Esteri
Ligue 1 francese, dimensioni ridotte

La novità principale dell’edizione 2023-24 della Ligue Une di Francia è la riduzione del numero di squadre partecipanti. Paris Saint Germain squadra da battere.
Ligue 1, il PSG riuscirà a confermarsi?

Kylian Mbappè
Si parte domenica 13 agosto 2023 e si finisce sabato 18 maggio 2024. La Ligue Une francese è pronta per rientrare in scena. La squadra da battere è il Paris Saint Germain che continua anche a essere la più blasonata del campionato transalpino.
La prima novità significativa è la riduzione del numero di squadre dalle venti che componevano la stagione 2022-23 alle diciotto di quella prossima a esordire.
Le quattro squadre scese in Ligue 2 sono Auxerre, Ajaccio, Troyes e Angers. Sono invece salite sul palcoscenico principale del campionato francese Le Havre, che mancava dalla stagione 2008-09 e Metz, assente dal 2021-22 e quindi tornato dopo un solo anno di purgatorio.
Oltre al Paris Saint Germain affidato a Luis Enrique, ex ct della Spagna, e alle due neopromosse, il campionato transalpino vivrà delle partecipazioni di Brest, Clermont Foot, Lens vicecampione la scorsa stagione, Lilla, Lorient, Monaco, Montpellier, Nantes, Nizza, Olympique Lione, Olympique Marsiglia, Rennes, Stade Reims, Strasburgo e Tolosa.
La regina delle titolate è il Paris Saint Germain, orgoglio calcistico della città della Tour Eiffel, con undici titoli. Seguono Saint’Etienne (ora in Ligue 2) con 10, Olympique Marsiglia (9), Monaco e Nantes (8), Olympique Lione (7), Bordeaux e Stade Reims (6), Lilla e Nizza (4), Sete e Sochaux (2), Montpellier, Lens, Strasburgo, Roubaix- Tourcoing, Olympique Lillois e Rc France (uno).
Lo scorso campionato il Paris Saint Germain la spuntò sul Lens per un solo punto, 85 contro 84.
Capocannoniere fu Kylian Mbappè del Paris Saint Germain e vicecampione del mondo con la Francia, con 29 reti, poi a seguire Lacazette con 27.
La prima giornata propone Rennes- Metz, Olympique Marsiglia. Rennes, Strasburgo- Lione, Paris Saint Germain- Lorient, Brest- Lens, Nizza- Lilla, Nantes- Tolosa, Clermont Foot- Monaco, Montpellier-Le Havre.
Liga
Real Madrid, Valverde: “Non possiamo permettere altri errori”

Fede Valverde esprime preoccupazioni sui recenti cali di concentrazione del Real Madrid, sottolineando l’importanza del prossimo El Clásico.
Le parole di Valverde e l’importanza dell’El Clásico
Fede Valverde, uno dei pilastri del centrocampo del Real Madrid, ha recentemente rilasciato dichiarazioni forti in merito ai ripetuti “disconnects” della squadra. Il calciatore uruguaiano ha sottolineato come questi momenti di distrazione siano avvenuti troppo spesso sia in campionato che in Champions League, e ha fatto un appello alla necessità di migliorare.
Valverde ha definito l’El Clásico come “l’ultima chance” e “la partita più importante della stagione”. Queste parole evidenziano quanto la sfida contro il Barcellona sia cruciale non solo per il morale della squadra, ma anche per il prosieguo della stagione.

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L’urgenza di un cambiamento
La preoccupazione di Valverde risuona fortemente tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Il messaggio è chiaro: il Real Madrid deve trovare la concentrazione necessaria per evitare ulteriori passi falsi. L’El Clásico rappresenta un’opportunità per dimostrare una volta per tutte la solidità del gruppo e la capacità di reagire nei momenti di difficoltà.
La partita contro il Barcellona non sarà solo un classico scontro tra titani del calcio spagnolo, ma anche un banco di prova per valutare l’effettiva forza mentale di una squadra che aspira a trionfare in tutte le competizioni.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨⚪️ Fede Valverde: “These ‘disconnects’ can NOT keep on happening”.
“They have happened many times in the league and Champions League, we must improve”.
“El Clásico is our last chance, the most important game of the season”. pic.twitter.com/jzpR73nn1a
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 4, 2025
Liga
Real Madrid, Mbappè come Ronaldo nel 1996/97

La stagione di Kylian Mbappè in maglia Real Madrid è stata stratosferica: ben 35 reti segnate dall’attaccante francese, simile al Ronaldo del 1996/97.
La stagione realizzativa dell’attaccante del Real Madrid Kylian Mbappè è stata strabiliante: sono 35 reti segnate in tutte le competizioni, un ruolino che ricorda molto quello che fece Ronaldo al Barcellona nella stagione 1996/97.
Real Madrid, strabiliante la stagione realizzativa di Mbappè con i Blancos: ben 35 gol, simile al Ronaldo con il Barcellona nel 1996/97
Nella stagione che volge al termine per il Real Madrid un elemento che si è confermato un assoluto bomber, nonostante qualche piccolo problema di adattamento, è Kylian Mbappé. Sul centravanti francese ovviamente non c’erano dubbi che avrebbe fatto tante reti, ma arrivare a maggio con ben 35 gol in tutte le competizioni era una cosa che in Spagna non si vedeva da tempo. Per vedere un simile ruolino bisogna andare un pò ritroso, ad un certo Ronaldo Nazario Luiz de Lima che con la maglia del Barcellona realizzò ben 45 reti al termine della stagione.
Quindi numeri da top player assoluto per l’ex PSG, che appunto ricordano quelli del Fenomeno del suo unico anno in blaugrana prima dell’arrivo in Italia all’Inter. Nella Liga, le reti messe a segno da Mbappè sono 23, che con Lewandowski contende il titolo di Pichichi del torneo, poi in Champions League sono 7 le reti segnate, alle quali si aggiungono 2 gol segnati nella Copa del Rey.
Il dato dei gol segnati in Europa addirittura è superiore quello che fece Ronaldo all’epoca, visto che allora il brasiliano ne mise a segno 5 nell’allora Coppa della Coppe. Anche come media-reti, i livelli sono abbastanza simili a quelli dell’ex Fenomeno: 0,64 in Europa e 0,77 in Spagna.
Bastano solo questi dati ed il confronto tra uno dei migliori giocatori della storia del calcio, per capire la strabiliante stagione realizzativa di Mbappè, numeri che in Spagna appunto non si vedevano da un bel pò di tempo.
Premier League
Manchester United, Obi-Martin: ecco chi è il 17enne lanciato oggi da Amorim

Il Manchester United, oggi impegnato contro Brentford nella 35° giornata della Premier League, esordisce dal primo minuto il 17enne Chido Obi-Martin.
Il Manchester United, impegnato oggi sul campo del Brentford per la 35° giornata della Premier League, il tecnico Ruben Amorim ha deciso di fare esordire dal primo minuto il 17enne Chido Obi-Martin: vediamo chi è questo giovane talento danese arrivato dall’Arsenal questa estate.

Casemiro, Manchester United
Manchester United, Amorim decide di far giocare dal primo minuto il 17enne Chido Obi-Martin, vediamo chi è il talento delle giovanili dei Red Devils
Il Manchester United si avvia chiudere il più brutto campionato della sua storia recente, attualmente al 14° posto, il peggior piazzamento di sempre da quando è nata la Premier League nel 1992 e secondo solo alla stagione 1973/74, che allora si concluse con la retrocessione nell’allora Seconda Divisione, attuale Championship.
Però il tecnico Ruben Amorim può sfruttare questi ultimi impegni stagionali per lanciare qualche giovane che in futuro potrebbe far caso ai Red Devils: oggi contro il Brentford ha esordito dal primo minuto Chido Obi-Martin, attaccante danese classe 2007 che ha fatto così la sua quinta presenza in campionato, la prima da titolare.
Cresciuto in patria nelle file del KB di Copenaghen, si trasferisce da bambino in Inghilterra per giocare nelle giovanili dell’Arsenal. La scorsa stagione ha giocato nella squadra Under 18 dei Gunners, realizzando nel match contro l’Under 18 del Southampton una tripletta, tanto che la stampa danese lo ha paragonato all’ex giocatore del Napoli Victor Osimhen.
Arrivato al Manchester United nel settembre dello scorso anno, si è confermato un grande realizzatore realizzando una tripletta con l’Under 18 dei Red Devils alla sua prima di titolare contro il Nottingham Forest. Allora, il tecnico Amorim ha deciso di convocarlo in prima squadra facendolo esordire il 16 febbraio scorso, durante il match perso per 1 a 0 contro il Tottenham.
Oggi Amorim, vedendo le sue prime apparizioni in campo, ha deciso di mandare Obi-Martin in campo dal primo minuto, vedremo se confermerà ciò di buono che ha fatto sino ad ora, sia nelle giovanili che nelle prime apparizioni in prima squadra.
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