Esteri
Newcastle, conti in rosso e big a rischio: ecco cosa sta succedendo
La mannaia del Financial Fair Play sta per abbattersi sul Newcastle, i cui conti sono finiti nel mirino della Premier League.
Pacchia finita. Nel mio articolo sul “Controllo Statale” della Premier League avevo riportato come la commissione della massima divisione inglese avesse votato quasi all’unanimità una regola che vietava le sponsorizzazioni fittizie.
In sostanza, aziende collegate alla proprietà dei club non potranno più fare da sponsor ai club stessi. Ho detto “quasi” perché due club su venti avevano votato contro. Per la sorpresa di nessuno, parliamo del Newcastle e del Manchester City
Newcastle, quanti big a rischio!
Il trucchetto di utilizzare i fondi appartenenti alla proprietà del club aveva permesso per anni al Manchester City di compiere spese folli, senza mai bilanciarle con un’opera paritaria di player trading in uscita, eludendo in maniera sistematica i controlli del Financial Fair Play inglese.
Ho già parlato approfonditamente di come funziona il FFP in Inghilterra. Se volete saperne di più, vi invito ancora una volta a consultare il vademecum (link sopra) sulla statalizzazione del calcio inglese.
Ciò implica che il PIF (il fondo saudita che controlla il Newcastle) non potrà più iniettare capitali nelle casse del club, mascherandole da sponsorizzazioni, per risanare i bilanci. Una normativa che ha messo alla luce la situazione disastrosa in cui versano i conti dei magpies.
Infatti, come riporta il portale Calcio e Finanza, solo negli ultimi due anni il Newcastle ha riportato un debito complessivo di 146 milioni di euro. Ricordo a tutti che le perdite tollerate in Premier League ammontano a 105 milioni di sterline in un triennio. Ciò implica che il Newcastle ha sforato il tetto massimo già al secondo anno.
Le parole di Darren Eales
Per rientrare nei ranghi e non rischiare sanzioni, il Newcastle dovrebbe registrare entrate tali da abbassare il debito complessivo sotto la soglia di pericolo entro l’estate del 2025.
E soprattutto abbassare le spese. Il ché vuol dire che non solo molti dei big della squadra sono a rischio, su tutti Isak, Botman e Guimarães, ma che sarà estremamente difficile sostituirli dopo averli ceduti a causa dei paletti stringenti imposti al Newcastle dal FFP inglese.
La conferma della delicata situazione in cui versano i conti del club è arrivata direttamente da Darren Eales, amministratore delegato del Newcastle, che già che c’era ha anche sparato a zero sulla nuova normativa.
❝È difficile da ipotizzare, ma se ci venisse offerto un miliardo di sterline per un giocatore nessuno potrebbe contestare che quella cessione non abbia senso. Qualsiasi decisione che prenderemo sarà sempre orientata al beneficio a medio e lungo termine per il club. Il ragionamento vale per qualsiasi giocatore, ovviamente poi dipenderà dalle circostanze che si verranno a creare. È difficile parlare, adesso, nello specifico, ma posso dire che, se vogliamo arrivare dove vogliamo arrivare, a volte è necessario cambiare i propri giocatori.
Se stai sfornando giocatori crei più margine di manovra. Hai un giocatore da 50 milioni di sterline che puoi vendere e ne porti un altro dello stesso valore. Che senso ha farlo? Secondo il Fair Play Finanziario, se vendi un giocatore da 50 milioni di sterline e ne prendi uno identico con 50 milioni di sterline e lo stesso stipendio, quest’ultimo ti costa solamente 10 milioni all’anno per via della quota ammortamento legata al cartellino, quindi stai creando 40 milioni di margine. Questa è la realtà del FPF.❞
Eales non fa nomi e cognomi, ma il principale indiziato alla cessione è proprio il brasiliano ex-Lione. Su Guimarães c’è sempre l’occhio attento e vigile di Luis Enrique, che se n’è perdutamente innamorato durante il doppio confronto fra magpies e PSG. Il giocatore ha una clausola rescissoria da oltre cento milioni di euro, ma i parigini non hanno problemi da questo punto di vista e non è escluso che possano decidere di pagarla già a Gennaio.
Premier League
Manchester United, Eriksen potrebbe partire a gennaio
Ruben Amorim è diventato il nuovo tecnico del Manchester United. Eriksen è tra i possibili partenti, per lui c’è l’interesse del Fenerbahce.
Il tecnico portoghese, arrivato questa settimana al posto di Erik ten Hag, sembra avere le idee chiare. Ha già individuato i possibili partenti che non fanno parte del suo progetto, tra questi presente anche Eriksen. L’ex Inter ha offerte dall’Arabia e dalla Turchia.
Mourinho tiene d’occhio Eriksen
Sul centrocampista danese sembra aver messo gli occhi il Fenerbahce, squadra allenata da Jose Mourinho. I due hanno già lavorato insieme ai tempi del Tottenham, con l’allenatore portoghese che non ha mai nascosto la sua ammirazione per le qualità dell’ex Inter. La società turca sta preparando un’offerta per convincere Eriksen ha lasciare Manchester già a gennaio, in direzione Istanbul. Ipotesi molto probabile visto che per lui non sembra esserci davvero futuro a Old Trafford.
Manchester United, non solo Eriksen in partenza
Amorim vuole gettare le basi per il futuro e, cercare di limitare i danni in questa stagione. Il tecnico portoghese sembra già aver scelto chi non farà parte del suo progetto e che quindi potrebbe cambiare aria già nella prossima finestra di mercato. Oltre Eriksen, ci sono altri 3 giocatori fuori dal progetto Manchester United: Antony, Casemiro e Lindelof. Per tutti e 3 sembrano esserci dei club arabi, con gli ultimi due che sono sul fine carriera e dunque potrebbero accettare la destinazione. Antony invece è probabilmente il più grande flop dell’era moderna ma è ancora molto giovane. Situazione da monitorare con tanti club che hanno cominciato a sondare il terreno.
Premier League
Manchester City, Guardiola rinnova: ora lo seguirà Haaland
Pep Guardiola rinnova con il Manchester City con un contratto fino al 2026 che non prevede clausole rescissorie. Ora è pronto il maxi-rinnovo anche per Haaland.
Il Manchester City e Pep Guardiola proseguiranno la loro storia d’amore. L’allenatore catalano ha firmato un rinnovo di contratto fino al 2026, con un’opzione per estenderlo al 2027. Una decisione che consolida la sua leadership nel club inglese e ribadisce la fiducia reciproca con la proprietà guidata dal presidente Khaldoon Al-Mubarak.
Fonti vicine al tecnico confermano che l’accordo non prevede clausole liberatorie, nemmeno in caso di retrocessione o in relazione alle pesanti accuse che pendono sulla società, ovvero i 115 capi d’imputazione.
L’intesa è stata siglata nei giorni scorsi ad Abu Dhabi, dove Guardiola ha incontrato Al-Mubarak in un blitz strategico. La notizia del rinnovo rappresenta un segnale forte di stabilità per il progetto sportivo dei cityzens, che punta a consolidare il proprio dominio in Inghilterra e in Europa.
Manchester City, il legame chiave con Haaland
La permanenza di Guardiola potrebbe giocare un ruolo decisivo anche per trattenere Erling Haaland. Il norvegese, autore di stagioni straordinarie in maglia biancazzurra, avrebbe accolto con entusiasmo il rinnovo del tecnico. Secondo quanto riportato da The Sun, il Manchester City è pronto a offrire al bomber un contratto quinquennale con un adeguamento economico che potrebbe far impallidire ogni precedente.
Si tratta di una cifra ben oltre i 120 milioni di euro complessivi, bonus esclusi. Un passo che mira a blindare il 24enne norvegese, la cui intesa con Guardiola è considerata cruciale per il futuro del club.
Attualmente Haaland percepisce circa 22 milioni di euro l’anno. L’intenzione della società è non solo quella di prolungare il rapporto con il giocatore oltre il 2027, ma anche di dimostrargli un impegno totale verso il progetto, continuando a costruire una squadra che possa supportarlo al massimo.
Liga
Atletico Madrid, Simeone vicino all’addio?
L’Atletico Madrid non vuole farsi cogliere impreparato per il futuro. E pensa a un possibile sostituto per Simeone, in panchina dal 2011.
L’Atletico Madrid è già al lavoro per prepararsi al futuro post-Diego Pablo Simeone, nel caso in cui il tecnico argentino lasci il club al termine della stagione. Secondo una ricostruzione di Relevo, da circa cinque mesi la società sta esplorando il mercato degli allenatori per non farsi trovare impreparata nel momento in cui l’esperienza del Cholo, iniziata nel 2011, giunga al termine.
Simeone e il momento dell’Atletico Madrid
Relevo sottolinea che nell’ambiente dell’Atletico si respira sempre più una sensazione di stanchezza attorno alla figura di Simeone. Nonostante il rinnovamento della rosa in questa stagione, il tecnico argentino fatica a mantenere il livello competitivo degli anni migliori. Attualmente, l’Atletico è già a sette punti di distanza dalla capolista Barcellona nella Liga, e si trova in ritardo nella classifica generale della nuova Champions League (23° posto), malgrado la recente vittoria a Parigi.
I possibili sostituti di Simeone
Il club sta valutando diverse opzioni per il futuro, anche se il percorso non sarà semplice: Simeone ha firmato un rinnovo fino al 2027 appena un anno fa, un contratto concepito per spalmare il suo ingaggio nel tempo. Tuttavia, il suo futuro potrebbe essere legato alla Premier League, dove avrebbe ricevuto diverse proposte interessanti.
Per sostituirlo, i nomi sul tavolo sono di alto profilo: si parla di Jürgen Klopp, sempre molto stimato dal club, l’icona Fernando Torres, Luis Enrique, Mauricio Pochettino, Unai Emery, Julen Lopetegui e Luis De La Fuente.
Ad oggi, però, quasi tutti gli allenatori citati sono impegnati in progetti sportivi rilevanti, rendendo difficili trattative immediate. “Oggi sarebbe complicato, ma domani…”, conclude Relevo, lasciando aperto ogni scenario.
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