Esteri
Il big match tra Porto-Sporting finisce in rissa: 7 espulsi
L’anticipo di lusso del campionato portoghese tra Porto e Sporting è finito in rissa, 7 espulsi.
È finito in rissa il big match del campionato portoghese tra Porto e Sporting Lisbona di ieri sera. Il risultato finale è stato un pareggio 2-2, risultato che consente al Porto di mantenere sei punti di vantaggio sullo Sporting, ma questa partita tra due grandi club non verrà ricordata per il punteggio finale, ma per la mega rissa scatenatasi nel finale, con botte da orbi che hanno causato anche l’espulsione di Pepe, Marchesin, Tabata e Palhinha. Cinque le espulsioni totali considerando quella di Coates avvenuta durante la partita.
Il “clasico lusitano” rovinato dalla condotta dei calciatori.
Furenti le reazioni dei giornali, con ad esempio il quotidiano sportivo “A Bola” di oggi che titola “Tossico“, chiedendo l’apertura di un’indagine sull’accaduto, mentre il giornale “Record” titola l’accaduto con “Vergogna“.
In prima pagina viene anche sottolineato che il finale del “clasico” è stato caratterizzato oltre che dalle espulsioni, anche da aggressioni e sputi che hanno visto coinvolti giocatori, steward, fotografi e addetti ai lavori.
Addirittura, il difensore dello Sporting, Matheus Reis è stato selvaggiamente aggredito da elementi della panchina avversaria. Il motivo scatenante sembra sia collegato a un palla terminata in rimessa laterale e nascosta dai sanitari seduti a bordo campo.
Fabio Coentrao ha reagito spintonando uno dei colpevoli, e il Var non ha stabilito nessuna sanzione per Coentrao, mentre sono stati espulsi due barellieri. Da lì, il delirio, con aggressioni, spinte, sputi e percosse.
Per la squadra di Sergio Conceicao, insomma, un modo tutt’altro che tranquillo di avvicinarsi all’appuntamento in Europa League di giovedì prossimo contro la Lazio di Sarri.
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Premier League
Arsenal-Manchester United, probabili formazioni e dove vederla
Arsenal-Manchester United sarà il match di cartello del programma calcistico infrasettimanale d’oltremanica valido per il quattordicesimo turno di Premier League. Un grande classico del football britannico tra due squadre che hanno scritto pagine indelebili di storia.
La tradizione casalinga dei Gunners contro i Red Devils è piuttosto positiva nell’ultima decade considerate le sette vittorie (tra cui le ultime tre in campionato tutte con tre gol all’attivo) negli ultimi 10 precedenti giocati all’Emirates. L’ultimo successo mancuniano in Premier League nella tana londinese risale al 2017 (1-3 con doppietta di Lingard e rete di Valencia. In panchina c’erano Wenger e Mourinho).
La squadra di Arteta ha conquistato il secondo posto grazie alla cinquina rifilata a domicilio al West Ham e alla concomitante quarta sconfitta consecutiva del Manchester City, diventando la prima squadra inglese del terzo millennio a vincere cinque trasferte con cinque o più gol all’attivo in un anno solare. La distanza dal Liverpool capolista resta siderale, 9 punti, ma con un Saka straripante e un Odegaard finalmente al 100% a cui vanno aggiunti una linea difensiva di tutto rispetto e la ritrovata applicazione dei dogmi Artetiani la stagione potrebbe prendere una piega molto interessante.
Amorim è al suo primo, vero banco di prova. Il pari con l’Ipswich all’esordio aveva lasciato l’amaro in bocca, ma le due prime uscite a Old Trafford hanno sicuramente portato un po’ di sereno. Sia con il Bodo Glimt in Europa League che con l’Everton in campionato, infatti, i Red Devils hanno dimostrato di aver già assimilato qualche principio cardine importato dal tecnico portoghese, su tutti il rinnovato assetto a tre dietro e la fase di recupero palla con il baricentro alto. L’imbattibilità in tutte le competizioni dei rossi di Manchester perdura da oltre un mese, se usciranno indenni anche dall’Emirates si potrà iniziare a parlare di una potenziale rinascita.
Qui Arsenal
Poche novità data la contiguità dei match in programma, ma sostanziali per Arteta che dovrà fare sicuramente a meno ancora di White, Tomiyasu e Thomas Partey come nella gara del London Stadium di sabato scorso. A questi si aggiungono Merino, assente anche lui nella trasferta con gli Hammers, e Gabriel, uscito all’intervallo nell’ultima gara dopo aver stretto i denti per un tempo nonostante le precarie condizioni evidenziate già a Lisbona in Champions League. Entrambe appaiono, ad oggi, in forte dubbio. Scalda i motori, dunque, l’ex Spezia Kiwior, con Jorginho confermato tra Rice e Odegaard in mediana. In avanti torna dal 1′ Martinelli al posto di Trossard.
Qui Manchester United
Amorim deve nuovamente far fronte al problema centrali viste le defezioni di Lindelof, Evans, Yoro e dello squalificato per somma d’ammonizioni Lisandro Martinez. Pronto Maguire ad affiancare De Ligt e Mazraoui davanti a Onana. Anche Mainoo, rientrato dopo quasi due mesi di stop nello scorso turno, non ci sarà per squalifica, ballottaggio, dunque, tra Eriksen e Ugarte per comporre la coppia in mezzo al campo con Casemiro, mentre sulle corsie arriva la conferma per Diallo e Dalot, con Shaw pronto a subentrare. In avanti dubbio sulle condizioni della caviglia di Bruno Fernandes: in caso di forfait del portoghese pronto Garnacho a supportare Rashford e Zirkzee, entrambi reduci da una doppietta.
Arsenal-Manchester United, le probabili formazioni
Arsenal (4-3-3): Raya; Timber, Saliba, Kiwior, Calafiori; Odegaard, Jorginho, Rice; Saka, Havertz, Martinelli. All. Arteta.
Manchester United (3-4-2-1): Onana; Mazraoui, De Ligt, Maguire; Diallo, Casemiro, Ugarte, Dalot; Rashford; Garnacho; Zirkzee. All. Amorim.
Arsenal-Manchester United, dove vederla
La partita tra Arsenal e Manchester United si giocherà mercoledì 4 dicembre alle 21:15. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso il canale Sky Sport Uno.
Premier League
Chelsea, Maresca: “La lotta per il titolo non ci riguarda, non per quest’anno almeno”
Oggi, in conferenza stampa, il tecnico del Chelsea Enzo Maresca ha parlato del match del turno infrasettimanale di Premier League contro il Southampton.
L’allenatore del Chelsea, Enzo Maresca, ha parlato nella conferenza stampa della vigilia del turno infrasettimanale contro il Southampton. Oltre del match contro i Saints, ha parlato anche degli obiettivi stagionali del Blues.
Chelsea, Maresca “Dobbiamo essere pronti, altrimenti sarà una giornata negativa per noi”
Il tecnico del Chelsea Enzo Maresca, oggi in conferenza stampa, ha parlato della sfida del 14° turno della Premier League contro il Southampton. Oltre del match con i Saints, ha parlato anche degli obiettivi stagionali dei Blues: volando basso sulle prospettive titolo.
Southampton partita molto dura
“È stata la peggior partita dall’inizio della stagione e sarà la sfida più difficile finora. Dobbiamo essere pronti, altrimenti sarà una giornata negativa per noi. Guardando i risultati, si vede che sono lì. Hanno battuto il Liverpool, perso solo 1-0 contro il City e pareggiato con il Brighton. Il loro stile di gioco è chiaro: sono coraggiosi, vogliono il possesso palla, proprio come noi. Sarà una partita molto dura”.
I saints avversari coraggiosi
“Il modo in cui hanno giocato l’anno scorso, quando erano in Serie B, li conosco abbastanza bene. Sono davvero coraggiosi ed è molto chiaro cosa vogliono: la palla e tenerla spesso, cosa che però vogliamo anche noi”.
Titolo? siamo ancora lontani
“L’Arsenal è stato vicino al City negli ultimi due anni, mentre noi siamo ancora lontani. Essere in corsa per il titolo è una pressione positiva, non è certo quel tipo di aspettativa che non vorresti avere, ma non è il nostro caso quest’anno. Speriamo di esserci presto”.
Premier League
Manchester City-Nottingham Forest, probabili formazioni e dove vederla
Manchester City-Nottingham Forest, match valido per la 14esima giornata di Premier League, mette di fronte la squadra di Guardiola a quella di Espirito Santo.
Manchester City e Nottingham Forest sono distanziate di un solo punto. Una situazione impossibile da prevedere a inizio stagione, quando ci si aspettava un Forest invischiato nella lotta per non retrocedere mentre la squadra di Guardiola era attesa dall’ennesima stagione in cui avrebbe giocato per vincere tutto.
Qui City
Il disastro in Champions League contro il Feyenoord ha chiamato il tecnico catalano a delle scelte forti di formazione, che però non hanno pagato contro il Liverpool. Ortega, chiamato a difendere i pali dei citizens in luogo di Ederson, è stato fra i meno peggio, ma il brasiliano potrebbe comunque tornare titolare. Sono attese rotazioni anche in difesa, dove Gvardiol potrebbe rilevare Aké: entrambi possono giocare anche al centro.
Lewis potrebbe essere atterrato ad una posizione da terzino destro in partenza, per poi venire dentro il campo in fase di costruzione, prendendo il posto di Walker. Al centro dei ranghi la partnership composta da Ruben Dias e Akanji è abbastanza consolidata: non sono attesi stravolgimenti. A centrocampo non ci sono tante alternative ai titolari, a meno ché Guardiola non voglia inserire giovani dell’Academy come McAtee od O’Reilly.
Alcuni giocatori provati in posizione più offensiva (come Nunes) potrebbero essere arretrati a centrocampo con l’inserimento di fantasisti di ruolo, come per esempio Doku, Savio o Grealish. Da capire chi fra Bernardo e Gundogan eventualmente dovrà lasciare loro il posto. Sono abbastanza certi del posto da titolare invece Foden ed Haaland, nonostante un momento di forma non brillante per entrambi il City non vi può rinunciare.
Qui Nottingham
Espirito Santo ha un undici tipo consolidato e difficilmente derogherà da esso. Sels in porta, con la linea a quattro difensiva che dovrebbe essere composta da Ola Aina (a destra) e Alex Moreno (a sinistra) sulle corsie laterali. Nell’ultima di campionato contro l’Ipswich, a sinistra ha giocato Neco Williams. Destrorso di piede ma fondamentalmente ambidestro, si sta adattando a giocare a sinistra ma con il City dovrebbe tornare Moreno.
Al centro dei ranghi difensivi prevista la conferma della coppia composta dal brasiliano Murillo e dall’ex-Fiorentina Milenkovic. A centrocampo l’ex-Bologna Nico Dominguez compone una partnership molto efficace con il capitano Ryan Yates, anche se contro i trattori ha giocato Elliot Anderson in mediana.
Il tecnico portoghese però ha operato delle turnazioni, probabilmente proprio in vista del match contro i campioni in carica, e all’Etihad è probabile che la cerniera venga ristabilita. C’è anche Ward-Prowse, ma l’ex-Southampton dovrebbe partire fuori. Davanti Elanga dovrebbe riprendersi un posto da titolare in luogo di Jota Silva e ricomporre l’attacco tipo, con Hudson-Odoi a destra e Gibbs-White alle spalle di Wood.
Manchester City-Nottingham Forest, probabili formazioni
Manchester City (4-1-4-1): Ederson; Gvardiol, Ruben Dias, Akanji, Rico Lewis; Gundogan; Grealish, B.Silva, Foden, Savio; Haaland.
Nottingham Forest (4-2-3-1): Sels; Alex Moreno, Murillo, Milenkovic, Ola Aina; Nico Dominguez, Yates; Elanga, Gibbs-White, Hudson-Odoi; Wood.
Manchester City-Nottingham Forest, dove vederla
Manchester City-Nottingham Forest, in diretta dalle 20:30 di Mercoledì 4 Dicembre all’Etihad Stadium di Manchester, sarà visibile in diretta su Sky Sport 252 e in streaming su NOW TV/Sky GO.
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