Ligue 1
Paris FC, una storia fatta di sogni e speranze
Il Paris FC ha assaporato l’essenza del calcio dei grandi in questa stagione
Il quinto posto in Ligue 2 ha acceso le speranze di un’intera tifoseria che, oltre le problematiche del club, ha dovuto subire negli ultimi anni l’avanzata economica e calcistica del Paris Saint Germain. Una fetta importante della città è rimasta legata alla propria squadra rivendicando i pochi successi ottenuti e la risalita dopo il fallimento del 2014. Dalla stagione successiva la prima rincorsa alla promozione in Ligue 1 con la consapevolezza di un progetto virtuoso. Pierre Ferracci ha voluto fortemente mister Stephan Gilli con cui si è tolto le prime soddisfazioni. Il play-off conquistato ed un sogno che sembrava difficile.
La sconfitta contro il Rodez è arrivata ai calci di rigore e la beffa è maggiore se si pensa che il pareggio è stato conquistato al novantaseiesimo con la rete di Dablia. L’avversario successivo sarebbe stato di livello, perchè il Saint-Etienne è una squadra forte che vuole tornare alle proprie origini. I biancoverdi sono la seconda compagine più titolata della Francia, dietro solo ai cugini del PSG. Il sogno è quello di portare i tifosi del Charlety nella massima categoria della Francia così da potersi giocare le proprie carte contro chiunque. Il salto di qualità si può vedere, anche, dal raggiungimento degli ottavi di finale della Coupe De France.
Ligue 1
PSG, Safonov brilla. E Donnarumma rischia…
Matvej Safonov è stato scelto a sorpresa da Luis Enrique per difendere i pali del PSG, nella sfida di Champions League con il Bayern Monaco.
Un’incertezza sul gol del vantaggio segnato da Kim, ma anche una parata sontuosa su Musiala nel secondo tempo. La partita di Matvej Safonov non è stato impeccabile e men ché meno esente da errori, ma la sensazione è che la sua presenza dia alla difesa parigina quella sicurezza che le mancava da diversi anni.
PSG, Safonov in rampa di lancio. E Gigio?
Del resto, quando questa estate il PSG aveva speso 20 milioni di euro per acquistare il portiere russo, tutta la Francia sapeva che l’ex-Krasnodar non sarebbe stato un semplice rincalzo. Il rapporto fra il tecnico catalano e Donnarumma non è mai stato idilliaco e il nativo di Castellammare di Stabia è stato spesso messo in discussione lo scorso anno, ma la mancanza di un’alternativa credibile gli ha fatto mantenere il posto da titolare.
Alla luce della prestazione discontinua di ieri sera, non si può dire che Safonov abbia dimostrato di meritare da subito le chiavi della porta del PSG. E non potrebbe essere altrimenti, dato che il russo è ai suoi primi mesi in Europa. Da lui non si può pretendere che sia già meritorio di difendere i pali di una delle squadre più forti del pianeta, cosa che invece viene chiesta all’ex-Milan: il ballottaggio è già di per sé un segnale.
Donnarumma è stato relegato in panchina dopo l’ennesimo errore (con cui aveva spalancato le porte della vittoria all’Atletico Madrid nell’ultimo turno di Champions League) e l’avvicendamento con Safonov può ricordare quello con Tenas nella scorsa stagione, quando il portiere italiano fu sostituito dallo spagnolo dopo il grossolano errore commesso dal numero uno della Nazionale Italiana nella trasferta (seppur vittoriosa) con il Le Havre.
Questa volta, però, non c’è un canterano senza nessuna esperienza nel calcio professionistico a insediare la titolarità di Donnarumma. Bensì un portiere pronto, con enormi margini di miglioramento ma anche capace di fornire grandi garanzie nell’immediato. Già sabato contro il Nantes potrebbe tornare titolare Gigio, ma il ballottaggio andrà avanti per tutta la stagione: fin quando uno dei due non darà piene garanzie.
Ligue 1
Hamed Traoré, dal flop al Napoli alla rinascita all’Auxerre
Vi ricordate di Hamed Junior Traoré? L’ex-gioiellino del Sassuolo (poi flop al Napoli) ora sta facendo sognare l’Auxerre, rivelazione della Ligue 1.
L’Auxerre è salito agli onori della cronaca internazionale per la pesantissima sconfitta (1-3) inflitta al Velodrome al Marsiglia di Roberto De Zerbi, con il tecnico italiano che ha anche minacciato di dimettersi.
Hamed Junior Traoré guida il sogno del neo-promosso Auxerre
Les Bleu et Blanc, però, sono molto più di questo: sono la rivelazione assoluta di questo inizio di stagione in Ligue 1. L’Auxerre, da neo-promosso, è settimo nel campionato francese. Ha infatti totalizzato 19 punti in 12 partite, gli stessi del Lione ed è a tre punti dal quarto posto del Lille: che oggi varrebbe i preliminari di Champions. Inoltre, l’attuale settimo posto potrebbe valere i preliminari di Conference League.
Sebbene i voli pindarici concernenti certe velleità europee potrebbero essere estremamente situazionali e dettati dall’unicità del momento, l’Auxerre è sembrato sin da subito la più convincente fra le tre squadre salite dalla Ligue 2. Erano partiti male, con quattro sconfitte consecutive dopo la vittoria all’esordio contro il Nizza. In generale, l’Auxerre aveva perso cinque delle prime sette gare di campionato ma senza sfigurare.
Da quel momento, però, non si sono più fermati. Sei vittorie nelle ultime otto partite, fra cui le vittorie esaltanti contro il Brest (3-1) e quella con il Marsiglia. In mezzo il pari di Lione (2-2) e la batosta (4-0) rifilata al Rennes, con cui hanno condannato Stephan all’esonero. Risultati dovuti soprattutto alla straordinaria organizzazione di squadra impostata dal tecnico Pelissier, ma anche dalla stella della squadra: l’ex-Sassuolo e Napoli Traoré.
Il talento ivoriano, in prestito dal Bournemouth, ha segnato 6 gol e fornito in assist in 10 gare, avendo saltato le prime due di campionato: con lui in campo la media punti dell’Auxerre è di 1,67 per partita. In estate farà certamente ritorno in Inghilterra, dato che l’Auxerre non potrebbe in nessun caso permettersi di riscattare il suo cartellino, ma forse non per restarci. Oltremanica ha deluso e potrebbe partire, forse per tornare in Italia?
Ligue 1
Marsiglia, De Zerbi: “Gran secondo tempo, Rabiot ci mette passione. Su Pogba…”
Al termine di Lens-Marsiglia, l’allenatore degli ospiti Roberto De Zerbi ha parlato della prestazione dei suoi: in particolare di Adrien Rabiot.
Il Marsiglia si impone per 3-1 sul campo del Lens nella 12a giornata di Ligue 1. A segno Rongier, Luis Henrique e Hojbjerg. La squadra di De Zerbi riscatta la sconfitta casalinga contro l’Auxerre prima della sosta e mantiene il terzo posto in classifica a -3 dal Monaco, che sfiderà la prossima settimana.
Lens-Marsiglia 1-3, le parole di De Zerbi nel postpartita
Al termine della vittoria sul Lens, il tecnico del Marsiglia De Zerbi è stato intervistato da beIN Sports: “Non c’era bisogno di questa vittoria per essere convinto di restare a Marsiglia. Qui è l’ideale, volevo venire a tutti i costi e darò il meglio di me stesso” ha dichiarato l’allenatore italiano sulle voci di un suo addio anticipato dall’OM.
Sulla partita: “Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà, abbiamo sofferto il Lens perché è forte fisicamente. Forse pensavamo alla sconfitta contro l’Auxerre, ma abbiamo lottato. Nel secondo tempo molto meglio, Rongier ha fatto una grande partita. Non capisco perché vinciamo poco in casa, è un gruppo di bravi ragazzi, con l’esperienza di Rabiot e Hojbjerg ma anche molti giovani. Per crescere bisogna giocare bene anche in casa“.
Su Rabiot: “Ha fatto una grande partita, voleva venire qui e ci mette passione. Ho una squadra forte in cui credo. Lo dimostriamo in trasferta, non ancora in casa. C’è bisogno di un giocatore come Rongier per mettere ordine. Rabiot ha giocato a sinistra, cerco di metterli nella loro posizione migliore. Dopo questa partita dovremo confermarci contro il Monaco“.
I rumors su Pogba: “Mi piacciono i giocatori forti ma ad ora non c’è nulla di concreto. Mi piacciono i miei calciatori, li conosco meglio di chiunque altro e ho fiducia in tutti loro” ha concluso De Zerbi. Alla vigilia della partita col Lens, Rabiot invece aveva aperto le porte al suo connazionale: “Consiglio a Pogba di venire al Marsiglia, ha talento e ha grandi abilità fisiche, se è in buona forma rimane un top player. Ma quando non giochi da un po’ è dura tornare ad alti livelli“.
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