Esteri
Gattuso, che sta succedendo? Il record negativo, lo sfogo e il futuro incerto…
Nonostante un avvio convincente, Gattuso sta vivendo il momento più difficile della sua avventura da allenatore del Marsiglia.
Marsiglia, i numeri della crisi
Il Marsiglia non va oltre l’uno a uno in casa contro il Metz. In generale non è un momento facile per la squadra di Gattuso. Nelle ultime nove partite sono arrivate solo due vittorie. L’ultima vittoria in Ligue 1 risale addirittura al 17 di Dicembre, al Velodrome contro il Clermont ultimo in classifica.
In mezzo la risicata vittoria (0-1) sul campo del Thionville (club dilettantistico) al primo turno della Coupe de France. Quello contro il Metz è stato il quarto pareggio nelle ultime cinque partite. L’unica eccezione è rappresentata dalla sconfitta sul campo del Lione, in un match sentitissimo.
Attualmente il Marsiglia è ottavo in classifica. Ha gli stessi punti del Reims (30) ma è avanti per la differenza reti. L’Europa (il sesto posto del Lens darebbe l’accesso ai preliminari di Conference) dista cinque punti, ma il quarto posto del Brest (che garantirebbe l’accesso ai preliminari di Champions, ovvero l’obiettivo minimo della dirigenza come esplicitato da Gattuso) ne dista sette.
Quale futuro per Gattuso?
Al momento il tecnico italiano non è in discussione. Non solo perché lo spogliatoio è con lui, lo dimostra l’abbraccio con capitan Gigot dopo la rete del momentaneo vantaggio, ma anche (e soprattutto) per il terrificante ciclo di partite che attende il Marsiglia nell’immediato futuro.
Il Marsiglia, infatti, è atteso dalla doppia sfida contro lo Shakthar Donetsk nei playoff di Europa League e intervallati dallo scontro diretto con il Brest.
Due partite decisive e assolutamente da non sbagliare, dato che il Marsiglia è una delle grandi favorite per la vittoria dell’Europa League e perché la trasferta in terra bretone rappresenta una delle ultime speranze per gli uomini di Gattuso di rientrare nella corsa al quarto posto.
Gattuso ha firmato un contratto annuale con il club transalpino, con rinnovo automatico previsto solo in caso di arrivo nei primi quattro posti. In caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League, o quantomeno alla fase preliminare, l’addio sarebbe inevitabile. Per lui si era parlato di un possibile ritorno in Italia, con il Torino potenzialmente interessato in caso di addio di Juric a fine stagione, ma ora anche in casa granata stanno facendo delle riflessioni a causa del pessimo momento del Marsiglia.
Gattuso, lo “sfogo” ai microfoni
Il fatto che non sia un momento facile per Gattuso, sia dal punto di vista tecnico che umano, lo si evince anche dalle sue dichiarazioni. Lui è un sanguigno ed è sempre stato abituato alla schiettezza. A dire le cose in maniera diretta e talvolta anche con modi brutali, che fanno parte della sua persona.
A Marsiglia, però, non può farlo. Perché è un ambiente complicato, dove ogni parola va pesata e dove bisogna essere costantemente degli equilibristi che si districano a colpi di diplomazia mista a ipocrisia e omertà. Un qualcosa che non fa parte della forma mentis di Rino. Una situazione per cui inizia a palesare una certa insofferenza e che lo fa sentire una sorta di leone in gabbia.
❝Questo è un ambiente caldo, bisogna stare attenti. C’è un’altra mentalità e non si deve fare i kamikaze. Ho cambiato atteggiamento. Ho lasciato passare qualcosa in più. Però bisogna essere onesti con se stessi. Mi guardo allo specchio e a volte non mi sento me stesso. Ora non guarderò in faccia più nessuno. Chi si allenerà bene verrà in campo o in panchina mentre gli altri guarderanno la partita sul divano di casa.❞
L’ambiente di Marsiglia quest’anno ha già fagocitato Marcelino. Allenatore preparatissimo, ma che non ha retto alle pressioni di un ambiente caldissimo ed è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni dopo le minacce di morte subite dagli ultras marsigliesi. Lo stesso Marcelino, tempo dopo, ha attaccato pubblicamente il tifo organizzato marsigliese, definendolo “la ragione che impedisce al Marsiglia di diventare una grande squadra“.
Liga
Leganes-Real Madrid, le probabili formazioni e dove vederla
Leganes-Real Madrid è uno dei match validi per la 14^ giornata di Liga, ed è in programma domenica 24 novembre alle 18:30 allo stadio Butarque.
Leganes-Real Madrid è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione di classifica diversa ma che hanno bisogno di punti per i rispettivi obiettivi stagionali. Il Leganes tenterà il tutto per tutto per la vittoria sfruttando il pubblico casalingo, per rimanere a debito distanza dalla zona retrocessione, mentre i Blancos di mister Ancelotti cercheranno di trovare il successo per rimanere in scia del Barcellona in testa alla classifica.
Qui Leganes
in vista del match contro il Real Madrid mister Jimenez metterà in campo un 4-2-3-2 con Dmitrovic tra i pali e il quartetto difensivo formato da Alti, Gonzalez, Nastasic e Hernandez. In mediana ci sarà la coppia composta da Chicco e Cisse mentre sulla trequarti alle spalle di De la Fuente ci sarà il terzetto formato da Cruz, Brasanac e El Haddadi.
Qui Real Madrid
In vista del match contro il Leganes mister Ancelotti schiererà un 4-3-3 con Courtois tra i pali e il quartetto difensivo composto da Valverde, Asencio, Rudiger e Mendy. In mezzo al campo ci sarà il terzetto formato da Modric, Camavinga e Bellingham mentre in attacco ci sarà il tridente Diaz, Mbappe, Vinicius.
Probabili formazioni di Leganes-Real Madrid
Leganes (4-2-3-1): Dmitrovic; Alti, Gonzalez, Nastasic, Hernandez; Chicco, Cisse; Cruz, Brasanac, El Haddadi; De la Fuente. Allenatore: Jimenez.
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Valverde, Asencio, Rudiger, Mendy; Modric, Camavinga, Bellingham; Diaz, Mbappe, Vinicius. Allenatore: Ancelotti.
Dove vedere Leganes-Real Madrid
Il match Leganes-Real Madrid in programma domenica 24 novembre alle 18:30 sarà visibile in esclusiva su Dazn
Premier League
Southampton-Liverpool, probabili formazioni e dove vederla
Southampton-Liverpool sarà uno dei due match domenicali del programma calcistico d’oltremanica valido per il dodicesimo turno di Premier League. Un testa-coda, anzi un coda-testa per essere precisi, il cui esito sembra già scritto, ma occhio alle potenziali insidie per i Reds che dopo questa sfida saranno chiamati ad affrontare Real Madrid e Manchester City nel giro di quattro giorni.
I Saints sono reduci dalla sconfitta pre-sosta nello scontro diretto con il Wolverhampton che li ha relegati all’ultimo posto con il peggior attacco del torneo, appena sette gol realizzati nelle prime 11 giornate. Una rosa che non sembra avere le credenziali per restare in Premier League quella di Martin, che però può appigliarsi alle ultime due gare casalinghe vinte (1-0 vs Everton e 3-2 vs Stoke City in Coppa di Lega) per tenere vivo il lumicino della speranza. In più c’è un dato che vede il Southampton sconfitto in solamente uno degli ultimi 8 precedenti contro la capolista, tra cui l’1-0 rifilato proprio ai rossi del Merseyside nel gennaio 2021.
Il Liverpool sembra essere tornato una vera e propria macchina da guerra sotto la guida di Slot, ancora imbattuto in trasferta in stagione e con più di un gol all’attivo in sei delle ultime sette partite giocate lontano da Anfield. In caso di successo il tecnico olandese sarebbe l’unico insieme ad Ancelotti e Hiddink a centrarne 10 nelle prime 12 giornate nella massima serie inglese. I Reds sono, inoltre, la miglior difesa del campionato, con appena 6 gol incassati di cui 4 negli scontri diretti con Manchester City e Arsenal, entrambi terminati 2-2.
Qui Southampton
Russell Martin dovrà fare a meno dell’ex portiere dell’Arsenal Ramsdale e del suo perno difensivo Bednarek a causa di un problema al ginocchio. Assenze pesanti a cui si aggiungono quelle di Bazunu, Stewart e Smallbone. Recuperati, invece, Downes e Fraser: il primo dovrebbe fare coppia con Aribo in mezzo al campo dal 1′. Chiavi dell’attacco affidate ad Archer, supportato da Armstrong, mentre in difesa sarà compito principalmente dell’ex Manchester City e fresco di chiamata in nazionale Harwood-Bellis tentare di arginare le iniziative avversarie.
Qui Liverpool
Confermato il rientro di Van Dijk dopo i problemi accusati in nazionale, così come quello di Elliott, tornato ad allenarsi con il gruppo e pronto a subentrare. Assenti ancora Alisson, Alexander-Arnold, Chiesa e Diogo Jota, con Bradley pronto ad agire sulla destra, e Jones e Gakpo favoriti su Szoboszlai e Luis Diaz, rientrato da pochi giorni dagli impegni in Sud America con la sua Colombia. Confermato, ovviamente, Kelleher in porta.
Southampton-Liverpool, le probabili formazioni
Southampton (5-4-1): McCarthy; Walker-Peters, Sugawara, Stephens, Harwood-Bellis, Manning; Armstrong, Downes, Aribo, Fernandes; Archer. All. Martin.
Liverpool (4-3-3): Kelleher; Bradley, Konaté, Van Dijk, Robertson; Mac Allister, Gravenberch, Jones; Salah, Nunez, Gakpo. All. Slot.
Southampton-Liverpool, dove vederla
La partita tra Southampton e Liverpool si giocherà domenica 24 novembre alle 15:00. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso i canali di Sky Sport.
Premier League
Ipswich-Manchester United, probabili formazioni e dove vederla
Ipswich-Manchester United chiuderà il programma domenicale del dodicesimo turno di Premier League. Le due squadre tornano ad affrontarsi nella massima serie dopo 22 anni. L’ultimo scontro complessivo risale, invece, a 9 anni fa in Coppa di Lega, vinto dai Red Devils per 3-0.
I Tractor Boys arrivano a questa sfida forti dell’1-2 rifilato a domicilio al Tottenham nel turno pre-sosta, coinciso con la prima vittoria in questo torneo, dopo i 5 pareggi e le 5 sconfitte ottenute nelle prime 10 uscite. Momentaneamente l’undici di McKenna, ex allenatore assistente dello United e manager dell’under 18 mancuniano fino al 2018, ha il peggior rendimento interno del campionato con soli 3 punti raccolti in 5 sfide e la miseria di 4 reti realizzate, che lo rendono il secondo peggior attacco casalingo della Premier League.
Inizia, dunque, a Portman Road l’era Amorim sulla panchina del Manchester United, reduce dal positivo mini-ciclo sotto la guida di Van Nistelrooy in cui sono arrivate tre vittorie e un pareggio in tutte le competizioni. I Red Devils sono chiamati a ottenere i tre punti per risalire una classifica deficitaria che li vede al tredicesimo posto con 15 punti all’attivo e solamente 12 gol segnati (quarto peggior attacco).
Qui Ipswich
Infermeria piena per i padroni di casa che oltre ai lungodegenti Donacien e Ogbene potrebbero vedersi costretti a fare a meno anche di Brodhead, Burns e Greaves. Non al meglio anche Hutchinson e Taylor, con l’inglese chiamato a stringere i denti per partire dal 1′. In attacco McKenna si affiderà alla vena realizzativa di Szmodics e dell’attaccante scuola Manchester City Liam Delap, già a quota 6 centri.
Qui Manchester United
Nonostante l’assetto a tre abbia fatto le sue fortune allo Sporting, Amorim dovrebbe confermare la linea a quattro davanti a Onana, troppo poco il tempo a disposizione avuto per implementare un cambio di sistema. Totale emergenza in difesa dove potrebbero essere costretti al forfait sia Lisandro Martinez che Lindelof. Spazio quindi alla coppia De Ligt–Maguire con Mazraoui e Dalot sulle corsie, in attesa dei rientri dei lungodegenti Shaw, Malacia e Yoro (tutti tornati quantomeno ad allenarsi). Mainoo e Mount potrebbero strappare una convocazione dopo i rispettivi problemi fisici, ma il trio di centrocampo sarà composto da Casemiro, Ugarte e Bruno Fernandes. Davanti fiducia a Hojlund.
Ipswich-Manchester United, le probabili formazioni
Ipswich (4-2-3-1): Muric; Tuanzebe, O’Shea, Greaves, Davis; Morsy, Cajuste; Johnson, Hutchinson, Szmodics; Delap. All. McKenna.
Manchester United (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, Maguire, De Ligt, Dalot; Casemiro, Ugarte; Rashford, Bruno Fernandes, Garnacho; Hojlund All. Amorim.
Ipswich-Manchester United, dove vederla
La partita tra Ipswich e Manchester United si giocherà domenica 24 novembre alle 17:30. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso il canale Sky Sport Max.
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