Ligue 1
PSG, come si gestiscono le star del calcio? Parla Galtier
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11 mesi fail

L’ex tecnico del PSG Christophe Galtier, oggi all’Al-Duhail SC, racconta in un’intervista a L’Equipe cosa significa gestire non una, ma ben tre stelle.
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Con il PSG, la separazione consensuale c’era stata la scorsa estate. Oggi sulla panchina del club qatariota Al-Duhail SC, Christophe Galtier torna sulla sua unica stagione da allenatore del club parigini in un’intervista a L’Équipe.
Nella quale ha avuto a che fare con tre grandi stelle del calcio: Lionel Messi, Kylian Mbappé e Neymar. Nell0intervista l’ex tecnico si è soffermato a parlare della relazione con questi campioni.
PSG, il rapporto con le star del club: le parole di Galtier
Galtier ha precisato che, quando si ha a che fare con grandi stelle del calcio, ogni gesto e parola ha un effetto amplificato: “Gli scambi avvengono in ufficio, faccia a faccia. Sono molto individuali.
Con questo tipo di giocatori straordinari, la minima reazione, lo sguardo, un sorriso fuori posto, un’occhiata o un gesto assumono proporzioni internazionali, mondiali”.
Poi Galtier porta un esempio di questa sproporzionalità: “Durante la nostra prima partita di Champions League contro la Juventus (finita 2-1 il 6 settembre 2022, ndr), abbiamo vinto e ho sentito che era necessario sostituire Léo Messi alla fine della partita, non per migliorare qualcosa ma per proteggerlo fisicamente. Questa scelta mi sembrava coerente.
Dopo la partita, tutti mi hanno informato che era la prima volta che Messi usciva in una partita di Champions League (con il PSG). È lì che ti rendi conto e ti conferma che stai allenando giocatori che sono molto più che giocatori”.
Galtier: “Le star? Sono persone normali”
Galtier, comunque, garantisce che sono “persone normali, semplici, accessibili, professionali e aperte al dialogo”. Quando era sulla panchina del PSG, comunque era letteralmente ossessionato dall’idea di far giocare insieme in attacco la trinità Messi, Mbappé e Neymar.
Queste le parole di Galtier: “I tre dovevano essere associati e giocare insieme. Penso che non vedremo più niente del genere in Francia. Erano molto performanti, nel gioco e nell’impegno, ma abbiamo perso Neymar (a febbraio). Anche questo, tutti l’hanno dimenticato”.

Maghnes Akliouche cambia agente: il talento dell’AS Monaco si affida a HCM Sports Management per il suo futuro nel calciomercato.
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Akliouche e il nuovo corso con HCM Sports Management
Il giovane e promettente esterno dell’AS Monaco, Maghnes Akliouche, ha deciso di dare una svolta alla sua carriera calcistica cambiando agente. L’atleta ha scelto di unirsi a HCM Sports Management, una mossa strategica che potrebbe influenzare il suo futuro nel panorama del calciomercato europeo. Questa scelta potrebbe aprire nuove opportunità per Akliouche, sia in termini di visibilità che di potenziali trasferimenti.
L’importanza della scelta di un nuovo agente per il Monaco
Il cambio di agente è un passo cruciale per un calciatore, soprattutto quando si è agli inizi di una carriera promettente. HCM Sports Management vanta un’esperienza consolidata nella gestione di talenti calcistici e potrebbe rappresentare un valore aggiunto per Akliouche. Con il supporto di una nuova agenzia, il giovane giocatore avrà l’opportunità di esplorare nuove sfide e di affermarsi ulteriormente nel calcio internazionale.
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Fonte: l’account X di Schira
#ASMonaco’s winger Maghnes #Akliouche changes agent and joins HCM Sports Management as new agency. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 9, 2025

Il Marsiglia ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive e rafforza la sua posizione in Ligue 1. Il merito è principalmente di Adrien Rabiot.
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L’ombra di una crisi ha recentemente aleggiato sul Marsiglia guidato da Roberto De Zerbi. Ma chi siede sulla panchina di una squadra di tale prestigio deve saper gestire le alte aspettative dei tifosi. Con De Zerbi alla guida, i marsigliesi hanno riacquistato la speranza di qualificarsi per la Champions League.
La squadra è riuscita a risollevarsi dopo tre sconfitte consecutive subite contro Lens, PSG e Reims, vincendo per 3-2 in casa contro un coriaceo Tolosa. Una vittoria di fondamentale importanza nella corsa verso la maggior competizione europea.
Il Marsiglia sembra aver superato la recente “crisi d’identità”. Nel primo tempo della partita contro il Tolosa, la squadra ha mostrato il classico stile di gioco di De Zerbi, basato su possesso palla e qualità, nonostante il pareggio alla fine del primo tempo. Nella ripresa, tuttavia, il Marsiglia è rientrato in campo con maggiore determinazione e grinta, segnando due gol in soli sette minuti e mettendo la partita in discesa.
I leader tecnici Mason Greenwood e Adrien Rabiot hanno giocato un ruolo chiave nella vittoria. Rabiot, in particolare, si è distinto come vero leader in campo, grazie a ottime prestazioni e gol decisivi, probabilmente anche nello spogliatoio, visto che contro il PSG ha anche indossato la fascia da capitano.

Credits Media: OM.fr.
Adrien Rabiot: da svincolato di lusso a top player in Ligue 1
Adrien Rabiot era rimasto senza squadra dopo la fine del contratto con la Juventus, fino a quando a settembre ha trovato l’accordo con il Marsiglia. Da quel momento, il centrocampista è stato un punto di riferimento costante per De Zerbi, che ha sfruttato appieno le sue qualità.
Rabiot ha anche riguadagnato la convocazione in nazionale francese grazie alle sue prestazioni eccellenti. Da quando è arrivato a Marsiglia, Rabiot ha sempre giocato. Ha totalizzato 21 presenze consecutive da 90 minuti, segnando 6 gol in campionato (più uno in Coppa di Francia) e fornendo 2 assist.
Rabiot, decisivo nei momento clou: ha conquistato Marsiglia
Adrien Rabiot ha dimostrato di non avere paura di segnare in momenti cruciali. Ha segnato gol decisivi in scontri diretti contro squadre come Lille, Lione, Angers e Tolosa.
Il Marsiglia guidato da De Zerbi è molto vicino a riconquistare la qualificazione in Champions League grazie anche al ruolo di Rabiot. Il centrocampista ha portato al Marsiglia la sua qualità, forza, inserimenti, gol e grande personalità. In poco tempo, Rabiot è diventato uno dei pilastri del Marsiglia e ha dimostrato di essere un calciatore di altissimo livello, capace di fare la differenza nei momenti più importanti della stagione.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Ligue 1
PSG, la pratica Ligue 1 e’ archiviata: ora la Champions e la ricerca della prima gioia europea
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4 giorni fail
06/04/2025
PSG, l’1-0 all’Angers ha consegnato ai parigini la tredicesima Ligue 1 della loto storia. Da adesso l’attenzione andrà tutta alla Champions League.
La scorsa settimana la matematica aveva tradito il PSG, con l’impossibilità di festeggiare, con sette turni di anticipo, la conquista della Ligue 1.
Tempo al tempo, una settimana dopo, i capitolini hanno potuto chiudere finalmente una pratica alla quale andava solo messa la firma finale.
I Luis Enrique Boys si sono messi in banca un campionato dominato dall’inizio alla fine, grazie a una squadra che ha lasciato poco più che le briciole ai propri avversari.

Una visuale del Parco dei Principi
I 24 punti dati al Monaco e i 25 all’Olympique Marsiglia (che ha una partita in meno) danno l’esatta idea di quanto, il PSG, abbia disputato un torneo a parte.
Salutate le grandi stelle, il tecnico ex Barcellona ha plasmato una squadra che ha saputo diventare schiacciasassi e quadrata in ogni reparto.
L’attacco, poi, ha segnato la vera differenza con le altre compagini. Sono 80, infatti, i palloni raccolti dal fondo della rete dai portieri avversari solo in campionato, e con davanti ancora sei appuntamenti per incrementare il bottino.

Ousmane Dembele, attaccante del PSG
Il titolo francese e’, prima di tutti gli altri, un alloro per Ousmane Dembele che, a 27 anni, ha toccato la sua prima gioia in carriera da protagonista.
Gli anni di Barcellona, del cibo spazzatura, delle ramanzine della società e degli infortuni, infatti, sembrano solo un lontano ricordo.
Grande felicità anche per Gigio Donnarumma, all’ennesimo alloro nazionale da quando veste la maglia del PSG.
Tolto il pensiero al campionato, ora le attenzioni saranno indirizzate tutte alla Champions League, dove i parigini proveranno ad arrivare infondo dopo molti anni di tentativi andati a vuoto.
Che possa essere l’anno buono non e’ dato saperlo, ma la vittoria sul Liverpool agli ottavi di finale ha fatto capire che, forse, questo può essere l’anno della definitiva maturazione anche sul palcoscenico europeo.
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