Ligue 1
Mbappé lascia il PSG: dalle parole di Luis Enrique alla festa d’addio al Parco dei Principi

Kylian Mbappé lascerà il PSG a fine stagione. La conferma ufficiale è arrivata dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Borussia Dortmund.
Au revoir Parigi, bienvenido Madrid
Dall’ufficiosità si è passati all’ufficialità. Il cambio di paradigma lessicale, che ha permesso di passare dall’elefante nella stanza della cui esistenza tutti sono a conoscenza ma di cui nessuno parla a una realtà fattuale, è stato reso possibile dalle dichiarazioni dello stesso Mbappé. Infatti, il fuoriclasse francese (nella giornata di ieri) ha reso nota la propria volontà di non rinnovare il proprio contratto in scadenza con il PSG.
❝È il mio ultimo anno al Paris Saint Germain. Non rinnoverò il mio contratto e la mia avventura qui finirà tra un paio di settimane. Domenica giocherò la mia ultima partita al Parco dei Principi. Provo molte emozioni per i tanti anni in cui ho avuto l’occasione e l’onore di giocare per il più grande club francese, che mi ha permesso di arrivare a questo livello.
Prima di tutto voglio ringrazie tutti i compagni che ho avuto, tutti i tecnici: Emery, Tuchel, Pochettino, Galtier e Luis Enrique. I direttore sportivi Leonardo e Luis Campos, per avermi sempre accompagnato. Grazie a tutti i membri del club che nessuno vede e che meritano il giusto riconoscimento. So di lasciare il club in ottime mani.
È dura e non pensavo sarebbe stato così difficile annunciare di lasciare il mio paese e la Ligue 1. Però ne ho bisogno. Ho bisogno di una nuova sfida dopo sette anni. So di non essere il giocatore più dimostrativo, ma dico grazie ai tifosi per tutto l’amore che mi hanno dato per sette anni. Il PSG è un club che non lascia indifferenti, o lo ami o lo odi. Io non ho rimpianti: è un club che ricorderò per tutta la mia vita. Non giocherò più qui ma continuerò a guardare ogni partita, lo seguirò ancora. Ho provato a dare il meglio di me stesso, sono grato per la vita per tutte le emozioni vissute. Ora dobbiamo alzare l’ultimo trofeo. Ici c’est Paris.❞
Luis Enrique: “Senza Mbappé saremo più forti“
Mbappé ha annunciato il proprio addio al club tramite un lungo e sentito video che il francese ha affidato ai propri canali social. Poco dopo è arrivata anche la conferma di Luis Enrique, che però non ha voluto mostrarsi troppo affranto dall’addio del suo miglior giocatore. Di seguito, le sue parole prima della gara con il Tolosa:
❝Sapevamo tutti da tempo che Kylian Mbappé avrebbe lasciato il PSG. Non cambia nulla per noi e gli auguro tutto il meglio. Non ha ancora detto dove andrà, ma pensiamo sia chiaro. Io rimango convinto che il prossimo anno senza di lui saremo addirittura più forti: segnatevi le mie parole.❞
Sono chiaramente parole di circostanza, in quanto il tecnico catalano sa benissimo che gran parte del giudizio che verte sul suo operato lo si deve al talento del numero sette. Senza la capacità del francese di vincere le partite da solo, l’anti-calcio proposto dallo spagnolo avrebbe portato in dote molti meno elogi.
Mbappé-Real Madrid, i dettagli del contratto
Emergono già i primi dettagli del ricchissimo contratto che legherà Mbappé al Real Madrid. Innanzitutto la durata dell’accordo, che legherà il francese ai blancos sino al 30 Giugno del 2029. Ovviamente questo lo renderà anche il giocatore più pagato della rosa del Real, anche se a Madrid guadagnerà una cifra leggermente inferiore a quella che percepiva a Parigi e quindi su questo è stato di parola.
Kylian passerà dai trenta milioni netti l’anno che percepiva a Parigi (più ricchissimi bonus) ai venti netti che percepirà a Madrid. Una cifra di poco superiore a quella dei big della rosa, ovvero i vari Kross, Vinicius, Bellingham e Modric che però lascerà il club in estate per fare ritorno in patria.
L’affare è talmente vicino alla chiusura che in Spagna si parla già del suo nuovo numero di maglia. Si parla della numero dieci, che come detto in estate verrà lasciata libera dal centrocampista croato, poiché la sua preferita (la sette del suo idolo Cristiano Ronaldo) è occupata da Vinicius. Ci sarebbe sfitta la numero nove, rimasta vacante dopo l’addio di Benzema la scorsa estate, ma che è stata promessa al brasiliano Endrick.
Ligue 1
Marsiglia in crisi: De Zerbi sotto pressione, e la Champions

Stato di crisi per la squadra di Marsiglia: De Zerbi ko per la terza volta consecutiva. E la Champions rischia di allontanarsi.
Situazione sotto pressione per l’allenatore italiano, che ha accusato il sorpasso del Monaco -ora secondo dietro al Psg prossimo vincitore del campionato- e che ora vede sempre più vicina la possibilità di non partecipare alla prossima Champions.
La situazione Marsiglia
La brutta sconfitta di Reims ha infatti spianato la strada al sorpasso del Monaco (vittorioso nello scontro diretto col Nizza) per ottenere la seconda posizione alle spalle del Paris Saint-Germain prossimo alla conquista del campionato. Ma una cosa inquieta De Zerbi e co: alle sue spalle si staglia un quartetto di squadre che nelle prossime 7 giornate mette a repentaglio non soltanto il terzo posto – minimo per riportare l’OM nella competizione europea più importante senza passare dai playoff – ma anche il quarto, che non garantisce di diritto l’accesso al tabellone della prima fase di Champions.
Le altre pretendenti
Nizza, Lille, Strasburgo e il Lione dell’ex allenatore del Milan Paulo Fonseca sono le quattro squadre che insidiano il piazzamento che il Marsiglia si era costruito. Infatti, soprattutto grazie alla regolarità del cammino mantenuto tra la fine di novembre e gennaio aveva infilato una striscia di 7 risultati utili (5 vittorie e 2 pari), proponendosi come alternativa più credibile all’incontrastato dominio del PSG.
Queste certezze hanno cominciato a vacillare col pesante 0-3 di Auxerre. Il dato più strano della stagione dell’OM è proprio l’incostanza di risultati. A fronte di un rendimento importante contro gli avversari di alta classifica (due successi sul Lione, uno contro Lens, Monaco e Nizza), la gran parte dei passaggi a vuoto dell’OM è coincisa contro formazioni di medio-bassa classifica (due volte con l’Auxerre e quella più recente contro il Reims ed una col Lens) o contro rivali partiti non col favore del pronostico come lo Strasburgo.
Marsiglia: il calendario
Il calendario delle ultime 7 partite di Ligue 1 è tutt’altro che semplice. Una serie di ostacoli, infatti, rischiano di complicare l’ottenimento dell’obiettivo richiesto dal club. Domenica prossima, al Velodrome arriva il Tolosa, appuntamento che precede la trasferta/scontro diretto che può valere una stagione contro il Monaco. A seguire poi gli impegni casalinghi col Montpellier ed il Brest, e in trasferta con Lille e Le Havre. L’ultimo impegno stagionale sarà contro il Rennes, in casa. Ventuno punti a disposizione e ancora tutto in gioco, ma con un clima ed un ambiente che inizia a non essere più così favorevole all’allenatore italiano.
Il Roberto furioso
Sono emersi anche dettagli sulla sfuriata dell’allenatore di Brescia. Al termine della partita con il Reims, si sarebbe rivolto verso un gruppo accusato di non avere la giusta mentalità. Dopo tutto questo una nutrita parte della stampa francese e alcuni opinionisti più in vista si sarebbe schierata contro.
Per quanto riguarda De Zerbi, non più in controllo della situazione e sempre più under pressure -volendo citare un pezzo dei Queen– il futuro in Francia sembra ormai molto lontano. Nonostante il contratto col Marsiglia scada nel giugno del 2027, gli insistenti rumors di mercato su un possibile cambio di panchina e sul ritorno in Italia non contribuiscono a rasserenare l’ambiente.
Il Milan attento osservatore.
Ligue 1
Clamoroso, DAZN vuole rescindere l’accordo con il massimo campionato!

Si tratta di una voce clamorosa quella che vorrebbe DAZN in rottura per la trasmissione del massimo campionato di calcio francese. DAZN non vorrebbe nemmeno attendere l’attivazione della sua clausola di uscita, prevista per dicembre.
La Ligue de Football Professionnel la scorsa estate, dopo vari tentativi a vuoto, ha deciso di affidarsi per la trasmissioni delle partite al tandem DAZN – bein Sports.
Al prezzo di 400 milioni di euro DAZN trasmette 8 partite, mentre beIN per 8o milioni più 20 di sponsorizzazione trasmetteva l’ultima rimasta.
DAZN, ferma a 600 mila abbonati, sperava di raggiungere almeno la quota di 1,5 milioni. A gennaio, DAZN ha addirittura ritardato il pagamento della scadenza, criticando la LFP per la mancanza di misure contro la pirateria, la mancanza di trasparenza sul contesto del mercato francese, in particolare sui potenziali abbonati alla Ligue 1, o addirittura la mancanza di apertura dei club alla creazione di contenuti esclusivi.
RMC avanza l’ipotesi di una risoluzione del contratto di DAZN a fine stagione e l’emittente non vorrebbe nemmeno aspettare la sua clausola di uscita dopo due stagioni, che potrà essere attivata il prossimo dicembre. Il suo obiettivo sarebbe quello di sospendere le trasmissioni della Ligue 1 “il più presto possibile”, vale a dire dopo i play-off previsti per fine maggio, e il canale avrebbe già comunicato le sue intenzioni alla LFP.
Ligue 1
Ibrahim Mbaye: chi è il 2008 lanciato da Luis Enrique

In quel di Parigi non si guardano i documenti. Ne è la prova Ibrahim Mbaye, 2008 francese, che contro il Saint Etienne ha messo a referto il suo primo gol.
La partita tra i parigini e la squadra della Loira è finita 6-1. Mbaye è entrato negli ultimi dieci minuti e al 90′ si è fatto trovare a centro area appoggiando in porta il pallone servito da Barcola (due assist in quella partita, 14 stagionali).
Ibrahim Mbaye: il nuovo che avanza?
Ma chi è Ibrahim Mbaye?. Per il classe 2008 sesta presenza in campionato, la settima considerando anche la Coppa di Francia. Stesso anno di nascita di Camarda, rispetto alla punta del Milan è un attaccante esterno che gioca prevalentemente a destra con la possibilità di spostarsi anche sull’altra fascia a piede invertito. Pescato a 10 anni nelle giovanili del Versailles, a febbraio scorso ha rinnovato il contratto fino al 2027. In questa stagione ha avuto un gran rendimento in Youth League: 2 gol e 4 assist in 4 partite. Al Bayern ancora se lo ricordano per una prestazione da protagonista con doppietta e un passaggio decisivo.
Mbaye è solo uno dei giovani talenti francesi (ha anche il passaporto senegalese) che Luis Enrique sta lanciando in prima squadra. Oltre a lui ed escludendo Zaire-Emery ormai già affermato, i riflettori sono accesi soprattutto sul centrocampista classe 2005 Desiré Doué (più di 40 partite stagionali).
Da non dimenticare anche Senny Mayulu (2006, anche lui centrocampista) e al difensore Yoram Zague, classe 2006. Una nuova generazione che sta crescendo per scrivere il futuro, il Psg ha cambiato strategia e dopo aver portato campioni d’esperienza come Messi e Sergio Ramos punta sul vivaio e su un allenatore che storicamente ha sempre saputo valorizzare i giovani.
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