Esteri
Manchester United, ten Hag per ora è “salvo” ma occhio a Potter…
La panchina di Erik ten Hag traballa sempre di più dopo che il Manchester United ha terminato il proprio girone di Champions League all’ultimo posto.
Il Girone A della UEFA Champions League 2023-2024, quello del Manchester United per intenderci, era sicuramente un girone difficile ma non impossibile.
Il Galatasaray è un insieme di ottime individualità, ma ancora lontano dall’essere definito una squadra. Il Copenaghen è stata una piacevole sorpresa. Squadra solida e molto ben organizzata, anche se con poche individualità (Bardghji su tutti) realmente da Champions League.
Il Bayern Monaco era chiaramente la squadra più forte del raggruppamento, ma non sta certamente passando un periodo storico brillante come testimonia la fatica che sta facendo in Bundesliga.
I presupposti per arrivare (almeno) secondi nel girone c’erano tutti, se non fosse che questo Manchester United è la risultante naturale di tutte le sue problematiche interne.
Ten Hag prossimo all’esonero?
Negli scorsi giorni, e ne avevo parlato anche io sulle pagine di questa testata, si era parlato a lungo di un esonero imminente di ten Hag. In caso di eliminazione dalla Champions League e di sconfitta domenica sul campo del Liverpool, l’ex-allenatore dell’Ajax sarebbe stato sicuramente silurato.
Invece, stando alle ultime indiscrezioni, pare che un esonero del tecnico olandese attualmente non rientri nell’agenda di Jim Ratcliffe. Non perché le notizie degli ultimi giorni fossero false, ma banalmente perché il neo-proprietario del Manchester United in questo momento ha altri pensieri per la testa.
La posizione di ten Hag è sicuramente traballante e il suo operato sarà monitorato con ancor maggiore attenzione nelle prossime settimane, ma il calendario fitto (come sempre in Inghilterra nel periodo natalizio) scoraggia un immediato ribaltone.

Ten Hag, numeri da horror
Ten Hag salvo quindi? Al momento pare di sì, ma ovviamente non può dormire sonni tranquilli. Intendiamoci: in condizioni normali sarebbe stato sicuramente sollevato dal suo incarico e con effetto immediato.
Ho a lungo parlato, proprio sulle pagine di questa testata, della sfilza di record negativi inanellati dall’olandese in un anno e mezzo di militanza nella sponda rossa di Manchester. Se a quelli già elencati aggiungiamo (come detto) la precoce eliminazione dalla Champions League e l’umiliante tre a zero subito dal Bournemouth il quadretto diventa ben poco edificante.
Un risultato sorprendente per la forma e nei modi in cui è arrivato, tanto da essere già stata definita una delle peggiori umiliazioni della storia recente dello United, ma non per il trend negativo che ha sublimato. Infatti, il Manchester United quest’anno ha più partite perse (12) di quelle vinte (11).
Basti pensare che nei cinque principali campionati europei solo tre squadre hanno perso più partite dello United. Il Burnley e l’Almeria (13) e l’Union Berlino (14). Tre squadre che, nei rispettivi campionati, lottano per non retrocedere.
Le prime sono rispettivamente l’ultima della classe proprio in Premier League e nella Liga Santander, mentre l’Union è 14esimo (a pari merito con il Colonia, che se il campionato finisse oggi disputerebbe i play-out, ma avanti per differenza reti) in Bundesliga. Dodici erano state anche le sconfitte della prima stagione di ten Hag a Old Trafford, ma in sessantadue partite.

Ratcliffe incontra Potter
A dimostrazione di come la posizione di ten Hag sia tutt’altro che solida, in Inghilterra parlano di un “incontro segreto” fra Ratcliffe (in procinto di formalizzare l’acquisto del 25% delle quote azionarie dello United) e l’ex-tecnico del Brighton Graham Potter.
E’ abbastanza ovvio che un allenatore che ha maturato i risultati di cui sopra alla guida di uno dei club più prestigiosi e rinomati del mondo sia in bilico e il suo mancato esonero dipende soltanto dalle contingenze del momento.
Da questo punto di vista ten Hag può ritenersi fortunato e provare a sfruttare il tempo extra che il fato gli ha conferito per provare a invertire la rotta. Certo, il calendario non è dei migliori. Dopo la trasferta di Anfield, i Red Devils saranno di scena all’Olympic Stadium per affrontare il West Ham e poi dovranno vedersela in casa contro il sorprendente Aston Villa di Unai Emery.
A chiudere l’anno ci sarà la trasferta (insidiosa, ma fattibile almeno sulla carta) del City Ground contro il Nottingham Forest. Ma a quel punto per ten Hag potrebbe essere già troppo tardi e la mini-sosta natalizia potrebbe fornire alla nuova proprietà l’assist perfetto per operare la svolta. Con Graham Potter in cima alla lista dei potenziali successori in caso di esonero.
Premier League
Premier League, Boxing Day: una storia secolare
Il giorno di Santo Stefano si gioca in Premier League: è il Boxing Day, il turno festivo poi imitato da altre leghe. Una storia secolare, risalente al 1888.
Il giorno di Santo Stefano, come da tradizione, si gioca in Inghilterra in Premier League e non solo: è il Boxing Day, il turno di campionato festivo poi copiato da altri campionati europei. Un storia ultracentenaria, risalente al 1888.

Premier League: domani è il Boxing Day, storia del turno festivo più famoso d’Inghilterra, dal 1888
Domani è Santo Stefano, il giorno dopo Natale è ormai un appuntamento calcistico soprattutto per il calcio inglese, con la Premier League e non solo che gioca il Boxing Day, il turno festivo che è stato copiato anche in altri campionato, come la nostra Serie B. Una storia davvero ultracentenaria, risalente addirittura dall’inizio del campionato inglese di calcio, cioè dal 1888.
Infatti, nella prima edizione della Football League, il 26 dicembre del 1888 si giocarono due match, il Derby County-Bolton Wanderers e West Brom-Preston North End, da allora più 4000 partite si giocarono in Inghilterra il giorno di Sant0 Stefano. Invece l’origine del nome fu coniato dallo scrittore Charles Dickens nel 1833, ed è nel calendario britannico come festivo dal 1871.
Tra i record, si segnala che ha segnato il maggior numero di gol come Harry Kane ( 10 reti per il giorno di Santo Stefano), il match con più reti è Manchester City-Leicester 6-3 del 2021, mentre il giorno dove si segnarono in tutti i match giocati il maggior numero di gol è quello del 26 dicembre del 1963.
Un vero appuntamento anche per i tifosi, che con le vacanze scolastiche e chiusura degli uffici, gremiscono gli impianti. Anche da noi si gioca per Santo Stefano, la nostra Serie B da diversi anni e anche la Serie A giocò per il 26 dicembre, esattamente nel 1946 con Triestina-Bari.
Esteri
Calcio, ecco in quali campionati si gioca per Natale
In alcuni paesi il calcio non si ferma per Natale: sono i paesi di fede islamica ed anche in Israele, vediamo in quale Nazioni si gioca il 25 dicembre.
In alcuni paesi il calcio non si ferma per Natale: ovviamente sono quelli di fede islamica oppure in Israele, dall’Arabia Saudita alla Libia passando per l’Egitto, vediamo dove si gioca il 25 dicembre.

IL PALLONE DELLA SERIE A 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Calcio, in campo anche per Natale: dall’Arabia Saudita ad Israele passando per l’Egitto, ecco dove si gioca il 25 dicembre
Il calcio si ferma in Europa per il giorno di Natale, ma in altre parti del mondo si scende in campo in 25 dicembre: sono i paesi di fede islamica oppure in Israele, ma anche in Etiopia. Andiamo vedere dove si gioca il 25 dicembre, dall’Arabia Saudita all’Egitto passando per la Libia.
Nel campionato saudita, ben 3 partite sono in programma il 25 dicembre: Al Hazm-Al Feiha, Neom-Al Najma e Al Riyadh- Al Ettifaq. Si gioca anche in Egitto nella Coppa di Lega, in Israele è in scena la Coppa di Stato con in campo Hapoel Tel Aviv e Hapoel Petah Tikva. Anche in Iran si gioca, con due partite del massimo campionato. In campo anche in Siria, con le partite del secondo turno del massimo campionato. Infine, in campo anche in Etiopia, Libano ed Algeria. Ovviamente, riflettori in Arabia Saudita, visto il livello ormai raggiunto della Saudi Pro League.
Premier League
Manchester United-Newcastle, le probabili formazioni e dove vederla
La partita di Premier League Manchester United-Newcastle può regalare molto spettacolo e grandissime sorprese. Scopriamo insieme le probabili formazioni.
Il Manchester United si trova al 7⁰ postoin classifica del campionato inglese, con 31 gol realizzati e 28 subiti (2⁰ miglior attacco insieme all’Arsenal ma 6⁰ peggior difesa).
Il Newcastle è meno bislacco ma nettamente in difficoltà rispetto alla scorsa stagione.
I magpies si trovano all’11⁰ posto in classifica con 23 gol segnati e 22 subiti in 17 giornate di Premier League.

Qui Manchester United
I Red Devils non potranno contare su Bruno Fernandes e, inoltre, 3 giocatori saranno a causa degli impegni in Coppa d’Africa (Diallo, Mazraoui e Mbeumo). Sono da considerare anche gli infortuni di Maguire, Mainoo e De Ligt.
Qui Newcastle
Per quanto riguarda i magpies sono varie le assenze in difesa: Livramento, Trippier, Burn, Botman e Lascelles out. Al loro posto dovrebbero esserci Miley, Schär ed Hall.
Manchester United-Newcastle, le probabili formazioni
Manchester United (3-4-2-1): Lammens; Yoro, Martinez, Shaw; Dalot, Casemiro, Mount, Dorgu; Zirkzee, Cunha; Sesko. All. Amorim
Newcastle (4-3-3): Ramsdale; Miley, Thiaw, Schar, Hall, Tonali, Guimaraes, Raamsey; Murphy, Woltemade, Gordon. All. Howe
Dove vedere Manchester United-Newcastle
La partita inizierà alle 21:00, venerdì 26 dicembre. La diretta sarà offerta da Sky Sport, mentre in streaming la gara sarà visibile su SkyGo e NOW.
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