Liga
Valencia, esonerato Baraja: il possibile sostituto
Il Valencia ha esonerato l’allenatore Rubén Baraja dopo l’ultimo pareggio interno con l’Alaves. Il favorito per la panchina sembra essere Quique Sanchez Flores.
L’ultima vittoria in campionato risale al 23 novembre, il 4-2 interno contro il Betis. Da lì in poi sono arrivate 3 sconfitte e 2 pareggi, tra cui il 2-2 della scorsa giornata contro l’Alaves. Il gol di Dani Gomez all’ultimo istante ha evitato la sconfitta ma non la situazione complicata in classifica per il Valencia, che ospiterà il Real Madrid nella prossima partita, la prima del 2025.
Valencia, Baraja esonerato: il successore può essere Sanchez Flores
I risultati negativi e l’ultimo posto in campionato alla pari col Real Valladolid hanno spinto il Valencia a esonerare l’allenatore Rubén Baraja, che era alla guida del club da febbraio 2023. Di seguito il comunicato ufficiale del club: “Il Valencia CF ha deciso di porre fine al mandato di Rubén Baraja come allenatore della prima squadra. Il Club desidera ringraziarlo pubblicamente per la sua passione, la sua dedizione e l’impegno dimostrato dal primo all’ultimo giorno“.
“Baraja è una delle leggende più importanti della storia del Valencia CF. Dopo il suo arrivo nel febbraio 2023, ha contribuito a stabilizzare la squadra, superando una situazione complicata, e l’anno scorso ha implementato valori competitivi che hanno avvicinato il Valencia CF alla lotta per le posizioni europee fino alle ultime giornate di campionato. La dinamica dei risultati di questa stagione ha richiesto una decisione molto difficile da prendere, ma che mira a ribaltare la situazione e ottenere risultati migliori. Il Valencia CF augura a Rubén Baraja buona fortuna e tanti successi per il futuro“.
Secondo Mundo Deportivo, il favorito per la panchina sarebbe Quique Sanchez Flores, già contattato dalla dirigenza in due occasioni. Si tratterebbe di un ritorno, poiché il tecnico spagnolo ha allenato al Mestallatra il 2005 e il 2007. Sanchez Flores potrebbe essere quel leader carismatico in grado di risollevare le sorti della squadra, che per la prima volta dal 1982 si trova a trascorrere il periodo natalizio in piena zona retrocessione.
Liga
13 anni di Cholismo: la storia di Simeone alla guida dell’Atletico
È una data speciale quella di quest’oggi per l’Atletico Madrid e per il Cholo Diego Simeone. La storia fra la società e l’allenatore è iniziata ben 13 anni fa.
23 dicembre 2011. Una data che potrebbe essere uguale ad un altra qualsiasi. Affermazione vera quasi per tutti, ma non per i tifosi dell’Atletico Madrid. Infatti, ben 13 anni fa si sedeva sulla panchina dei Colchoneros Diego Simeone: un tecnico che ha fatto la storia di questo club, rendendolo uno dei più conosciuti al mondo.
L’allenatore argentino non ha solamente portato in altissimo il nome dell’Atletico, ma ha cambiato completamente mentalità, portando il club di Madrid a giocare su palcoscenici che solamente i cugini dei Blancos avevano avuto l’opportunità di calcare e, soprattutto, ha trasmesso la sua voglia di combattere irrefrenabile ai propri giocatori.
Prima del Cholo, il club spagnolo era reduce da una scandalosa retrocessione, che stabilizzò l’Atletico a navigare negli anni successivi intorno al decimo posto in campionato, raggiungendo solamente due volte la top 4 nel biennio 07/08-08/09.
Con l’arrivo in panchina dell’ex centrocampista argentino la musica è cambiata completamente. Dalla stagione 2011/2012 solamente una volta in Colchoneros si sono posizionati a fine campionato sotto il 4° posto: e fu proprio nella sua prima annata a Madrid. Da lì Simeone e la sua squadra di combattenti ha vinto quasi tutto.
Il palmares dell’Atletico Madrid sotto la guida del Cholo è impressionante: 2 Europa League, 2 Supercoppe UEFA, 2 campionati spagnoli, 1 Copa del Rey ed una Supercoppa di Spagna. Inoltre hanno raggiunto due finali di Champions League, in cui sono andati a centimetri dalla vittoria finale.
La storia d’amore meravigliosa tra il tecnico argentino e l’Atletico non poteva che avere un anniversario migliore: battendo il Barca a Barcellona (prima volta nella carriera di Simeone) sabato sera scorso, i Colchoneros si trovano in prima posizione in Liga, sopra di uno rispetto ai Blancos, e per un mese di dicembre giocato in maniera perfetta (5 vittorie in altrettanti incontri tra campionato, Copa del Rey e Champions League) l’allenatore è stato premiato come miglior allenatore del mese di dicembre.
Diego Pablo Simeone, Entrenador del Mes de diciembre en LALIGA 💪 pic.twitter.com/IfKdnYDoqL
— Atlético de Madrid (@Atleti) December 23, 2024
Liga
Ancelotti: Il club mi ha sempre sostenuto
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, ha elogiato il club per il supporto e la tranquillità dimostrati in momenti difficili.
Il tecnico italiano, noto per il suo approccio calmo e misurato, ha recentemente parlato del suo rapporto con la dirigenza del Real Madrid, sottolineando quanto sia importante per un allenatore sentirsi sostenuto.
Ancelotti ha dichiarato che il club non gli ha mai mostrato preoccupazione, ma al contrario, ha sempre manifestato affetto e serenità. Queste parole riflettono una relazione di fiducia e rispetto reciproco tra l’allenatore e la società, elementi fondamentali per affrontare le sfide più dure. In un contesto calcistico spesso caratterizzato da pressioni e aspettative elevate, il sostegno della dirigenza può fare la differenza.
Un Approccio Vincente
Il Real Madrid, sotto la guida di Ancelotti, ha visto momenti di grande successo, ma anche periodi di difficoltà. La calma e la fiducia trasmesse dal club sembrano essere una delle chiavi del successo dell’allenatore. Questo approccio potrebbe essere un esempio per altre squadre e allenatori, dimostrando che la stabilità e il sostegno interno sono cruciali per raggiungere risultati positivi.
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Fonte: l'[account X di Fabrizio Romano](https://x.com/FabrizioRomano)
⚪️❗️ Ancelotti: “The club never showed me any concern”.
“They have always shown affection, calm and tranquillity. This is what a coach needs in difficult times”. pic.twitter.com/XRPz7MiOIb
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 23, 2024
Liga
Siviglia, Navas: “Non si è mai pronti per questo momento”
Oggi pomeriggio ci sarà l’ultima partita del simbolo del Siviglia, tra emozioni e trionfi di una carriera straordinaria.
Questo pomeriggio, al Santiago Bernabeu, Jesus Navas chiuderà un capitolo straordinario della sua vita. Il difensore spagnolo, classe 1985, affronterà la sua ultima partita da calciatore professionista, lasciandosi alle spalle una carriera che lo ha visto diventare una leggenda del Siviglia e del calcio mondiale.
“Alla fine non si è preparati per questo momento,” ha dichiarato Navas ai microfoni di Marca. “È un problema dell’anca che dice ‘questo è tutto’, ma il calcio è qualcosa che fai da tutta la vita. È ciò che ami, è un sogno e posso dire di aver realizzato tutti i miei sogni. Ho raggiunto tutte le gioie, ma svegliarsi e non poter toccare la palla sarà difficile.”
Siviglia, il palmares di Navas
Un addio carico di emozione, dunque, per il campione che ha legato il suo nome a quello del club andaluso, con cui ha totalizzato ben 705 presenze e vinto 2 Coppe di Spagna, 1 Supercoppa di Spagna, 4 Europa League e 1 Supercoppa Europea. A questi trionfi si aggiungono i successi con la Nazionale spagnola: 2 Campionati Europei, 1 Mondiale e 1 Nations League.
Nel corso della sua carriera, Navas ha indossato un’unica maglia oltre a quella del Siviglia, ovvero quella del Manchester City, dove dal 2013 al 2017 ha conquistato 1 Premier League e 2 Coppe di Lega inglese, prima di tornare nella sua amata Siviglia.
Il club andaluso ha voluto omaggiare il suo capitano con un toccante video pubblicato sui propri canali social, celebrando non solo il calciatore, ma anche l’uomo che ha incarnato i valori del Siviglia per quasi vent’anni.
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