Ligue 1
Angers-PSG, probabili formazioni e dove vederla
Angers-PSG, match valevole per l’undicesima giornata di Ligue 1, metterà di fronte i bianconeri (padroni di casa) e i parigini campioni in carica.
Altro flop europeo (sconfitta 2-1 in casa con l’Atletico Madrid) per il PSG in Champions League. La testa della Ligue 1, allo stato attuale delle cose, sembra quasi un caso fortuito. Le sue avversarie proveranno a sfruttare il momento negativo dei campioni in carica già a partire da questa giornata, dove i parigini faranno visita ad un Angers che ha ritrovato fiducia e risultati.
Qui Angers
L’Angers non perde da fine Settembre e in generale, dopo un avvio di campionato terribile, ha perso soltanto una delle ultime sette partite. Forti di questo ritrovato stato di forma, i padroni di casa proveranno ad opporsi al PSG con il loro consueto 4-2-3-1. In porta Fofana, mentre la linea a quattro dovrebbe essere composta da Lefort–Biumla al centro dei ranghi.
Sui laterali difensivi prevista la conferma di Hanin a sinistra e Arcus a destra. La difesa dell’Angers ha retto molto bene in queste ultime settimane e per questo non sono attesi cambiamenti. Idem dicasi per la cerniera di centrocampo, che dovrebbe essere composta ancora una volta da Aholou e Belkebla: insediato da Belkhdim ma comunque favorito nel ballottaggio.
Anche in attacco pochi dubbi, dove El Melali e Abdelli dovrebbe comporre due terzi del trittico di fantasisti alle spalle dell’unica punta Niane. Unico dubbio sulla destra, dove nelle ultime settimane Allevinah ha rilevato l’infortunato Ferhat. Il numero 20 bianconero ha rimediato una lesione muscolare contro il Marsiglia e il suo rientro non è previsto prima del rientro dalla sosta.
Qui PSG
Con la sosta alle porte, non è detto che Luis Enrique abbia voglia o necessità di stravolgere il proprio undici tipo: che ha subito pochissimi cambiamenti dall’inizio della stagione. Donnarumma si è ripreso il posto da titolare contro l’Atletico, commettendo un errore marchiano sul gol di Correa: che ha deciso la partita. Contro il Lens ha giocato (e bene) Safonov. Chissà che il russo non possa riprendersi una maglia, anche solo nell’ottica di un’alternanza che potrebbe accompagnare la stagione dei parigini.
In difesa non ha brillato Pacho, che potrebbe riposare. Pronto Beraldo al suo posto, che potrebbe anche essere adatto a sinistra in caso il tecnico catalano dovesse concedere un turno di riposo a Nuno Mendes. Verso un’altra maglia da titolare i due Hakimi e capitan Marquinhos: sono i due intoccabili di Luis Enrique. Molto indietro nelle gerarchie e fuori dalle rotazioni Skriniar.
A centrocampo Fabian Ruiz potrebbe ritrovare una maglia da titolare, questa volta a discapito di Joao Neves. Per una volta il prodigio lusitano ha girato a vuoto: pronti Zaire-Emery (autore di un gol bellissimo in Champions) e Vitinha per affiancare l’ex-Napoli. C’è sempre l’eclettico Kang-In-Lee, che però può giocare anche più alto. Il ballottaggio è con Asensio, molto meno con Kolo Muani. Impossibile pensare di lasciar fuori Barcola e Dembélé in questo momento: sono l’anima della squadra.
Angers-PSG, probabili formazioni
Angers (4-2-3-1): Fofana; Hanin, Lefort, Biumla, Arcus; Belkebla, Aholou; El Melali, Abdelli, Allevinah; Niane.
PSG (4-1-2-3): Safonov; Nuno Mendes, Lucas Beraldo, Marquinhos, Hakimi; Fabian Ruiz; Vitinha, Zaire-Emery; Barcola, Kang-In-Lee, Dembélé.
Angers-PSG, dove vederla
Angers-PSG, in diretta dalle 21:00 di Sabato 9 Novembre allo Stade Raymond Kopa, non sarà visibile in Italia. Questo poiché nessuna emittente televisiva ha acquistato i diritti per trasmettere la Ligue 1 nel nostro paese.
Ligue 1
Il talento di Ayyoub Bouaddi abbaglia due big italiane: ecco quali
Ayyoub Bouaddi, classe 2007, è diventato un giocatore fondamentale per il Lille. A notarlo sono già due squadre italiane: scopriamo insieme chi sono.
Ayyoub Bouaddi è nato a Parigi, da una famiglia marocchina. In Francia, paragonano molto spesso il giovane talento a Rabiot, per il fisico imponente abbinato ad un’ottima tecnica. Di Prospettiva, si parla di uno dei migliori in campo internazionale.
Un talento che non è rimasto nascosto, il 17enne ha festeggiato il suo compleanno, lo scorso due ottobre, come titolare nella vittoria contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti e prendendo in pagella un ottimo 7.5.
Ecco chi osserva Bouaddi
A volere in squadra il giovane talento sono 2 squadre italiane: la Juventus di Motta e il Milan di Fonseca.
A farlo debuttare l’anno scorso come il più giovane esordiente delle coppe europee, all’ età di 16 anni e tre giorni, fu Paulo Fonseca. Proprio lui, ora allenatore del Milan, sembrerebbe fortemente intenzionato a portarlo nei rossoneri: Moncada, il capo scouting del Milan, lo tiene d’occhio già da molti mesi.
Nella Juventus invece, Thiago Motta ha potuto osservarlo da vicino durante la sfida in Champions di martedì scorso. Il tecnico, insieme a Giuntoli, sono rimasti sopresi dal talento e il carisma messo in campo del marocchino. .
Resta però una grande parentesi: il prezzo d’acquisto. Come tutti sanno il Lille è da sempre molto caro con la vendita dei giocatori. Attualmente si parla di una valutazione di 18 milioni che però potrebbe salire date le importanti sfide in Champions League.
Ligue 1
Marsiglia, Papin shock: “Vivo sotto scorta da settimane, voglio solo lavorare. La lite con De Zerbi…”
Jean-Pierre Papin, ex-giocatore di Milan e Marsiglia nonché Pallone d’Oro nel 1991, si è sfogato ai microfoni di “La Provence”.
Caos a Marsiglia, l’ennesimo. Un ambiente storicamente complicato, caldo oltre i limiti del legittimo e con delle inaccettabili ingerenze esterne all’interno della società. Dopo le “denunce” arrivate lo scorso anno dall’allenatore Marcelino, è arrivata quella di Jean-Pierre Papin: ex-attaccante proprio dell’OM ma anche del Milan.
Marsiglia, le parole di Papin
Lo sfogo di Papin è arrivato ai microfoni de “La Provence“, in cui l’ex-Pallone d’Oro si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni shock sulle sue condizioni di lavoro. Infatti, Papin attualmente allena la seconda squadra dell’OM.
“Sono io l’allenatore e non posso permettere che questa persona decida chi siano i miei cinque sostituti. Quando giocatori della prima squadra sono scesi da noi per esigenze di gioco ho sempre rispettato le direttive, ma tutto sembra dipendere da lui. Non ho bisogno di intermediari per comunicare con De Zerbi o il presidente Longoria, ma il problema con questa persona persiste”.
Non è chiaro chi sia la presenza ingombrante a cui fa riferimento Papin, ma tutti gli indizi sembrerebbero portare alla figura di Ali Zarrak. Dirigente considerato molto vicino a Medhi Benatia, attualmente direttore sportivo del club. Poi una chiosa finale, sul fatto che da settimane sia costretto a vivere sotto scorta.
“Da tre settimane davanti a casa mia ci sono tre auto di agenti di sicurezza privata. È una situazione insopportabile. Un giorno sono stato avvicinato da due uomini in moto, che mi hanno intimato di lasciare Marsiglia. Non so se questo sia collegato alla situazione nel club e non mi permetto di pensarlo o di dirlo, ma non accetto che si affermi che non rispetto le direttive della società mentre sto vivendo qualcosa di simile. Così non si può andare avanti: o resto io, o se ne va la persona in questione.”
La replica di De Zerbi
Sull’argomento è intervenuto anche Roberto De Zerbi, sollecitato dai colleghi francesi in merito all’annosa questione. Il tecnico italiano ha commentato la situazione legata all’ex-Pallone d’Oro, provando a svicolarsi da eventuali accuse di coinvolgimento.
“Non ho problemi all’OM, né con lui, né con nessun altro. Se ne avrò uno, sarò il primo a dirvelo. Abbiate solo rispetto e correttezza nei miei confronti. Volevo chiarire un punto importante, sono stato al centro di polemiche legate a Jean-Pierre Papin. Ciò che è stato scritto è falso e inventato, perché io ho un buon rapporto con Papin. Io sono arrivato dopo di lui all’OM. Lo rispetto, per il suo grande passato nel club e anche per la sua età: dato che è più grande di me. Al club ho sempre salutato tutti, dal magazziniere al giardiniere, e non ho problemi con nessuno. Con questa polemica di Papin sono caduto dalla sedia. A volte parlo con Jean-Pierre, ci vediamo raramente per gli orari ma quando ci incontriamo va tutto bene“.
Un caso interno che non contribuisce a rasserenare l’ambiente. Dopo le dichiarazioni di Clauss in estate, che aveva giustificato il suo passaggio agli odiati rivali del Nizza proprio con la volontà di giocare in un ambiente più serene, e le polemiche concernenti proprio De Zerbi: aspramente criticato dalla stampa francese per i risultati della squadra e per il gioco da lei espresso.
Ligue 1
Donnarumma, nuovi attriti con Luis Enrique: il catalano lo manda in panchina con il Lens
Si riapre il “caso” Donnarumma in Francia, dopo la decisione di Luis Enrique di preferirgli Safonov nella gara interna con il Lens.
Il rapporto fra Donnarumma e Luis Enrique non è mai stato idilliaco, anzi. E lo stesso portiere di Castellammare di Stabia non è mai stato particolarmente amato (per usare un vasto eufemismo) oltre le Alpi.
Donnarumma-Safonov, normale turnazione o posto a rischio?
Errori, critiche e l’acquisto estivo di Safonov. Portiere russo per il quale il PSG in estate aveva speso 20 milioni di euro e che sembrava il preludio ad un cambio di gerarchie. Così non è stato, in quanto l’ex-Krasnodar ha giocato soltanto tre partite: quando il numero uno della Nazionale Italiana è stato infortunato. Questo fine a sabato, quando il tecnico catalano ha mandato in panchina Donnarumma: ufficialmente per scelta tecnica.
“Sapevo che avremmo trovato delle difficoltà contro il loro pressing e in questo caso l’unico libero può essere il portiere. Safonov è stato molto bravo, ci ha garantito una certa superiorità numerica e sono contento della sua prestazione: non ha commesso errori. Parliamo di un giocatore molto completo, ma non ho detto che sia meglio di Donnarumma. Tutti devono farsi trovare pronti se vogliono giocare e questo discorso vale per tutti i ruoli.”
Frasi che sono sembrate un “attacco” indiretto all’estremo difensore ex-Milan e che riportano le lancette dell’orologio indietro di un anno. Alla scorsa stagione, quando l’ex-commissario tecnico della Spagna fu ripreso dalle telecamere a inveire contro il suo portiere per la gestione del pallone con i piedi. La scarsa capacità di Donnarumma di partecipare alla costruzione del gioco è un vecchio tarlo nel loro rapporto.
L’acquisto di Safonov è sembrato sin da subito un segnale nei confronti del portiere, che la dirigenza continua a stimare e a proteggere ma da cui, al contempo, si attende risposte concrete. Il possibile dualismo fra i due rievoca ai tifosi parigini vecchi ricordi, quelli della dannosa e deleteria alternanza fra Navas e Donnarumma nell’anno di Galtier. Un “problema” che, sotto la Torre Eiffel, dovranno risolvere subito. O al limite in estate.
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