L’enfant prodige degli allenatori, l’inglese Will Still, si è dimesso con effetto immediato dal ruolo di capo-allenatore del Reims.
Tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, lo Stade de Reims ha reso noto di aver interrotto il proprio rapporto con Will Still. Non si tratta ovviamente di un esonero, ma di una rescissione consensuale approvata da ambo le parti in causa.
Nella giornata odierna, il 31enne allenatore inglese ha incontrato Jean-Pierre Caillot (presidente del club) e Mathieu Lacour (direttore generale) per comunicare loro la propria volontà di non continuare a essere il tecnico del Reims oltre questa stagione.
Il contratto che legava Still al club francese sarebbe scaduto il 30 Giugno del 2025, ma considerata la mancanza di obiettivi (il Reims è aritmeticamente salvo ed è virtualmente impossibile possa qualificarsi per l’Europa) la società ha ritenuto opportuno lasciarlo andare a tre partite dal termine della Ligue 1 .
Il Reims ha abdicato alle proprie velleità europee al termine di un periodo non positivo, dato che non vince in Ligue 1 da cinque partite e, più in generale, ha vinto solo una delle ultime otto partite. Les rouges et blancs non sono certo un habitué delle parti alte della classifica e il rendimento degli ultimi due anni va imputato principalmente allo straordinario lavoro di questo prodigio della scuola allenatori.
La storia di Still la conosciamo tutti. E’ uno degli allenatori più giovani in circolazione, dato che il Reims lo ha nominato primo allenatore nemmeno trentenne e quando non possedeva nemmeno la Licenza UEFA Pro necessaria per allenare un club professionistico.
Questo il club della marna lo sapeva benissimo, ma Still era talmente bravo che il Reims fu disposto a pagare 25 mila euro di multa per ogni panchina non autorizzata sulla panchina del club.
Le prime parole pronunciate dopo l’addio al club sono state ovviamente un sentito ringraziamento per coloro che gli hanno dato la possibilità di costruirsi un nome e una carriera. Poi l’enfant prodige inglese ha strizzato un occhio al sogno di qualsiasi giocatore o allenatore emergente, ovvero la Premier League.
L’ex-giocatore di Football Manager è stato accostato lungamente al Sunderland, ma è difficile che un allenatore così bravo possa accettare di scendere in Championship. Eppure, considerato il livello innegabile e crescente della seconda serie inglese e l’umiltà che contraddistingue Will, non lo si può escludere aprioristicamente.
Aggiornato al 02/05/2024 20:01
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