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Estero, la situazione nei campionati dell’Est Europa

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Questa settimana faremo il punto della situazione dei principali campionati dell’est Europa. Leghe che magari non catturano l’attenzione per la loro competitività,ma che mantengono un sapore antico , propongono sfide centenarie e storie affascinanti che vanno ben oltre il valore tecnico delle squadre.

Ovviamente partiamo dalla Serbia e dalla sfida che ha catturato l’attenzione di tutti i veri amanti del calcio, il derby eterno (Večiti derbi) fra Partizan e Stella Rossa. Sfida che negli anni ha visto molte battaglie in campo e fuori,che questa volta ha visto prevalere il Partizan per 2-0. Sfida equilibrata e maschia dove non sono mancati gli ammoniti (7) e gli espulsi (1),decisa nei minuti finali con un gran goal da fuori area di Soumah al minuto 83 e da Tosic nel recupero. Partizan e Stella Rossa che forse distratti dagli impegni europei lasciano il primo posto,dopo 9 partite, alla sorprendente neopromossa Backa Topola seguita dal Vojvodina e dal Cukaricki altra squadra di Belgrado.

In Croazia (9° giornata) ,dopo la scorpacciata di goal in Champions League contro l’Atalanta perde la Dinamo Zagabria fuori casa contro il Nk Varazdin (1-0) e lascia il primato a 3 lunghezze di distanza all’Hajduk vittorioso in casa 3-1 contro l’Inter Zapresic . In Romania si dividono il primato con 21 punti dopo 10 giornate,il Cfr Cluj che impatta 0-0 nel big match contro il FCSB ,e il Viitorul che vince seppur soffrendo 2-1 contro il Poli.Iasi . Stridono il nono e il decimo posto di FCSB Dinamo Bucarest. In Bulgaria dopo 10 giornate comanda il solito Ludogorets seguito a un punto dal Levski Sofia ,più distante il Cska Sofia al quarto posto.

Superiamo il Danubio e passiamo in’Ucraina ,dove il dominio è pressoché totale dello Shakhtar Donetsk vittorioso nella sfida contro il Desna secondo in classifica, e porta il suo vantaggio a +10 dopo sole 8 giornate, e soprattutto a + 13 sulla Dinamo Kyiv che comunque travolge 5-0 in trasferta il malcapitato Vorskla Poltava. In Russia in quello che forse è il campionato più seguito fra questi citati, dopo 10 giornate ,vede in vetta il duello fra lo Zenit (23 punti),dilagante nel match in casa contro il Rubin Kazan ,5-0  il risultato finale, e il Cska (22 punti) vittorioso 3-2 nella difficile sfida contro il Krasnodar ormai solida realtà. Quarta ma a soli 3 punti dalla vetta la Lokomotiv, avversaria della Juventus in Champions League, che vince 3-2 in trasferta a Orenburg . Male ,anzi malissimo le altre due moscovite ,Spartak sconfitto a Ufa 1-0 e nono in classifica e la Dinamo che cade al 90° contro il PFC Sochi. 

Torniamo più a ovest in Repubblica Ceca ,anche qui è derby ,Sparta-Slavia.Vittoria 3-0 in trasferta dei biancorossi,a coronamento di una settimana perfetta, dopo il pareggio in Champions League contro l’Inter di Conte, e vola a +3 dopo 10 giornate sul Viktoria Plzen. In Slovacchia primo dopo 9 giornate è lo Zilina tallonato a un solo punto dallo Slovan Bratislava, mentre in Polonia (9 giornate)nella bagarre (ben sei squadre in sei punti) ,è primo il Pogon Szczecin . In Slovenia sembra l’anno buono per l’Olimpia primo,mentre in Ungheria comanda a sorpresa il Fehevar dopo sei giornate. Ferencvaros terzo, mentre tristemente al penultimo posto con soli tre punti lo storico Honved di Budapest allenato da Sannino.

In Albania alla quinta, il Kukesi raggiunge in vetta alla classifica il KF Tirana battendolo 2-1 nello scontro diretto. Skanderbeu terzo a un punto da entrambi e vittorioso 1-0 contro il Teuta Durres.

Squadre top della settimana:

Partizan e Backa Topola (Serbia),Slavia (Rep.ceca),Zenit (Russia),Dinamo Kyv (Ucraina), Kukesi (Albania)

Squadre Flop della settimana:

Dinamo Zagabria (Croazia),Dinamo e Spartak (Russia),Stella Rossa (Serbia)

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Saudi Pro League

Al-Hilal, Neymar pronto a rescindere il contratto

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5 febbraio, Neymar fa 32 anni

Neymar, attualmente all’Al Hilal, è pronto al grande ritorno verso il club dove tutto è iniziato per un nuovo capitolo nella sua carriera.

Neymar, all’età di 32 anni, è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera calcistica tornando al Santos. Il club brasiliano, fresco di promozione nella massima serie dopo la clamorosa retrocessione dello scorso anno, è in attesa dell’annuncio ufficiale, previsto al termine del campionato in corso.

A dare la notizia è stato il giornalista Cesar Luis Merlo, che ha confermato i contatti tra l’entourage del fuoriclasse e il Santos, con Neymar determinato a rescindere il contratto che lo lega all’Al Hilal fino al 30 giugno 2025. Nonostante il faraonico stipendio da 100 milioni di euro l’anno, secondo solo a quello di Cristiano Ronaldo, l’ex attaccante del PSG sarebbe pronto a rimettersi in gioco nel Brasilerao a partire dal 29 marzo 2025.

Decisiva sarà la conclusione del campionato brasiliano, con il Santos impegnato nell’ultima giornata contro lo Sport Recife il 24 novembre. Promosso con due giornate d’anticipo, il club paulista sta vivendo un momento di rinascita e potrebbe vedere nel ritorno di Neymar il simbolo di una nuova era.

Neymar

Neymar, quali altre mete?

Un futuro al Palmeiras, invece, sembra escluso dopo le recenti dichiarazioni della presidentessa Leila Pereira, che ha categoricamente negato un interesse per il giocatore. La storia di Neymar e del Santos, invece, sembra destinata a riprendere il filo interrotto.

Resta da vedere come il fuoriclasse reagirà fisicamente al rientro. Neymar è infatti reduce da un lungo stop causato dalla rottura del legamento crociato anteriore e del menisco sinistro, subita durante la partita Brasile-Uruguay del 17 ottobre 2023. Una sfida impegnativa, ma che il numero 10 sembra deciso ad affrontare per tornare protagonista sul palcoscenico brasiliano.

Il ritorno di O’ Ney al Santos potrebbe essere il regalo perfetto per i tifosi che sognano di rivederlo incantare nei campi verdeoro, e segnare il rilancio di una carriera che, tra infortuni e momenti di gloria, non ha mai smesso di far parlare il mondo intero.

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Premier League

Leicester, intreccio Maresca-Cooper: il passato può “terminare” il presente

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leicester

L’edizione odierna de “The Sun” appare (quasi) come una liberazione per i tifosi del Leicester, dopo un avvio di campionato deludente.

Steve Cooper al Leicester è il matrimonio più innaturale che potesse verificarsi. Non solo perché il gallese è stato a lungo tecnico degli acerrimi rivali del Nottingham Forest, con il quale ha inflitto due sconfitte molto pesanti alle foxes. La prima nel Febbraio del 2022, quando il Leicester (da detentore del trofeo) venne buttato fuori agli ottavi di finale (4-1 al City Ground) da un Forest all’epoca ancora militante in Championship.

Leicester, (terzo) tentativo per Potter?

La seconda, ben più pesante, il 2-0 nel Gennaio del 2023. Un crocevia fondamentale, una delle pietre angolari che a fine stagione avrebbe corroborato la permanenza in Premier League dei Forest proprio a discapito del Leicester: poi clamorosamente retrocesso. Il resto della storia la conosciamo. La dirigenza inglese deciderà di affidarsi ad Enzo Maresca, che riporterà subito in Premier il Leicester per poi accasarsi al Chelsea.

Il Leicester, che aveva programmato l’inizio stagione con il tecnico italiano in panchina, si trovò all’improvviso senza allenatore e fece la scelta più logica e razionale possibile. Ovvero andare su un profilo quanto più simile possibile, per credo calcistico ed idee, all’ex-assistente di Guardiola. Sembrava tutto fatto per il ritorno in Premier League di Graham Potter, architetto di un modello calcistico virtuoso come quello del Brighton.

La trattativa, però, collassò clamorosamente ad un passo dalle firme. Sulle foxes pendeva la Spada di Damocle di una penalizzazione monstre, oltre ad enormi dubbi su che mercato avrebbero potuto condurre le volpi: arrovellati nelle beghe del PSR. C’era infine la volontà di Potter di attendere una chiamata dalla Nazionale Inglese, con Southgate che nel frattempo aveva risolto il contratto che lo legava alla Federazione Inglese.

Leicester, Roma

Cooper come Juric: epilogo scritto sin dall’inizio?

Il Leicester decise quindi di affidarsi a Cooper. Un allenatore pratico ed esperto, che però è parso sin da subito un pesce fuor d’acqua al Seagrave. Non solo perché le caratteristiche del suo gioco non si adattano minimamente ad una rosa giovane e di qualità, ma anche perché le condizioni che avevano permesso il suo arrivo (ovvero la prospettiva di una salvezza da conquistare con le unghie e con i denti) si sono dissolte all’improvviso.

Il Leicester non solo non è stato penalizzato, grazie ad un capolavoro dei propri legali, ma ha anche condotto un mercato molto dispendioso: con quasi 100 milioni spesi sul mercato e il settimo passivo (differenza fra entrate e uscite) della Premier League. La sensazione è che il Leicester sarebbe stato chiamato a ripercorrere le orme del 2014, quando Pearson e i suoi realizzarono The Greatest Escape: la salvezza più insperata della storia.

Una sensazione che, ad oggi, non c’è più. Il Leicester ha ristabilito quasi subito il suo status da mid-table team di Premier League e il 15esimo posto in classifica, con 10 punti conquistati dopo 11 giornate e con un margine di soli 3 punti dal terzultimo posto, non può bastare. Ora che il club è tornato appetibile per allenatori con un profilo superiore, la posizione di Cooper rischia di tornare in bilico se i risultati non dovessero migliorare.

Leicester

IVAN JURIC RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

A Leicester torna Maresca: fra passato e presente

Al rientro dalla sosta al King Power Stadium arriverà proprio il Chelsea dell’ex-Maresca, con il quale i Blues sembrano sulla strada giusta per tornare grandi. Ed ecco che il tecnico italiano potrebbe fare un ultimo regalo ai suoi tifosi, infliggendo il colpo di grazia ad un allenatore giunto lì quasi per caso e mai realmente amato dai supporter della Blue Army. Favorendo, per altro, un altro ex-Chelsea.

Magari proprio quel Potter (da sempre un pupillo del board thailandese) che in estate era stato vicinissimo ad approdare nel Leicestershire, salvo cambiare idea all’ultimo secondo. Corsi e ricorsi storici. Passato e presente che s’intrecciano, generando ramificazioni e muovendo pedine di un domino incontrollabile e impossibile da prevedere. Anche se, più di qualcuno, nell’East Midlands in estate questo scenario lo aveva immaginato.

La scelta della dirigenza di puntare su Cooper è parsa sin da subito talmente sbagliata che tutto l’ambiente aveva interiorizzato l’inizio di stagione come una lenta agonia. Un passaggio transitorio, in attesa che qualcuno capisse che era il momento di tornare sui propri passi. E il pubblico non ha mai mancato di sottolineare alla proprietà tutto il proprio disappunto, intonando cori contro Cooper anche nella trasferta di Old Trafford.

La sensazione è che nella sconfitta (3-0) contro il peggior Manchester United degli ultimi dieci anni si sia giunti ad un punto di non ritorno. Dopo la querelle estiva (concernente Soulé) e il ritorno di Ranieri, un altro Fil Rouge intreccia i destini di Trigoria e del Seagrave. Cooper (come Juric) è parso sin da subito un condannato a morte, in attesa della propria esecuzione. Resta da capire chi sarà il carnefice e chi ne prenderà il posto.

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Premier League

Manchester City, si tratta per il rinnovo di Haaland

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Haaland

Il Manchester City ha deciso di voler rinnovare il contratto del suo bomber. Si lavora per rimuovere una clausola rescissoria di 150 milioni di sterline.

Nonostante questo possa essere l’ultimo anno di Pep Guardiola sulla panchina dei citizens, la società ha deciso quantomeno di voler blindare i suoi campioni: per continuare ugualmente a dominare in Inghilterra ed in Europa.

Questo è il turno del rinnovo di Erling Haaland, che attualmente ha il contratto in scadenza a giugno del 2027. Il gigante biondo sta sovrastando la Premier League e non solo, visti i 15 gol nelle prime 16 partite stagionali disputate.

Che il rinnovo di Halaand non fosse un tema discutibile lo si sapeva, ma le tempistiche sono fondamentali quando si parla di campioni di questo calibro. Infatti, giocatori di questo tipo non rappresentano solo un grande valore da un punto calcistico ma sono ormai delle vere e proprie fonti di guadagno per le società.

Manchester City, i costi del rinnovo

Per quanto riguarda i costi dell’eventuale rinnovo, si parla ovviamente di cifre monstre. Circa 2 milioni al mese, per un totale di 24 milioni di sterline all’anno. Si tratta tra la dirigenza del Manchester City e l’agente del giocatore Rafaela Pimenta per limare l’accordo economico e la durata del contratto, ma soprattuto si discute sulla rimozione di una clausola da 150 milioni attualmente presente nel suo contratto.

La società vorrebbe eliminarla, poiché ritiene che, in caso di cessione del giocatore, la cifra proposta dall’acquirente possa essere ancora più elevata. Nel frattempo Pep Guardiola si gode i gol e le giocate del suo fenomeno, in attesa di sapere per quanto ancora vestirà la casacca del Manchester City.

Manchester City

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