Esteri
Marsiglia, la condanna degli scontri arriva da ogni fronte

Marsiglia. Dopo la sospensione del match di ieri sera si alza un coro di condanne. Le dichiarazioni dal Ministro degli interni francese al Lione.
C’è chi l’ha definita follia, chi vede in questi fatti la fine del calcio. Sicuramente sono eventi “inaccettabili”. Come li ha definiti il ministro degli Interni francese Gérald Darmanin. E aggiunge che la polizia non ha nulla da recriminarsi. Perché “Spetta al club gestire i suoi tifosi“.
Gli arresti
Sono stati nove gli arresti effettuati in seguito agli scontri che hanno portato anche al ferimento di Fabio Grosso. 12 punti di sutura per il tecnico italiano.
Gli agenti mobilitati erano 500. Il Ministero declina qualsiasi responsabilità: da parte sua la macchina ha funzionato.
I commenti e le condanne sugli scontri di Marsiglia
Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter, ha dichiarato con amarezza: “L’episodio di Marsiglia è gravissimo, che non ha nulla a che vedere con lo sport che amiamo. Sono veramente schifato. Queste cose rovinano e macchiano il nostro sport“.
Anche lo stesso club del Lione ha preso le distanze delle azioni dei suoi tifosi, ritenendole “un comportamento razzista inaccettabile“.
Nel comunicato aggiunge che “Il club ha richiesto i video per identificare gli autori di qualsiasi atto contrario alla legge ma anche contrario ai suoi valori” e la volontà dell’OL “di tenerli lontani dagli spalti“.
Liga
Ancelotti, il Real Madrid lo saluta con onore: ruolo “speciale” in arrivo

Nonostante la sconfitta in Copa del Rey la fiducia è intatta nei confronti del tecnico italiano. Ecco quale potrebbe essere il futuro di Ancelotti nei prossimi tempi.
Nonostante la delusione per la recente sconfitta nella finale di Coppa del Re contro il Barcellona, il Real Madrid non ha perso la fiducia nei confronti di Carlo Ancelotti. All’interno del club madrileno prevale la convinzione che il trofeo sia sfuggito per episodi isolati – due errori individuali, più che una reale inferiorità tecnica o tattica – e che, nel complesso, il cammino stagionale della squadra sia stato positivo.
Dalla Spagna, nei giorni precedenti al Clasico, si erano rincorse voci insistenti su un possibile esonero immediato in caso di fallimento nella sfida contro i blaugrana. Indiscrezioni che, inevitabilmente, avevano rischiato di generare turbolenze negli ultimi scampoli della stagione. Tuttavia, il Real ha deciso di non intervenire a caldo.
Il nuovo futuro di Ancelotti
Come riportato da Relevo, Florentino Perez e la dirigenza hanno optato per la linea della continuità. Ancelotti resterà alla guida della squadra almeno fino alla conclusione della Liga, per poi separarsi in estate.
Il rapporto tra il tecnico emiliano e l’ambiente blanco è infatti improntato al massimo rispetto. “Carletto” ha lasciato un’impronta profonda a Valdebebas, guadagnandosi non solo la stima tecnica, ma anche un affetto sincero all’interno del club. Tanto che, secondo fonti spagnole, il presidente Perez avrebbe già pensato di offrire ad Ancelotti una carica di ambasciatore a vita del Real Madrid, riconoscendo così il suo contributo in questi anni.
Il futuro di Ancelotti appare comunque già scritto. Come confermato anche da The Athletic, il tecnico ha confidato a diversi collaboratori a Madrid che il suo prossimo incarico sarà alla guida della Nazionale brasiliana. La data dell’ultimo saluto è già segnata in rosso sul calendario: il 25 maggio al Santiago Bernabéu contro la Real Sociedad, nell’ultima giornata casalinga di Liga. Sarà “l’ultimo ballo” di Ancelotti con il Real, senza possibilità di disputare il prossimo Mondiale per Club.
La successione è già stata pianificata e il nome forte è quello di Xabi Alonso, attuale tecnico del Bayer Leverkusen e profilo considerato ideale per aprire un nuovo ciclo. Tuttavia, l’ex centrocampista dovrà prima concludere i suoi impegni professionali in America, motivo per cui si prevede una soluzione ad interim. Il nome più probabile è quello di Santiago Solari, già ex allenatore della prima squadra e attuale dirigente, che traghetterebbe il Real nei primi mesi della nuova stagione.
Esteri
Lucija Vrdoljak come il suo idolo Perišić: gol da fuoriclasse in Croazia

Gol spettacolare in Croazia: Lucija Vrdoljak, classe 2003 del Gorica, segna e sogna la Serie A, come il suo idolo Ivan Perišić.
Gol bellissimo nella massima serie del calcio femminile croato. A metterlo a segno è stata Lucija Vrdoljak, classe 2003, talento del Gorica, protagonista nella vittoria per 4-1 contro il Neretva. Un punto fermo della sua squadra nonostante la giovane età, Lucija ha realizzato una rete spettacolare che sta facendo il giro del web.
La maglia numero 44 che indossa non è casuale: il suo idolo è Ivan Perišić, che ha fatto la storia della nazionale croata e ha lasciato il segno anche in Serie A. Come lui, Vrdoljak sogna di arrivare in Italia e costruire lì la propria carriera, spinta dalla stessa grinta e passione che hanno caratterizzato il passato del suo modello.
What a goal in Croatian women’s football top division. Lucija Vrdoljak of Gorica scores against Neretva pic.twitter.com/0YKkuJml5o
— CroatianFootballNews (@CroatianNews) April 28, 2025
Premier League
Premier League: nelle ultime 8 stagioni solo due vincitrici

Si è conclusa la lotta per il titolo in Premier League, con il Liverpool campione d’Inghilterra. Gli ultimi 8 campionati inglesi sono stati dominati da due club.
Il 5-1 del Liverpool contro il Tottenham ieri di ha consegnato la ventesima Premier League ai Reds nella loro storia. Insomma, niente male come primo anno di Slot alla guida del club.
I Reds tornano a vincere il titolo dopo 5 stagioni (2019/2020), dopo essere stati in vetta per quasi tutto il campionato. Le ultime 8 Premier hanno avuto solo due vincitrici del titolo. Una di queste, appunto, il Liverpool.
Premier League, dominio Liverpool-Man City
Dalla Premier 2017/18 solo Liverpool e Man City sono riusciti a laurearsi campioni d’Inghilterra. I Reds hanno trionfato due volte, nel 2019/20 e in questa stagione, mentre i Citzens hanno vinto le altre 6 Premier.
Per quanto riguarda le altre top 5 della Premier, il Chelsea non trionfa dal 2016/17: dalla prima di Conte con i Blues. Il Man Utd non vince la Premier addirittura dal 2012/13, l’ultima stagione con Ferguson alla guida.
L’Arsenal invece non vince la Premier dal 2003/04, con Wenger in panchina: i Gunners all’epoca portarono a casa la Premier da imbattuti.
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