Passare da Marsiglia a Nizza è di per sé paragonabile ad una dichiarazione di guerra, ma Clauss ci ha messo il carico con la sua presentazione.
Jonathan Clauss si è reso protagonista del trasferimento dell’estate. Non ce ne sono stati molti esempi nella storia del calcio francese di giocatori che hanno effettuato il salto della barricata da Marsiglia a Nizza o viceversa. Una scelta che appare inspiegabile, almeno sin quando non ascolti le sue prime parole.
Il Nizza, sebbene abbia un progetto ambizioso e meritevole di encomio, in questo momento non può garantire nulla in più di Marsiglia. Nemmeno di meno, ma non avrebbe senso lasciare una squadra che ti considera al centro del proprio progetto tecnico se quel progetto è una faraonica campagna acquisti per lottare con il PSG.
Eppure Clauss ha comunque deciso di lasciare Marsiglia dopo due anni e di farlo proprio in un’estate di così forte cambiamento, con l’arrivo in panchina di Roberto De Zerbi e l’acquisto di giocatori di assoluto livello come Brassier, Greenwood e Koné ma anche quello imminente del prodigio Valentin Carboni dall’Inter.
Una vera e propria fuga, giustificata da cosa significa giocare per il Marsiglia. I giocatori dell’OM ne hanno viste di tutti i colori nell’ultima stagione. Da scontri e aggressioni
a feroci contestazioni, culminate con le minacce di morte da parte degli ultras del Marsiglia che hanno portato alle dimissioni di Marcelino e del suo staff. Una situazione surreale, che non si può semplicisticamente spiegare con il buon vecchio “ambiente caldo”.Lo stesso Marcelino si era espresso in maniera lapidaria sull’ambiente marsigliese, affermando come “il club fosse prigioniero degli ultras” e che “questi non avrebbero mai permesso al Marsiglia di diventare un grande club“. Giocare al Vélodrome non è per tutti e, nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Nizza, Clauss ha fatto capire di averne abbastanza. Sebbene neppure Nizza sia un posticino rilassante.
Quantomeno non se indossi la casacca rouge et noir della squadra de la Côte d’Azur. A Nizza Clauss ritroverà il suo mentore Frank Haise. L’allenatore che a Lens lo fece affermare come uno dei migliori laterali della Ligue 1, facendogli meritare la Nazionale Francese. Il passaggio di uno dei migliori giocatori della rosa agli acerrimi rivali contribuirà inevitabilmente ad inasprire ulteriormente un derby che non avrebbe bisogno di altro pepe.
Aggiornato al 31/07/2024 20:19
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