE A BIRMINGHAM
Nessun vincitore nel match di apertura del 31° turno andato in scena a Goodison Park tra Everton e Arsenal che confermano il loro feeling con i pareggi (14 per i padroni di casa, 11 per gli ospiti, le due squadre ad averne accumulati di più sin qui).
In seguito a una mezz’ora piuttosto equilibrata in cui entrambe le formazioni sfiorano il vantaggio da piazzato, sono i Gunners, orfani di Gabriel fino al termine della stagione a causa dell’infortunio patito nell’infrasettimanale contro il Fulham, a mettere la freccia con Sterling, preferito a Martinelli, che conduce perfettamente una ripartenza per poi smarcare al tiro Trossard, altrettanto bravo a incrociare il mancino all’ingresso dell’area di rigore, tornando a segnare in campionato dopo quasi tre mesi. Qualche minuto più tardi lo stesso belga ha sul destro l’opportunità per il raddoppio ma trova sulla propria strada un attento Pickford.
Proprio da un rinvio dell’estremo difensore della nazionale inglese, e dopo non aver praticamente mai calciato in porta nel primo tempo, i padroni di casa riescono a tornare sul livello del mare complice uno svarione di Lewis-Skelly che calcola male il rimbalzo prima di stendere in area Harrison, permettendo al 49′ a Ndiaye di presentarsi sul dischetto e di spiazzare Raya, mettendo a referto il suo settimo centro in campionato.
Rinvigoriti dall’1-1 i ragazzi di Moyes sfiorano addirittura il raddoppio qualche minuto più tardi con Doucouré che costringe Raya agli straordinari, stesso trattamento poi riservato dal subentrato Martinelli a Pickford, bravo a non farsi sorprendere. Nel finale l’undici di Arteta, 209 presenze da giocatore con la maglia blu di Liverpool, va vicino al colpo grosso con Merino che, però, stavolta di testa non inquadra la porta. I Gunners guadagnano, comunque, un punto su Nottingham e Liverpool, pur restando lontanissimi dalla vetta, in vista del primo atto dei quarti di Champions League con il Real Madrid in programma martedì, mentre l’Everton raccoglie il sesto segno X nelle ultime otto giornate.
Per la prima volta dal 1981 l’Aston Villa centra la settima vittoria consecutiva in tutte le competizioni superando con fatica il Nottingham a Villa Park.
I Villans mettono la sfida sui binari giusti nel primo quarto d’ora in cui riescono a piazzare un uno-due terrificante: al 13′ è Rogers, all’ottavo gol in campionato, a sbloccare il punteggio addomesticando magistralmente il filtrante alto di Tielemans prima di battere Sels con un secco mancino che si infila sotto le gambe del portiere, mentre al 15′ è Malen, al secondo centro di fila, a spingere in porta il cross teso di Maatsen dalla sinistra. La reazione degli ospiti, ancora orfani di Wood, non si fa attendere e arriva poco dopo il 20′ con Elanga che sfiora il bis del coast to coast sfoggiato contro il Manchester United, andando vicino al bersaglio grosso con un diagonale mancino.
Nella ripresa il Forest riprende da dove aveva lasciato, prima spaventando Martinez con il violento destro dal limite di Neco Williams e poi trafiggendolo al 57′ con Jota Silva, subentrato proprio a Elanga, bravo a raccogliere in area il suggerimento dell’ex Liverpool e a girare con il mancino il pallone nell’angolo lontano. Il Villa prova a scuotersi e mette i brividi a Sels nuovamente con Rogers, ma si ritrova costretto ad appellarsi anche a un po’ di fortuna per scongiurare il 2-2, specie quando Anderson e Williams non inquadrano di poco lo specchio, ma soprattutto nel recupero quando Murillo centra la traversa da distanza siderale.
La formazione di Emery centra, quindi, un successo di capitale importanza che la riavvicina sensibilmente alla zona Europa, proiettandosi al meglio al quarto d’andata di Champions League contro il PSG in programma mercoledì, mentre il Forest incassa l’ottavo k.o. in campionato, il sesto in trasferta, dopo tre successi consecutivi.
BRENTFORD E CHELSEA NON SI FANNO MALE, VINCE LA NOIA NEL DERBY DI MANCHESTER
Terzo pareggio consecutivo al Gtech Community Stadium tra Brenford e Chelsea, il secondo per 0-0, che certifica lo smarrito feeling tra le Bees e il proprio stadio (8 gara interna di fila senza vittoria) e l’ormai acclarata difficoltà realizzativa dei Blues (solo due gol nelle ultime quattro partite di campionato).
Nonostante il risultato finale possa dare l’impressione di una gara noiosa, in realtà questo derby di Londra si rivela frizzante già dai primi istanti con Nkunku che dopo neanche un minuto non riesce a chiudere per un soffio sul secondo palo il cross di Madueke e con Damsgaard che poco più tardi strozza il mancino a tu per tu con Sanchez. Alla distanza esce fuori, ovviamente, anche Mbeumo con due pericolosi tentativi terminati di poco a lato, ma l’occasione più ghiotta della prima frazione capita sui piedi di Sancho che da posizione favorevole in area crossa invece di calciare costringendo Collins al salvataggio in extremis che per poco non si tramuta in autogol.
Nella ripresa Maresca dà finalmente spazio a Jackson e Palmer, entrambi piuttosto appannati nell’ultimo periodo, e proprio il mancino del 20 libera alla conclusione al 60′ un altro mancino, quello di Pedro Neto che da fuori impegna seriamente Flekken, anche se la parata più difficile della contesa deve compierla Sanchez al 78′ quando Mbeumo e Wissa duettano alla grande in contropiede e il camerunense libera un mancino potente sul primo palo quasi a botta sicura su cui l’estremo difensore spagnolo si rivela superlativo. Cosa che non si può dire, invece, per Van den Berg che sul susseguente corner calciato da Lewis-Potter riesce incredibilmente a cestinare la più grande occasione da gol del match mandando il pallone incredibilmente alto da dentro l’area piccola.
L’ultimo brivido della sfida lo genera Palmer che nel recupero non inquadra di poco la porta dal limite dell’area facendo salire a quota 8 la striscia di gare esterne senza successi per il Chelsea (con appena 3 gol all’attivo) che mantiene comunque le distanze sul Manchester City, ma dovrà seriamente guardarsi anche dagli attacchi di Newcastle e Aston Villa, contando anche l’imminente doppio confronto nei quarti di Conference League con il Legia Varsavia. Con questo punto, invece, il Brentford è aritmeticamente salvo.
Termina senza gol e con pochi acuti, come nel dicembre 2020, l’ultimo derby di Manchester di Kevin De Bruyne, il quale qualche giorno fa ha ufficializzato l’addio al Manchester City al termine della stagione.
Prevale la noia e, forse, anche un pizzico di paura tra due squadre visibilmente convalescenti e con tante assenze al seguito, Mainoo, Martinez, De Ligt, Diallo (eroe della gara d’andata) da una parte, Haaland, Rodri, Akanji, Stones, Aké dall’altra, solo per citarne alcune. I primi due squilli del match sono di marca Sky Blue e arrivano entrambe intorno al 20′, prima con Foden, il cui sinistro si perde di poco fuori, e poi con proprio con De Bruyne, il cui mancino centrale, invece, viene inghiottito da Onana, mentre la risposta dei Red Devils è tutta in un mancato colpo di testa di Garnacho in area e nel destro altrettanto centrale dal limite dell’area di Bruno Fernandes. L’ultimo sussulto di una prima frazione soporifera è di Gundogan che ci prova in diagonale da fuori, ma, come per il resto dei suoi compagni, i “glory days” sembrano lontanissimi, e non crea pericoli a Onana.
Chi, invece, riesce seriamente a impensierire l’ex portiere dell’Inter è Marmoush, ancora in fase di rodaggio da prima punta, che a metà ripresa scalda i guantoni dell’estremo difensore avversario con un bel destro da calcio di punizione, per poi ripetersi poco oltre il 70′ con un potente collo destro dal limite, sulla corta respinta da angolo della difesa di casa, costringendo Onana al riflesso semi-involontario ma tremendamente difficile ed efficace considerato il sole in faccia. Il finale è tutto del Manchester United che va sensibilmente vicino al successo con il destro da fuori di Ugarte, uscito davvero di pochi centimetri, e la girata di prima in area di Zirkzee sul cross arretrato di Dorgu sulla quale Ederson interviene prontamente.
Per la quarta stracittadina consecutiva (considerando le finali di FA Cup, vinta dallo United, e del Community Shield, vinto ai rigori dal City) la squadra di Guardiola non riesce, dunque, a imporsi restando in bilico tra la posizione Champions ed Europa League, mentre quella di Amorim, ormai senza obiettivi in campionato, si proietta con un po’ di fiducia in più al quarto d’andata di Europa League contro il Lione.
TRIS DEL NEWCASTLE, IL PALACE RIPRENDE LA PROPRIA SCALATA
Prosegue il momento magico del Newcastle che nel monday night ne fa tre in un tempo al Leicester scavalcando il City e agganciando il Chelsea al quarto posto in un solo colpo.
I Magpies impiegano appena due minuti per sbloccare la sfida con Jacob Murphy, a secco da un mese e mezzo, che spinge in porta il cross teso di Livramento, per poi ripetersi all’11’ sugli sviluppi di un tiro da centrocampo da parte di Schar infrantosi sulla traversa, ribadendo in porta la respinta del montante portandosi a quota sette in classifica marcatori. Le Foxes abbozzano una reazione con il solito tentativo a giro di El Khannouss, ma incassano il tris al 34′ con l’ex di turno Barnes, nato e cresciuto calcisticamente nel Leicester, che supera Hermansen con il più facile dei tap-in in seguito alla respinta del portiere di casa sulla conclusione di Joelinton.
Nella ripresa la formazione di Howe si limita a gestire l’ampio vantaggio, ottenendo l’undicesima vittoria nelle ultime 15 giornate (33 punti all’attivo, solamente il Liverpool con 38 ne ha ottenuti di più nel periodo). Quella di Van Nistelrooy, invece, diventa la prima nella storia a incassare otto sconfitte interne consecutive senza segnare alcun gol, scivolando addirittura a -15 dalla salvezza.
Dopo aver centrato la semifinale di FA Cup e aver ripreso per i capelli la sfida contro il Southampton il Crystal Palace mette a referto un’altra vittoria pesante che gli permette concretamente di poter pensare in grande.
A punire il Brighton dopo tre minuti nella gara di Selhurst Park è Mateta, rientrato a pieno regime dopo il durissimo scontro con il portiere del Millwall Roberts in FA Cup lo scorso 1 marzo, che fa 13 in campionato raccogliendo l’assist di Eze, tramutandolo poi in gol con un tanto violento quanto preciso collo mancino che si infila sotto la traversa. Lo stesso Eze si costruisce una ghiotta opportunità per il raddoppio qualche minuto più tardi, ma la sua conclusione si perde larga di nulla, lasciando ancora in vita gli ospiti, bravi a tornare sul livello del mare al 31′ con il lampo di Welbeck, ottavo acuto nel torneo, freddo nel finalizzare in estirada il cross tagliato di Minteh.
Nella ripresa il Palace approccia nuovamente meglio trovando il nuovo vantaggio al 55′ grazie al solito, encomiabile lavoro di Eze che si accentra dalla sinistra aprendo sul versante opposto per Munoz che, sfruttando anche una leggera deviazione di Estupinan, batte Verbruggen con un bel diagonale destro da fuori, salendo a quota 4 in classifica marcatori. Nel finale la sfida si arroventa ulteriormente con ben tre cartellini rossi, tutti correttamente estratti dal direttore di gara Taylor per doppio giallo, ai danni di Nketiah, dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, Guéhi, in evidente ritardo su Gruda, e Van Hecke, reo di aver steso Kamada lanciato in porta. Come se non bastasse nell’ultimo dei dodici minuti di recupero assegnati Henderson deve spendere una bella parata per negare il 2-2 ad Ayari, assicurando ai suoi tre punti che permettono di avvicinare in classifica proprio il Brighton, al secondo k.o. consecutivo.
WEST HAM E BOURNEMOUTH MUOVONO LA CLASSIFICA, SOUTHAMPTON RETROCESSO. SALVEZZA BLINDATA PER IL WOLVERHAMPTON
Si allunga a sei la striscia di gare senza vittoria del Bournemouth che al London Stadium impatta su un pareggio poco utile sia per sé che per il West Ham.
Le Cherries approcciano meglio alla sfida creando i presupposti per il vantaggio già nei primi minuti con la girata aerea di Evanilson sul cross di Ouattara larga di pochissimo e il bel riflesso di Aréola poco prima della mezz’ora sull’involontario tocco verso la propria porta da parte di Kilman. Il vantaggio ospite matura, comunque, al 38′ in seguito a una grave incertezza di Aréola che non trattiene il tutt’altro che irresistibile tiro di Semenyo poi ribadito in porta da Evanilson che segna il meritato 0-1 sul tabellone luminoso dell’impianto Hammers.
Nella ripresa Potter corre ai ripari inserendo Emerson Palmieri, Fullkrug e Soler raccogliendo i frutti al 61′ quando il centravanti tedesco incorna in porta l’angolo di Ward-Prowse, firmando il suo terzo gol in campionato al netto di una stagione contrassegnata da infortuni e sfortuna. La stessa che capitan Bowen cercava da cinque gare interne senza successo, trovandola, però, al 68′ esibendosi in uno straordinario stacco aereo sul traversone di Kudus che vale il 2-1 e l’ottava gioia personale nel torneo. La formazione di Iraola, frastornata dalla rimonta e dal periodo negativo, rischia di sbandare, ma viene riportata sul livello del mare al 79′ ancora da Evanilson, al nono centro in Premier League, il sesto nelle ultime sei complessive, che sfrutta al meglio l’errata lettura in uscita di Aréola sulla sponda aerea di Huijsen appoggiando il pallone in porta con il destro.
Un punto che, alla fine della fiera, non serve a nessuna delle due: gli Irons restano al sedicesimo posto, mentre il Bournemouth scivola al decimo rischiando di dire addio ai sogni europei.
Torna a vincere in campionato dopo un mese e mezzo il Tottenham che, stranamente, non regala sorprese nell’apparentemente e poi concretamente impegno in discesa contro il Southampton.
A fare esultare il proprio stadio ci pensa Brennan Johnson dopo 13 minuti spedendo in porta con un mancino di prima potente e preciso il cross basso, arretrato di Spence, interrompendo un digiuno che durava dalla doppietta di Ipswich dello scorso 22 febbraio (1-4 il risultato finale, l’ultima vittoria in Premier League dei londinesi). Doppietta che diventa realtà anche in questo caso per il gallese che sale a quota 11 in classifica marcatori battendo Ramsdale con un dolcissimo tocco di prima di esterno destro in seguito al tocco di testa di Maddison, al sesto assist in campionato.
I Saints trovano la reazione d’orgoglio al 90′ accorciando le distanze con la rete di Mateus Fernandes, bravo nel capitalizzare il cross ampio di Sulemana, ma incassano a tempo scaduto il 3-1 in seguito al fallo in area di Welington su Brennan Johnson e al conseguente rigore trasformato da Tel, al primo acuto in carriera in Premier League.
Nonostante i tre punti gli Spurs restano al quattordicesimo posto, pur proiettandosi al meglio al quarto d’andata di Europa League con l’Eintracht, mentre il Southampton diventa la prima squadra nella storia della Premier League a retrocedere con sette gare d’anticipo, con conseguenti dimissioni di Juric.
Il Wolverhampton blinda la salvezza centrando la terza vittoria consecutiva in campionato nello scontro diretto con l’Ipswich, volando a +12.
I Tractor Boys mettono la freccia al 16′ con la zampata sulla sponda aerea di O’Shea da parte del solito Delap, dodicesimo centro nel torneo, bravo a prendere il tempo a José Sà proteso in uscita, ma i Wolves la ribaltano con caparbietà nella ripresa: Sarabia fissa l’1-1 al 72′ con una pregevole volée mancina dal limite dell’area, rompendo un digiuno realizzativo che si protraeva da novembre, e all’84’ è Strand Larsen sigla il definitivo 1-2 di rapina andando a segno per la terza gara di fila, confermando la propria centralità nel contesto arancio-nero.
Vitor Pereira ottiene, seppur ancora senza certezza aritmetica, quello per cui era subentrato a O’Neil lo scorso dicembre: la salvezza. McKenna, invece, con ogni probabilità non riuscirà nel miracolo.
Top & Flop
TOP
1) Brennan Johnson – Due reti per provare a rilanciare il Tottenham, certificando la sua miglior stagione realizzativa in Premier League. Il gol d’esterno è un assaggio delle sue qualità.
2) Evanlison – Con la sua doppietta riesce ad assicurare i suoi solamente un punto, ma fornisce a Iraola le risposte bramate. Undici centri stagionali in 28 presenze: niente male per il sostituto di Solanke.
3) Jacob Murphy – Altri due gol pesanti nell’annata della rinascita personale e del club. Continua a ripagare oltre ogni più rosea aspettativa la fiducia accordatagli da Howe.
FLOP
1) Jan Paul Van Hecke – Lascia i suoi in dieci nel finale non permettendo loro di sfruttare fino in fondo la doppia superiorità numerica. L’intervento in ritardo su Kamada è tra l’ingenuo e il goffo.
2) Alphonse Aréola – Prima non trattiene il tiro centrale di Semenyo permettendo a Evanilson di segnare, poi calcola malissimo i tempi dell’uscita sulla sponda aerea di Huijsen in occasione del 2-2. Decisamente in giornata no.
3) Andrew Robertson – Il principale esponente negativo della scarsa attenzione difensiva del Liverpool. Il 2-1 del Fulham ce l’ha tutto sulla coscienza.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool |
73 | 31 | 22 | 7 | 2 | 72:30 | +42 |
2 | Arsenal | 62 | 31 | 17 | 11 | 3 | 56:26 | +30 |
3 |
Nottingham Forest |
57 | 31 | 17 | 6 | 8 | 51:37 | +14 |
4 | Chelsea | 53 | 31 | 15 | 8 | 8 | 54:37 | +17 |
5 |
Newcastle* |
53 | 30 | 16 | 5 | 9 | 52:39 | +13 |
6 |
Manchester City |
52 | 31 | 15 | 7 | 9 | 57:40 | +17 |
7 |
Aston Villa |
51 | 31 | 14 | 9 | 8 | 46:46 | 0 |
8 | Fulham | 48 | 31 | 13 | 9 | 9 | 47:42 | +5 |
9 | Brighton | 47 | 31 | 12 | 11 | 8 | 49:47 | +2 |
10 | Bournemouth | 45 | 31 | 12 | 9 | 10 | 51:40 | +11 |
11 | Crystal Palace* | 43 | 30 | 11 | 10 | 9 | 39:35 | +4 |
12 |
Brentford |
42 | 31 | 12 | 6 | 13 | 51:47 | +4 |
13 |
Manchester United |
38 | 31 | 10 | 8 | 13 | 37:41 | -4 |
14 | Tottenham | 37 | 31 | 11 | 4 | 16 | 58:45 | +13 |
15 |
Everton |
35 | 31 | 7 | 14 | 10 | 33:38 | -5 |
16 |
West Ham |
35 | 31 | 9 | 8 | 14 | 35:52 | -17 |
17 |
Wolverhampton |
32 | 31 | 9 | 5 | 17 | 43:59 | -16 |
18 |
Ipswich Town |
20 | 31 | 4 | 8 | 19 | 31:65 | -34 |
19 |
Leicester |
17 | 31 | 4 | 5 | 22 | 25:70 | -45 |
20 |
Southampton |
10 | 31 | 2 | 4 | 25 | 23:74 | -51 |
*Una partita in meno
Prossimo turno:
Sabato 12 aprile
Manchester City 13:30 Crystal Palace
Southampton 16:00 Aston Villa
Nottingham Forest 16:00 Everton
Brighton 16:00 Everton
Arsenal 18:30 Brentford
Domenica 13 aprile
Chelsea 15:00 Ipswich
Wolverhampton 15:00 Tottenham
Liverpool 15:00 West Ham
Newcastle 17:30 Manchester United
Lunedì 14 aprile
Bournemouth 21:00 Fulham
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