Categorie: Ligue 1

Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla quarta giornata di Ligue 1

Bentornati alla seconda edizione della prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.

A De Zerbi il “Derby del Mediterraneo

Il “Derby del Mediterraneo” non appariva così sbilanciato da anni. Da una parte il Marsiglia, autore di una campagna acquisti faraonica (stile PSG) e squadra più accreditata a rompere l’egemonia parigina sul campionato di Ligue 1. Dall’altra il Nizza, che in estate ha perso i suoi due migliori giocatori e il suo allenatore.

La squadra di De Zerbi è lanciatissima, avendo inciampato solo in casa con il Reims, mentre quella di Haise ha vinto solo una delle prime tre partite di campionato. Il copione della partita ricalca esattamente le aspettative della vigilia, con i padroni di casa dominanti e gli ospiti che provano a non imbarcare acqua.

Il Marsiglia la sblocca sul finire del primo tempo, con la rete dell’ex-Brighton Maupay che sostituisce un indisponibile Wahi, e di fatto la chiude ad inizio secondo tempo. Luis Henrique raccoglie un appoggio di Harit e, con il destro di prima intenzione, trova l’incrocio dei pali alla destra di un incolpevole Bulka.

Il brasiliano, che già aveva dato segnali di vita insperati nella seconda metà della scorsa stagione, è il giocatore maggiormente rivitalizzato dalla cura De Zerbi. Il Marsiglia controlla senza patemi una partita il cui epilogo sembra scritto, quando Cornelius di cui si hanno pochissimi (forse nessuno) esempi nel calcio professionistico.

Già ammonito, il difensore canadese (che il tecnico italiano ha preferito a Mbemba e Gigot senza apparenti ragioni) ignora le sollecitazioni del direttore di gara: che gli intimava di riprendere rapidamente il gioco sugli sviluppi di un calcio di punizione.

Cornelius, però, continua imperterrito la sua opera di ostruzionismo e per questo viene espulso dall’arbitro. E’ la prima volta in dieci anni che vedo un calciatore espulso per perdita di tempo. Il Marsiglia riesce nell’impresa di complicarsi da solo una partita virtualmente finita, regalandosi un finale di grande sofferenza.

Il Nizza, che sin lì non aveva praticamente mai calciato verso la porta di Rulli, ci regala venti minuti di fuoco e sfiora a più riprese il gol che avrebbe riaperto la partita. Tuttavia, gli sforzi dei Rouge Et Noir sono vani. Il Marsiglia vince 2-0 e scavalca nuovamente il PSG, impegnato poche ore dopo nel Saturday Night con il Brest.

Luis Enrique non sbaglia un colpo: tris anche al Brest

Continua il ruolino di marcia, sin qui pressoché perfetto, della squadra di Luis Enrique. Il PSG sin qui non ha minimamente risentito dell’assenza di Mbappé, avendo segnato almeno tre gol a ogni avversario affrontato in Ligue 1. 4 gol al Le Havre; addirittura 6 al Montpellier; 3 al Lille e ora tre anche al Brest.

E dire che i bretoni si erano portati addirittura in vantaggio al Parco dei Principi. Trattenuta vistosa (oltreché ingenua) di Nuno Mendes in area di rigore su Ajorque, con il conseguente penalty che viene realizzato da Del Castillo. Il Brest, dopo un avvio di campionato da incubo, sembra essersi ricordati di essere una delle squadre che nella passata stagione si sono meritate l’accesso alla prima edizione della nuova Champions League.

Les Pirates giocano per larghi tratti del match alla pari dei parigini, che però ristabiliscono le distanze sul finire del primo tempo: quando Dembélé corregge in rete un cross dalla sinistra di Asensio. I padroni di casa iniziano a macinare occasioni, ma per superare un Bizot in serata di grazia i campioni in carica devono fare ricorso al sinistro magico di Fabian Ruiz. Siluro mancino dalla distanza e palla che finisce all’incrocio dei pali.

La partita, di fatto, finisce lì. Il Brest stacca la spina e subisce un gol incredibile: addirittura da calcio d’inizio a proprio favore. Impostazione pigra e lenta del centrale (nonché capitano) Chardonnet, che si fa sottrarre il pallone da Barcola. L’ex-Lione si invola verso la porta e serve l’accorrente Kolo Muani. Bizot è bravissimo anche stavolta, ma la carambola finisce sui piedi di Dembélé che realizza la sua doppietta: PSG ancora primo.

Gli altri anticipi della quarta giornata di Ligue 1

Seconda sconfitta consecutiva per il Lille, che dopo la sconfitta interna con il PSG perde anche in casa del Saint-Etienne neopromosso. Prima vittoria stagionale per Les Verts, che sin qui avevano solo perso: tre sconfitte in altrettante giornate di Ligue 1. Ai padroni di casa basta una rete di Cafaro

in avvio di gara per avere ragione di un brutto Lille, che, fra un viaggio intercontinentale e il richiamo della Champions, rinuncia ancora a David.

Sugli scudi l’ex-Paris FC Davitashvili, autore dell’assist per il gol del vantaggio, che abbiamo avuto modo di ammirare anche agli Europei con la Georgia. Proprio Cafaro avrebbe l’occasione di chiudere definitivamente la contesa, quando mancano circa venti minuti alla fine, ma, lanciato in campo aperto a tu per tu con Chevalier, si fa ipnotizzare dall’enfant prodige francese. Per sua fortuna, però, è un errore che non costa punti ai suoi.

Tutto facile per il Monaco, che continua un cammino sin qui pressoché perfetto. I monegaschi sono a -2 dal PSG e in ex-aequo con la squadra di De Zerbi, nonostante abbiano perso sia Camara che Fofana. Prestazione dominante in casa di un’altra neopromossa, l’Auxerre, con la squadra del Principato che la chiude in mezz’ora.

Prima Kehrer in avvio di partita, poi la rete di Vanderson al 25esimo a mettere la partita in ghiaccio già nel primo tempo. Il solito Zakaria, infine, suggella il risultato nei minuti finali. Resta da capire come i monegaschi gestiranno l’inizio della nuova Champions League, ma questa è una squadra degna di giocarsela con il PSG.

Le partite della Domenica di Ligue 1

La sosta fa bene al Rennes e a Stéphan, che ha modo di lavorare su un nuovo assetto tattico. Infatti il tecnico francese vara un inedito 3-4-3 per la partita con il Montpellier, con l’ex-Atalanta Hateboer spostato in una posizione più congeniale a questa fase della sua carriera: ovvero il braccetto di destra in una linea difensiva a tre.

Il match non ha storia. I bretoni la indirizzano subito nel primo tempo, grazie alle reti di Blas e Kalimuendo in poco più di mezz’ora, e poi la chiudono a metà del secondo, con la prima gioia in Ligue 1 del nuovo acquisto Gronbaek. Padroni di casa che tornano a vincere dopo quasi un mese, ospiti sempre più in fondo alla classifica.

Colpo esterno del Reims sul campo del Nantes, che vince in rimonta una partita che forse non avrebbe meritato di portare a casa. Douglas Augusto illude i canarini, prima del pareggio di Munetsi (tutto nel primo tempo) e della rete di Nakamura che, in pieno recupero, porta in dote tre punti d’oro per Les rouges et blancs.

Primo punto in questo campionato per l’Angers, che strappa un punto in casa dello Strasburgo grazie alla rete di Dieng: ancora alla pervicace ricerca della definitiva consacrazione. Dopo essere (quasi) esploso nelle giovanili del Marsiglia, ha perso la Ligue 1 con la maglia del Lorient e ora vuole tenersela stretta con quella bianconera.

Il Tolosa ci mette un quarto d’ora ad archiviare la pratica Le Havre. Partita che si era inizialmente complicata per i padroni di casa, ma che Les Violets riescono comunque a portare a casa con due reti nel finale. Prima Babicka e poi l’eterna promessa Gboho regalano tre punti che sono ossigeno puro per Carles Martinez.

Lens e Lione non si fanno male: 0-0 al Bollaert-Delelis

Il mistero attorno a Danso s’infittisce. Dopo il drammatic(o) epilogo della trattativa con la Roma, il Lens ha difeso pubblicamente il proprio tesserato. Tuttavia, dopo aver saltato gli appuntamenti con la sua Nazionale, il centrale austriaco viene estromesso dalla lista dei convocati anche per la gara contro il Lione.

Al suo posto confermato Khusanov, che non fa avvertire ai Sang Et Or l’assenza del suo leader difensivo. Sage si mette ancora a specchio e conferma il 3-5-2 per la seconda partita consecutiva, dopo l’esperimento vittorioso contro lo Strasburgo. La partita è aperta ed entrambe le squadre collezionano molte occasioni per sbloccarla.

Da segnalare la parata dell’anno che Brice Samba sciorina al cospetto di Lacazette, allungando (con un colpo di reni pazzesco) sopra la traversa un tiro a botta sicura de Les General. La conclusione è centrale, ma ravvicinata oltreché estremamente violenta. Nel secondo tempo, ai lionesi viene anche annullato un gol ad Orban.

I padroni di casa si confermano al quarto posto in classifica, a quattro punti dalla vetta e a due punti dal terzo posto del Monaco che varrebbe la qualificazione diretta alla prossima Champions League, mentre gli ospiti si tirano fuori dalla zona retrocessione: agganciando il Nizza e scavalcando Brest, Auxerre e Saint-Etienne.

Aggiornato al 16/09/2024 11:24

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