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Griezmann annuncia il ritiro dalla nazionale francese!

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Griezmann

Clamoroso: Griezmann ha detto addio alla Nazionale tramite un post su Instagram. “Grazie per questa bellissima avventura tricolore”.

L’attaccante francese ha annunciato clamorosamente il ritiro dai Bleus con un post sui social. In bacheca un Mondiale e una Nations League, ma anche finali amare. Si chiude una carriera leggendaria in Nazionale.

Griezmann: un annuncio che spiazza tutti

Antoine Griezmann ha ufficialmente detto addio alla Nazionale francese. Con un post sui suoi canali social, l’attaccante classe ’91 ha annunciato il ritiro, mettendo fine a una carriera in maglia blu durata quasi 10 anni. Ha scritto così su Instagram: “È con il cuore pieno di ricordi che chiudo questo capitolo della mia vita. Grazie per questa bellissima avventura tricolore e a presto”. Parole forti che segnano la conclusione di una lunga e gloriosa parentesi.

Griezmann ha debuttato con la Francia nel 2014 e da allora ha accumulato 137 presenze e 44 gol, numeri che lo collocano tra le leggende del calcio francese. A livello di presenze, condivide il 3° posto nella classifica all-time con Olivier Giroud, mentre i suoi gol lo hanno reso il 4° miglior marcatore nella storia dei Bleus.

Nel suo palmarès spiccano il trionfo al Mondiale del 2018 e la vittoria nella UEFA Nations League 2020/21. Tuttavia, la carriera internazionale di Griezmann è stata segnata anche da delusioni. In particolare, la sconfitta in finale all’Europeo del 2016, giocato in casa, dove si laureò capocannoniere con 6 reti, e la più recente finale persa ai Mondiali 2022 in Qatar.

Con l’addio di Griezmann, la Francia di Deschamps perde una delle sue stelle più luminose, nonché un top player che ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia del calcio francese e mondiale.

Francia

Ligue 1

Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla sesta giornata di Ligue 1

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Bentornati alla seconda edizione della prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.

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Le partite del Venerdì di Ligue 1

Il Rennes si sveglia troppo tardi, un PSG claudicante cala il tris al Parco dei Principi. Tante assenze (otto) per i parigini, ma a pesare sono soprattutto quelle di Asensio e Vitinha. Luis Enrique ha una panchina ridotta all’osso, con soli sette giocatori a disposizione: fra cui il secondo portiere e quattro ragazzi delle giovanili.

Nonostante la contemporanea assenza di Asensio e Ramos, Kolo Muani va ancora una volta in panchina: al suo posto il tecnico catalano sceglie Kang-In-Lee falso nueve. Stephan è perfettamente consapevole delle difficoltà dei padroni di casa e ordina ai suoi una partita di gestione, volta a logorare lentamente i parigini.

5-4-1, blocco basso e approccio estremamente conservativo. Con l’intento (non dichiarato, ma sottinteso) di voler trascinare la partita sui binari dell’equilibrio il più a lungo possibile: per poi sfruttare l’impossibilità dei padroni di casa di refreshare con forze fresche l’undici in campo. Un piano gara che, però, riesce soltanto a metà.

Il PSG domina e dopo tre minuti si vede già annullato un gol (a capitan Marquinhos) per fuorigioco, la sblocca alla mezz’ora del primo tempo e poi la chiude alla metà del secondo. La doppietta di Barcola e la rete intermedia di Lee indirizzano una partita che i bretoni non riescono a raddrizzare, nonostante un finale di grande orgoglio.

Il Rennes esce effettivamente fuori alla distanza, quando ormai non ha più nulla da perdere, e accorcia le distanze a un quarto d’ora dalla fine grazie a un rigore trasformato dall’ex-Kalimuendo. Nel finale il VAR annulla a Seidu il gol del 2-3, che avrebbe potuto regalarci dieci minuti finali di fuoco, e di fatto chiude così la contesa.

Tonfo tremendo del Brest, che perde 3-0 sul campo dell’Auxerre e inizia nel peggior modo possibile la vigilia di Champions League. Solita partita di dominio territoriale e di gestione del pallone da parte dei bretoni, che però sono molto più perforabili rispetto alla passata stagione: complici anche scelte “cervellotiche” di formazione.

Infatti, Eric Roy si presenta con una variante spregiudicata del suo consueto 4-3-3. Una sorta di 4-1-4-1, con Faivre mezz’ala sinistra (solitamente impiegato nei tre d’attacco) e Camara (spesso trequartista) mezz’ala destra ai lati di Fernandes. Gli ospiti imbarcano acqua da tutte le parti e, nel giro di undici minuti dal 26esimo al 37esimo, i padroni di casa indirizzano il match, per poi chiuderlo nella ripresa con l’ex-Sassuolo Traoré.

Monaco in vetta con il PSG, show di David in Normandia

Lamine Camara eroe a sorpresa della serata del Monaco, che domina in casa contro il Montpellier ma rischia fino all’ultimo di non riuscire a vincere la partita. Ospiti in vantaggio al 16esimo con la rete di Nzingoula e pareggio quasi immediato (32esimo) di Balogun, a iniziare un tiro al bersaglio: sembra questione di tempo.

Eppure la partita non si sblocca, sin quanto Coulibaly (doppia ammonizione) non lascia i suoi in dieci nei minuti di recupero. A quel punto l’ex-Metz (accostato in estate anche alla Lazio) corregge in rete il suggerimento di Embolo e fa esplodere il Louis-II. Hutter primo in ex-aequo con il PSG, aspettando De Zerbi.

Pareggio a reti bianche nel ritorno di Haise al Bollaert-Delelis. Partita in totale controllo dei padroni di casa sino all’espulsione del subentrato Zaroury, che rimedia due gialli in un quarto d’ora. L’assalto degli ospiti nel quarto d’ora finale (6 minuti regolamentari più 9 di recupero) non porta a nulla e fra Lens e Nizza finisce zero a zero.

Tutto facile per il Lille in casa del Le Havre. Mattatore assoluto della serata Jonathan David, che nel primo tempo ha già chiuso la partita con due reti fra il 23esimo e il 35esimo. “A perfect hat-trick” come direbbero gli inglesi, la prima di questa stagione di Ligue 1: primo gol col sinistro nell’area piccola; il secondo al volo con il destro, da opportunista puro; il terzo con un preciso colpo di testa, indirizzato sul secondo palo di Desmas.

La terza rete suggella il risultato (79esimo) e proietta il canadese nell’Olimpo dei suoi parigrado. Infatti, se si prendono in esame soltanto gli attaccanti nati dal 2000 in poi, nei TOP 5 Campionati Europei soltanto Haaland (264) supera David (156) in termini di reti segnate. Il risultato sarebbe potuto essere ancor più rotondo, ma il portiere dei padroni di casa para un rigore ad Angel Gomes all’ultimo minuto di recupero.

Le (altre) partite della Domenica di Ligue 1

Vince in rimonta il Lione (2-1) sul campo del Tolosa. Les Violets avanti con Gboho. I lionesi pareggiano senza mai aver tirato in porta nel primo tempo, grazie all’autorete di Nicolaisen. La squadra ospite cambia però ritmo nella ripresa, quando Sage inserisce Cherki e Fofana passando ad uno schieramento più offensivo: il 4-2-3-1.

Proprio l’ex-Gent trova il gol da tre punti all’ultimo dei cinque minuti di recupero, di fatto al primo (e unico) tiro in porta della partita dell’OL. Continua a stupire il Reims di Elsner, attualmente quarto in Ligue 1 e a due punti dall’approdo diretto in Champions League, grazie alla vittoria netta (3-1) sul campo dell’Angers.

Differenza tecnica enorme quella che i Les Rouge et Blanc sfoderano a domicilio al cospetto dei bianconeri di Dujeux, mai realmente in partita. Match virtualmente in archivio già alla mezz’ora del primo tempo, con il duo nipponico Nakamura-Ito che nel giro di un quarto d’ora (fra il nono minuto e il 25esimo) indirizza la contesa.

Munetsi la chiude nel secondo tempo e la rete di Ferhat a fine partita è il più classico dei consolation goal. Due a due invece fra Nantes e St.Etienne, con i canarini che dilapidano due punti che li avrebbero portati in piena zona Champions. Padroni di casa avanti due a zero, con le reti di Lepenant a inizio partita e di Thomas a inizio secondo tempo. Poi il blackout, con Sissoko che fa doppietta in dieci minuti (57-67) e fa respirare Les Verts.

Esordio amaro per Rabiot, primo k.o. per De Zerbi

Cade per la prima volta in stagione il Marsiglia di Roberto De Zerbi, che cede il fianco in Alsazia in casa di uno Strasburgo sorprendente: sempre più rivelazione di questa Ligue 1. Gli alsaziani si confermano una squadra difficile da piegare, come dimostrato dalla vittoria contro il Rennes e dal pari esterno con il Lille.

In mezzo anche la rocambolesca sconfitta del Groupama contro il Lione, con la squadra di Rosenior che però era avanti 3-1 al 60esimo. Da quel momento, però, lo Strasburgo non ha più perso. Due pareggi (contro l’Angers e, appunto, contro il Lille) e la vittoria di ieri sera: nel Sunday Night contro l’OM.

Una squadra che, al netto delle tre reti subite dalla compagine di Genesio, appare molto solida, nonostante un assetto tattico estremamente spregiudicato. Un 3-2-4-1 volto a scatenare tutto il talento sopito nella rosa, frutto dello scouting d’eccellenza introdotto dalla BlueCo e diretta conseguenza della sinergia in atto con il Chelsea.

Nanasi e Bakwa sono i “quinti” (estremamente atipici e votati all’attacco) di centrocampo, con l’istrionico Diego Moreira convinto in qualche a giocare quasi da terzino sinistro in fase di non possesso. Un capolavoro di convincimento che, se potesse essere replicato anche al di fuori del rettangolo verde di gioco, farebbe molto comodo, vista la progressiva e inesorabile decadenza della diplomazia occidentale.

Il Marsiglia, al contrario, gioca la classica partita “alla De Zerbi“. Tanto possesso palla da parte degli ospiti ma sterile e fine a sé stesso, con un tasso di pericolosità praticamente nullo. Appena tre tiri nello specchio in 97 minuti, con un xG di 0,50. La speranza di tutti gli appassionati di Ligue 1 (oltreché, ovviamente, degli stessi tifosi dell’OM) è che il Marsiglia smetta di essere un filosofico esercizio di stile del suo allenatore.

Difficile capacitarsi del perché De Zerbi abbia scientemente silurato Gigot (oramai ex-capitano della squadra e beniamino della tifoseria) e ostracizzato Mbemba, rimasto a Marsiglia da emarginato e trattato come un appestato senza apparenti ragioni, per poi ridursi a schierare una coppia difensiva improvvisata come quella composta da Cornelius e Kondogbia. Per non parlare di Murillo, nominato (suo malgrado) erede di Clauss.

Il tallone d’Achille del Marsiglia, la vera grande differenza che resiste con il PSG nonostante una campagna acquisti faraonica, sembra proprio la difesa, nonostante a fare impressione sia stata la facilità con la quale lo Strasburgo abbia disinnescato il suo stellare attacco. Di occasioni gli alsaziani ne hanno avute (e tante) ma paradossalmente questo non sembra essere il grattacapo principale in casa OM.

Nel secondo tempo ha fatto il suo esordio anche Adrien Rabiot, ma è una magra consolazione. La speranza è che i suoi tempi in inserimento, la sua gamba e le sue progressioni palla al piede possano regolare dinamismo a una squadra che sin qui in Ligue 1 è apparsa troppo spesso dall’encefalogramma piatto: appiattita da uno stile di gioco invecchiato prematuramente e che ora pare addirittura anacronistico.

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Liga

Caos Atletico Madrid – Real Madrid: cosa è successo nel derby

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Real Madrid vs Atletico Madrid

Nella serata di ieri si è giocato al Wanda Metropolitano la sfida tra Real e Atletico Madrid. Purtroppo ,oltre al campo, ci sono stati disordini sugli spalti.

Il derby è sempre il derby. E lo sanno bene in Spagna: ieri sera al Wanda Metropolitano si è giocata la super sfida tra Real Madrid e Atletico Madrid, terminata sul risultato di 1-1. Nonostante le tantissime stelle presenti in campo, hanno fatto il giro del mondo le immagini e i video degli attimi di tensione fra i tifosi dei Colchoneros e l’ex di turno Courtois, che aveva esultato sotto la curva avversaria.

La parte calda del tifo organizzato dell’Atletico è esplosa arrivando a bersagliare l’estremo difensore belga con diversi oggetti, tra cui alcuni accendini, e costringendo il direttore di gara, Mateo Busquets, a interrompere il match per una decina di minuti.

Atletico Madrid

Al termine del match anche il tecnico dei Colchoneros, Diego Simeone, ha parlato della situazione: “Non è giusto ma noi protagonisti non aiutiamo quando provochiamo la gente e la gente si arrabbia. E la gente non ha altro modo per farlo, il che non è giusto… ma abbiamo stare tranquilli e sapere in quali situazioni possiamo festeggiare un gol, guardando il campo.

Non è giusto, ma la gente non si arrabbia da sola, si arrabbia per qualcosa e noi aiutiamo la gente ad arrabbiarsi non giustifico cosa lo fanno, ma… possiamo fare di più e non lo facciamo”.

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MLS

Born in the MLS – Viaggio nel campionato d’oltreoceano #35

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Born in the MLS

35° appuntamento con Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano, la rubrica settimanale di Calciostyle sulla MLS. Ecco il punto sul 35° weekend.

In un paese dove il calcio non la fa da padrone, c’è una competizione che unisce tutti gli stati da Est a Ovest. La Major League Soccer non è, come molti credono, la pensione del calcio europeo; bensì è una festa, un momento di aggregazione, il modo di vivere lo sport in maniera genuina gustandosi allo stesso tempo un grande spettacolo.

Il gioco importato dall’Europa sta spopolando e oggi più che mai sta toccando il suo picco di popolarità. Tante star e talenti emergenti sono pronti a scendere in campo. This is MLS.

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LA, ORLANDO, SEATTLE, HOUSTON E VANCOUVER STACCANO IL PASS. DERBY DI NEW YORK A SENSO UNICO. MESSI IN GOAL MA NON BASTA, È SOLO PARI CON CHARLOTTE.

CF Montreal-San Jose Earthquakes 3-0 (51′, 55′ Josef Martínez, 72′ Clark)

montreal mls

mls

Il quartultimo turno di MLS si apre in Canada con Montreal che ha un’occasione d’oro per riagguantare il treno playoff. Ospiti di giornata gli Earthquakes, rassegnati all’ultimo posto in classifica.

A sbloccare la gara ci pensa il colpo di testa del solito Martìnez, che anticipa anche l’uscita del portiere e mette dentro l’1-0. Il raddoppio arriva poco dopo, sempre col venezuelano che scocca un destro secco di prima intenzione dal limite dell’area.

Chiude i conti Clark che si inserisce sul secondo palo e riesce a spingere dentro la conclusione imprecisa del compagno. I canadesi si portano quindi a pari merito con Philadelphia e si giocheranno la qualificazione fino all’ultimo.

Cincinnati-Los Angeles FC 1-2 (34′ Martínez, 61′ Orellano, 73′ Bouanga)

LAFC

Assicurata la qualificazione, Cincinnati riceve una squadra ancora impegnata nella lotta. LAFC ha raccolto solo 2 punti nelle ultime 5 e rischia di subire altri sorpassi. Nonostante la vittoria della League CupGiroud e compagni devono chiudere bene la regulars season.

I californiani dominano fin dai primi minuti e riescono a passare in vantaggio grazie al sinistro a giro di Martìnez, che conclude una grande azione di sfondamento di O’Brien.

Cincinnati prende coraggio e attacca, soprattutto a inizio ripresa, e al 61′ il solito Orellano riceve palla fuori area da calcio d’angolo e col sinistro disegna una parabola che grazie a una deviazione si infila alle spalle di Lloris.

La qualità degli ospiti però esplode definitivamente circa 10′ più tardi, quando Bouanga si mette in proprio, sfonda dalla destra e calcia di forza sul primo palo, trovando il gol del nuovo vantaggio.

LAFC chiude il discorso playoff e con 3 giornate di anticipo si assicura un posto.

DC United-Columbus Crew 2-2 (30′, 81′ Benteke, 54′ Cucho Hernández, 57′ Russell-Rowe)

D.C United

Anche i campioni in carica hanno staccato il biglietti per gli AUDI MLS playoff e a Washington intendono vincere ancora. Il DC però non è ancora fuori dai giochi e deve vincere per restare in corsa.

A far esplodere l’AUDI Field ci pensa il capocannoniere dell’MLSBenteke. Il belga rifinisce un contropiede solitario di Ku-Dipietro e sotto porta non sbaglia.

La reazione di Columbus arriva nel secondo tempo con un altro bomber, Cucho Hernandez, che riceve palla al limite dell’area e si gira da posizione impossibile col pallone che si infila all’incrocio.

Non finisce qui, pochi minuti più tardi sempre il disegna un assist perfetto dalla trequarti per Russel-Rowe che in tuffo di testa ribalta completamente il risultato.

Il DC però non molla e a forza di attaccare trova il pari ancora con Benteke, bravo a inserirsi al centro dell’area e finalizzare tutto solo.

Possibilità che riducono ancora per la squadra di Washington.

Inter Miami-Charlotte 1-1 (57′ Swiderski, 67′ Messi)

inter miami

Messi e compagni vantano un +8 rispetto alla seconda, obiettivo chiudere al primo posto della Eastern ConferenceCharlotte si guarda le spalle e cerca punti per consolidare la posizione.

Succede tutto nella ripresa, prima col vantaggio degli ospiti che sbloccano il risultato grazie al polacco Swiderski. L’ex Hellas Verona si trova nel posto giusto al momento giusto e devia la conclusione del compagno quel tanto che basta per beffare Callender.

10 minuti più tardi però arriva lo zampino della pulce. Azione da corner che si sviluppa da un passaggio corto, il pallone arriva a Messi che calcia con precisione chirurgica all’angolino.

Tante emozioni nel recupero ma alla fine è 1-1. Charlotte tiene a distanza Toronto e avvicina la qualificazione al 7° posto.

New England Revolution-Nashville SC 1-0 (86′ Bye)

New England Revolution

Ora o mai più per Nashville che deve per forza vincere se vuole darsi l’ultima occasione di agguantare i playoffNew England non ha più niente da chiedere al campionato ma vuole ben figurare davanti ai propri tifosi per questo finale di stagione.

Tante occasioni da una parte e dall’altra ma il match non si sblocca. Più ospiti che padroni di casa ma lo 0-0 la fa da padrone. Nella ripresa i Revolution entrano in campo con un altro piglio e vanno più volte vicini al vantaggio.

Quando sembra finita, ecco che l’azione avvolgente che porta Longoni al cross dalla destra culmina col colpo di testa di ByeNew England vince e fa festa coi tifosi, nonostante il mancato obiettivo.

New York Red Bulls-New York City 1-5 (5′ Moralez, 7′, 45’+5 Martínez, 28′ Vanzeir, 30′ Perea, 68′ Gray)

new york city

È tempo di Derby nella Grande MelaCity Red Bulls si affrontano quasi certe di un piazzamento che permetterebbe di continuare la rincorsa alla vittoria finale. Pubblico delle grandi occasioni alla Red Bull Arena.

Un errore in impostazione del portiere Coronel permette a Moràlez di aprire le marcature dopo soli 5 minuti. Inizio prorompente di New York City che un minuto più tardi raddoppia con la fuga di Martìnez in campo aperto e la conclusione perfetta una volta giunto in area.

Red Bulls però non ci stanno e al 28′ accorciano le distanze con Vanzeir, che conclude in rete un batti e ribatti in area. Nemmeno il tempo di festeggiare che i blue tornano avanti col colpo di testa di Perea che sbuca sul secondo palo e fa 1-3.

Nel recupero del primo tempo arriva addirittura il poker con la sgroppata sulla sinistra di O’Toole che mette al centro per Martìnez, bravo a stoppare e calciare di controbalzo per la doppietta personale.

Il Derby è già chiuso all’intervallo ma nella ripresa c’è anche spazio per il sinistro da fuori di Gray che fissa il risultato sull’1-5. Entrambe staccano comunque il biglietto per i playoff. Sarà ancora spettacolo in caso di incrocio

Philadelphia Union-Atlanta United 1-1 (61′ Harriel, 72′ Lobjanidze)

philadelphia union

Importante scontro a Philadelphia dove UnionAtlanta si giocano la qualificazione ai playoff. Gli ospiti sono obbligati a vincere mentre i padroni di casa devono guardarsi le spalle anche da Montreal.

Partita molto intensa fin dai primi minuti con Philadelphia a condurre il gioco e creare occasioni. Il fuorigioco impedisce di passare in vantaggio con Uhre ma nel secondo tempo la gara si sblocca.

Harriel si libera al limite dell’area e viene servito alla perfezione, permettendogli di prendere la mira e calciare di precisione all’angolino. Gli ospiti però reagiscono e 10 minuti più tardi pareggiano grazie al colpo di testa di Lobjanidze, che conclude un’azione avvolgente dei suoi.

Alla fine è un punto a testa, che giova di più ai padroni di casa, ma ci sarà da dare battaglia fino all’ultima giornata.

Austin FC-Real Salt Lake 2-2 (48′ Crooks, 65′ Diogo Gonçalves, 82′ Obrian, 89′ Biro)

austin

Nonostante l’entusiasmo contagioso, ad Austin le chance di proseguire nella competizione dopo la regular season sono ormai spente. Il Real è già certo del posto e vuole vincere per agganciare il secondo posto.

Primo tempo divertente ma senza goal. Entrambe le squadre sembrano in forma ma la precisione non è di giornata. La ripresa invece ha tutto un altro ritmo, con gli ospiti che vanno subito in vantaggio col tap in di Crooks in seguito alla parata di Stuver, sul destro ravvicinato di Arango.

Il Real bissa al 65′ su calcio di rigore con Diogo Gonçalves. I texani però non ci stanno e nel finale si lanciano all’assalto del pari. A 10′ dalla fine Obrian gira in porta dal limite un pallone vagante e accorcia le distanze. Nell’ultimo giro di lancette l’invenzione di Driussi pesca in area Biro, che stoppa in area piccola e infila il 2-2 in extremis.

Un pareggio che però spegne definitivamente le speranze di Austin, che ora si trova a -9 dall’ultimo spot.

Chicago Fire-Toronto FC 1-1 (45’+4 Owusu, 84′ Dean)

chicago fire

Match fondamentale per Toronto che si gioca la stagione a Chicago contro una squadra ormai abbandonata a sè stessa e che occupa l’ultimo posto in classifica nella Eastern MLS.

La prima vera emozione arriva sul finale del primo tempo, con la progressione di Bernardeschi che termina con l’atterramento dell’ex Juventus e conseguente calcio di rigore per Toronto. Dal dischetto va Owusu che non sbaglia.

Diverse ripartenze non sorridono ai canadesi, che non riescono a chiudere la partita e vanno incontro al dramma. Una delle poche azioni dei Fire culmina col lavoro di Lassiter, che dalla fascia rientra sul destro e mette il cross perfetto per la deviazione di Dean sul secondo palo.

Insigne e compagni mancano il match point per la qualificazione ma conservano l’8° posto, ora occupato da ben 3 squadre.

FC Dallas-Orlando City 1-3 (18′ Enrique, 51′ Schlegel, 55′ Torres, 78′ Arriola)

orlando city

Una sconfitta per Dallas significherebbe Game Over mentre per gli ospiti, una vittoria garantirebbe il pass per i playoff. Sfida da dentro o fuori che Muriel e compagni vogliono portare a casa per cominciare a pensare al’immediato futuro.

Orlando parte subito fortissimo e passa in vantaggio col colpo di testa di Enrique su cross dalla sinistra. A inizio ripresa da corner arriva il raddoppio firmato Schlegel, perfetto nell’inserimento e nell’incornata vincente.

Il tris arriva qualche minuto più tardi con la ripartenza di Enrique e il filtrante per Torres che tutto solo fredda Paes sul primo palo. A nulla serve il penalty di Arriola per i padroni di casa. Vittoria che permette ai lions di accedere alla prossima fase.

Minnesota-Colorado Rapids 3-0 (16′, 47′ Yeboah, 82′ Dotson)

minnesota

Un’altra squadra già certa della qualificazione è Colorado. La vittoria nell’ultimo turno ha sancito di fatto almeno il 7° posto, dunque contro Minnesota l’obiettivo è il sorpasso su LA Real Salt Lake.

La gara per gli ospiti inizia però subito in salita. Al quarto d’ora arriva il vantaggio dei padroni di casa col solito Yeboah, che si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto e sulla conclusione di Lod è arrivata la deviazione decisiva.

Il n°9 si ripete a inizio ripresa al termine di un’azione di sfondamento dalla sinistra da parte di un compagno, palla al 9 che controlla e pietrifica Steffen col destro rasoterra.

C’è spazio anche per il tris di Minnesota con l’azione personale di Dotson che parte dalla destra, si accentra e calcia di precisione sul primo palo col sinistro.

Grande vittoria per i biancoblu che mettono una serie ipoteca sulla qualificazione ai playoff e vedono il traguardo.

St. Louis City-Sporting Kansas City 3-1 (33′ Teuchert, 54′ Alm, 63′ Afrifa, 75′ Löwen)

St. Louis City

Dopo la sconfitta in finale di League Cup, lo Sporting può ritenere conclusa la sua stagione. Stesso discorso per St. Louis9 punti sono praticamente irrecuperabili. Spazio a giovani e clima più che disteso.

Pubblico delle grandi occasioni al CityPark nonostante la stagione abbastanza negativa. Partita bloccata fino alla mezz’ora quando Teuchert raccoglie un pallone vagante al limite dell’area e fa partire un destro a giro che si infila quasi nel sette.

Il raddoppio arriva a inizio secondo tempo grazie al gran lavoro di Klauss che addomestica un lancio lungo, apre per Teuchert che tocca al centro per il tap in facile facile di Alm.

Lo Sporting riapre la gara col destro a giro di Afrifa dal limite dell’area e si lancia all’attacco per pareggiare il prima possibile. Tutti gli sforzi però diventano vani al 75′ con l’ennesimo contropiede di St. Louis, guidato dal solito Klauss, che lascia ancora all’autore del primo goal, il quale crossa e trova tutto solo Löwentris calato.

Seattle Sounders-Houston Dynamo 1-0 (22′ Rothrock)

seattle sounders

Rovente invece il clima a Seattle dove i padroni di cassa si scontrano con Houston, distante solo di un punto. I Sounders vogliono vincere per staccare il biglietto tanto atteso e meritato dopo la grande ripresa nella seconda parte di stagione.

Padroni di casa che passano in vantaggio a metà del primo tempo, al termine di un’azione confusa dentro l’area della Dynamo, risolta poi da piattone di Rothrock.

Gli ospiti non portano pericoli dalle parti di Frei e la partita scorre su binari tranquilli per praticamente tutto il tempo. Qualche sussulto di De la Vega nella ripresa ma la vittoria è di Seattle, che insieme proprio a Houston, conquista il pass per i playoff.

Vancouver Whitecaps-Portland Timbers 1-1 (3′ White, 43′ Rodríguez)

Vancouver whitecaps

mls

Il trentaquattresimo turno di MLS si chiude a Vancouver con una sfida molto delicata. Gli Whitecaps devono conservare la 7° posizione mentre i Timbers puntano alla rimonta.

Partenza fulminea dei padroni di casa che passano in vantaggio col goal White, tutto solo in mezzo all’area e pescato da un cross basso proveniente dalla destra di Berhalter.

Portland reagisce alla doccia fredda e comincia ad attaccare a testa bassa. Diverse occasioni fanno da preludio al goal firmato da Rodríguez al 43′ su apertura Moreno e sinistro deviato da un difensore, che diventa imprendibile per Takaoka.

Con questo pari Vancouver si assicura un posto nei playoff MLS e ora la griglia finale inizia a prendere forma.

Classifica e prossimo turno MLS

EASTERN CONFERENCE

Squadra P V P P G+ G- Punti
1 Inter Miami 31 19 8 4 69 45 65
2 Columbus Crew 30 16 9 5 60 33 57
3 Cincinnati 31 17 5 9 53 41 56
4 Orlando City 31 13 7 11 53 46 46
5 New York City 31 12 8 11 48 44 44
6 New York RB 31 10 14 7 48 44 44
7 Charlotte FC 31 11 9 11 37 34 42
8 Toronto 32 11 4 17 39 56 37
9 Philadelphia Union 31 9 10 12 58 48 37
10 Montreal Impact 31 9 10 12 44 61 37
11 Atlanta United 31 8 10 13 41 45 34
12 DC United 31 8 10 13 46 63 34
13 Nashville 31 8 9 14 31 47 33
14 New England Revolution 30 9 4 17 33 60 31
15 Chicago Fire 32 7 9 16 37 55 30

WESTERN CONFERENCE

Squadra P V P P G+ G- Punti
1 Los Angeles Galaxy 31 17 7 7 63 46 58
2 Los Angeles FC 30 15 7 8 54 41 52
3 Real Salt Lake 31 14 10 7 62 47 52
4 Colorado Rapids 31 15 5 11 58 53 50
5 Seattle Sounders 31 14 8 9 46 34 50
6 Houston Dynamo 31 13 9 9 43 34 48
7 Vancouver Whitecaps 30 13 8 9 50 41 47
8 Minnesota United 31 13 6 12 53 48 45
9 Portland Timbers 31 12 9 10 64 54 45
10 Dallas 31 10 7 14 50 52 37
11 Austin FC 31 9 9 13 34 44 36
12 St. Louis City 31 7 13 11 46 58 34
13 Sporting Kansas City 32 8 7 17 50 61 31
14 San Jose Earthquakes 31 5 3 23 37 72 18

PROSSIMO TURNO MLS

Giovedi, 3 Ottobre 2024
Atlanta United 01:30 Montreal Impact
Charlotte FC 01:30 Chicago Fire
Columbus Crew 01:30 Inter Miami
New York City 01:30 Cincinnati
Orlando City 01:30 Philadelphia Union
Toronto 01:30 New York RB
Houston Dynamo 02:30 New England Revolution
Nashville 02:30 DC United
Colorado Rapids 03:30 Los Angeles Galaxy
Real Salt Lake 03:30 Minnesota United
Los Angeles FC 04:30 St. Louis City
Portland Timbers 04:30 Austin FC
San Jose Earthquakes 04:30 Dallas
Vancouver Whitecaps 04:30 Seattle Sounders
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