In Ligue 1 mancavano tre partite per delineare il 29esimo turno di campionato e una classifica completa: sono state giocate ieri.
Il PSG continua la sua marcia trionfale verso il suo 12esimo titolo di Campione di Francia, il decimo negli ultimi dodici anni. La partita dello Stade du Moustoir può dirsi conclusa già dopo venti minuti, quando Dembélé e Mbappé, con un uno-due devastante nel giro di tre minuti, scrivono due a zero sul tabellino dei marcatori.
E dire che questa partita, nel Novembre della scorsa stagione, era quasi una partita scudetto. Il Lorient padrone di casa perse 2-1, ma spaventò i parigini con la rete di Moffi (che rispose all’iniziale vantaggio siglato da Danilo Pereira) prima del sigillo finale di Neymar che fu un duro colpo per le ambizioni dei bretoni.
Il Lorient terminerà poi la stagione al decimo posto, complice un mercato invernale che ha visto Ouattara e Moffi lasciare la Bretagna, ma nulla che potesse far pensare a un crollo del genere. Les Merlus restano ancorati al penultimo posto della classifica, a tre lunghezze di distanza dal lanciatissimo Metz di Mikautadze.
Non può, però, ancora festeggiare la squadra di Luis Enrique, dato che il Monaco ha “rovinato” (si fa per dire) la festa ai parigini vincendo la sua partita in casa con il Lille. La rete di Fofana vale un’ipoteca sulla prossima Champions League, dato che fra sé e il Nizza i monegaschi, con questa vittoria, hanno messo dieci punti.
Monaco che è cresciuto esponenzialmente nella seconda parte di stagione, dopo un avvio di campionato esaltante e una parte centrale di stagione abbastanza deludente, grazie a una ritrovata solidità difensiva. Quello di ieri sera è il decimo clean sheet stagionale, il quarto nelle ultime sette partite. Una crescita che coincide con la promozione a titolare del polacco Majecki, che ha giocato titolare le ultime otto partite e dato grande sicurezza al reparto.
Sono solo sei i gol subiti in Ligue 1 quest’anno dal polacco (media inferiore agli 0,8 gol subiti per partita) conditi da quattro reti inviolate, contro i 32 in 22 partite (poco meno di 1,5 gol subiti per partita) subiti dall’ex-portiere del Salisburgo Kohn
che per altro ha anche portato a casa meno clean sheet (4) nonostante le 16 partite in più.Il sentitissimo derby del mediterraneo fra Marsiglia e Nizza finisce in parità. Un 2-2 che non serve a nessuna delle due squadre, ma che in qualche modo esemplifica perfettamente le note difficoltà che ambedue le compagini stanno vivendo in questo momento della stagione.
Due squadre incomplete, che riescono a dare l’impressione di essere piene e identitarie soltanto per tratti di partita. Il Nizza va in vantaggio grazie a Moffi, usando l’arma migliore a sua disposizione: ovvero il contropiede. Nella prima mezz’ora il canovaccio del match è chiaro. I padroni di casa, sospinti anche dal canto del Velodrome, fanno la partita. Gli ospiti, invece, si rintanano ordinati sotto la linea del pallone.
Un piano partita in perfetto stile Farioli, che però viene nullificato alla mezz’ora del primo tempo da un destro di fuori area del rientrante Clauss. A quel punto il Nizza, quasi frustrato dall’ennesima occasione in cui non è riuscito a tenere la propria porta inviolata, si butta nervosamente in avanti rischiando di disunirsi.
Tuttavia, alla fine del primo tempo i marsigliesi rimangono in dieci a causa di un discutibile secondo giallo per l’ex-attaccante del Bodo Glimt Moumbagna. Nonostante la superiorità numerica, il Nizza non riesce a diventare padrone della partita come vorrebbe e non riesce a schiacciare il Marsiglia nella sua area di rigore.
La squadra di Gasset trova anche il nuovo vantaggio con Aubameyang, grazie a un rigore destinato a infuocare ulteriormente le già accese polemiche d’Oltralpe sul VAR, prima di essere nuovamente raggiunti da un sinistro da fuori di Bard. Il Marsiglia, sfibrato dai tanti impegni e dall’impossibilità di fare turnazione per via dei troppi infortuni, nel finale si abbassa fisiologicamente, finendo quasi per accontentarsi di un inutile pareggio.
Il Nizza ringrazia il Monaco se non vede scappare i mastini di Lille, ma ogni partita che passa diventa sempre più difficile sperare di poter recuperare quattro punti alla squadra di Fonseca o cinque a quella di Roy. Il Marsiglia invece scivola a cinque punti dal sesto posto del Lens, anche se il settimo (vincolato però all’eventuale vittoria in Coupe de France del PSG) dista solo un punto. Con questa classifica in Ligue 1 e questo ritmo deficitario, è legittimo pensare che l’Europa League possa diventare l’obiettivo numero uno de Les Phoceens.
Aggiornato al 25/04/2024 18:13
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