Ligue 1
Montpellier-Monaco, probabili formazioni e dove vederla

Montpellier-Monaco, primo anticipo della 18esima giornata della Ligue 1, mette di fronte la squadra di Gasset e quella di Hutter.
Montpellier virtualmente condannato alla retrocessione in Ligue 2 già a metà stagione. Con soli sei punti conquistati in 17 partite e 10 punti di margine sulla zona salvezza, la permanenza nella massima serie della squadra di Gasset (che non vince una partita dal 10 Novembre) appare una missione erculea. Il Monaco è invece terzo in classifica, ma deve fare i conti con tanti infortuni e con l’eliminazione dalla Coupe de France.
Qui Montpellier
Lacrime e sangue per il Montpellier contro l’Angers, che non solo ha perso uno scontro salvezza vitale (per di più in casa) ma si trova costretto ad ospitare il Monaco senza Kouyaté e Ferri: espulsi nel concitato finale di gara. Se il primo non è un titolare, non si può dire lo stesso del secondo. Nelle ultime settimane Gasset aveva varato un assetto più prudente, inserendo un centrocampista in più e passando dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1.
Senza il capitano è però probabile un ritorno al modulo di partenza, ma andando con ordine in porta ci sarà Lecomte. In difesa pronta la conferma della coppia Omeragic–Sagnan dopo l’infortunio di Maksimovic contro il Lione, che ha fatto terminare anzitempo la stagione dell’ex-Torino e Napoli. Idem dicasi sulle corsie laterali, dove Tchato (a destra) e Sylla (a sinistra) viaggiano verso un’altra maglia da titolari.
In mezzo al campo, come detto, Nzingoula dovrebbe far coppia con Chotard e ricomporre il 4-2-3-1 di inizio stagione. Davanti nessun dubbio sulla presenza di Al-Taamari a sinistra e di Savanier alle spalle dell’unica punta Akor Adams. Senza Maksimovic l’ipotesi 3-4-3 (comunque non da scartare) è improbabile e quindi l’ultima maglia sulla destra se la giocano Tanguy Coulibaly (che rientra dalla squalifica) e Nordin.
Qui Monaco
Emergenza per Hutter, soprattutto in avanti. In porta dovrebbe giocare ancora Kohn, che ha contro-sorpassato nelle gerarchie del tecnico austriaco Majecki: in una stagione dalle porte estremamente girevoli in casa monegasca. Caio Henrique dovrebbe riprendersi il suo posto sulla sinistra, dato che in Coupe de France ha giocato Ouattara, così come capitan Kehrer al centro della difesa: resta da capire chi gli farà spazio.
Salisu è stato il migliore in campo contro il Reims e ha anche segnato il gol che ha portato la partita ai calci di rigore, dove la squadra del Principato è stata poi sconfitta dai Rouges et Blancs. Probabile panchina quindi per uno fra Singo e Vanderson, con quest’ultimo che potrebbe anche giocare a sinistra. Zakaria non era neanche in panchina in coppa e, a meno di nuovi problemi fisici, dovrebbe riprendersi una maglia in mediana.
Più Lamine Camara di Magassa per affiancarlo, è fuori anche Golovin. Davanti, con Balogun ed Ilenikhena out, c’è il solo Embolo a disposizione. In coppa ha giocato il classe 2005 Lucas Michal ed è entrato bene Biereth, appena arrivato dallo Sturm Graz. Occhio anche a Bouabre, che ha fatto un buon esordio da titolare in Ligue 1 con il Nantes. Per Akliouche vale lo stesso discorso di Zakaria. Se sta bene gioca e completa la batteria di fantasisti assieme a Ben Seghir e Minamino, con uno dei due a rischio riposo.
Montpellier-Monaco, probabili formazioni
Montpellier (4-2-3-1): Lecomte; Sylla, Sagnan, Omeragic, Tchato; Chotard, Nzingoula; Al-Taamari, Savanier, Tanguy Coulibaly; Akor Adams.
Monaco (4-2-3-1): Kohn; Caio Henrique, Salisu, Kehrer, Singo; Lamine Camara, Zakaria; Ben Seghir, Minamino, Akliouche; Embolo.
Montpellier-Monaco, dove vederla
Montpellier-Monaco, in diretta Venerdì 17 Gennaio dalle 19:00 allo Stade de la Mosson-Mondial 98, non sarà visibile in Italia, dato che nessuna emittente ha acquistato i diritti della Ligue 1 nel nostro paese.
Ligue 1
Monaco, Akliouche cambia agente: si unisce a HCM Sport

Maghnes Akliouche cambia agente: il talento dell’AS Monaco si affida a HCM Sports Management per il suo futuro nel calciomercato.
Akliouche e il nuovo corso con HCM Sports Management
Il giovane e promettente esterno dell’AS Monaco, Maghnes Akliouche, ha deciso di dare una svolta alla sua carriera calcistica cambiando agente. L’atleta ha scelto di unirsi a HCM Sports Management, una mossa strategica che potrebbe influenzare il suo futuro nel panorama del calciomercato europeo. Questa scelta potrebbe aprire nuove opportunità per Akliouche, sia in termini di visibilità che di potenziali trasferimenti.
L’importanza della scelta di un nuovo agente per il Monaco
Il cambio di agente è un passo cruciale per un calciatore, soprattutto quando si è agli inizi di una carriera promettente. HCM Sports Management vanta un’esperienza consolidata nella gestione di talenti calcistici e potrebbe rappresentare un valore aggiunto per Akliouche. Con il supporto di una nuova agenzia, il giovane giocatore avrà l’opportunità di esplorare nuove sfide e di affermarsi ulteriormente nel calcio internazionale.
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Fonte: l’account X di Schira
#ASMonaco’s winger Maghnes #Akliouche changes agent and joins HCM Sports Management as new agency. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 9, 2025
Ligue 1
Marsiglia, De Zerbi conta su Rabiot: ruolo centrale

Il Marsiglia ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive e rafforza la sua posizione in Ligue 1. Il merito è principalmente di Adrien Rabiot.
L’ombra di una crisi ha recentemente aleggiato sul Marsiglia guidato da Roberto De Zerbi. Ma chi siede sulla panchina di una squadra di tale prestigio deve saper gestire le alte aspettative dei tifosi. Con De Zerbi alla guida, i marsigliesi hanno riacquistato la speranza di qualificarsi per la Champions League.
La squadra è riuscita a risollevarsi dopo tre sconfitte consecutive subite contro Lens, PSG e Reims, vincendo per 3-2 in casa contro un coriaceo Tolosa. Una vittoria di fondamentale importanza nella corsa verso la maggior competizione europea.
Il Marsiglia sembra aver superato la recente “crisi d’identità”. Nel primo tempo della partita contro il Tolosa, la squadra ha mostrato il classico stile di gioco di De Zerbi, basato su possesso palla e qualità, nonostante il pareggio alla fine del primo tempo. Nella ripresa, tuttavia, il Marsiglia è rientrato in campo con maggiore determinazione e grinta, segnando due gol in soli sette minuti e mettendo la partita in discesa.
I leader tecnici Mason Greenwood e Adrien Rabiot hanno giocato un ruolo chiave nella vittoria. Rabiot, in particolare, si è distinto come vero leader in campo, grazie a ottime prestazioni e gol decisivi, probabilmente anche nello spogliatoio, visto che contro il PSG ha anche indossato la fascia da capitano.

Credits Media: OM.fr.
Adrien Rabiot: da svincolato di lusso a top player in Ligue 1
Adrien Rabiot era rimasto senza squadra dopo la fine del contratto con la Juventus, fino a quando a settembre ha trovato l’accordo con il Marsiglia. Da quel momento, il centrocampista è stato un punto di riferimento costante per De Zerbi, che ha sfruttato appieno le sue qualità.
Rabiot ha anche riguadagnato la convocazione in nazionale francese grazie alle sue prestazioni eccellenti. Da quando è arrivato a Marsiglia, Rabiot ha sempre giocato. Ha totalizzato 21 presenze consecutive da 90 minuti, segnando 6 gol in campionato (più uno in Coppa di Francia) e fornendo 2 assist.
Rabiot, decisivo nei momento clou: ha conquistato Marsiglia
Adrien Rabiot ha dimostrato di non avere paura di segnare in momenti cruciali. Ha segnato gol decisivi in scontri diretti contro squadre come Lille, Lione, Angers e Tolosa.
Il Marsiglia guidato da De Zerbi è molto vicino a riconquistare la qualificazione in Champions League grazie anche al ruolo di Rabiot. Il centrocampista ha portato al Marsiglia la sua qualità, forza, inserimenti, gol e grande personalità. In poco tempo, Rabiot è diventato uno dei pilastri del Marsiglia e ha dimostrato di essere un calciatore di altissimo livello, capace di fare la differenza nei momenti più importanti della stagione.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Ligue 1
PSG, la pratica Ligue 1 e’ archiviata: ora la Champions e la ricerca della prima gioia europea

PSG, l’1-0 all’Angers ha consegnato ai parigini la tredicesima Ligue 1 della loto storia. Da adesso l’attenzione andrà tutta alla Champions League.
La scorsa settimana la matematica aveva tradito il PSG, con l’impossibilità di festeggiare, con sette turni di anticipo, la conquista della Ligue 1.
Tempo al tempo, una settimana dopo, i capitolini hanno potuto chiudere finalmente una pratica alla quale andava solo messa la firma finale.
I Luis Enrique Boys si sono messi in banca un campionato dominato dall’inizio alla fine, grazie a una squadra che ha lasciato poco più che le briciole ai propri avversari.

Una visuale del Parco dei Principi
I 24 punti dati al Monaco e i 25 all’Olympique Marsiglia (che ha una partita in meno) danno l’esatta idea di quanto, il PSG, abbia disputato un torneo a parte.
Salutate le grandi stelle, il tecnico ex Barcellona ha plasmato una squadra che ha saputo diventare schiacciasassi e quadrata in ogni reparto.
L’attacco, poi, ha segnato la vera differenza con le altre compagini. Sono 80, infatti, i palloni raccolti dal fondo della rete dai portieri avversari solo in campionato, e con davanti ancora sei appuntamenti per incrementare il bottino.

Ousmane Dembele, attaccante del PSG
Il titolo francese e’, prima di tutti gli altri, un alloro per Ousmane Dembele che, a 27 anni, ha toccato la sua prima gioia in carriera da protagonista.
Gli anni di Barcellona, del cibo spazzatura, delle ramanzine della società e degli infortuni, infatti, sembrano solo un lontano ricordo.
Grande felicità anche per Gigio Donnarumma, all’ennesimo alloro nazionale da quando veste la maglia del PSG.
Tolto il pensiero al campionato, ora le attenzioni saranno indirizzate tutte alla Champions League, dove i parigini proveranno ad arrivare infondo dopo molti anni di tentativi andati a vuoto.
Che possa essere l’anno buono non e’ dato saperlo, ma la vittoria sul Liverpool agli ottavi di finale ha fatto capire che, forse, questo può essere l’anno della definitiva maturazione anche sul palcoscenico europeo.
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