Esteri
Manchester United, il Qatar lo vuole. A tutti i costi
Il Qatar è inarrestabile: oltre ad aver ospitato i Mondiali di calcio più controversi degli ultimi anni, fa incetta di club: dal Psg al Manchester United.
Forte di un’economia miliardaria che non teme spese folli: il Qatar, sul fronte del mercato dei club, è un avversario difficile da battere. E non si ferma di fronte a nessuna difficoltà.
Lo abbiamo visto con il Paris Saint Germain: per acquistare il club di Ligue1, nel 2011, ha accettato anche la cifra gonfiata che gli è stata richiesta dalla proprietà.
In quell’occasione furono commessi, con tutta probabilità, degli illeciti: nel 2022 è trapelata l’idea che siano stati l’ex presidente francese Nicholas Sarkozy e il figlio Pierre ad aiutare la parte venditrice, nella persona del boss del fondo Colony Capital Stephane Bazin, a raddoppiare il prezzo di vendita del club.
All’inizio la richiesta era di 3o milioni di euro; alla fine divenne di 64. In cambio, il Qatar avrebbe ottenuto il sostegno della Francia per l’assegnazione degli ultimi Mondiali. Lo ha svelato la rivista indipendente d’inchiesta Mediapart.
L’interesse per il Manchester United
Comunque sia andata, si può applicare al Qatar la celebre massima pronunciata da Vittorio Alfieri: “Volli, volli, fortissimamente volli“. Come allora volle il Psg, oggi è pronto a tutto per garantirsi la proprietà di un altro top club europeo: il Manchester United.
L’interesse dei qatarioti per il colosso di Premier League è noto già dallo scorso febbraio, quando lo sceicco Jassim Bin Hamad Al Thani, presidente della Qatar Islamic Bank, presentò un’offerta molto congrua per acquisire il club.
Alcune fonti, tra cui il The Guardian, parlarono di un’offerta da 4,5 miliardi di sterline (circa 5,1 miliardi di euro), presentata ufficilamente attraverso la 92 Foundation. Poi, il silenzio.
Solo pochi giorni fa, i giochi sembravano fatti: l’acquirente in pole position pronto ad aggiudicarsi il club sembrava essere il miliardario Jim Radcliffe, proprietario del colosso chimico Ineos e del Nizza (Ligue1).
Radcliffe avrebbe sbaragliato la concorrenza presentando un’offerta pari ad oltre 5,7 miliardi di euro. Ma il Qatar non si fa intimorire da “due spiccioli”: è notizia di stamattina, infatti che avrebbe deciso di fare un rilancio. Fuori tempo massimo.
Qatar, le voci dall’Inghilterra
Secondo quanto riportato dal Telegraph, infatti, il Qatar ha deciso di fare una nuova offerta, destinata a mettere a tacere quelle voci che parlavano della superiorità di quella fatta da Radcliffe.
Le condizioni: la proprietà del 100% del club e l’impegno ad eliminare tutti i debiti in essere del club, creando un fondo separato destinato esclusivamente al club e alla comunità. Tra i lavori che andrebbe a sovvenzionare, ci sono il rinnovamento del centro di allenamento e di Old Trafford.
I possibili problemi per il Psg
L’acquisto del Manchester United da parte del Qatar non sarebbe privo di conseguenze, per il club francese: le regole Uefa, infatti, non consentono a due squadre iscritte alle competizioni europee di appartenere allo stesso proprietario. Quindi, ad esempio, se lo United dovesse prendere parte alla Champions League, non potrebbe farlo anche il Psg (e viceversa).
In Francia, poi, c’è il timore che la nuova proprietà, all’indomani dell’affare, si concentri sul suo nuovo acquisto. Un po’ come un neo genitore tende a dedicarsi di più all’ultimo nato anziché agli altri figli già cresciuti.
Ad ogni modo, rischia di esserci presto un terzo fratellino: il Malaga. Il club spagnolo è già in mani arabe: per la precisione, dello sceicco Abdullah Al-Thani fin dal 2010. Dal 2020, però, il club è sotto amministrazione controllata, per via delle denunce ricevute dallo sceicco e da tre dei suoi figli.
Le accuse: riciclaggio, appropriazione indebita, imposizione di accordi abusivi e gestione scorretta. Perché il Qatar Sports Investments (QSI) possa rilevare la quota di maggioranza della squadra andalusa, l’attuale proprietario deve recuperare il 51% delle quote del club, depositando 9 milioni di euro in tribunale.
Nove come i milioni che il tribunale che ha bloccato in beni in seguito ai problemi finanziari che hanno colpito ultimamente il Malaga. Riuscirà, anche in quest’impresa, il Qatar? Lo scopriremo presto.
Premier League
Nottingham Forest, UFFICIALE: Murillo rinnova fino al 2029
Il centrale brasiliano Murillo ha firmato un nuovo contratto con il Nottingham Forest valido fino al giugno 2029, confermato dal club inglese.
Un Futuro a Lungo Termine per Murillo
Il giovane difensore brasiliano Murillo ha rinnovato il suo contratto con il Nottingham Forest, estendendo il suo impegno con il club fino al giugno 2029. Questa notizia, confermata dal club inglese, segna un passo importante nella carriera del calciatore, che si è detto “orgoglioso di essere in questo club, è un piacere per me”. Il rinnovo sottolinea la fiducia del club inglese nel talento emergente di Murillo, il quale ha dimostrato di essere un elemento chiave per il futuro della squadra.
Le Parole di Murillo e l’Impatto sul Nottingham Forest
Murillo, che ha espresso la sua soddisfazione e orgoglio per la firma del nuovo contratto, rappresenta una risorsa strategica per il club dell’East Midlands. Il club, impegnato a costruire una squadra competitiva per le prossime stagioni, considera il difensore brasiliano un pilastro fondamentale per il suo progetto a lungo termine. La decisione di prolungare il contratto fino al 2029 rafforza l’impegno del Forest nel mantenere e sviluppare i giovani talenti all’interno della squadra.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🌳 Murillo has signed new deal at Nottingham Forest valid until June 2029, confirmed.
“I’m so proud to be at this club, it’s a pleasure for me”, Murillo says. ✨🇧🇷 pic.twitter.com/Z2p4cUXplR
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 21, 2025
Premier League
Manchester City, Haaland sul rinnovo: “Le 115 accuse non hanno inciso, ho fiducia nel club”
Haaland si esprime con sicurezza sulle 115 accuse di violazioni del FFP al Manchester City: “Sono fiducioso che sappiano cosa stanno facendo”.
La fiducia di Haaland nel club
Erling Haaland, stella del calcio mondiale, ha recentemente affrontato la questione delle 115 accuse rivolte al suo club. In una dichiarazione pubblicata sul suo profilo, l’attaccante ha affermato di non aver riflettuto su tali accuse, esprimendo piena fiducia nella gestione del club. Le parole del giocatore norvegese sembrano voler rassicurare i tifosi e mantenere alta la fiducia nell’ambiente, nonostante il momento delicato.
Le ripercussioni per il club
Le accuse rivolte al club, se confermate, potrebbero avere importanti conseguenze. Il supporto pubblico dello scandinavo rappresenta un segnale positivo per l’ambiente, dimostrando come la squadra rimanga unita anche in situazioni di difficoltà. I tifosi attendono con ansia ulteriori sviluppi, sperando che la questione si risolva in maniera favorevole.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔵⚠️ Erling Haaland on 115 charges: “I haven’t thought of that, or anything. I’m confident that the club know what they’re doing”. pic.twitter.com/TEzLaE4pzx
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 21, 2025
Premier League
Wolverhampton, Pereira critica Cunha “È il capitano, ma non sopporto il suo atteggiamento”
Wolverhampton, Vitor Pereira critica l’atteggiamento di Matheus Cunha: “Non tollero il suo linguaggio del corpo”. Il capitano deve dimostrare leadership.
L’allenatore Vitor Pereira ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo al comportamento del capitano Matheus Cunha. Durante una conferenza stampa, Pereira ha sottolineato come, sebbene la frustrazione di Cunha sia comprensibile per un giocatore che desidera vincere, il suo atteggiamento non è accettabile. Pereira ha dichiarato: “Non mi piace il suo linguaggio del corpo”. Queste parole lasciano intendere che l’allenatore si aspetta un cambiamento immediato nell’atteggiamento del giocatore.
Wolverhampton, la leadership in discussione
Essere un capitano comporta non solo la responsabilità di guidare la squadra in campo, ma anche di mantenere un comportamento esemplare. Pereira ha aggiunto: “Capisco la frustrazione ora, ma non la comprenderò la prossima volta”. Questo avvertimento mette in chiaro che Cunha deve lavorare sul suo atteggiamento per mantenere il ruolo di leader all’interno dello spogliatoio. La situazione sarà seguita con attenzione nei prossimi incontri, dove Cunha avrà l’opportunità di dimostrare il suo valore e la sua capacità di leadership.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨👀 Vitor Pereira on Matheus Cunha: “He’s a captain… he can be frustrated as he wants to win but everyone in the dressing room wants to win. I do NOT like his body language”.
“I understand it now, I will NOT understand it next time”, says via @NizaarKinsella. pic.twitter.com/lqr5O60S7K
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 20, 2025
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