Ligue 1
Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla sesta giornata di Ligue 1

Bentornati alla seconda edizione della prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.
Le partite del Venerdì di Ligue 1
Il Rennes si sveglia troppo tardi, un PSG claudicante cala il tris al Parco dei Principi. Tante assenze (otto) per i parigini, ma a pesare sono soprattutto quelle di Asensio e Vitinha. Luis Enrique ha una panchina ridotta all’osso, con soli sette giocatori a disposizione: fra cui il secondo portiere e quattro ragazzi delle giovanili.
Nonostante la contemporanea assenza di Asensio e Ramos, Kolo Muani va ancora una volta in panchina: al suo posto il tecnico catalano sceglie Kang-In-Lee falso nueve. Stephan è perfettamente consapevole delle difficoltà dei padroni di casa e ordina ai suoi una partita di gestione, volta a logorare lentamente i parigini.
5-4-1, blocco basso e approccio estremamente conservativo. Con l’intento (non dichiarato, ma sottinteso) di voler trascinare la partita sui binari dell’equilibrio il più a lungo possibile: per poi sfruttare l’impossibilità dei padroni di casa di refreshare con forze fresche l’undici in campo. Un piano gara che, però, riesce soltanto a metà.
Il PSG domina e dopo tre minuti si vede già annullato un gol (a capitan Marquinhos) per fuorigioco, la sblocca alla mezz’ora del primo tempo e poi la chiude alla metà del secondo. La doppietta di Barcola e la rete intermedia di Lee indirizzano una partita che i bretoni non riescono a raddrizzare, nonostante un finale di grande orgoglio.
Il Rennes esce effettivamente fuori alla distanza, quando ormai non ha più nulla da perdere, e accorcia le distanze a un quarto d’ora dalla fine grazie a un rigore trasformato dall’ex-Kalimuendo. Nel finale il VAR annulla a Seidu il gol del 2-3, che avrebbe potuto regalarci dieci minuti finali di fuoco, e di fatto chiude così la contesa.
Tonfo tremendo del Brest, che perde 3-0 sul campo dell’Auxerre e inizia nel peggior modo possibile la vigilia di Champions League. Solita partita di dominio territoriale e di gestione del pallone da parte dei bretoni, che però sono molto più perforabili rispetto alla passata stagione: complici anche scelte “cervellotiche” di formazione.
Infatti, Eric Roy si presenta con una variante spregiudicata del suo consueto 4-3-3. Una sorta di 4-1-4-1, con Faivre mezz’ala sinistra (solitamente impiegato nei tre d’attacco) e Camara (spesso trequartista) mezz’ala destra ai lati di Fernandes. Gli ospiti imbarcano acqua da tutte le parti e, nel giro di undici minuti dal 26esimo al 37esimo, i padroni di casa indirizzano il match, per poi chiuderlo nella ripresa con l’ex-Sassuolo Traoré.
Monaco in vetta con il PSG, show di David in Normandia
Lamine Camara eroe a sorpresa della serata del Monaco, che domina in casa contro il Montpellier ma rischia fino all’ultimo di non riuscire a vincere la partita. Ospiti in vantaggio al 16esimo con la rete di Nzingoula e pareggio quasi immediato (32esimo) di Balogun, a iniziare un tiro al bersaglio: sembra questione di tempo.
Eppure la partita non si sblocca, sin quanto Coulibaly (doppia ammonizione) non lascia i suoi in dieci nei minuti di recupero. A quel punto l’ex-Metz (accostato in estate anche alla Lazio) corregge in rete il suggerimento di Embolo e fa esplodere il Louis-II. Hutter primo in ex-aequo con il PSG, aspettando De Zerbi.
Pareggio a reti bianche nel ritorno di Haise al Bollaert-Delelis. Partita in totale controllo dei padroni di casa sino all’espulsione del subentrato Zaroury, che rimedia due gialli in un quarto d’ora. L’assalto degli ospiti nel quarto d’ora finale (6 minuti regolamentari più 9 di recupero) non porta a nulla e fra Lens e Nizza finisce zero a zero.
Tutto facile per il Lille in casa del Le Havre. Mattatore assoluto della serata Jonathan David, che nel primo tempo ha già chiuso la partita con due reti fra il 23esimo e il 35esimo. “A perfect hat-trick” come direbbero gli inglesi, la prima di questa stagione di Ligue 1: primo gol col sinistro nell’area piccola; il secondo al volo con il destro, da opportunista puro; il terzo con un preciso colpo di testa, indirizzato sul secondo palo di Desmas.
La terza rete suggella il risultato (79esimo) e proietta il canadese nell’Olimpo dei suoi parigrado. Infatti, se si prendono in esame soltanto gli attaccanti nati dal 2000 in poi, nei TOP 5 Campionati Europei soltanto Haaland (264) supera David (156) in termini di reti segnate. Il risultato sarebbe potuto essere ancor più rotondo, ma il portiere dei padroni di casa para un rigore ad Angel Gomes all’ultimo minuto di recupero.
Le (altre) partite della Domenica di Ligue 1
Vince in rimonta il Lione (2-1) sul campo del Tolosa. Les Violets avanti con Gboho. I lionesi pareggiano senza mai aver tirato in porta nel primo tempo, grazie all’autorete di Nicolaisen. La squadra ospite cambia però ritmo nella ripresa, quando Sage inserisce Cherki e Fofana passando ad uno schieramento più offensivo: il 4-2-3-1.
Proprio l’ex-Gent trova il gol da tre punti all’ultimo dei cinque minuti di recupero, di fatto al primo (e unico) tiro in porta della partita dell’OL. Continua a stupire il Reims di Elsner, attualmente quarto in Ligue 1 e a due punti dall’approdo diretto in Champions League, grazie alla vittoria netta (3-1) sul campo dell’Angers.
Differenza tecnica enorme quella che i Les Rouge et Blanc sfoderano a domicilio al cospetto dei bianconeri di Dujeux, mai realmente in partita. Match virtualmente in archivio già alla mezz’ora del primo tempo, con il duo nipponico Nakamura-Ito che nel giro di un quarto d’ora (fra il nono minuto e il 25esimo) indirizza la contesa.
Munetsi la chiude nel secondo tempo e la rete di Ferhat a fine partita è il più classico dei consolation goal. Due a due invece fra Nantes e St.Etienne, con i canarini che dilapidano due punti che li avrebbero portati in piena zona Champions. Padroni di casa avanti due a zero, con le reti di Lepenant a inizio partita e di Thomas a inizio secondo tempo. Poi il blackout, con Sissoko che fa doppietta in dieci minuti (57-67) e fa respirare Les Verts.
Esordio amaro per Rabiot, primo k.o. per De Zerbi
Cade per la prima volta in stagione il Marsiglia di Roberto De Zerbi, che cede il fianco in Alsazia in casa di uno Strasburgo sorprendente: sempre più rivelazione di questa Ligue 1. Gli alsaziani si confermano una squadra difficile da piegare, come dimostrato dalla vittoria contro il Rennes e dal pari esterno con il Lille.
In mezzo anche la rocambolesca sconfitta del Groupama contro il Lione, con la squadra di Rosenior che però era avanti 3-1 al 60esimo. Da quel momento, però, lo Strasburgo non ha più perso. Due pareggi (contro l’Angers e, appunto, contro il Lille) e la vittoria di ieri sera: nel Sunday Night contro l’OM.
Una squadra che, al netto delle tre reti subite dalla compagine di Genesio, appare molto solida, nonostante un assetto tattico estremamente spregiudicato. Un 3-2-4-1 volto a scatenare tutto il talento sopito nella rosa, frutto dello scouting d’eccellenza introdotto dalla BlueCo e diretta conseguenza della sinergia in atto con il Chelsea.
Nanasi e Bakwa sono i “quinti” (estremamente atipici e votati all’attacco) di centrocampo, con l’istrionico Diego Moreira convinto in qualche a giocare quasi da terzino sinistro in fase di non possesso. Un capolavoro di convincimento che, se potesse essere replicato anche al di fuori del rettangolo verde di gioco, farebbe molto comodo, vista la progressiva e inesorabile decadenza della diplomazia occidentale.
Il Marsiglia, al contrario, gioca la classica partita “alla De Zerbi“. Tanto possesso palla da parte degli ospiti ma sterile e fine a sé stesso, con un tasso di pericolosità praticamente nullo. Appena tre tiri nello specchio in 97 minuti, con un xG di 0,50. La speranza di tutti gli appassionati di Ligue 1 (oltreché, ovviamente, degli stessi tifosi dell’OM) è che il Marsiglia smetta di essere un filosofico esercizio di stile del suo allenatore.
Difficile capacitarsi del perché De Zerbi abbia scientemente silurato Gigot (oramai ex-capitano della squadra e beniamino della tifoseria) e ostracizzato Mbemba, rimasto a Marsiglia da emarginato e trattato come un appestato senza apparenti ragioni, per poi ridursi a schierare una coppia difensiva improvvisata come quella composta da Cornelius e Kondogbia. Per non parlare di Murillo, nominato (suo malgrado) erede di Clauss.
Il tallone d’Achille del Marsiglia, la vera grande differenza che resiste con il PSG nonostante una campagna acquisti faraonica, sembra proprio la difesa, nonostante a fare impressione sia stata la facilità con la quale lo Strasburgo abbia disinnescato il suo stellare attacco. Di occasioni gli alsaziani ne hanno avute (e tante) ma paradossalmente questo non sembra essere il grattacapo principale in casa OM.
Nel secondo tempo ha fatto il suo esordio anche Adrien Rabiot, ma è una magra consolazione. La speranza è che i suoi tempi in inserimento, la sua gamba e le sue progressioni palla al piede possano regolare dinamismo a una squadra che sin qui in Ligue 1 è apparsa troppo spesso dall’encefalogramma piatto: appiattita da uno stile di gioco invecchiato prematuramente e che ora pare addirittura anacronistico.
Ligue 1
PSG vicino allo scudetto: festa già questa sera?

Luis Enrique a un passo dal primo trionfo in Francia. Il PSG può chiudere i giochi con sette giornate d’anticipo.
Il Paris Saint-Germain è sempre più vicino a conquistare il titolo di campione di Francia per la 13° volta nella sua storia. Allo stato attuale, l’aritmetica autorizza Luis Enrique e i suoi giocatori a prepararsi per una possibile festa già questa sera. Dopo la sfida sul campo del Saint-Étienne, infatti, il PSG potrebbe avere la certezza matematica del titolo, in attesa degli esiti di Reims-Marsiglia e Monaco-Nizza.
Attualmente, dopo 26 giornate di Ligue 1, la formazione parigina domina la classifica con 69 punti, vantando un margine di 19 lunghezze sull’Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi, la più diretta inseguitrice con 49 punti. Più indietro si trovano Monaco e Nizza, appaiate a quota 47 e impegnate nello scontro diretto di questo turno al “Louis II”.
La combinazione per il trionfo anticipato del PSG
La Ligue 1, che come la Bundesliga conta solo 18 squadre, prevede 34 giornate totali. Dopo questa giornata, ne rimarranno solo sette, con un massimo di 21 punti ancora disponibili per ciascuna squadra. Se oggi dovesse verificarsi la combinazione di tre risultati favorevoli, il PSG sarebbe aritmeticamente campione già a fine marzo.
Lo scenario perfetto per la squadra di Luis Enrique prevede la vittoria del PSG sul Saint-Étienne (che lo porterebbe a 71 punti) e la sconfitta del Marsiglia sul campo del Reims. Inoltre servirebbe anche un pareggio nel match tra Monaco e Nizza.
Se tutto andasse in questa direzione, nessuna delle inseguitrici avrebbe più margine matematico per colmare il distacco. Lo scenario finale vedrebbe il PSG a 71 punti, Marsiglia fermo a 49, Monaco e Nizza a 48: con 21 punti rimanenti, il verdetto sarebbe già scritto.
In caso di vittoria del titolo già oggi, il PSG avrebbe così la possibilità di concentrarsi totalmente sul grande obiettivo della stagione: la Champions League. Nei quarti di finale, i parigini affronteranno l’Aston Villa in una sfida che rappresenta un ostacolo insidioso che non deve essere sottovalutata.
Inoltre, se la squadra di Luis Enrique dovesse evitare la sconfitta nelle restanti 7 giornate di campionato, chiuderebbe la Ligue 1 da imbattuta, impresa riuscita in passato alla Juventus di Antonio Conte nella stagione 2011-12 in Serie A.
Ligue 1
Monaco-Nizza, probabili formazioni e dove vederla

Monaco-Nizza, match valido per la 27esima giornata di Ligue 1, mette di fronte i monegaschi (padroni di casa) e Les Rouges et Noir.
Quello fra Nizza e Monaco è un vero e proprio spareggio Champions. Entrambe le squadre, infatti, sono appaiate in ex-aequo a 47 punti: rispettivamente quarta e terza in Ligue 1. La vittoria di una delle due darebbe loro uno slancio non indifferente, ma in caso di pareggio le agguerrite inseguitrici potrebbero approfittarne.
Qui Monaco
Padroni di casa orfani di Teze, Ouattara, Golovin, Magassa e del lungodegente Balogun. In porta il solito ballottaggio fra Kohn e Majecki, con il primo reduce da una gara da titolare contro l’Angers. In difesa dubbio Vanderson, uscito per infortunio proprio contro Les Blanc et Noir. Qualora non dovesse potrebbe scalare sulla destra l’ex Torino Singo, ma occhio all’opzione Diatta: Hutter lo ha impiegato spesso da terzino destro.
Sarebbe però una soluzione ardita, visto il livello dell’avversario e il peso della partita. Più probabile che al fianco di Kehrer si possa rivedere uno fra Mawissa e Salisu (ma possono giocare anche assieme), con Caio Henrique confermato sulla sinistra. A centrocampo attesa la conferma della coppia composta da Lamine Camara (favorito su Al Musrati) e dall’ex Juventus Zakaria, con qualche dubbio in più in avanti.
Akliouche (sulla destra), Ben Seghir (sulla sinistra) e Minamino dietro all’unica punta (l’intoccabile Biereth) sembrano i favoriti. Occhio però ad Embolo, che spesso ha giocato assieme al prodigio danese. Anche se qui vale lo stesso discorso fatto in precedenza per Diatta: visto il peso della partita, è una scommessa improbabile.
Qui Nizza
Molti meno dubbi invece per Haise, che dovrà però rinunciare allo squalificato Bard. Oltre agli infortunati Sanson e Ndombele, che si aggiungono al lungodegente Moffi. In porta ci sarà Bulka, mentre in difesa pochi dubbi sul terzetto composto da Ndayishimiye al centro, Bombito sulla destra e capitan Dante a sinistra.
Sugli esterni Abdi non ha concorrenza e sarà titolare sulla corsia mancina, mentre Clauss è in dubbio. Qualora non dovesse farcela a recuperare, al suo posto giocherà Louchet. A centrocampo pronta la conferma della coppia composta da Santamaria e Boudaoui, favoriti su Rosario, con qualche dubbio in più in avanti.
Laborde dovrebbe essere il titolare, mentre alle sue spalle dovrebbero giocare Guessand e Sofiane Diop. Il franco-marocchino parte avanti nel ballottaggio a tre con Mohamed-Ali Cho e l’ex Atalanta e Sassuolo Boga.
Monaco-Nizza, probabili formazioni
Monaco (4-2-3-1): Kohn; Caio Henrique, Kehrer, Singo, Vanderson; L.Camara, Zakaria; Ben Seghir, Minamino, Akliouche; Biereth.
Nizza (3-4-2-1): Bulka; Dante, Ndayishimiye, Bombito; Abdi, Santamaria, Boudaoui, Louchet; Diop, Guessand; Laborde.
Monaco-Nizza, dove vederla
Monaco-Nizza, in diretta dalle 21:05 di Sabato 29 Marzo allo Stade Louis II, non sarà visibile in Italia, in quanto nessuna emittente televisiva ha acquistato i diritti per trasmettere la Ligue 1 nel nostro paese.
Ligue 1
Reims-Marsiglia, probabili formazioni e dove vederla

Reims-Marsiglia, match valido per la 27esima giornata di Ligue 1, mette di fronte Les Rouges et Blanc (padroni di casa) e la squadra di De Zerbi.
Crisi nera per il Reims, che non ha mai vinto in Ligue 1 nel 2025. Ultima vittoria il 10 Novembre dello scorso anno contro il Le Havre, se si eccettua la gara di Coupe de France contro il Mutzig. Il Marsiglia di De Zerbi invece, dopo aver abiurato le proprie velleità di vertice, deve difendere un posto nelle prime tre.
Qui Reims
Diawara senza Moscardo, Drama, Yaya Fofana, Pefok e il lungodegente Khadra per questa partita. In porta nessun dubbio sulla presenza di Diouf, mentre in difesa viaggiano verso la conferma Sekine (sulla fascia destra) oltre alla coppia difensiva composta da Okumu e Kipre. A sinistra ballottaggio Akieme-Sangui.
Pronto il centrocampo “folto”, con Amadou Koné e Atangana Edoa ai lati di Gbane: che all’occorrenza potrebbe anche abbassarsi fra i due centrali per comporre un abbottonato 5-4-1. Più indietro Patrick, mentre Ito si gioca una maglia con Diakhon sulla destra. Intoccabile Nakamura a sinistra, che però potrebbe agire anche da falso nueve visto l’infortunio del giovanissimo Hafiz Ibrahim: l’alternativa è Oumar Diakité.
Qui Marsiglia
Caso Greenwood nel Marsiglia. De Zerbi lo ha difeso pubblicamente, ma il fuoriclasse inglese va verso la terza panchina consecutiva. In porta ci sarà, come sempre, Rulli, mentre Kondogbia potrebbe tornare a giocare in difesa per ridare pista all’ex Milan Bennacer (in luogo dell’infortunato Hojbjerg) al fianco di Rongier.
Non si tocca capitan Balerdi, con l’ex Lazio Luiz Felipe in ballottaggio con Cornelius per colmare il vuoto lasciato dall’indisponibile Murillo. A sinistra Merlin potrebbe tornare titolare al posto di Dedic, con Luis Henrique confermato sulla fascia opposta. Davanti pronti Rabiot e Bilal Nadir a supporto di Gouiri.
Reims-Marsiglia, probabili formazioni
Reims (3-4-2-1): Diouf; Kipre, Gbane, Okumu; Akieme, A.Kone, Edoa, Sekine; Diakhon, Ito; Nakamura.
Marsiglia (3-4-2-1): Rulli; Kondogbia, Balerdi, Luiz Felipe; Merlin, Bennacer, Rongier, Luis Henrique, Rabiot, Nadir; Gouiri.
Reims-Marsiglia, dove vederla
Reims-Marsiglia, in diretta dalle 17:00 di Sabato 29 Marzo dallo Stade Auguste-Delaune, non sarà visibile in Italia, in quanto nessuna emittente televisiva ha acquistato i diritti per trasmettere la Ligue 1 nel nostro paese.
-
Serie A3 giorni fa
Milan, c’è distanza con Paratici: tutti i motivi dello stop
-
Calciomercato2 giorni fa
Milan, primi contatti per Il Soldato: diverse offerte sulla scrivania di Commisso
-
Le interviste3 giorni fa
ESCLUSIVA CS – Chirico: “Tudor imposto da Elkann, torna Vlahovic dal 1′. Juventus, proverei Gasperini”
-
Serie A7 giorni fa
Milan, il casting e’ sempre più in salita: il veto di D’Amico e i dubbi di Paratici
-
Serie A5 giorni fa
Juventus, quanto costa l’esonero di Thiago Motta? Le cifre
-
Serie A3 giorni fa
FIGC, ufficializzate le date del calciomercato: novità a giugno, si chiude a settembre…
-
Notizie5 giorni fa
Milan, salgono le quotazioni di D’Amico: quale allenatore potrebbe portare
-
Calciomercato5 giorni fa
Galeone: “Allegri non andrà al Milan”