Il terzino del Real Madrid Dani Carvajal racconta di aver ricevuto tanti messaggi di sostegno dopo il grave infortunio e ha detto la sua sul Pallone d’Oro.
Dani Carvajal è stato uno dei giocatori più determinanti del 2024. Ha vinto prima la Champions League con il Real Madrid, segnando anche nella finale vinta 2-0 sul Borussia Dortmund, e poi gli Europei con la Spagna battendo 2-1 l’Inghilterra nell’ultimo atto.
Un anno straordinario che gli è valso il quarto posto nella classifica del Pallone d’Oro, ma che si è concluso con la rottura del crociato rimediata il 5 ottobre contro il Villarreal. Proprio il Pallone d’Oro e l’infortunio sono i due temi maggiormente trattati dal giocatore nell’intervista rilasciata a Esquire.
I momenti dell’infortunio
“Ho sentito che il ginocchio si è distrutto, per dirla in modo crudo. È stato un infortunio importante, ma sono i rischi del mestiere e bisogna affrontarlo con consapevolezza ma anche entusiasmo, voglia e determinazione. Questa è solo un’altra pietra sul mio cammino. Se arriverò in tempo al Mondiale per Club? Questo è il mio obiettivo. All’inizio di giugno saranno passati otto mesi dall’intervento. Vedremo come si evolverà tutto. Il ginocchio ha i suoi tempi, però me lo pongo come obiettivo. Quando si avvicinerà la data vedremo se è fattibile o no“.
I messaggi di sostegno
“Mi sono sentito molto voluto bene, tanta gente mi ha scritto, chiamato, mi ha mostrato sostegno e affetto… e colgo l’occasione per ringraziarli. Però c’è stato un messaggio che mi ha sorpreso piacevolmente: quello del Cholo Simeone . Una persona che ama il calcio e che ammiro moltissimo, al di là della rivalità, ovviamente. Credo che condividiamo la visione di vivere questo sport con molta emozione e ricordo quel messaggio come un momento speciale. Da qui gli mando anche un grande abbraccio“.
Sulla stagione del Real Madrid
“Dall’esterno si soffre molto di più. Hai una visione diversa della squadra. Cerco di dare il mio piccolo aiuto parlando con i compagni, chiedendo come stanno. Purtroppo stiamo soffrendo molti infortuni importanti, quando ce ne sono 2 o 3 ti impediscono di fare rotazioni e aumenta il rischio di averne altri. Ma finora stiamo gestendo la situazione abbastanza bene. Quest’anno è arrivato Mbappé, gioctore importante, ma ci sono stati anche gli addii importanti di Kroos, Nacho e Joselu. Bisogna adattare tutti i pezzi del puzzle. A marzo o aprile vedremo dove saremo“.
Sul Pallone d’Oro assegnato a Rodri e non a Vinicius
“Capisco la domanda, ma preferisco evitare di rispondere perché penso che qualunque cosa dica possa essere fraintesa. Posso solo dire che credo di essere il terzino destro che è arrivato più in alto in una cerimonia del Pallone d’Oro e, al di là di meritare o meno di vincerlo, sono molto orgoglioso e anche la mia famiglia lo è. Un traguardo del genere a 32 anni mi rende felice. Credevo di vincerlo? Sì, pensi di aver vinto tutto ed essere stato importante. Ma da terzino destro è molto difficile vincere il Pallone d’Oro”
Aggiornato al 27/12/2024 17:13
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