Esteri
Grosso non ci sta: chiesto maxi-risarcimento al Lione
Fabio Grosso ha citato in giudizio il suo vecchio club (il Lione) e ha chiesto un risarcimento milionario per il suo licenziamento.
Che fra Fabio Grosso e il Lione fossero volati gli stracci, al momento del suo esonero, lo sapevate già se avete seguito i miei approfondimenti sul calcio francese.
Oggi, però, la querelle fra il tecnico romano e Les Gones si arricchisce dell’ennesimo poco edificante capitolo.
Grosso-Lione: cos’è successo?
Come immagino sappiate, nell’ultimo incontro fra Grosso e la dirigenza lionese (che poi ha portato il board dirigenziale a sollevare l’ex-allenatore del Frosinone) dal suo incarico, sono volate parole molto grosse.
Toni di voce alti. Nervosismo. Stracci volati e la promessa di rivedersi molto presto, in un campo diverso da quello di gioco. Fabio Grosso, almeno da questo punto di vista, è stato di parola. Infatti, come riportato da Le Progrés, il tecnico romano avrebbe chiesto un maxi-risarcimento al club.
Grosso è ancora sotto contratto con il Lione fino a Giugno 2024 e non solo intende percepire ogni centesimo (com’è giusto che sia) che gli spetta sino alla scadenza naturale del loro accordo, ma egli avrebbe chiesto anche un risarcimento milionario per danni alla società francese.
Si parla di una cifra che oscilla fra i 1,5 e i 2 milioni, da riconoscere non solo a Grosso ma anche ai componenti del suo staff. Ovvero Raffele Longo, Francesco Vaccariello, Vittorio Carello e Mauro Carretta.
“(Non) Ci Eravamo Tanto Amati…“
Non è certo il primo caso giudiziario che il neo-proprietario dell’OL, John Textor, si trova costretto ad affrontare da quando ha rilevato il club. Prima la causa con lo storico presidente Jean Michel Aulas, da cui ha acquistato le quote societarie, poi il blocco del mercato (dovuto, in parte, anche a dei capitali da lui spostati illegittimamente dai club nell’orbita della Eagle Football direttamente nelle casse del Lione) e poi il caso Ernest Nuamah.
Sebbene ci sia un pattern riconoscibile nelle rimostranze che mostra chiunque abbia avuto a che fare con la nuova proprietà lionese, è inevitabile lasciarsi scappare un sorriso ripensando al modo in cui Grosso si era (ri)presentato a Lione.
L’ex-terzino sinistro aveva apostrofato Lione chiamandola “casa sua”. Aveva parlato di una scelta dettata unicamente dal cuore. Aveva giurato di mettere anima e corpo nell’obiettivo di salvare la squadra. E’ tutto finito nel giro di pochi mesi, con un colpo di spugna e richieste di risarcimento.
E al di là di chi abbia ragione in questa pantomima, non ci è dato saperlo e quindi non ci esprimiamo, è abbastanza evidente come a rimetterci la faccia sia stato solo Grosso. Verrà ricordato per sempre non solo per essere stato un miracolato da giocatore, ma ora anche come allenatore.
A Lione, soprattutto i suoi stessi giocatori, lo hanno già ribattezzato “il peggior allenatore della storia del club“. E Grosso, in tutta risposta, ha fatto ciò che gli riesce meglio: cioè urlare e far volare gli stracci. Nonostante tutti i suoi comprovati errori, sarebbe dovuto essere Textor a chiedere i danni a Grosso per come ha gestito la sua squadra e non il contrario.
Liga
Barcellona, Gavi: “Eravamo in controllo, errore sul primo gol”
Il centrocampista del Barcellona Gavi esprime tutto il rammarico dopo la vittoria buttata al vento nell’ultima partita contro il Celta Vigo.
Il Barcellona era avanti 2-0 in casa del Celta Vigo con le reti di Raphinha e Lewandowski, ma in un batter d’occhio ha buttato via una vittoria che sembrava certa. Al minuto 82 il rosso di Casadó, all’84° il gol di Alfon Gonzalez e 2 minuti dopo il 2-2 di Hugo Alvarez.
Dopo questo pareggio i catalani sono a +5 sull’Atletico Madrid e a +7 sul Real Madrid, che ha però 2 partite in meno. La squadra di Ancelotti potrebbe dunque riaprire una Liga che dopo lo 0-4 del Clasico sembrava indirizzata.
Celta Vigo-Barcellona 2-2, le parole di Gavi nel postpartita
Il centrocampista del Barcellona Gavi è stato intervistato ai microfoni di DAZN España dopo la partita: “Avevamo il controllo della gara ma l’espulsione ci ha condizionato molto. Abbiamo preso gol in due azioni specifiche. Non possiamo rimanere in dieci, perché poi capita questo”.
“Il primo gol è stato una sciocchezza, bisognava allontanare la palla. Nel calcio bisogna imparare. Con un uomo in meno è difficile vincere. Se cala la concentrazione, ecco cosa può succedere. Ritorno da titolare? Sono contento, mancava da un anno, ma pensavo a ottenere i tre punti”.
Bundesliga
Bayern Monaco, Sané: “Rappresentare la Germania è un onore”
Leroy Sané ha rilasciato un’intervista al quotidiano Bild, dove ha parlato della sua situazione nel Bayern Monaco: “Mi sento davvero bene, c’è grande fiducia”.
L’attaccante esterno ex Manchester City attualmente in forze al Bayern Monaco Leroy Sané, è probabilmente uno dei più grandi rimpianti del calcio moderno. Un giocatore che riesce ad unire forza, tecnica ed eleganza come pochi, ma che ha sempre avuto una carriera tempestata dagli infortuni.
Il tedesco ha rilasciato un’intervista al quotidiano Bild dove ha parlato del suo possibile rinnovo con il Bayern e del suo rientro in campo dopo gli ultimi problemi fisici.
Il ritorno in campo di Sané
Sané è stato fuori più di un mese per un’operazione all’inguine. Adesso è tornato e sta cercando la condizione migliore per cercare di tornare ai suoi livelli: “Abbiamo seguito un piano chiaro sin dalla mia operazione all’inguine a luglio. Personalmente, devo trovare il giusto equilibrio, soprattutto quando entro in campo per 20-30 minuti, perché voglio sempre dare il massimo.
Sono felice di essere tornato al 100%, mi sento sempre più a mio agio nelle ultime partite e ora voglio entrare il più rapidamente possibile in ritmo. Sono pronto e motivato per il rush finale di stagione”.
Il peso della maglia della Germania
L’attaccante ex Manchester City ha toccato anche il tema Nazionale, alla quale è molto legato: “Durante l’Europeo casalingo, ho spesso ripensato ai tempi in cui, da ragazzino, mi trovavo anch’io davanti a un maxischermo per il public viewing. Attraverso i social media ho potuto percepire quanto significasse per le persone, e soprattutto per i bambini, vederci giocare e quanta gioia provassero nell’indossare di nuovo la maglia della Germania.
Questo mi riempie di orgoglio e mi mostra quanto si possa fare per il Paese e con il Paese. È una delle sensazioni più belle in assoluto e ti rende umile, facendoti capire che abbiamo una responsabilità e che nulla è scontato. Rappresentare i colori della Germania è per me qualcosa di speciale, ed è ogni volta un onore“.
I Rapporti con il Bayern Monaco ed il tema rinnovo
Infine, Sané ha parlato del suo possibile rinnovo con il Bayern e della sua situazione nell’attuale club tedesco: “Mi sento davvero bene, i colloqui con Kompany, Max Eberl e Christoph Freund sono molto positivi e basati sulla fiducia. Al momento, i miei pensieri sono effettivamente rivolti solo al Bayern Monaco, e tutto il resto lo valuteremo nelle prossime settimane e mesi”.
Mi sento a mio agio sia nel club che nello spogliatoio. Per me è importante essere una parte fondamentale nei piani del Bayern Monaco e voglio confermare questo ruolo. In generale, l’allenatore e la filosofia di gioco sono elementi molto rilevanti per me. Rifletto molto su questi aspetti, perché desidero continuare a migliorare il mio stile di gioco”.
Ligue 1
Marsiglia, De Zerbi: “Gran secondo tempo, Rabiot ci mette passione. Su Pogba…”
Al termine di Lens-Marsiglia, l’allenatore degli ospiti Roberto De Zerbi ha parlato della prestazione dei suoi: in particolare di Adrien Rabiot.
Il Marsiglia si impone per 3-1 sul campo del Lens nella 12a giornata di Ligue 1. A segno Rongier, Luis Henrique e Hojbjerg. La squadra di De Zerbi riscatta la sconfitta casalinga contro l’Auxerre prima della sosta e mantiene il terzo posto in classifica a -3 dal Monaco, che sfiderà la prossima settimana.
Lens-Marsiglia 1-3, le parole di De Zerbi nel postpartita
Al termine della vittoria sul Lens, il tecnico del Marsiglia De Zerbi è stato intervistato da beIN Sports: “Non c’era bisogno di questa vittoria per essere convinto di restare a Marsiglia. Qui è l’ideale, volevo venire a tutti i costi e darò il meglio di me stesso” ha dichiarato l’allenatore italiano sulle voci di un suo addio anticipato dall’OM.
Sulla partita: “Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà, abbiamo sofferto il Lens perché è forte fisicamente. Forse pensavamo alla sconfitta contro l’Auxerre, ma abbiamo lottato. Nel secondo tempo molto meglio, Rongier ha fatto una grande partita. Non capisco perché vinciamo poco in casa, è un gruppo di bravi ragazzi, con l’esperienza di Rabiot e Hojbjerg ma anche molti giovani. Per crescere bisogna giocare bene anche in casa“.
Su Rabiot: “Ha fatto una grande partita, voleva venire qui e ci mette passione. Ho una squadra forte in cui credo. Lo dimostriamo in trasferta, non ancora in casa. C’è bisogno di un giocatore come Rongier per mettere ordine. Rabiot ha giocato a sinistra, cerco di metterli nella loro posizione migliore. Dopo questa partita dovremo confermarci contro il Monaco“.
I rumors su Pogba: “Mi piacciono i giocatori forti ma ad ora non c’è nulla di concreto. Mi piacciono i miei calciatori, li conosco meglio di chiunque altro e ho fiducia in tutti loro” ha concluso De Zerbi. Alla vigilia della partita col Lens, Rabiot invece aveva aperto le porte al suo connazionale: “Consiglio a Pogba di venire al Marsiglia, ha talento e ha grandi abilità fisiche, se è in buona forma rimane un top player. Ma quando non giochi da un po’ è dura tornare ad alti livelli“.
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