Esteri
Il Nizza di Farioli è imbattuto in Ligue 1
Quando il Nizza ha deciso che Francesco Farioli sarebbe stato il nuovo capo allenatore della prima squadra, sarò sincero, ho storto il naso.
Il Nizza, negli ultimi anni, ha dimostrato di essere un club ambizioso. Con delle risorse economiche importanti e un progetto serio in cantiere.
A corroborare questa sensazione, i nomi circolati a mezzo stampa per la successione di Digard. Nomi del calibro di Pochettino e Potter.
Comprovata esperienza internazionale. Curriculum importante. Una risonanza mediatica tale da poter restituire un’importanza primaria al club della Costa Azzurra negli almanacchi del calcio francese.
Chi è Farioli?
Quella di Farioli, dicevo, sembrava una scelta di ripiego. Tutto sommato in linea con l’ultima stagione. Terminata con un deludente nono posto in Ligue 1 e una eliminazione in Conference League per mano del Basilea.
67 panchine da professionista in carriera. Tutte in Turchia. Un campionato di secondo piano. I tempi in cui Rivére era in grado di strappare Galtier al club campione di Francia e alle lusinghe del Napoli sembravano lontani anni luce.
Eppure è successo appena due anni fa. Sembrava appena iniziato un processo di “normalizzazione” del Nizza. Qualcosa di più vicino al recente passato sportivo del club e meno alla sensazione di grandezza data dalla proprietà.
Il Nizza di Farioli al telescopio
Sostengo la tesi secondo la quale il calcio vada analizzato mediante l’uso di parametri oggettivi. Quali i dati. I numeri. Le statistiche. Essi hanno una consistenza maggiore di vacuità filosofiche e semplicistiche.
“Gioca bene“. “Gioca male“. Sono slogan propagandistici che pretendono di dire tutto ma che in realtà non dicono assolutamente nulla. E allora inizio a recitare il mea culpa nei confronti di Farioli sciorinando qualche dato.
• Il Nizza è imbattuto in Ligue 1. Un primato condiviso con Tottenham. Bayern Monaco. Arsenal. Bayer Leverkusen. Barcellona e Borussia Dortmund.
• Il Nizza ha subito quattro gol sin qui in campionato. E’ la miglior difesa d’Europa. In quanto nessuno, nei TOP 5 campionati europei, ha concesso meno reti della squadra di Farioli.
• Il Nizza ha messo a referto sette clean sheet in questo inizio di stagione. Nei TOP 5 campionati europei nessuna squadra ha fatto meglio.
• Prima di questa giornata, il Nizza aveva segnato 10 gol in 9 partite. Media di 1,1 a match. Gli stessi del Le Havre, undicesimo in classifica. Addirittura dieci squadre in Ligue 1 hanno segnato di più. Eppure il Nizza è primo.
Come gioca il Nizza?
Il plauso più grande a Farioli va fatto per aver portato diversi giocatori di talento a raggiungere il cosiddetto “next level“.
Penso soprattutto a Todibo. Il centrale francese, sotto l’egida del tecnico italiano, è diventato uno dei migliori centrali d’Europa. Dando finalmente un riscontro concreto alle referenze che si porta dietro da anni e che avevano spinto il Barcellona, nell’estate del 2019, a puntare su di lui.
Penso anche a Bulka. Dopo essere stato scartato dal Paris-Saint-Germain e aver passato due anni all’ombra di Schmeichel, quest’anno con Farioli è diventato titolare fisso. Il suo rendimento è stato di un livello così alto che la FFF lo ha nominato giocatore del mese di Settembre. La sua esplosione ha costretto uno come Schmeichel a emigrare in Belgio per trovare spazio.
Non ci sono poi più parole per Dante, che a 40 anni suonati è ancora uno straordinario difensore. E pensare che c’era chi, quando quest’ultimo era titolare nel Bayern Monaco e nel Brasile, lo considerava scarso.
Impressionante anche l’imposizione di Bard come uno dei migliori laterali sinistri della Ligue 1. Un rendimento super quello del terzino francese, che alimenta ancor di più i rimpianti per la disastrosa gestione tecnica del Lione negli ultimi anni. Infatti, il nativo di Ecully è arrivato in riviera nel 2021 per una cifra irrisoria nel mercato moderno: appena tre milioni di euro.
A centrocampo, Ndayishimiye è l’equilibratore. L’uomo tattico. Il giocatore più intelligente della rosa. La sua posizione ibrida, a metà fra il centrocampista e il difensore, permette al Nizza di cambiare in corso sistema di gioco. Passando da una linea a quattro a una linea a tre con grande intercambiabilità.
Ai suoi lati agiscono due mezze ali di gamba e qualità. In estate è arrivato Sanson, che ha fatto arrabbiare i tifosi del Marsiglia trasferendosi agli acerrimi rivali dopo tre anni passati sotto le guglie di Notre Dame.
Assieme a lui gioca Khépren-Thuram. Fratello minore di Marcus Thuram dell’Inter e già divenuto uno dei centrocampisti più ambiti d’Europa. Sogno proibito della Juventus, come raccontato in passato dalla nostra redazione.
Davanti un centravanti estremamente moderno come Moffi. Ennesimo prodotto del calcio nigeriano, che negli ultimi anni ha dato alla luce gente del calibro di Boniface, Osimhen ed Iheanacho. Giocatore dalla straordinaria esuberanza fisica. Capace di garantire profondità e verticalità alla squadra, con i suoi strappi alle spalle della difesa avversaria, ma anche gioco spalle alla porta.
Ai suoi lati tanto, tantissimo talento. L’ex Atalanta e Sassuolo Boga. Il vecchio enfant prodige del calcio monegasco, Diop. Guessand, che è un prodotto del florido settore giovanile rossonero. Oltre ovviamente a un giocatore di grande esperienza e dalla commovente abnegazione tattica come Laborde.
Il “De Zerbi” di Francia
Scordatevi il paragone con De Zerbi. Che pure viene immediato, dato che sono entrambi giovani, italiani e con una concezione del calcio estremamente moderna. Ma Farioli non è un integralista come il suo collega.
Per 4 volte su 10 partite, la squadra di Farioli ha lasciato il possesso del pallone ai propri avversari. Il possesso palla medio del Nizza è del 52,2%.
E’ la settima squadra del campionato francese per possesso palla medio. Pensate che il Brighton è la quinta squadra del campionato inglese per possesso del pallone. Con un dato medio del 58,4%. E solo in due occasioni l’ha avuta meno dei propri avversari, nelle gare contro Manchester City e Liverpool.
Farioli ha le stigmate del grande allenatore. Questo perché sa essere camaleontico. Sa fare in modo che le sue squadre si adattino all’avversario e alle esigenze della partita. Senza mai abiurare le proprie convinzioni, come è giusto che sia, ma senza mai diventare prigioniero del proprio credo calcistico.
Il calcio di Farioli è un connubio perfetto fra il sano pragmatico all’italiana e la sublime preparazione tattica della scuola di Coverciano, che rimane la migliore al mondo ed è trasversale a tutte le epoche nonostante il lassismo istituzionale che vessa da anni il nostro calcio, e la necessità di far assimilare al proprio stile di gioco i concetti portati dalla modernità.
Per fare un paragone, il Brighton di De Zerbi ha segnato 22 gol (11 gol in più del Nizza, nonostante abbia giocato una gara in meno) e ne ha subiti 18, ovvero 14 in più. Il Nizza, per ben quattro volte in questa stagione, ha vinto uno a zero.
Chi paragona Farioli a De Zerbi, quantomeno in questa prima fase della sua carriera, non sa nulla di calcio. Non guarda le partite, ma ragiona per slogan. Cosa avrebbero detto costoro se un simile rendimento lo avesse avuto una squadra di Allegri o di Mourinho? L’entusiasmo mediatico sarebbe stato lo stesso? I guru del bel paese si sarebbero spellati le mani allo stesso modo?
Il lavoro di Farioli va celebrato, ma senza trasformarlo nell’ennesimo capitolo di questa stucchevole guerra fratricida. Spero che Farioli possa vincere la Ligue 1. Perché se lo merita. E spero lo faccia vincendole, da qui alla fine, tutte uno a zero. Con buona pace dei giochisti.
Premier League
Liverpool, Chiesa: “Voglio dare il massimo. Giocare ad Anfield mi emoziona”
Federico Chiesa dichiara il suo amore per il Liverpool, entusiasta di giocare ad Anfield e sentirsi parte di uno dei club più grandi al mondo.
Chiesa: una nuova avventura a Liverpool
Federico Chiesa, noto attaccante italiano, ha espresso pubblicamente il suo entusiasmo per il trasferimento a Liverpool, uno dei club più prestigiosi del mondo. In una recente dichiarazione, Chiesa ha affermato: “Voglio giocare per il Liverpool! Voglio essere qui, voglio fare del mio meglio per questo club”. La passione e l’energia del giocatore sono palpabili, come dimostrano le sue parole che sottolineano il desiderio di contribuire al successo del club inglese.
L’emozione di giocare ad Anfield
Chiesa ha inoltre menzionato quanto sia speciale l’esperienza di giocare ad Anfield, il leggendario stadio del Liverpool. Ha detto: “Giocare ad Anfield mi dà i brividi”. L’attaccante italiano sembra entusiasta dell’opportunità di esibirsi davanti a una delle tifoserie più appassionate del calcio mondiale, sottolineando come la fanbase del Liverpool sia incredibile. Questa nuova avventura rappresenta un importante capitolo nella carriera di Chiesa, che sembra pronto a dare il massimo per il club e i suoi tifosi.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨❤️ Federico Chiesa: “I want to play for Liverpool! I want to be here, I want to do my best for this club”.
“I’m enjoying being at the club, Liverpool is one of the biggest clubs in the world… and the fanbase is amazing. Playing at Anfield gives me shivers”. pic.twitter.com/qKQqo23JbU
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 30, 2025
Premier League
Aston Villa, Emery: “Watkins è il nostro attaccante e non voglio che vada via”
Unai Emery ribadisce che Ollie Watkins non è in vendita, malgrado le offerte di altri club. L’attaccante resta un pilastro dell’Aston Villa.
Emery e la Fiducia in Watkins
Unai Emery, allenatore dell’Aston Villa, ha chiarito la posizione del club riguardo al futuro di Ollie Watkins, dichiarando che l’attaccante non è sul mercato. Nonostante le offerte ricevute da altre squadre, Emery ha sottolineato l’importanza di Watkins per i piani sportivi del team. “Non vogliamo che Ollie Watkins lasci il club, è il nostro attaccante”, ha affermato Emery, evidenziando come le offerte siano un buon segnale ma che il club ha obiettivi sportivi ben definiti.
Le Ambizioni dell’Aston Villa
L’Aston Villa non solo intende mantenere Watkins nel suo organico, ma è anche determinato a raggiungere i propri obiettivi sportivi con lui in squadra. Emery ha dichiarato che il club sarà esigente nel trattare eventuali proposte, ribadendo che Watkins è centrale nel progetto dell’Aston Villa. Questo approccio evidenzia la volontà della società di costruire una squadra competitiva attorno ai suoi talenti chiave.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🟣🔵 Unai Emery: “I don’t want Ollie Watkins to leave, he’s our striker”.
“It is good news to have offers from other clubs, but we have our sporting targets. So to get this deal we’re gonna be demanding. Watkins is our striker”. pic.twitter.com/yRMbDbMDEP
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 30, 2025
Bundesliga
Borussia Dortmund, incontro con Ragnick per la panchina
Il Borussia Dortmund è ancora alla ricerca del nuovo allenatore. Sfumata la pista Ten Hag, i tedeschi puntano un altro ex Manchester United per la panchina.
Il Borussia Dortmund ha avviato contatti con Ralf Rangnick, ex allenatore del Manchester United, per affidargli il ruolo di tecnico della squadra. La dirigenza del club tedesco, secondo Florian Plettenberg di Sky Sports, ha organizzato un incontro riservato in Austria con Rangnick, attualmente sotto contratto con la nazionale austriaca fino al 2025.
Dopo la separazione da Nuri Sahin la scorsa settimana, il Dortmund ha intensificato la ricerca di un nuovo allenatore. Erik ten Hag, individuato inizialmente come prima scelta, ha rifiutato l’offerta, spingendo i vertici del club a concentrarsi su Rangnick.
Borussia Dortmund, Ragnick dalla prossima stagione?
L’obiettivo del club è ottenere la disponibilità di Rangnick per subentrare immediatamente, ma il suo contratto con la nazionale austriaca potrebbe spostare l’effettivo arrivo al termine dell’attuale stagione.
In questo scenario, la dirigenza è determinata a chiudere un accordo preliminare già nei prossimi giorni per assicurarsi il tecnico tedesco.
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