Liga
Barcellona, Laporta: “Non mi dimetto per le decisioni di Liga e Federazione”
Il presidente del Barcellona Laporta ribadisce la sua determinazione: “Mai dimettermi per decisioni di La Liga e Federazione”.
La reazione del Barça e il valore della Supercoppa
Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha recentemente rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alle pressioni ricevute dalla Liga e dalla Federazione. In un’intervista, Laporta ha sottolineato fermamente che non avrebbe mai considerato le dimissioni a causa delle decisioni imposte dalle autorità calcistiche. Questa affermazione arriva in un momento in cui il club catalano si trova sotto scrutinio e pressione, ma il presidente ha voluto rassicurare i tifosi sulla sua determinazione a guidare il Barcellona attraverso queste difficoltà.
Laporta ha evidenziato come queste pressioni esterne abbiano cercato di destabilizzare il club, i giocatori e l’allenatore. Nonostante ciò, il Barça ha saputo rispondere in campo, conquistando la Supercoppa. Questo trionfo è stato un segnale di forza e resilienza che il presidente considera di grande valore per l’intera organizzazione.
L’importanza della stabilità e del supporto ai giocatori
Nel contesto attuale, la stabilità interna e il supporto ai giocatori diventano cruciali per il Barcellona. Secondo Laporta, i tentativi di destabilizzare il club non hanno fatto altro che rafforzare la determinazione della squadra e dello staff tecnico. La vittoria in Supercoppa non rappresenta solo un trofeo in più in bacheca, ma anche una dimostrazione di unità e capacità di superare le avversità.
Il presidente ha quindi ribadito l’importanza di mantenere il focus sugli obiettivi sportivi, assicurando che il Barcellona continuerà a lottare su tutti i fronti, sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Barça president Laporta: “I was never gonna resign for a decision made by La Liga and the Federation”.
“We don’t give up, but they tried to destabilize the club, the players and the manager. We reacted, we won the Super Cup and I really value that”. pic.twitter.com/QcCMNzCu3B
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 14, 2025
Liga
Real Madrid, la panchina scricchiola: addio a giugno?
Persino al Real Madrid la panchina del tecnico Carlo Ancelotti inizia a scricchiolare: si ipotizza l’addio in estate. Ecco il possibile sostituto.
Ha portato il Real Madrid a vincere ben 15 trofei, l’ultimo dei quali è stato la Coppa Intercontinentale: eppure, ora come ora, il tecnico più vincente nella storia del club, Carlo Ancelotti, non ha più il posto assicurato sulla panchina dei Blancos.
Complice la netta sconfitta (2-5) contro il Barcellona in Supercoppa di Spagna che ha portato alla vittoria del trofeo da parte dei blaugrana. I gol realizzati prima da Mbappé poi da Goes non sono stati sufficienti di fronte ad un Barça trascinato da Lamine Yamal.
A Madrid la situazione è seria: si parla addirittura di un divorzio il prossimo giugno: in questo caso si apre il capitolo, non semplice, della successione.
Real Madrid, cosa succede ora?
La stampa spagnola si chiede quali saranno le conseguenze per mister Ancelotti. Che deve assolutamente lasciarsi alle spalle l’amara sconfitta riportata a Gedda e guardare avanti, al campionato e alla Champions League.
Anche se lui stessa aveva ricordato: “Ogni volta che abbiamo vinto la Supercoppa poi abbiamo fatto bene anche in Liga e Champions League”. Parole che suonano come possibili profezie.
È importante che si riprendano giocatori importanti che contro il Barcellona hanno fatto male, come Vinicius, Bellingham, Camavinga e Tchouameni. E smettere di essere, parafrasando Tuttosport, “piccola con le grandi”.
In caso di esonero, malgrado il contratto di Ancelotti sia in scadenza nel 2026, il nome più papabile per succedere al tecnico emiliano è quello dell’ex Xabi Alonso.
Liga
Barcellona, Raphinha mostruoso: le statistiche a metà stagione
Raphinha incanta il mondo del calcio con 30 gol e assist in 26 partite, confermando il suo talento straordinario col Barcellona. La Supercoppa è tutta sua.
L’ascesa di Raphinha nel Barcellona
Raphinha, l’ala brasiliana del Barcellona, sta vivendo un periodo d’oro, impressionando tutti con le sue prestazioni straordinarie. Con 19 gol e 11 assist in sole 26 partite, il giocatore ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per la squadra catalana. La sua capacità di creare occasioni e finalizzare sotto porta lo rende un avversario temibile per qualsiasi difesa.
Impatto sulla squadra e futuro
Il contributo di Raphinha non si limita ai numeri: la sua presenza in campo porta dinamismo e creatività, elementi essenziali per il gioco del Barcellona. Il suo futuro sembra sempre più luminoso, con molti club europei che osservano con attenzione le sue prestazioni. Il Barcellona, dal canto suo, farà di tutto per trattenere questo talento, diventato ormai indispensabile.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
30 G/A (!) in 26 games for Raphinha. 🔵🔴🇧🇷
19 goals, 11 assists. ✨ pic.twitter.com/W3tIzyTqTg
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 12, 2025
Liga
Real Madrid, Florentino Perez riflette su Ancelotti
La pesante sconfitta del Real Madrid in Supercoppa ha generato la reazione del presidente Florentino Perez, che rifletterà sulla posizione di Carlo Ancelotti.
Dopo lo 0-4 incassato al Bernabeu lo scorso 26 ottobre in campionato, il Real Madrid subisce un’altra pesante sconfitta contro il Barcellona: stavolta finisce 5-2 nella finale di Supercoppa di Spagna, disputata ieri sera a Jeddah. A segno Yamal, Lewandowski, Raphinha (doppietta) e Balde per i Blaugrana; Mbappé e Rodrygo per le Merengues.
Real Madrid, Perez riflette su Ancelotti dopo la batosta in Supercoppa
Il presidente del Real Madrid Florentino Perez non ha gradito per niente la seconda umiliazione subita dalla sua squadra nei confronti del Barcellona. Nelle file dei madrileni sono scattati gli allarmi, e il primo a finire sul banco degli imputati è stato l’allenatore Carlo Ancelotti. As riporta che in settimana sono previste delle riunioni tra il tecnico italiano e i vertici del club per capire cosa non sta funzionando e parlare del futuro.
Poco più di un anno fa Ancelotti aveva rinnovato il suo contratto con i Blancos fino al 2026, con uno stipendio di quasi 11 milioni a stagione. Secondo il quotidiano spagnolo, il presidente non prova verso il tecnico italiano la stessa fiducia che aveva fino a qualche mese fa, quando sotto il cielo di Wembley alzava la quindicesima Champions League / Coppa dei Campioni della storia del club.
Eppure la stagione del Real fin qui non è così disastrosa. Ad agosto è arrivato il trionfo in Supercoppa Europea contro l’Atalanta, a dicembre la vittoria della Coppa Intercontinentale ai danni del Pachuca. Secondo posto in Liga a -1 dai rivali cittadini dell’Atletico Madrid e con 5 punti di vantaggio sul Barcellona. Male però nel maxi girone di Champions: 3 vittorie e 3 sconfitte in 6 partite, e ventesimo posto in classifica.
Si potrebbe discutere sul gioco non brillantissimo, ma non è mai stato un marchio di fabbrica di Ancelotti, il quale si è sempre contraddistinto più per la capacità di gestore e di farsi amare dai propri calciatori. Non capita sempre di vedere un Real che domina le partite, ma sembra che Perez non abbia apprezzato l’atteggiamento spregiudicato della squadra, soprattutto dopo i 4 gol che aveva già incassato dai catalani nella gara di campionato.
Le attenuanti ci sono, basti pensare ai gravi infortuni contemporanei di Alaba (da poco tornato tra i convocati), Militao e Carvajal. Con una difesa pressoché rimaneggiata ad ogni partita, non è facile mantenere gli equilibri. Non a caso da tempo si parla dell’interesse per il terzino inglese Trent Alexander-Arnold, in scadenza col Liverpool il prossimo giugno: le Merengues proveranno ad anticipare il colpo nel mercato di gennaio.
Non è previsto nessuno scossone immediato, ma tutti gli indizi portano verso l’addio di Ancelotti. Perez si starebbe infatti già muovendo per cercare il successore, e secondo As il favorito è il tecnico del Bayer Leverkusen Xabi Alonso, che l’anno scorso ha vinto Bundesliga e DFB Pokal ed è arrivato in finale di Europa League. Se ne parlerà ovviamente in estate: il Real terrà Ancelotti fino alla fine di questa stagione e dalla prossima proverà a inaugurare un nuovo ciclo.
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