Liga
Raphinha, da sacrificabile a trascinatore: ora il Pallone d’Oro è possibile

Raphinha si è trasformato nel leader del Barcellona, con numeri straordinari e una mentalità vincente. Il Pallone d’Oro ora è un obiettivo concreto.
In un anno senza Europei o Mondiali, con il Mondiale per Club che difficilmente inciderà, la Champions League e i campionati europei diventano il vero banco di prova per il Pallone d’Oro. Il prossimo autunno, a un anno di distanza dal trionfo di Rodri, scopriremo chi sarà il nuovo vincitore del premio più prestigioso del calcio mondiale, anche se mai come oggi il riconoscimento sembra aver perso parte della sua credibilità.
A dominare la scena ora sono Real Madrid e Barcellona, entrambe in piena corsa per il Triplete. Con Mbappé, Yamal e Vinicius in prima fila, il nome più caldo per il Pallone d’Oro, al momento, è quello di Raphinha.
Raphinha, l’anima del Barcellona
Solo pochi anni fa sembrava destinato alla cessione, oggi è il punto di riferimento del Barcellona. Raphinha non ha solo alzato il livello tecnico della squadra, ma è diventato il suo uomo simbolo, senza arretrare di un centimetro.
L’arrivo di Hansi Flick ha segnato la svolta: il brasiliano è diventato implacabile sotto porta, lottando per il titolo di capocannoniere in ogni competizione e raddoppiando le sue statistiche stagionali.
Già vincitore della Supercoppa di Spagna, Raphinha ha messo insieme 31 gol e 19 assist, per un totale di 50 partecipazioni decisive. Un dato impressionante, mai nemmeno sfiorato in carriera: il suo record di reti era di 18, ora è già a +12, con altri due mesi e mezzo di stagione da giocare.
Non è solo una questione di talento, ma anche di carattere. Raphinha si è preso il Barcellona sulle spalle e lo sta trascinando sempre più in alto. Il Pallone d’Oro non è più un’utopia, ma un traguardo alla sua portata.
Liga
Barcellona, l’agente di Szczesny: “Rinnovo facile con il club”

Wojciech Szczesny vicino al rinnovo con il Barcellona: accordo imminente tra il portiere polacco e il club catalano.
Il futuro di Wojciech Szczesny al Barcellona sembra sempre più roseo. Il noto agente del portiere polacco, Jonathan Barnett, ha recentemente dichiarato che il rinnovo del contratto con il club catalano è praticamente una formalità. Durante un’intervista con JijantesFC, Barnett ha sottolineato come entrambe le parti siano soddisfatte dell’attuale collaborazione, rendendo il prolungamento del contratto un processo semplice e privo di ostacoli. “Tek è felice al Barça e il Barça è felice con lui, quindi è facile“, ha affermato Barnett, ribadendo così che il rapporto tra Szczesny e la società blaugrana è solido e destinato a proseguire.
Barcellona, un futuro sicuro per il portiere polacco
Con l’attuale contratto in scadenza, il rinnovo rappresenta un passo cruciale non solo per la carriera di Szczesny ma anche per la stabilità della rosa del Barcellona. Il club catalano, noto per puntare su giocatori di talento e affidabilità, vede in Szczesny un elemento fondamentale per il futuro. La sua esperienza e le sue prestazioni di alto livello sono state determinanti per la squadra, contribuendo a consolidare la difesa e a mantenere l’equilibrio necessario nei momenti cruciali delle competizioni.
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Fonte: l’account X di [Fabrizio Romano](https://x.com/FabrizioRomano)
🚨🔵🔴 Szczesny’s agent Barnett: “We will easily reach an agreement with the club on a renewal”, told @JijantesFC.
“Tek is happy at Barça and Barça is happy with him, so it’s easy”. pic.twitter.com/CaNBA7QnEF
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 18, 2025
Liga
Luis Alberto lascia la porta aperta al Cadice

Luis Alberto, ex giocatore della Lazio ed ora in forze all’Al-Duhail, non ha chiuso ad un possibile ritorno al Cadice in Liga. Queste le sue parole.
Luis Alberto lascia la porta aperta al Cadice, lo spagnolo è sotto contratto con l’Al-Duhail fino al 2027, a quel punto avrebbe 35 anni e continua a non chiudere le porte ad un ritorno in patria.

Luis Alberto (Lazio) reacts portrait during Italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs SS Lazio at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, October 24, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Le parole di Luis Alberto
In seguito le parole dello spagnolo:
“L’ho sempre detto, che se a 35 anni dovessi smettere e mi sentissi bene fisicamente, come ora, se il mio corpo stesse bene, mi piacerebbe. Adesso non so come starà il mio corpo fra due anni, ma se sarò in forma e potrò giocare ad un alto livello, sì. Una cosa che non mi perdonerei è andare al Cádiz o al Sevilla se fossi in pessime condizioni. Sarebbe una mancanza di rispetto non solo per i club, ma anche per i miei amici e la mia famiglia che non mi vedrebbero più in grado di muovermi. Il calcio non si sa mai, fa tanti giri, ma è vero che mi farebbe davvero tantissima gioia giocare nel Cádiz”.
Liga
Barcellona, infortunio al ginocchio per Casadó: lungo stop

Un duro colpo per il Barcellona. Marc Casadó, centrocampista blaugrana, sarà costretto a fermarsi per due mesi a causa di un infortunio al ginocchio.
Malgrado la recente vittoria rimontando un passivo di 2-0 contro l’Atletico Madrid, che ha permesso ai ragazzi di Hansi Flick di raggiungere il Real Madrid in testa alla classifica de LaLiga a 60 punti, il Barcellona deve fare i conti con una serie di problemi fisici che stanno affliggendo la squadra. L’ultimo arrivato in infermeria è Marc Casadó, che a causa di un infortunio al ginocchio, dovrà stare fuori per circa due mesi.
Barcellona, infortunio per Casadó: la nota del club
Durante la partita contro la formazione allenata da Simeone, Casadó si è procurato un grave problema fisico. Secondo quanto riportato dal club catalano, gli esami strumentali hanno rivelato una parziale lesione del legamento collaterale del ginocchio destro, che necessiterà di un trattamento conservativo e terrà il giocatore fermo per i prossimi due mesi.
Non solo Casadó, si fa male anche Iñigo Martinez
Le sfortune fisiche per il Barcellona non finiscono qui. Infatti, nello stesso periodo, un altro componente della formazione titolare, Iñigo Martinez, ha subito un gonfiore al ginocchio destro che richiederà riposo e supervisione medica. Entrambi i calciatori erano stati convocati per gli impegni di Nations League di fine marzo, ma dovranno rinunciare alla chiamata del CT Luis De La Fuente.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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