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Premier League, la TOP 20 degli “under-performers”

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In Premier League è stato utilizzato un algoritmo per stabilire matematicamente i giocatori con la resa statistica più bassa.

Come funziona l’algoritmo?

Come base scientifica sono stati utilizzati i dati estrapolati dalla TFG. Un acronimo che sta per Twenty First Group, ovvero un’agenzia di data analyst in ambito sportivo. Utilizzando questi dati, sono state valutate le prestazioni in questi primi nove mesi stagionali di tutti i giocatori di Premier League.

Il metro di paragone utilizzato sono state le performance statistiche degli ultimi due anni, anche se i giocatori in questione non militavano in Premier League nel suddetto arco temporale. E infatti lo scopo dell’indagine statistica era proprio questo: stabilire quali giocatori avessero reso meno rispetto alle aspettative e soprattutto in quale proporzione.

Sulla base di questi dati è stato creato un grafico, il quale attribuisce a ogni giocatore un valore numerico. Più è basso il numero (sono stati utilizzati anche numeri negativi) e peggiore è il rapporto fra la resa effettiva del giocatore rispetto alle aspettative create sulle recenti prestazioni.

Premier League, chi ha reso meno?

L’area dirigenziale del Manchester United è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi anni. Non stupisce quindi che nella TOP 20 degli under-performers ci siano ben tre giocatori dei Red Devils.

Parliamo di Antony, dei tre per distacco il peggiore dato che il valore a egli attribuito è -119, al 15esimo posto, ma anche di Casemiro

(13esimo con un valore di -106 punti) e l’ex-Inter Eriksen: 11esimo con un valore di -97 punti.

Secondo l’algoritmo, il giocatore che ha deluso maggiormente le aspettative rispetto al recente passato è Cullen del Burnley. L’irlandese è lo specchio della squadra di Kompany: la più grande delusione di questa Premier League.

I Claret and Blue avevano fatto ben sperare non solo i propri tifosi ma tutta la stampa britannica, esprimendo un gioco all’avanguardia e dominando il Championship realizzando il quasi-record dei 101 punti in classifica.

Nonostante un mercato estivo faraonico (111 milioni di euro spalmati su 10 giocatori, la seconda campagna acquisti più esosa per una neopromossa nella storia della Premier League dopo i 162 milioni spesi dal Nottingham Forest nella stagione 2022/2023) il Burnley è attualmente 19esimo in classifica.

Il 17esimo posto, che garantisce la salvezza, dista sette punti ed è occupato da un’altra neopromossa: il Luton Town. Della squadra visto lo scorso anno non c’è traccia, soprattutto dal punto di vista del gioco. Vero fiore all’occhiello della vittoriosa campagna in seconda divisione, sul quale addetti ai lavori più o meno credibili si erano affrettati a definire il belga “l’erede di Guardiola“.

Aggiornato al 09/02/2024 13:59

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Pubblicato da
Marco Palleschi Terzoli

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