Ligue 1
Il Lione e Paulo Fonseca s’impegnano a dar battaglia

Paulo Fonseca e il Lione non ci stanno ad accettare di buon grado la squalifica che pesa come una spada di Damocle sulla testa del CT. 9 mesi di interdizione dal campo.
9 mesi di interdizione dal campo. Il club francese non considera consona la punizione inferta al suo allenatore; per quanto assolutamente da condannare.
Punizioni così severe – c’è da dire – sono davvero rarissime e questo ha fatto imbestialire il Lione e Paulo Fonseca.
E’ vero che il suo atteggiamento non è certamente stato di esempio. Per chi non fosse informato, si sta parlando del match che il Lione ha disputato contro il Brest.
A dirigere la terna arbitrale quello che poi è diventato famosissimo: Benoit Millot.
Fonseca, in un momento di profondo disappunto e concitazione agonistica, avrebbe puntato dritto verso Millot in uno scontro epocale che lo avrebbe portato a fare un testa a testa con lo stesso.
Un gesto che non è passato in secondo piano e che ha portato ad una decisione durissima: interdizione fino al 15 settembre 2025 all’ingresso negli spogliatoi prima e dopo le partite e con una squalifica fino al 30 novembre 2025 di sedersi in panchina in gare ufficiali.

PAULO FONSECA RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Lione non intende rispettare questa decisione e vuole rivengano rivisti i termini
Il CT portoghese ha sbagliato e molto. Tutto il mondo che ruota intorno al calcio lo ha ben chiaro ma – va detto – è stata una punizione davvero durissima.
Se, in prima istanza, sembrava che il Lione volesse tacere e accettare la decisione. Ora, invece, è sempre più convinto (a partire dal patron John Trextor) che questa punizione sia davvero troppo.
Per ora, quindi, il Lione sta cercando di muoversi in due direzioni: da un lato cercare di ammorbidire la Federcalcio francese per far diminuire la punizione ma non solo.
Il club francese ha intenzione di fare quadrato attorno al suo mister e rivolgersi addirittura al Comitato nazionale olimpico dello sport francese (il Cnosf) per cercare di ridimensionale drasticamente la maxi-punizione.
In favore di Fonseca si sarebbe schierato il proprio team legale ma anche l’allenatore del Nantes, Antoine Kombouaré che ha detto, a L’Equipe che “fino ad ora, quando un allenatore veniva sospeso poteva comunque entrare negli spogliatoiprcima delle partite e dopo l’intervallo. Poteva dare istruzioni anche sugli spacchi:”
Un chiaro riferimento al fatto che questa punizione sarebbe eccessivamente impattante anche e , soprattutto, sulla squadra. “Lui, invece, non ha alcun diritto di fare nulla; penso sia una punizione severa. Così gli impediscono di lavorare e questo potrebbe essere un problema per il futuro, in termini di contratto.”
Episodi di scontro e misure di punizione di questa portata aprono una serie di riflessioni se è giusto il pugno d’uro per disincentivare prossimi episodi, anche a costo di perdere molto denaro, oppure fermarsi e riflettere.
In sunto uno dei grandi problemi del calcio, qualche volta!
Ligue 1
PSG-Nizza, probabili formazioni e dove vederla

La 31esima giornata si aprirà domani sera con la sfida tra PSG e Nizza. Al Parco dei Principi il calcio d’inizio e’ fissato per le 20.45.
Ancora poche giornate all’epilogo della Ligue 1, che ha già deciso il proprio padrone. E’ il PSG di Luis Enrique, vero dominatore di Francia.
La vittoria anticipata del tricolore toglierà gran parte del significato della sfida casalinga contro il Nizza, che aprirà la giornata numero 31.
Solo i costieri, infatti, hanno ancora un obiettivo, ovvero quello di centrare un piazzamento in Champions League.
Qui PSG
L’obiettivo non cambia per il PSG già campione, ovvero quello di mantenere fino alla fine l’imbattibilità.
A quattro giornate dalla fine e’ sempre più vicino questo prestigioso traguardo, che farebbe ulteriore lustro a un cammino senza macchie.
Per portarsi a casa l’ennesima vittoria, Luis Enrique dovrebbe optare per la formazione migliore, con Safanov tra i pali al posto di Donnarumma.
Confermato il quartetto arretrato, con Hakimi, Beraldo, Hernandez e Mbaye.
A centrocampo Zaire-Emery con Lee e Mayulu, con in avanti Goncalo Ramos, ai cui lati dovrebbero agire un Doue in forma smagliante e Barcola.
Qui Nizza
I giochi sono apertissimi in zona Europa, con il Nizza quinto, ma ampiamente in corsa per un posto Champions.
L’occasione sarà quella di stoppare l’imbattibilità del PSG, che però non sembra molto dell’idea di lasciare strada alla squadra di Haise.
A 360′ dalla fine servirà fare più punti possibili, ben sapendo che Lille, Lione, Racing Strasburgo e Olympique Marsiglia non si arrenderanno facilmente.
Probabili formazioni
PSG (4-3-3): Safonov; Hakimi, Lucas Beraldo, Hernandez, Mbaye; Zaire-Emery, Mayulu, Lee; Doue, Ramos, Barcola. Allenatore: Luis Enrique.
Nizza (3-4-3): Bulka; Abdelmonem, Ndayishimiye, Bard; Clauss, Boudaoui, Rosario, Abdi; Guessand, Laborde, Boga. Allenatore: Haise
Dove vederla
La sfida tra PSG e Nizza non sarà visibile in Italia, in quanto nessuna emittente televisiva si e’ aggiudicata i diritti della Ligue 1.
Ligue 1
PSG nella storia: nessuno così bene in trasferta

Il PSG è già Campione di Francia e punta a chiudere il campionato da imbattuto. Ma il pareggio di ieri contro il Nantes ha battuto un record del Milan.
La squadra parigina guidata da Luis Enrique è diventata da poco campione in Ligue 1. Vittoria del titolo ottenuta con 6 giornate d’anticipo attualmente da imbattuto: è il quarto di fila.
Una stagione praticamente perfetta con diversi protagonisti. Gicoatori come Donnarumma, Douè, Barcola, Hakimi, Fabian Ruiz, Dembele, Kvaratskhelia e chi ne ha più ne metta. Tuttavia, gli uomini di Luis Enrique ieri hanno battuto un record durato ben 32 anni.
PSG, sono 39 risultati utili consecutivi in trasferta: nessuno come loro
Ebbene si, il record del Milan di 38 partite imbattute in trasferta (1991-1993) è stato battuto dalla squadra parigina. Nessuno nei top 5 campionati europei ha ottenuto una striscia di imbattibilità in trasferta così lunga.
Per trovare l’ultima sconfitta esterna de Les Parisiens, bisogna tornare indietro addirittura all’11 febbraio 2023 (3-1 contro il Monaco). Dopodichè, 30 vittorie e 9 pareggi, e chissà quanto ancora proseguirà questa striscia storica.
Ligue 1
Marsiglia, De Zerbi porta la squadra in ritiro a Roma

Roberto De Zerbi, tecnico del Marsiglia, ha deciso di portare la squadra in ritiro dopo la larga vittoria per 5-1 contro il Montpellier. L’allenatore ha scelto Roma come meta del ritiro.
Scelta insolita e clamorosa quella fatta da Roberto De Zerbi. L’allenatore del Marsiglia, da tempo in orbita per la panchina del Milan nella prossima stagione, ha deciso di portare la squadra in ritiro in Italia per centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Una decisione, concordata con la dirigenza del club francese, presa già prima dell’ultima gara disputata dall’OM, vinta in modo ampio per 5-1 contro il Montpellier ultimo in Ligue 1. Nelle scorse ore era emerso addirittura che il ritiro potesse continuare fino a fine stagione, ma durerà fino a sabato pomeriggio, alla vigilia della partita contro il Brest. Roma è la meta scelta per il ritiro da allenatore e club.
Marsiglia, i motivi dietro al ritiro
Il motivo dietro la scelta del Marsiglia di allontanarsi dalla città, per andare insolitamente in un’altra nazione, sarebbe quella di cimentare la forza del gruppo a poche giornate dal termine del campionato. L’obiettivo di De Zerbi, condiviso anche dal presidente Pablo Longoria e al direttore sportivo Mehdi Benatia, è quello di evitare distrazioni e cali di tensione come accaduto nel recente passato della squadra. Prima della vittoria contro il Montpellier, il Marsiglia era reduce da 5 sconfitte nelle ultime 7 gare disputate in Ligue 1, che hanno complicato la corsa alla qualificazione alla Champions League e permesso alle contendenti di accorciare in classifica.
L’Olimpique, attualmente 2° in campionato, a 4 giornate dal termine ha 1 punto di vantaggio sul Monaco terzo, e 2 sul Lille quarto. Tra due settimane allo stadio Pierre Mauroy, Lille e Marsiglia si sfideranno in uno scontro diretto che potrebbe risultare decisivo. Questo ritiro rappresenta il tentativo di creare all’interno del gruppo squadra l’ ambiente più favorevole possibile per raggiungere il traguardo, allontanando la squadra dalle pressioni e dalle distrazioni della città francese.
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