Ligue 1
Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla terza giornata di Ligue 1
Bentornati alla seconda edizione della prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.
Pazzesco a Lione: Strasburgo rimontato da 3-1 a 4-3!
A un passo dal baratro, il Lione alza (di nuovo) la testa. C’è qualcosa di magico nella sinergia vigente fra Pierre Sage e la sua squadra. Un qualcosa che non si può spiegare a chi rifiuta ancora l’esistenza di un misticismo applicato al pallone. Per i primi 235 minuti di questa Ligue 1 si era visto un Lione bruttissimo, preoccupantemente in linea con quello ammirato (si fa per dire) nella prima parte della scorsa stagione.
Un digiuno di reti interrotto soltanto dalla rete di Tolisso, nel recupero del primo tempo, ma la fase difensiva è un salasso. 8 gol subiti in 3 partite e (peggio) la netta sensazione che sarebbe tranquillamente potuti essere di più. Quando Emegha, lanciato a rete Wiley, ha sfruttato il disastroso posizionamento della retroguardia lionese (male sopratutto Caleta-Car, fuori posizione e in netto ritardo) la situazione si era fatta drammatica.
Poi però la scintilla. Sage, subito dopo l’1-3, abiura al 3-5-2 (più conservativo, per mettersi a specchio con lo Strasburgo e cercare di proteggere una difesa parsa sin troppo in apnea nelle prime due uscite) e inserisce dalla panchina i due ragazzini terribili: Fofana e Orban. La partita cambia. Bravo e fortunato il francese, poiché i padroni di casa trovano subito il modo per accorciare le distanze con l’ex-Roma e Arsenal Maitland-Niles.
Botta di Lacazette che Johnsson manda sopra la traversa, ma l’eclettico giocatore inglese è il più lesto di tutti ad avventarsi sulla ribattuta e insacca il tap-in del 2-3. Sono passati appena due minuti dalla rete di Emegha, ma ne passano altri due e il Lione la pareggia. Les General trova proprio Orban, liberissimo al centro dell’area di rigore alsaziana, che pareggia i conti. Il tabellino del Groupama dice 3-3 e il pubblico di casa tracima entusiasmo.
Lacazette non avrà ancora segnato in queste prime tre uscite stagionali di Ligue 1, ma il suo lavoro per la squadra è sempre estremamente prezioso. Il gol che completa la rimonta, però, lo perfezionano assieme i due nuovi entrati. Splendido cross dalla destra di Fofana per Orban, che segna la sua prima doppietta in Ligue 1 e manda in delirio il pubblico del Lione. Dall’Inferno al Paradiso, il Lione si è tirato fuori dalle sabbie mobili in una decina scarsa di minuti.
Negli ultimi venticinque minuti (l’arbitro assegna quasi dieci minuti di recupero) il Lione si mette in trincea, ma resiste e porta a casa i primi punti del suo campionato. Una squadra sicuramente non bella, ma proprio una vittoria così (in casa del Monaco) l’anno scorso diede il là a una delle rimonte più clamorose della memoria calcistica francese. Una vittoria certamente non piena, ma che esemplifica tutte quelle cose che erano mancate nei primi 235 minuti di questo campionato. Voglia, determinazione e volontà di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
De Zerbi suona tre volte, ok Brest e Nantes
Altra vittoria roboante del Marsiglia di De Zerbi, che mette pressione ai parigini in vista della trasferta sul campo del Lille. 3-1 senza storia sul campo del Tolosa, con il match già abbondantemente indirizzato alla mezz’ora del primo tempo. Prima Greenwood che segna due gol in due minuti e poi l’espulsione di Magri.
L’autogol di Cresswell a inizio secondo tempo arrotonda il punteggio, prima che Babicka segni il gol della bandiera al novantesimo. Colpo esterno del Nantes (3-1) sul campo del Montpellier, che continua il suo inizio di campionato sorprendente. Altra prestazione in perfetto stile Kombouare. Solidità difensiva, squadra molto compatta sotto la linea del pallone e ripartenze mortifere. Abline, Simon e Mohamed stendono Le Petit Chelil.
Nel mezzo il gol di Adams, che aveva pareggiato l’iniziale vantaggio dell’ex-Nizza. Si riprende anche il Brest di Roy, che batte 4-0 un St.Etienne in tremenda difficoltà. 3 sconfitte in 3 partite, zero gol fatti e sette subiti per Les Verts. I bretoni accolgono Sima (alla sua prima da titolare con la nuova maglia) e festeggiano la prima rete in maglia rossa di Ajorque. Camara, Del Castillo e Lala suggellano il risultato e i primi punti in Ligue 1.
Le (altre) partite della Domenica di Ligue 1
Prima vittoria stagionale per il Nizza di Haise, che batte 4-1 a domicilio l’Angers nonostante l’inferiorità numerica del secondo tempo. I Rouge Et Noir vanno avanti 2-0 nel primo tempo, poi un’ingenuità di Bombito riapre il match. Secondo giallo, con conseguente espulsione, e rigore trasformato da Abdelli. A quel punto però inizia lo show di Guessand, che segna una doppietta ed evita una sosta particolarmente indigesta al suo tecnico.
Primo stop stagionale per il Monaco, fermato sull’1-1 in casa dal Lens. I Sang Et Or devono ancora fare a meno di Danso, per il quale è stato richiesto un supplemento d’indagine dopo l’epilogo drammatico della trattativa con la Roma, ma sin qui sono la squadra che è riuscita a mettere maggiormente in difficoltà i monegaschi. Gli ospiti giocano una grandissima partita e andrebbero anche in vantaggio con Lascary, ma il VAR annulla la rete.
A quel punto arriva la beffa, con il colpo di testa di Zakaria (su cross di Caio Henrique) che poteva alimentare dei rimpianti nella testa di Still. In pieno recupero, però, l’arbitro assegna un calcio di rigore agli ospiti, che il neo-entrato Frankowski realizza a partita praticamente finita. Un punto meritatissimo per i giallorossi, che impediscono alla formazione di Hutter di rimanere primi in Ligue 1 a punteggio pieno: aspettando il PSG.
Faticano tutte le neopromosse in questo avvio di Ligue 1, con le tre formazioni provenienti dalla Ligue 2 che in tre hanno raccolto appena tre punti in altrettante giornate. Tutti fatti dall’Auxerre alla prima giornata contro il Nizza: sicuramente la più convincente delle tre. Quelli della Borgogna vanno in vantaggio anche in casa del Le Havre, ma si complicano la vita da soli. Prima l’autorete di Owusu e poi l’espulsione dell’ex-PSV Hoever.
Con un tempo intero da giocare undici contro dieci, la squadra di Digard completa la rimonta. Ndiaye prima si vede annullare un gol per fuorigioco dal VAR a inizio secondo tempo, salvo poi realizzare quattro minuti dopo, e infine i padroni di casa chiudono la partita all’ultimo minuto di recupero grazie al rigore di Touré. Perde ancora il Rennes, tristemente fermo alla prestazione d’esordio contro il Lione, 2-1 in casa del Reims di Elsner.
PSG da solo in testa alla Ligue 1: 3-1 a Lille col brivido
Genesio sino a questo momento aveva sempre schierato il suo Lille con un sistema di gioco ibrido. Un modulo in perenne trasformazione, con i giocatori costantemente in movimento. Un modo di stare in campo che poteva essere a tre o a quattro dietro, a seconda delle fasi di gioco e dove gli aghi della bilancia sono esterni e braccetti.
Questa volta, però, il tecnico francese sceglie un atteggiamento più “statico”. Via un cursore (Meunier) e dentro un centrale puro, come Mandi. Il Lille si schiera a tre sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Questo garantisce un simil uomo-contro-uomo in ambo le fasi, permettendo di pareggiare numericamente il PSG.
Durante la prima pressione, i tre avanti (anche se sarebbe più corretto parlare di 2+1, con Haraldsson che parte sulla stessa linea di Gomes e André per poi avanzare la propria posizione) si accoppiano con i tre centrali del PSG: che imposta sempre a tre. Bayo (preferito a David, inizialmente in panchina, dopo le fatiche di coppa) va su Pacho, Haraldsson va su Marquinhos e Zhegrova su Beraldo.
Il 3-5-2 (o 3-4-2-1) di Genesio prevede il kosovaro come seconda punta atipica, dato che l’ex-Basilea parte sempre molto largo sulla destra per lasciare libera la corsia a Tiago Santos. Proprio da una sgroppata del numero 23 arriva l’occasione migliore per i padroni di casa, con lo stesso Zhegrova che serve una palla deliziosa a centro-area addirittura per l’accorrente Diakité: che si era sganciato dalla linea difensiva per concludere l’azione.
La conclusione dell’eclettico centrale francese, però, colpisce il palo interno e rimbalza su Donnarumma, con la carambola che (incredibilmente) non termina la propria corsa in rete. Il canovaccio tattico pensato da Genesio regge sino alla mezz’ora, quando Alexsandro contravviene alla prima regola del difensore: non si scivola mai in area di rigore. Il brasiliano abbocca alle finte di Dembelé e lo mette giù, mandando il PSG dal dischetto.
Vitinha trasforma magistralmente il penalty, con una rincorsa accidentata che pare un mix di quelle di Perotti e Jorginho. E pensare che proprio l’ex-Porto fu il Pomo della Discordia che fece deflagrare lo spogliatoio del PSG ai tempi di Galtier. Vitinha fu il bersaglio dell’invettiva di Neymar, che lo accusò di non avere il livello tecnico per giocare nel PSG. Oggi il portoghese è forse il centrocampista più importante della squadra parigina e uno dei più completi al mondo, mentre il brasiliano è finito a (non) giocare con i cammelli.
Ha avuto ragione (ancora una volta) Luis Enrique a chiedere la cessione dell’ex-Santos appena arrivato, così come ha avuto ragione nell’insistere su Asensio falso nueve anziché chiedere un nuovo centravanti dopo la partenza di Mbappé. Lo spagnolo è perfetto per il gioco del tecnico catalano, grazie alla sua capacità di oscillare fra centrocampo e attacco e di fungere da centravanti-ombra alle spalle delle due ali. La sua visione di gioco e la sua precisione millimetrica in rifinitura sono fondamentali nel mandare Barcola a tu per tu con Chevalier.
L’uomo-contro-uomo voluto da Genesio va in tilt dopo il vantaggio parigino, con il possesso palla degli ospiti che smette di essere pro-attivo (andando in vantaggio decade la necessità di trovare pervicacemente la via delle rete) e inizia a essere sfiancante: mandando sistematicamente a vuoto la pressione de Les Dogues con una serie infinita di scarichi all’indietro. Sorprendentemente, nel secondo tempo Genesio mantiene la difesa a tre ma cambia il sistema di gioco. Si passa quindi dal 3-5-2 a un 3-4-3, con gli ingressi di Sahraoui e Mukau.
Il marocchino dà sicuramente impulsi e vitalità agli attacchi della formazione di casa, ma la partita appare spegnersi progressivamente e senza particolari sussulti. Almeno fino a quando Zhegrova non decide che è ora di riaprire la partita da solo, sciorinando tutto il proprio estro con una rasoiata mancina da fuori area che fulmina Donnarumma. Il Pierre-Mauroy ribolle e quando uno stadio del genere tracima entusiasmo può succedere di tutto. E infatti succede ciò che sarebbe stato impensabile sino a una manciata di minuti prima.
Calcio di punizione battuto dal Lille sulla trequarti, con lo spiovente che trova la sponda di André e la correzione in porta di Santos. Il Lille la pareggia, ma il VAR annulla la rete per fuorigioco. La dinamica dell’azione è molto confusa, ma pare che il laterale portoghese fosse avanti con la punta del piede rispetto alla linea del pallone. Il Lille si butta in avanti alla pervicace ricerca del pareggio, ma nel recupero Kolo Muani suggella il risultato. PSG ancora padrone della Ligue 1 e i prodromi son gli stessi dell’anno scorso: battibili, ma nessuno li batte mai.
Ligue 1
Paris Saint-Germain, Luis Enrique sull’ex Inter “Hakimi è il terzino destro più forte che ho allenato”
Luis Enrique, allenatore del Paris Saint-Germain, nella vigilia del match contro il Lens, ha speso qualche parola d’affetto per Achraf Hakimi.
Ricordiamo che Achraf Hakimi, prima della sua avventura parigina con il Paris Saint-Germain, ha vestito la maglia dell’Inter nella stagione 2020/21, lasciando i nerazzurri proprio per la squadra francese. Nonostante abbia giocato nell’Inter per un solo anno, rimane senza alcuna forma di dubbio, uno dei più grandi rimpianti per il club e soprattutto per tifosi.
A parlare proprio delle sue enormi qualità, è il suo allenatore Luis Enrique, nella vigilia della sfida contro il Lens, che si giocherà oggi alle 17:00.
Le parole di Luis Enrique su Hakimi
Su Achraf Hakimi
Tra tutti i giocatori con cui ho avuto a che fare, è vero che non ho mai incontrato un terzino destro migliore di lui”
Sul potenziale del terzino
Ha margini di crescita, un enorme potenziale, ed è su questa strada. Si sta scoprendo come giocatore, ma anche come uomo, e nonostante la sua giovinezza ha una grande esperienza. Desideriamo che diventi un giocatore di riferimento in campo e fuori. Credo che sia sulla buona strada per questo. Lo vedo sempre meglio, è ancora più forte dell’anno scorso”.
Ligue 1
Nantes-Marsiglia, probabili formazioni e dove vederla
Nantes-Marsiglia è il Monday Night che chiude la decima giornata della Ligue 1. Per De Zerbi e i suoi è una chiamata da non sbagliare.
Dopo la pesantissima sconfitta ne Le Classique contro il PSG, il Marsiglia di Roberto De Zerbi non può più sbagliare. Sei punti dagli acerrimi rivali è una distanza non tollerabile, soprattutto quest’anno, e la stampa locale (che lo ha mai realmente amato) è sul punto già di non perdonargli più nulla. Il Nantes è già un crocevia.
Qui Nantes
I canarini avevano iniziato molto bene la stagione, ma non vincono dalla fine di Agosto. Tre sconfitte e tre pari nelle ultime sei, dodicesimo posto in classifica con dieci punti: a +3 sulla zona retrocessione. In porta prevista la conferma di capitan Lafont, ex-Fiorentina. Nella linea di difesa a quattro, a destra ballottaggio Coco-Amian.
Le altre tre maglie dovrebbero essere già assegnate, con Cozza sulla fascia sinistra e la coppia Zeze-Castelletto al centro dei ranghi. Kombouare ha alternato molto i centrocampisti in questa prima parte di stagione, senza mai trovare realmente la quadra. Molto dipenderà anche dal sistema di gioco: se 4-3-3 o 4-2-3-1.
L’unica certezza è Douglas Augusto. Al suo fianco Gbamin o Chirivella, con la terza maglia che dipenderà dal sistema di gioco. Sorba Thomas (ha giocato a Strasburgo) potrebbe essere confermato in caso di centrocampo a tre, mentre potrebbe tornare titolare Lepenant in caso di ritorno ad una sorta di 4-2-3-1.
C’è anche Mollet per giocare dietro l’unica punta, che sarà Mostafa Mohamed. Sulla destra nessun dubbio sulla presenza di Abline, mentre a sinistra nell’ultima partita ha giocato Kadewere: a causa dell’infortunio di Simon. Qualora il nigeriano non dovesse recuperare, possibile conferma per l’ex-Lione: altrimenti ci sarà lui.
Qui Marsiglia
De Zerbi sin qui ha cambiato molto, senza mai trovare un “undici tipo”. Dopo una sconfitta così pesante è lecito aspettarsi altri stravolgimenti. Le scelte del tecnico italiano sono impossibili da pronosticare, se si eccettua la presenza di Rulli in porta. A destra c’è sempre il solito ballottaggio a tre fra Murillo, Rongier e Lirola.
Al centro dei ranghi difensivi potrebbe tornare titolare Cornelius al fianco di Balerdi, che però ha giocato così male con i parigini da essere tornato oggetto di discussione. Possibile conferma quindi per Kondogbia da difensore centrale. In alternativa Brassier, che potrebbe essere confermato a sinistra: altrimenti c’è Garcia.
A centrocampo Rabiot ed Hojbjerg sono stati i meno peggio, mentre chi non ci sarà sicuramente è Harit per squalifica: dato che è stato espulso nel primo tempo della gara contro i Campioni di Francia. Al suo posto potrebbe giocare Rowe, con Greenwood confermato a destra e Luis Henrique a sinistra. Davanti Wahi è il titolare, ma spesso quest’anno De Zerbi ha sorpreso dando una chance a Maupay: non è da escludere.
Nantes-Marsiglia, probabili formazioni
Nantes (4-2-3-1): Lafont; Cozza, Zézé, Castelletto, Amian; Chirivella, Douglas Augusto; Simon, Lepenant, Abline; Mohamed.
Marsiglia (4-2-3-1): Rulli; U.Garcia, Kondogbia, Cornelius, Lirola; Rabiot, Hojbjerg; Luis Henrique, Rowe, Greenwood; Wahi.
Nantes-Marsiglia, dove vederla
Nantes-Marsiglia, in programma dalle 20:45 di Domenica 2 Novembre allo Stade de la Beaujoire, non sarà visibile in Italia. Questo perché nessuna emittente ha i diritti per trasmettere la Ligue 1 nel nostro paese.
Ligue 1
PSG-Lens, probabili formazioni e dove vederla
PSG-Lens è un match valevole per la decima giornata della Ligue 1, in diretta dalle 17:00 di Sabato 2 Novembre al Parco dei Principi.
Il PSG si è ripreso la testa della Ligue 1, vincendo un Le Classique senza storia (0-3) nell’ultimo turno di campionato. Il Lens, invece, ha perso il sentitissimo derby con il Lille, rimanendo al quinto posto in classifica.
Qui PSG
Settimana senza infrasettimanale per il calcio francese. Luis Enrique potrà quindi schierare il miglior undici possibile, pensando solo a questa partita. Donnarumma confermato in porta, con Hakimi dietro e Nuno Mendes favorito su Lucas Beraldo a sinistra. Pacho e capitan Marquinhos a centrocampo, con Zaire-Emery che dovrebbe essere confermato a centrocampo. Sono poi in tre per le due maglie rimanenti.
Joao Neves potrebbe essere confermato, visto il suo splendido momento di forma. Ballottaggio quindi fra Vitinha e l’ex-Napoli Fabian Ruiz, con il portoghese che ha giocato contro il Marsiglia. Davanti nessun dubbio sulla presenza di Dembélé (a destra) e Barcola (a sinistra), assieme a Kang-In-Lee o Asensio.
Qui Lens
Stesso discorso anche per Will Still, che dovrebbe riproporre una formazione molto simile a quella del derby con il Lille. Al netto degli infortuni, in ultima istanza quello di Frankowski. Scontata la conferma di capitan Samba fra i pali, con la linea a tre che prevederà sicuramente la presenza di Danso e Khusanov da centrali.
La terza maglia se la contendono Gradit e Medina, con quest’ultimo che potrebbe giocare anche più avanti: è in ballottaggio con Chavez. Qualora non dovesse recuperare il polacco spazio a Tom Pouilly, prodotto del centro di formazione dei Sang et Or che nel derby del Nord della Francia è subentrato proprio al suo posto.
A centrocampo due fra Diouf, Thomasson e Fulgini: con i primi due favoriti. Negli ultimi scampoli del derby si è rivisto El Aynaoui. Sulla carta è titolare, ma non giocava da due mesi: bisogna vedere come sta. In attacco attesa conferma per la coppia composta da Sotoca e l’ex-Spezia e Fiorentina Nzola, dietro di loro Zaroury.
PSG-Lens, probabili formazioni
PSG (4-1-2-3): Donnarumma; Nuno Mendes, Pacho, Marquinhos, Hakimi; Zaire-Emery; Joao Neves, Vitinha; Barcola, Kang-In-Lee, Dembélé.
Lens (3-4-1-2): Samba; Medina, Khusanov, Danso; Chavez, Diouf, Thomasson, Pouilly; Zaroury; Sotoca, Nzola.
PSG-Lens, dove vederla
PSG-Lens, in diretta dalle 17:00 di Sabato 2 Novembre dal Parco dei Principi, non sarà visibile in Italia, in quanto nessuna emittente televisiva ha acquistato i diritti per trasmettere la Ligue 1 nel nostro paese.
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