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All Eyes On Me – il focus sul 14° turno di Premier League 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 14°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Quattordicesimo turno: “Pennyroyal Tea”

All Eyes On Me

SPETTACOLO A ST. JAMES’ PARK

Un match di cartello degno di questo nome, fatto di intensità, idee, giocate, errori e prodezze. Il 3-3 finale è il risultato più giusto, con il Newcastle che riesce a interrompere la striscia di sei sconfitte consecutive negli scontri diretti con il Liverpool.

Alla prima mezz’ora piuttosto equilibrata, seguono sessanta minuti più recupero totalmente folli in cui si susseguono occasioni da una parte e dall’altra come testimoniano i, rispettivamente, 2,09 e 1,99 di xG prodotti. A passare in vantaggio sono i Magpies con una prodezza di Isak che disorienta la marcatura stretta di Van Dijk sull’imbucata di Bruno Guimaraes prima di scaraventare un collo destro di rara potenza sotto la traversa per il suo quinto centro in campionato, il terzo in carriera contro i Reds, che tornano a testa bassa negli spogliatoi per poi aggredire la partita già a inizio ripresa con il pareggio targato Jones, secondo acuto in campionato dopo quello decisivo con il Chelsea, bravo a mettere in porta il cross arretrato di Salah.

Nel momento migliore degli ospiti, costellato da tre occasioni nitide sprecate, la squadra di Howe rimette la testa avanti grazie a una fulminea ripartenza imperniata su cinque passaggi in verticale che si spengono sul destro dell’Everton boy Anthony Gordon, freddo nel mettere a sedere Gomez (schierato al posto dell’infortunato Konaté) e battere Kelleher per la sua terza rete nel torneo.

La reazione dei rossi del Merseyside non si fa attendere e non può che essere guidata da Salah che tra il 68′ e l’83’ ne fa due (uno da rapace con il destro, l’altro da pivot con il mancino partendo da spalle alla porta) arrivando a toccare quota 13 in campionato (nuovo capocannoniere), 27 coinvolgimenti diretti stagionali in gol (15 reti e 12 assist), e 37 partite di Premier League con a referto almeno un gol e un assist (superato il record di Rooney). Entrambe le finalizzazioni arrivano in seguito alla preziosa collaborazione di Alexander-Arnold (61 assist in carriera, nessun difensore ha fatto meglio nella storia del campionato inglese)

Questa volta, però, le meraviglie dell’egiziano non bastano a garantire la vittoria numero 19 in stagione all’armata di Slot, ripresa al 90′ dalla zampata di Schar che mette in porta il piazzato di Bruno Guimaraes sfruttando la lettura totalmente errata di Kelleher.

I Reds perdono, dunque, due punti, ma il vantaggio sulle inseguitrici rimane corposo. Prestazione da cui ripartire per i ragazzi di Howe, finalmente paragonabile a quella di due stagioni fa.

L’ARSENAL ACCORCIA LE DISTANZE, CITY: TRE GOL PER DIMENTICARE

Tre punti dal peso specifico difficilmente calcolabile per l’Arsenal che per la prima volta nella propria storia colleziona quattro vittorie consecutive in campionato contro il Manchester United accorciando a -7 dalla vetta.

Nonostante le importanti defezioni di Gabriel e Calafiori e i conseguenti inserimenti di Kiwior e Zinchenko i Gunners rischiano pochissimo per tutti i 90 minuti, se non a metà ripresa con l’incornata di De Ligt cancellata da un grande intervento di Raya.

A dirla tutta i padroni di casa iniziano seriamente a impensierire la difesa ospite nella ripresa con le iniziative di Saka e Odegaard da cui nascono innumerevoli corner, la chiave di volta del match, ma anche dell’ultimo anno dell’Arsenal. L’1-0, infatti, arriva al 54′ proprio dalla bandierina con la traiettoria disegnata da Rice e messa in porta dalla spizzata di Timber alla prima gioia in maglia londinese. Il raddoppio giunge dopo esattamente 19 minuti in seguito a una vera e propria supremazia: l’angolo di Saka si spegne sul secondo palo dove trova la sponda di Thomas Partey che agevola la correzione sotto porta di Saliba, a secco dall’11 febbraio, che fa le veci del suo compagno di reparto Gabriel, vero specialista su questo fondamentale. Le reti dei Gunners da corner dall’inizio della scorsa stagione salgono a quota 22, una vero e proprio marchio di fabbrica.

Può sorridere, dunque, Arteta che colleziona il quarto successo di fila, mentre Amorim incappa nella prima sconfitta sulla panchina dello United interrompendo una striscia di 34 risultati utili consecutivi in gare di campionato (l’ultimo k.o. risaliva al dicembre 2023 in uno Sporting 2-3 Vitoria Guimaraes, dopodiché sono arrivate 31 vittorie e 3 pareggi). I Red Devils tornano a incassare due reti da calcio d’angolo per la prima volta dal gennaio 2014 (vs Chelsea). Unica consolazione l’esordio del maxi acquisto Yoro.

Torna a sorridere il Manchester City dopo il periodo più nero dell’era Guardiola fatto di sei sconfitte in sette gare, rifilandone tre al Nottingham regalando sprazzi della “Golden Age” che ha regalato gioie, vittorie e tanti trofei.

Il tecnico catalano ridisegna per l’ennesima volta l’undici iniziale (sono 37 i cambi complessivi dal 1′ in stagione, con 3 o più nelle ultime sette sfide dalla prima volta dal maggio 2021) affidandosi ai quattro centrali Akanji, Dias, Aké e Gvardiol dietro e una coppia in mediana piuttosto offensiva con Gundogan e Bernardo Silva.

In avanti si rivedono Doku e De Bruyne che, tornato titolare dopo quasi tre mesi, sforna un gol e un assist nei primi 31 minuti indirizzando sensibilmente la sfida, favorendo prima il tocco a porta sguarnita di Bernardo Silva con una sponda aerea sul cross di Gundogan e mettendosi poi in proprio con un poderoso destro dal limite che gli vale la seconda gioia nel torneo.

Al tramonto del primo tempo Wood fallisce una colossale opportunità a tu per tu con Ortega, mentre a inizio ripresa Doku non perdona Sels al termina di una delle sue solite serpentine funamboliche, rompendo un digiuno che durava dal 5 ottobre.

I Citizens restano, dunque, in scia quantomeno di Arsenal e Chelsea infliggendo al Forest la terza sconfitta nelle ultime quattro uscite. Finito l’effetto sorpresa?

IL CHELSEA E’ UNA MERAVIGLIA, FULHAM: CHE SI INIZI A SOGNARE

Vola al secondo posto il Chelsea, rinato sotto la cura Maresca e autore di una prova magistrale al St. Mary’s Stadium in cui colleziona il 5,29 di xG, il dato più alto per una squadra in trasferta dal 2008-09.

I Blues la sbloccano al 7′ da corner, battuto da Enzo Fernandez e capitalizzato da Disasi, secondo centro stagionale, ma vengono ripresi quattro minuti più tardi da Aribo, freddo nello sfruttare la magia sulla sinistra di Walker-Peters per battere Jorgensen, il secondo di Sanchez.

Proprio il numero 2 dei Saints si fa prendere il tempo sul passaggio di Lumely (il secondo di Ramsdale, infortunato), il nono errore in costruzione a cui segue un gol incassato in stagione, da Nkunku che non ha problemi a mettere in porta il suo decimo gol stagionale, così come Madueke, tanto bravo a battere l’estremo difensore avversario con un secco mancino sul secondo palo, quanto impreciso nel fallire a più riprese l’1-4.

Le già flebili speranze di rimonta dei padroni di casa si spengono definitivamente al 39′ quando Stephens decide di tirare i capelli a Cucurella con conseguente espulsione diretta inferta dal direttore di gara Harrington tramite Var. Il risultato finale viene arrotondato nella ripresa con gli acuti del solito Palmer (9 gol in questo torneo) e Sancho (prima gioia con i Blues) che portano a quota 57 le reti realizzate dalla formazione di Maresca in 22 match stagionali (2,6 a partita, la più alta nell’intera storia del Chelsea).

Quarto successo consecutivo tra campionato e coppa, dunque, per i londinesi che, come i concittadini dell’Arsenal vanno a -7 dal Liverpool, mentre il Southampton, con il peggior attacco del torneo, restano inchiodati all’ultimo posto.

La battuta d’arresto contro il Wolverhampton sembrava aver messo un freno alle ambizioni europee del Fulham che, invece, dopo aver strappato un punto in trasferta con il Tottenham, vince lo scontro diretto con il Brighton proiettandosi al sesto posto, rilanciando la propria candidatura.

I Seagulls ci mettono anche del loro: al 4′, infatti, Verbruggen, nel tentativo di servire Baleba, regala palla a Iwobi che non ha difficoltà nello spingere il pallone nella porta rimasta sguarnita segnando il gol più veloce dei Cottagers dall’agosto 2023 (Andreas Pereira vs Arsenal dopo 57 secondi) e il più rapido a Craven Cottage dall’agosto 2022 (Decordova-Reid vs Brentford dopo 45 secondi).

Gli ospiti comunque non demordono provandoci con Joao Pedro e Van Hecke e trovando l’1-1 al 56′ proprio grazie al lancio del 29 per il 9 che effettua una preziosa sponda per la rasoiata di destro da fuori di Baleba, tornato dopo un turno di squalifica, che festeggia al meglio la sua 50esima presenza con la maglia dei Seagulls.

Nel momento migliore degli ospiti, però, arriva la doccia fredda: il corner dalla sinistra calciato da Andreas Pereira sbatte sulla schiena di O’Riley (la cui stagione d’esordio è stata fin qui piuttosto sfortunata eccettuato il gol al Manchester City) che mette a referto l’autorete che vale il 2-1. 2-1 che di lì a poco si tramuta in 3-1 ancora grazie a Iwobi che dopo aver vinto un contrasto con Ferguson all’ingresso dell’area di rigore piazza un destro a giro imprendibile sul secondo palo mettendo a referto la sua seconda doppietta in carriera in Premier League in 267 presenze (l’altra risale al dicembre 2023 vs Nottingham Forest).

Prosegue, dunque, la maledizione Fulham per il Brighton, mai in grado di sconfiggere i Cottagers nelle 9 gare totali di Premier League disputate (l’ultimo successo risale al 2017 in Championship). La squadra si Hurzeler resta comunque al quinto posto e domenica se la vedrà in trasferta con il Leicester.

TOTTENHAM: LA STRADA SI FA IN SALITA, TRIS DEL VILLA

Sesta sconfitta in campionato, la quarta in trasferta, per il Tottenham che cade al Vitality Stadium senza andare a segno in un match disputato lontano da Londra per la seconda volta nelle ultime 24 gare.

Le Cherries tirano fuori gli artigli nell’ultima partita in programma dell’infrasettimanale sfoderando una prestazione da incorniciare, molto simile a quella ammirata contro il Manchester City un mese fa, producendo addirittura un 3,71 di xG che si tramuta nel solo e unico gol della serata, anche grazie alle sette parate di un super Forster, siglato dall’ex Juventus e Roma Dean Huijsen che svetta sull’angolo calciato da Tavernier diventando a 19 anni e 235 giorni il più giovane marcatore nella storia del Bournemouth (solamente Foden a 18 anni e 327 giorni ha messo a referto il suo primo centro in Premier League contro gli Spurs a un’età inferiore).

Come già accennato Forster viene costretto a più riprese agli straordinari dai vari Tavernier, Semenyo, Kluivert, Adams ed Evanilson, a cui il Var annulla il 2-0 nella ripresa per fuorigioco, che mettono a nudo tutte le difficoltà difensive dell’undici di Postecoglou, ancora orfano di Van de Ven e Romero, oltre che di Vicario, Moore, Richarlison, Odobert, dello squalificato Bentancur e dal 1′ di Pedro Porro.

L’ormai ex miglior attacco del campionato produce poco: il grande ex di turno Solanke si vede solo una volta nel primo tempo e Son, entrato anche lui a partita in corso, vede annullarsi l’1-1 per offside sulla precedente conclusione di Kulusevski prima del tap-in.

La formazione di Iraola supera, dunque, quella londinese in classifica stabilendosi al nono posto grazie al secondo successo consecutivo. Nel weekend gli Spurs ospiteranno il Chelsea in un derby che si preannuncia arroventato.

Torna finalmente alla vittoria l’Aston Villa dopo ben otto gare complessive senza successi, facendone tre in un tempo alla squadra con il peggior rendimento esterno del campionato insieme al Southampton: il Brentford.

A sbloccare la sfida ci pensa Morgan Rogers, alla prima gioia casalinga della stagione, che piazza un destro a giro sotto l’incrocio dal limite dell’area su assistenza di Watkins. Lo stesso bomber dei Villans ed ex di turno qualche minuto dopo si guadagna e trasforma un calcio di rigore, toccato ma non quanto basta da Flekken, che gli vale il settimo centro in campionato. Al 34′ l’undici di Emery mette una seria ipoteca sul match con la conclusione di prima di Cash sul traversone di Rogers: il polacco non andava a segno in campionato dalla doppietta al Burnley dell’agosto 2023.

Nella ripresa c’è spazio solamente per il gol della bandiera dell’ex Sampdoria Damsgaard, al secondo centro nel torneo, che non evita alle Bees la sesta sconfitta esterna nelle sette trasferte affrontate sin qui.

I Villans proveranno a ritrovare la continuità perduta nel prossimo turno contro il Southampton, mentre il Brentford cercherà il riscatto nel match interno con il Newcastle.

SCATTO SALVEZZA DEL LEICESTER, PALACE: IL RITORNO DI MATETA. DILAGA L’EVERTON

Buona la prima sulla panchina del Leicester per Van Nistelrooy dopo averlo battuto per due volte nella sua parentesi al Manchester United diventando il primo allenatore nella storia della Premier a sconfiggere in due occasioni e poi allenare un club nella stessa stagione.

Le Foxes mettono immediatamente in discesa la gara al 2′ con Vardy, tenuto in gioco dalla gamba di Mavropanos sul filtrante di El Khannouss, che non sbaglia a tu per tu con Fabianski siglando il quinto centro in campionato, il sesto “opening goal” di una nuova gestione, nonché il 141esimo in Premier League (il 138esimo in area di rigore).

La reazione del West Ham non si fa attendere e pochi minuti più tardi colpisce il palo con Ings. Al legno del centravanti inglese seguono altre 19 conclusioni degli Hammers nella prima frazione senza riuscire, però, ad andare a segno (terzo caso negli ultimi 20 anni, anche gli altri due accaduti contro il Leicester: Liverpool nel 2015 e Crystal Palace 2023).

Proprio in virtù della mancata concretezza ospite al 61′ il Leicester raddoppia con la prima gioia con questa maglia di El Khannouss, arrivato in estate dal Genk, prendendo in controtempo Fabianski sull’assist di McAteer e addirittura triplica il vantaggio al 90′ grazie a Patson Daka (rientrato dopo 3 mesi di stop e a secco dal febbraio scorso, dal marzo 2023 in Premier League) agevolato dallo svarione di Kilman. Saranno sette le big chances create dai padroni di casa a fronte di 8 tiri al termine della gara (il secondo club negli ultimi 14 anni a far registrare un dato simile con meno di 10 conclusioni complessive, l’altro è il West Ham nella sfida contro il Newcastle del 2018).

La formazione di Lopetegui trova il gol della bandiera nel recupero con il ristabilito Fullkrug da angolo (primo acuto anche per lui con la nuova maglia), ma ovviamente non basta per evitare il settimo k.o. stagionale in campionato che coincide con il ritorno al successo del Leicester dopo tre sconfitte consecutive.

Tre punti pesantissimi in ottica salvezza per il Crystal Palace che espugna di misura Portman Road centrando il primo successo esterno in campionato, il secondo stagionale dopo quello in Coppa di Lega ai danni dell’Aston Villa.

Le Eagles approcciano meglio alla gara creando i presupposti per il vantaggio prima con Chalobah che fallisce di testa a pochi metri da Muric e poi con Eze che calcia addosso all’estremo difensore kosovaro da posizione favorevole. Lo 0-1 diventa realtà al 59′ con Mateta, già match winner nell’unico successo del Palace fino a qui contro il Tottenham, che vince di prepotenza il duello con Greaves e scavalca l’uscita bassa di Muric con un delizioso tocco sotto mancino che gli vale il coinvolgimento diretto in termini di gol numero 21 nelle ultime 30 presenze di campionato.

L’Ipswich sfiora il pari nel finale con il colpo di testa di Greaves sul cross di Chaplin che spizza il palo e si perde sul fondo. I Tractor Boys incassano, dunque, la seconda sconfitta di misura di fila, mentre la squadra di Glasner allunga sulla zona rossa.

 

Terza vittoria in campionato dell’Everton, la prima dopo un mese e mezzo fatto di altrettanti pareggi e due sconfitte. I Toffees vincono lo scontro salvezza con il Wolverhampton nel segno dei calci piazzati: il primo è diretto e porta la firma di Young che aggira la barriera con il destro trovando il suo 50esimo centro in carriera in Premier League, diventando il sesto nella storia a raggiungere tale traguardo senza averne mai fatto uno di testa.

La formazione di Dyche vede annullarsi dal Var il raddoppio di Tarkowski, ma sempre da piazzato trova comunque il 2-0 con la prima stoccata sulla corta respinta della difesa ospite con questa maglia di Mangala, arrivato in estate per sostituire Onana. Nella ripresa arriva addirittura il doppio autogol di Dawson, i cui ultimi tocchi nel tentativo di anticipare Calvert-Lewin sui traccianti da fermo di McNeil.

I Wolves arrivano, così, a incassare ben 14 reti da situazione da fermo sui 36 totali e restano al penultimo posto, mentre i blu del Merseyside allungano a +5 sulla zona rossa.

Top & Flop

TOP

Liverpool distacca la squadra di Guardiola

1) Mohamed Salah – Che sorpresa, vero?! Due gol, un assist nella gara più difficile della stagione per il Liverpool, a cui va ad aggiungersi anche un clamoroso palo colpito. Probabilmente l’egiziano, all’età di 32 anni, ha superato il suo stesso prime.

2) Kevin De Bruyne – Finalmente Etihad può tornare a intonare il coro a lui dedicato e messo in naftalina per gli ultimi due mesi e mezzo. Responsabilizzato anche dalla fascia da capitano, il belga dispensa giocate illuminanti: per ripartire il City ha bisogno anche della sua miglior versione.

3) Alexander Isak – Fino all’ultimo se la batte con Iwobi, ma alla fine la spunta grazie a una prestazione super contro la miglior difesa d’Inghilterra, se non d’Europa, condita da un gol strabiliante, un assist e un’altra rete altrettanto bella cancellata dal Var per un fuorigioco di partenza. Ampiamente ripagata la coreografia a lui dedicata dalla Toon Army nel match di 10 giorni fa contro il West Ham.

FLOP

1) Craig Dawson – Due autogol (uno più sfortunato dell’altro, va detto), istantanea della difesa colabrodo del Wolverhampton, totalmente incapace di proteggere la propria porta sia da piazzato che non. O’Neil deve tornare a poter far affidamento a calciatori d’esperienza come il 15 dei Wolves per centrare la salvezza.

2) Jack Stephens – Un’espulsione tanto bizzarra quanto sciocca, specie se si veste la fascia di capitano come nel suo caso, dopo 39 minuti e la squadra ancora in gara. Non è la prima volta in “Flop 3” e, probabilmente, non sarà neanche l’ultima.

3) Ethan Pinnock – Serata storta per il 5 del Brentford che prima si fa soffiare il pallone da Watkins, stendendolo successivamente in area di rigore, e poi serve l’assist involontario a Cash per il 3-0 nel tentativo di anticipare ancora l’11 dei Villans. Anche lui sembra soffrire della stessa sindrome del resto della squadra: in casa è un calciatore, fuori casa è un altro.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

35 14 11 2 1  29:11 +18
2 Chelsea 28 14 8 4 2  31:15 +16
3

Arsenal

28 14 8 4 2  28:14 +14
4

Manchester City

26 14 8 2 4 25:19 +6
5

Brighton

23 14 6 5 3 23:20 +3
6

Fulham

22 14 6 4 4 21:19 +2
7

Nottingham Forest

22 14 6 4 4 16:16 0
8

Aston Villa

22 14 6 4 4 22:23  -1
9 Bournemouth 21 14 6 3 5 21:19 +2
10 Tottenham 20 14 6 2 6 28:15 +13
11 Brentford 20 14 6 2 6 27:26 +1
12

Newcastle

20 14 5 5 4 17:17 0
13

Manchester United

19 14 5 4 5 17:15 +2
14

West Ham

15 14 4 3 7 18:27 -9
15

Everton

14 14 3 5 6 14:21 -7
16

Leicester

13 14 3 4 7 19:28 -9
17

Crystal Palace

12 14 2 6 6 12:18 -6
18

Ipswich Town

9 14 1 6 7 13:25 -12
19

Wolverhampton

9 14 2 3 9 22:36 -14
20

Southampton

5 14 1 2 11 11:30 -19

Prossimo turno:

Sabato 7 dicembre

Everton 13:30 Liverpool

Brentford 16:00 Newcastle

Aston Villa 16:00 Southampton

Crystal Palace 16:00 Manchester City

Manchester United 18:30 Nottingham Forest

Domenica 8 dicembre

Fulham 15:00 Arsenal

Leicester 15:00 Brighton

Ipswich 15:00 Bournemouth

Tottenham 17:30 Chelsea

Lunedì 9 dicembre

West Ham 21:00 Wolverhampton

Premier League

Southampton, Juric perde ancora ma si gode Dibling

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Roma-Ivan Jurić

Nonostante la quarta sconfitta nelle prime 4 partite in Premier League, il nuovo allenatore del Southampton Ivan Juric si gode il baby talento Tyler Dibling.

Continua la crisi del Southampton, che ieri contro il Manchester United ha incassato la quarta sconfitta consecutiva in Premier League. I Saints erano passati in vantaggio con l’autogol di Ugarte al minuto 43, ma tra l’82’ e il 94′ uno scatenato Diallo ha messo a segno una tripletta che ha regalato il successo ai Red Devils per il 3-1 finale.

Nemmeno il cambio di allenatore, con l’arrivo di Ivan Juric al posto dell’esonerato Russell Martin, sembra aver dato la scossa necessaria. La squadra resta ultima in classifica con 6 punti in 21 partite, e la zona salvezza si allontana sempre di più col passare delle settimane: il quartultimo posto dista infatti 10 lunghezze.

Southampton, il baby talento Dibling promosso da Juric

E’ ancora alla ricerca del primo punto in campionato da quando siede sulla panchina del Southampton, ma nel frattempo Juric sta puntando su un giovane talento che rappresenta una delle pochissime note positive per i Saints: si tratta del classe 2006 inglese Tyler Dibling.

Southampton, Ivan Jurić

IVAN JURIC PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Cresciuto nel settore giovanile del Southampton, ha esordito in prima squadra appena diciassettenne l’8 agosto 2023 in EFL Cup con il Gillingham, mentre la prima presenza nel massimo campionato inglese risale alla prima giornata di questa stagione contro il Newcastle.

Lo scorso 21 settembre ha segnato all’Ipswich il suo primo gol in Premier, ma è col nuovo allenatore che Dibling sembra sul punto di sbocciare. Prima la rete in campionato contro il Crystal Palace, poi la doppietta rifilata allo Swansea in FA Cup, l’unica vittoria fin qui per l’ex tecnico della Roma.

Mancino naturale, predilige partire da destra per rientrare e calciare, ma Juric lo sta impiegando anche come trequartista o all’occorrenza come punta nell’attacco a 2. Nel match di Old Trafford è stato sostituito dopo 63 minuti a causa di un infortunio. Si spera non sia nulla di grave, perché questo ragazzo è destinato a fare strada.

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Premier League

Arsenal, il dato da record sulle palle inattive: merito di Nicolas Jover

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Arsenal, Declan Rice

Grazie all’idea geniale di Nicolas Jover, membro dello staff di Arteta, l’Arsenal ha realizzato ben 26 gol su palla inattiva dall’inizio della stagione 2023/24.

Dopo l’eliminazione in FA Cup contro il Manchester United ai rigori, l’Arsenal si riscatta battendo 2-1 il Tottenham nell’ultima gara di campionato. Gli Spurs avevano sbloccato il derby londinese con Son, ma nel finale di primo tempo l’autogol di Solanke e la rete di Trossard hanno ribaltato il punteggio.

I Gunners si portano così a -4 dalla capolista Liverpool e allungano a +2 sul Nottingham Forest, approfittando del pareggio per 1-1 maturato nell’incontro tra queste due squadre. I Reds però devono ancora recuperare il derby con l’Everton.

Arsenal, Jover mago delle palle inattive: ben 26 gol nell’ultimo anno e mezzo

L’autogol di Solanke che ha dato il via alla rimonta dell’Arsenal è scaturito da un calcio d’angolo. Per la squadra allenata da Mikel Arteta, segnare da palla ferma è ormai un’abitudine, fin da quando nello staff del tecnico spagnolo è entrato Nicolas Jover. E’ lui ad aver ideato e messo in atto uno schema diventato a dir poco formidabile, che ha generato 26 reti dall’inizio della stagione 2023/24.

Arsenal

Lo schema di Jover parte da Declan Rice e Bukayo Saka, incaricati a battere il calcio d’angolo, di solito a rientrare: il mediano li batte quindi da sinistra, mentre l’esterno calcia dal lato opposto. Nel frattempo, all’interno dell’area di rigore i saltatori si ammassano sul secondo palo e creano una serie di blocchi per liberare Gabriel Magalhaes, il miglior colpitore di testa, autore di 3 gol in questa Premier League.

Proprio il brasiliano ha provocato l’ultima autorete, facilitato dal fatto che i suoi compagni creino densità attorno al portiere. Un fattore determinante è anche il metro di giudizio dell’arbitraggio inglese, che tende a essere permissivo in queste situazioni. Nel complesso però bisogna essere bravi e scaltri a non commettere fallo sull’estremo difensore avversario. Non c’è dubbio che Jover, il mago delle palle inattive dell’Arsenal, abbia pianificato tutto nei minimi dettagli.

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Premier League

Arsenal-Aston Villa, le probabili formazioni e dove vederla

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Calafiori

Arsenal-Aston Villa è uno dei match validi per la 22^ giornata di Premier League, ed è in programma sabato 18 gennaio alle 18:30 all’Emirates Stadium.

Arsenal-Aston Villa è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione di classifica abbastanza simile ed hanno bisogno di punti per rimanere in zona europa. I Gunners sfruttando il pubblico casalingo proveranno a centrare la quinta vittoria nelle ultime  sei partite mentre i Villans cercheranno di fare la partita perfetta per centrare il quarto risultato utile consecutivo.

Arsenal-Aston Villa

Qui Arsenal

In vista del match contro l’Aston Villa mister Arteta schiererà un 4-3-3 con Raya trai pali e il quartetto difensivo formato da Timber, Saliba, Gabriel e Lewis-Skelly. In mezzo al campo ci sarà il terzetto formato da Odegaard, Partey e Rice mentre in attacco spazio al tridente composto da Martinelli, Havertz e Trossard.

Qui Aston Villa

In vista del match contro l’Arsenal mister Emery metterà in campo un 4-2-3-1 con Martinez tra i pali e il quartetto difensivo composto da Cash, Konsa, Mings e Digne. In mediana ci sarà la coppia formata da Kamara e Onana mentre sulla trequarti alle spalle di Watkins opererà il terzetto composto da Rogers, Tielemans e Bailey.

Probabili formazioni di Arsenal-Aston Villa

Arsenal (4-3-3): Raya; Timber, Saliba, Gabriel, Lewis-Skelly; Odegaard, Partey, Rice; Martinelli, Havertz, Trossard. Allenatore: Arteta.

Aston Villa (4-2-3-1): Martinez; Cash, Konsa, Mings, Digne; Kamara, Onana; Rogers, Tielemans, Bailey; Watkins. Allenatore: Emery.

Dove vedere Arsenal-Aston Villa

Il match Arsenal-Aston Villa in programma sabato 18 gennaio alle 18:30 sarà visibile in esclusiva su Sky.

 

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Visualizzazioni: 33 Ufficializzato il cambio di proprietà, il nuovo CEO dell’Hellas Verona, Italo Zanzi, ha rilasciato le prime dichiarazioni su...

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