Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 16° turno di Premier League 2024-25
Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 16°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Sedicesimo turno: “Fade In-Out”
LIVERPOOL: PAREGGIO COL BRIVIDO
Secondo pareggio consecutivo per il Liverpool che dopo il rinvio del derby con l’Everton e lo 0-1 imposto al Girona in Champions League con il rigore di Salah impatta sul 2-2 con un ottimo Fulham.
La gara dei Reds, affidatisi al tridente leggero con conseguente esclusione di Nunez e orfani dello squalificato Mac Allister, inizia subito in salita: all’11’, infatti, Andreas Pereira, a secco dal 5 ottobre, scrive il vantaggio Cottagers sul tabellone luminoso di Anfield mettendo in porta con un’acrobazia il cross teso di Robinson che sorprende tutta la difesa di casa, compreso il rientrante Alisson. Mentre al 17′ la squadra di Slot si ritrova anche in inferiorità numerica complice il rosso diretto sventolato in faccia dal direttore di gara Harrington a Robertson, reo di aver steso Wilson lanciato a rete proprio da un suo stop sbagliato sulla giocata verticale di Lukic, diventando l’unico esponente Reds a finire anzitempo una partita per più di una volta dal suo esordio.
Nonostante il doppio colpo incassato, però, il Liverpool reagisce alla sua maniera, al netto di qualche inevitabile rischio difensivo, creando i presupposti per il pareggio prima con Szoboszlai e poi con Luis Diaz. 1-1 che, comunque, arriva all’alba della ripresa con Salah che, sulla falsariga dell’1-0 contro il Manchester City, vede e serve Gakpo che sbuca alle spalle di Tete spedendo di testa il pallone in porta per il suo terzo centro in campionato. L’attaccante egiziano firma, così, il suo 100esimo assist con la maglia rossa (dal suo esordio nell’agosto 2017 solo De Bruyne con 132, Muller con 118 e Messi con 108 hanno fatto meglio).
Il pari rinvigorisce ulteriormente Anfield sulla cui ondata di tifo il Liverpool sfiora a più riprese il vantaggio, ancora con Salah e Gakpo protagonisti, ma al 76′ sono gli ospiti a mettere la freccia grazie a un altro passaggio vincente di Robinson per un ulteriore splendido gol a firma Rodrigo Muniz che con un colpo di tacco elude sia la marcatura di Gomez sia l’uscita bassa di Alisson. Solo marcature pesanti per il brasiliano, considerando l’unica contro il City arrivata fin qui.
A evitare il secondo k.o. in campionato per la formazione di Slot ci pensa un altro rientrante, Diogo Jota, assente da quasi due mesi, che dieci minuti più tardi raccoglie il suggerimento centrale di Nunez, sterza sul destro mandando a vuoto Cuenca e batte Leno prendendolo in controtempo.
2-2 comunque positivo per i padroni di casa considerando l’enorme mole di gioco prodotta nonostante l’inferiorità numerica per buona parte del match e la reazione a entrambi gli svantaggi, così come per gli ospiti che raccolgono il terzo pari nelle ultime quattro fermando anche la capolista dopo aver fatto lo stesso con l’Arsenal settimana scorsa, restando in piena corsa per un posto in Europa.
IL CHELSEA SI AVVICINA, ARSENAL: UN ALTRO PASSO FALSO
L’unica squadra della top 4 a raccogliere i tre punti è il Chelsea che, al netto di un risultato stretto, inanella la quinta vittoria consecutiva in campionato, la settima comprendendo la Conference League e l’1-3 di giovedì scorso contro l’Astana.
I Blues, orfani di Badiashile, Fofana, James, Chilwell, Pedro Neto e Lavia, e costretti a ridisegnare il reparto arretrato, approcciano alla grande alla sfida con il Brentford producendo nel primo tempo ben 15 tiri totali con annessi 4 super interventi di Flekken, costretto ad arrendersi nel recupero in seguito al colpo di testa di Cucurella che con il suo inserimento in area prende il tempo a Roerslev sul traversone disegnato da Madueke.
La squadra di Maresca legittima il vantaggio sprecando a più riprese il raddoppio, specie con Palmer e Sancho, per poi spaventarsi con la clamorosa traversa colpita da Schade sul cross basso di Roerslev e infine trovando il 2-0 a culmine della ripartenza iniziata da Enzo Fernandez, condotta e finalizzata da Nicolas Jackson che mette a referto il nono centro in campionato, il 23esimo in Premier League alla 50esima presenza (solo Hasselbaink e Diego Costa hanno fatto meglio).
Chi invece taglia il traguardo della doppia cifra per la prima volta nel massimo campionato inglese (lo aveva già fatto con il Troyes in Ligue 2) è Mbeumo che al 90′ accorcia le distanze, non riuscendo, però, a evitare ai suoi la settima sconfitta in campionato (tutte maturate fuori casa dove le Bees hanno ottenuto solo un punto sui 23 totalizzati sin qui).
I Blues, dunque, si portano a -2 dalla vetta con una partita in più e con il miglior attacco del torneo (37 reti all’attivo) e nel prossimo turno faranno visita all’Everton, mentre la squadra di Frank, con il miglior rendimento interno del campionato, accoglierà il Nottingham.
Secondo segno X di fila, intervallato dal 3-0 rifilato al Monaco in Champions League, per l’Arsenal, rinforzato dal rientro di Gabriel e al contempo a corto di alternative sulla sinistra viste le indisponibilità di Calafiori, Zinchenko, Tomiyasu e White che costringono Arteta a schierare il classe 2006 Lewis-Skelly (non un terzino di ruolo) sulla corsia.
I Gunners disputano un grande primo tempo, concedendo all’Everton solamente un’occasione in apertura sprecata da Doucouré, e creandone cinque nitide con Odegaard assoluto protagonista. Sul sinistro del norvegese, che dal suo ritorno il 10 novembre scorso ha creato ben 17 opportunità da gol (nessuno ha fatto meglio nel periodo), ne capitano tre, ma in due tentativi non inquadra la porta, mentre sul terzo Pickford si inventa un miracolo senza senso.
Il portiere inglese si prende le luci della ribalta anche nella ripresa con altri due super interventi (saranno cinque al termine della sfida) su Martinelli prima e Saka poi che blindano lo 0-0 finale, il quarto del campionato dei Toffees che incamerano un punto di vitale importanza in ottica salvezza.
La formazione di Arteta (cinque stagioni per lui vissute con la maglia blu del Merseyside da calciatore), invece, resta a secco di gol in casa per la terza volta nel 2024, l’ultima risaliva al 14 aprile scorso nello 0-2 incassato dall’Aston Villa, restando, così, lontana dalla vetta. Prossimo appuntamento mercoledì in Coppa di Lega con il Crystal Palace.
ENNESIMO, CLAMOROSO HARAKIRI DEL CITY, IL NOTTINGHAM ALIMENTA IL SOGNO
Il Manchester United conquista il 195esimo derby mancuniano tornando a vincere a Etihad dopo tre anni e mezzo nel segno di Diallo e dell’ormai consueto autolesionismo del Manchester City.
I Citizens, orfani anche di Lewis squalificato oltre che dei soliti noti, schierano l’undici titolare con l’età media più alta della stracittadina negli ultimi sette anni (28 anni e 137 giorni) e producono il primo tiro complessivo del match al 21′ con Foden (il più tardivo nella storia del derby dalla stagione 2006-07), sintomo di una sfida bloccata tra due squadre in evidente difficoltà e alla ricerca di un’identità smarrita.
A stapparla sono i Citizens, comunque apparentemente in controllo fino a quel momento, al 36′ con l’incornata di Gvardiol sul corner corto calciato da De Bruyne (ottava rete incassata dallo United da piazzato). Il difensore croato mette, così, a referto il suo quarto centro in campionato (eguagliando il suo score dello scorso anno) diventando il calciatore degli Sky Blues con più marcature all’attivo in questa annata dopo Haaland.
Nella ripresa la formazione di Guardiola abbassa troppo precocemente i ritmi creando poco o nulla dalle parti di Onana, lasciando l’iniziativa a quella di Amorim (coraggioso nell’escludere dalla convocazione sia Rashford che Garnacho per motivi disciplinari) che sfiora il pari prima con il colpo di testa angolato di Diallo e poi con lo scavino di Bruno Fernandes a tu per tu con Ederson che sfiora il palo.
Proprio questi due confezionano l’imponderabile rimonta dall’85’ in poi: l’ivoriano ex Atalanta si procura il rigore approfittando del doppio, clamoroso errore di Matheus Nunes, trasformato dal portoghese (21 su 25 per lui dal dischetto con i Red Devils, superato anche Rooney con i suoi 20 su 28) e sigla l’1-2 due minuti più tardi inserendosi tra Gvardiol e Matheus Nunes e anticipando l’uscita di Ederson capitalizzando il lancio di Lisandro Martinez . Il classe 2002 diventa il settimo nella storia a siglare un gol al 90′, nonché il secondo più giovane (22 anni 157 giorni), contro i campioni in carica.
La crisi del City non sembra, dunque, avere fine: con soli 4 punti raccolti nelle ultime 7 gare di campionato e annessa media punti per partita pari a 0,57 è la squadra peggiore dell’ultimo mese e mezzo (senza contare i k.o. in Champions con Sporting e Juventus). Lo United, invece, rialza la testa dopo due sconfitte consecutive dando continuità al sofferto 1-2 con il Viktoria Plzen in Europa League e riscattando la sconfitta ai rigori nell’ultimo Community Shield con i concittadini.
Un altro ribaltone nel finale permette al Nottingham di battere l’Aston Villa nello scontro diretto e volare al quarto posto in solitaria.
Nella prima frazione accade poco con le due squadre ritratte in fase di studio e poco propense a offendere, mentre nella ripresa si susseguono grandi giocate e colpi di scena. A sbloccare la partita sono i Villans con Duran al 63′, vicino al gol qualche minuto prima con elogiabile acrobazia, bravo a spizzare di testa il suggerimento centrale di McGinn siglando il suo quinto gol stagionale nelle 5 da titolare giocate sin qui (nella storia del Villa solo Watkins nel febbraio 2023 ci era riuscito), il settimo complessivo.
Il Forest, particolarmente ispirato da un periodo in cui riesce davvero tutto, reagisce costringendo gli ospiti nella loro metà campo e creando svariate palle gol. Prima Martinez compie un intervento irreale su Dominguez, poi Wood vede annullarsi l’1-1 dal Var per posizione di partenza irregolare millimetrica di Elanga, uomo assist nel frangente, ma l’inerzia della sfida è ormai consolidata.
All’87’, infatti, arriva il pareggio con il secondo centro consecutivo di Milenkovic sul contro-cross di Gibbs-White dopo l’angolo respinto e al 93′, in seguito allo scippo di Anderson ai danni di Cash nei pressi dell’area di rigore, proprio Elanga, a secco dal 23 dicembre scorso, piazza il colpo del definitivo 2-1. Il Forest non vinceva una partita di Premier League nel recupero dal 1995 (vs Bolton, marcatore Colin Cooper), mentre i Villans diventano la seconda squadra dopo il Tottenham (27) ad averne perse di più nella storia nell’extra time (25).
La squadra di Espirito Santo proverà ad alimentare ulteriormente il sogno nelle prossime uscite ravvicinate con Brentford, Tottenham ed Everton, mentre quella di Emery accoglierà il City nel prossimo turno.
COLPACCIO DEL PALACE, MONDAY NIGHT INFUOCATO: UN PUNTO A TESTA PER WEST HAM E BOURNEMOUTH
Pomeriggio da sogno per il Crystal Palace che allunga a cinque la propria striscia di risultati utili consecutivi passando sul campo del Brighton grazie a una super prestazione di Henderson e Sarr su tutti.
Dopo il primo miracolo dell’estremo difensore su Mitoma, le Eagles mettono la freccia al 27′ sugli sviluppi del corner calciato da Hughes e finalizzato da Chalobah, secondo centro stagionale, il più lesto a mettere in porta la sponda (con il polso, non giudicata irregolare dal Var) di Sarr. Lo stesso senegalese, a segno sin qui solo nella trasferta con l’Aston Villa, firma il raddoppio cinque minuti più tardi incornando il cross panoramico di Mitchell su cui Verbruggen non è proprio impeccabile.
I Seagulls spingono a più non posso nella ripresa ma Henderson è in giornata di grazia e sforna paratissime su Dunk ed Enciso, prima del colpo di grazia messo a segno ancora dall’ex Watford Sarr che sfrutta il lavoro di sponda di Nketiah mettendo a referto una doppietta che mancava dal settembre 2021. Nel finale c’è spazio solamente per lo sfortunato autogol di Guéhi che comunque non serve alla squadra di Hurzeler per evitare la prima sconfitta interna in questo campionato, mentre quella di Glasner allunga a +4 sulla zona rossa dando seguito all’ottimo periodo di forma.
Scoppiettante monday night tra Bournemouth e West Ham con 45 tiri complessivi (5 più di qualunque altra gara disputata sin qui in questa Premier League) e occasionissime da una parte e dall’altra.
Gli Hammers, orfani di Emerson Palmieri squalificato e costretti ad adattare Wan-Bissaka sulla sinistra con Coufal a destra, si lasciano preferire nella prima frazione creando i presupposti per il vantaggio con Bowen, Soler e Soucek, opportunità a cui le Cherries rispondono con Ouattara miracolosamente murato da Fabianski nel finale.
Nella ripresa i padroni di casa escono alla distanza e sfiorano l’1-0 con una tripla occasione all’80’ con Billing e Christie schermati a ripetizione ancora da Fabiasnki e Kilman, ma a sbloccare il punteggio sono gli ospiti all’87’ con il calcio di rigore assegnato tramite Var dal direttore di gara Kavanagh per tocco di mano di Adams sul cross di Wan-Bissaka e trasformato con freddezza da Paquetà che rompe il digiuno dopo due mesi e mezzo.
Proprio quando la formazione di Iraola sembra non averne più Enes Unal, entrato all’80’ al posto di Evanilson, estrae il coniglio dal cilindro calciando meravigliosamente una punizione diretta dai 25 metri sotto l’incrocio, fissando il risultato sul definitivo 1-1. Quello del turco (il secondo consecutivo) è il sesto gol delle Cherries dal 90′ in poi in questo campionato, nonché l’ottavo siglato da un subentrato (nessun’altra squadra ha fatto meglio).
Il Bournemouth aggancia, così, l’Aston Villa al sesto posto portandosi a -3 dal quarto occupato dal Nottingham, mentre i ragazzi di Lopetegui, forse per la prima volta in stagione, trovano continuità sia nel risultato che nella prestazione.
DILAGA IL TOTTENHAM, DOMINA IL NEWCASTLE. L’IPSWICH PASSA A MOLINEUX
Dopo due sconfitte e tre pareggi (di cui due in Europa League con Roma e Rangers) il Tottenham torna a vincere sbrigando la pratica Southampton in appena un tempo.
Gli Spurs, attanagliati come sempre da numerose e pesanti assenze tra cui Romero, Van de Ven, Bissouma, Bentancur, Davies, Vicario e Richarlison, impiegano appena 36 secondi a sbloccare la sfida con Maddison che capitalizza l’imbucata dell’ex Genoa Spence battendo McCarthy nell’uno contro uno, e irrobustendo il vantaggio tra il 12′ e il 14′ con gli acuti di Kulusevski e Son che diventa il ventesimo calciatore nella storia del massimo campionato inglese a segnare almeno un gol in 100 partite diverse.
Il coreano diventa anche il miglior assistman nella storia del club londinese al pari di Darren Anderton a quota 68 al 24′ con il passaggio vincente per il secondo gol stagionale, il primo in campionato, di Sarr, ulteriormente corroborato dallo 0-5 siglato da Maddison, a quota 7 in classifica marcatori e alla seconda doppietta dopo quella contro il Manchester City.
Gli Spurs, ancora alla ricerca di continuità sia in termini di risultati che fisici, torneranno in campo giovedì per i quarti di Coppa di Lega contro il Manchester United, così come i Saints prossimi avversari del Liverpool, alla terza sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime sei, restano sul fondo della classifica con il peggior attacco e la seconda peggior difesa del torneo.
Gara senza storia al St. James’ Park tra Newcastle e Leicester con i Magpies che tornano alla vittoria dopo un mese (nel mezzo due pareggi con Crystal Palace e Liverpool e due sconfitte con West Ham e Brentford) con annesso clean sheet che mancava dal 2 novembre (1-0 vs Arsenal).
La squadra di Howe mette in discesa la partita tra il 30′ e il 47′, arco temporale in cui vanno a segno Murphy, bravo a sfruttare lo schema da corner eseguito da Tonali e Gordon, e Bruno Guimaraes (a secco dallo scorso 4 maggio) che finalizza di testa il cross di Lewis Hall. Il doppio vantaggio viene ulteriormente incrementato nei successivi tredici minuti grazie a Isak, terzo centro consecutivo e settimo complessivo in campionato, e ancora Murphy, alla seconda doppietta in maglia Magpies dopo quella del 23 aprile 2023 nel 6-1 rifilato al Tottenham.
Il Newcastle chiude con il più alto dato stagionale di xG (3,78) e rientra a pieno titolo nella bagarre per l’Europa in attesa del confronto in Coppa di Lega mercoledì con il Brentford. Van Nistelrooy incassa, invece, la prima sconfitta da allenatore delle Foxes: ora sono solamente due i punti di vantaggio sul terzultimo posto.
Lo scontro salvezza è dell’Ipswich che sbanca il Molineux di Wolverhampton nell’extra time. I Tractor Boys passano in vantaggio al 15′ grazie alla sfortunata autorete di Doherty sul cui polpaccio rimpalla la respinta di Bueno sul tiro di Chaplin.
I Wolves creano e anche tanto riuscendo a ristabilire l’equilibrio al 72′ con il solito Matheus Cunha all’ottavo centro in campionato, bravo a finalizzare il suggerimento verticale di Gonçalo Guedes, ma non basta: al 94, infatti, Jack Taylor svetta più in alto di tutti sul corner di Clarke siglando il primo gol in carriera in Premier League, assicurando ai ragazzi di McKenna una vittoria di capitale importanza che permette loro di allungare a +3 proprio sui lupi d’oltremanica.
Costa cara, invece, l’undicesima sconfitta in campionato al tecnico dei Wolves O’Neil, sollevato dall’incarico dopo un anno e mezzo. Il nuovo responsabile della prima squadra verrà scelto nei prossimi giorni.
Top & Flop
TOP
1) Amad Diallo – Impressionante il suo impatto nel primo mese dell’era Amorim: cinque assist e un gol in otto presenze. Per trovare la prima gioia sotto la gestione del tecnico portoghese aspetta una gara dal discreto peso, il derby, per di più al 90′ a culmine di una rimonta e dopo essersi guadagnato il rigore del pareggio tre minuti prima.
2) Ismaila Sarr – Entra in tutte e tre le reti del Crystal Palace sul campo del Brighton, anche se il suo tocco di polso nell’azione dello 0-1 avrebbe dovuto portare all’annullamento. Dopo un avvio di stagione in salita (come tutto il resto della squadra) ora inizia a rispondere precisamente ai dettami di Glasner. Se continua così potrebbe addirittura riuscire a non far rimpiangere eccessivamente Olise.
3) Jacob Murphy – Apre il conto in questa stagione con una pesante doppietta al Leicester che permette ai suoi di restare aggrappati al treno per l’Europa. In un’annata in cui Almiron sembra totalmente fuori dalle rotazioni il suo apporto può davvero risultare decisivo.
FLOP
1) Andrew Robertson – La sua espulsione dopo appena 17 minuti, provocata da un suo grossolano errore nel tentativo di addomesticare il lancio di Lukic prima che dal fallo su Wilson lanciato a rete, condiziona certamente la gara del Liverpool, costretto agli straordinari per strappare un pari al sempre insidioso Fulham. Una giocata sicuramente non all’altezza del suo talento e della sua esperienza.
2) Matheus Nunes – Il principale artefice dell’ennesimo harakiri di giornata del City. L’insensato retropassaggio che smarca Diallo davanti a Ederson con annesso fallo altrettanto privo di logica sull’ivoriano che causa il rigore dell’1-1 è l’istantanea più rappresentativa del periodo parossistico dei campioni in carica. A questo va anche attribuitagli la metà della responsabilità (l’altra è di Gvardiol) della mancata lettura dell’inserimento sempre di Diallo sul lancio di Lisandro Martinez nell’1-2.
3) Kyle Walker-Peters – Non che faccia esplicitamente peggio dei suoi compagni di reparto, ma tre gol sui cinque del Tottenham nascono dalla sua zona di competenza, la fascia destra. Uno dei tanti ingranaggi a non funzionare nel disperato contesto del Southampton.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool* |
36 | 15 | 11 | 3 | 1 | 31:13 | +18 |
2 | Chelsea | 34 | 16 | 10 | 4 | 2 | 37:19 | +18 |
3 |
Arsenal |
30 | 16 | 8 | 6 | 2 | 29:15 | +14 |
4 |
Nottingham Forest |
28 | 16 | 8 | 4 | 4 | 21:19 | +2 |
5 |
Manchester City |
27 | 16 | 8 | 3 | 5 | 28:23 | +5 |
6 |
Bournemouth |
25 | 16 | 7 | 4 | 5 | 24:21 | +3 |
7 |
Aston Villa |
25 | 16 | 7 | 4 | 5 | 24:25 | -1 |
8 |
Fulham |
24 | 16 | 6 | 6 | 4 | 24:22 | +2 |
9 | Brighton | 24 | 16 | 6 | 6 | 4 | 26:25 | +1 |
10 | Tottenham | 23 | 16 | 7 | 2 | 7 | 36:19 | +17 |
11 | Brentford | 23 | 16 | 7 | 2 | 7 | 32:30 | +2 |
12 |
Newcastle |
23 | 16 | 6 | 5 | 5 | 23:21 | +2 |
13 |
Manchester United |
22 | 16 | 6 | 4 | 6 | 21:19 | +2 |
14 |
West Ham |
19 | 16 | 5 | 4 | 7 | 21:29 | -8 |
15 |
Crystal Palace |
16 | 16 | 3 | 7 | 6 | 17:21 | -4 |
16 |
Everton* |
15 | 15 | 3 | 6 | 6 | 14:21 | -7 |
17 |
Leicester |
14 | 16 | 3 | 5 | 8 | 21:34 | -13 |
18 |
Ipswich Town |
12 | 16 | 2 | 6 | 8 | 16:28 | -12 |
19 |
Wolverhampton |
9 | 16 | 2 | 3 | 11 | 24:40 | -16 |
20 |
Southampton |
5 | 16 | 1 | 2 | 13 | 11:36 | -25 |
* Una partita in meno
Prossimo turno:
Sabato 21 dicembre
Aston Villa 13:30 Manchester City
West Ham 16:00 Brighton
Ipswich 16:00 Newcastle
Brentford 16:00 Nottingham Forest
Crystal Palace 18:30 Arsenal
Domenica 22 dicembre
Everton 15:00 Chelsea
Manchester United 15:00 Wolverhampton
Fulham 15:00 Southampton
Leicester 15:00 Wolverhampton
Tottenham 17:30 Liverpool
Premier League
Dall’Ucraina, Mudryk positivo all’antidoping: cosa rischia?
L’attaccante ucraino del Chelsea, Mykhailo Mudryk, sarebbe risultato positivo ad un test antidoping effettuato a fine ottobre con la maglia dei Blues.
Mykhailo Mudryk rischia grosso. L’attaccante del Chelsea e della nazionale ucraina sarebbe risultato positivo al teste antidoping. Infatti, come riportato dal quotidiano ucraino Tribuna, il giocatore sarebbe risultato positivo ad un test effettuato ad ottobre dopo un partita con il club inglese.
La sostanza proibita non è stata specificata ma l’ex Shakhtar avrebbe già chiesto le controanalisi, che avranno esito solamente nei prossimi giorni. Mudryk rischia addirittura una squalifica di ben 4 anni. Non un ottima notizia per il Chelsea, visti i 70 milioni e oltre spesi nel gennaio 2023 per portare il talento ucraino a Londra.
Il 23enne non è ancora riuscito ad imporsi e a ripagare la fiducia e la cifre monstre spesa dai Blues. In questa stagione solamente una presenza da titolare in Premier League, con Maresca che lo predilige in coppa dove l’ucraino ha messo a referto 3 reti e fornito 5 assist.
Premier League
Tottenham, Maddison: “Vogliamo essere più costanti”
Il centrocampista del Tottenham, reduce da una doppietta, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggi con noi le parole di Maddison.
Dopo la vittoria per 5-0 contro il Southampton, Maddison ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post partita. Il centrocampista inglese, autore del primo e dell’ultimo goal, ha raccontato il suo stato di forma e il buon periodo del club.
Le parole di Maddison
Sulla vittoria.
“Sappiamo di esserne capaci. Siamo in grado di far esplodere le squadre. Per lo stile di calcio che pratichiamo, uno stile di gioco divertente, sappiamo di esserne capaci. Sono molto orgoglioso dei ragazzi, è stata una serata importante per noi”.
Sulle critiche.
“Abbiamo subito una brutta sconfitta a Bournemouth, abbiamo perso in casa con il Chelsea e pareggiato con i Rangers: quando sei una grande squadra ti viene puntato il dito contro. Non c’è da sbagliare, per noi è stata una serata importante per andare a vincere. La gente indica il Southampton e la bassa classifica, ma noi abbiamo faticato un po’ contro le squadre meno blasonate. Sono davvero orgoglioso dei ragazzi che sono venuti qui a fare questa prestazione e a conquistare i tre punti”.
Le critiche vi hanno sporanot?
“Si vuole sempre dimostrare che le persone che dubitano si sbagliano. Vogliamo essere più costanti. Siamo ridotti all’osso e abbiamo dei ragazzi che viaggiano con noi. Ci mancano grandi nomi e leader. Sono davvero orgoglioso dei ragazzi. Abbiamo Archie Gray, Lucas Bergvall e Djed Spence, tre giovani che stanno arrivando. La Premier League è dura e si può venire a lottare qui. È stata una buona serata per noi”.
La prestazione è un segnale della mentalità della squadra?
“I tifosi e i media esterni sono molto reattivi ed emotivi. Abbiamo avuto un giovedì sera difficile a Glasgow e siamo riusciti a ottenere un punto. La maggior parte dei ragazzi che hanno giocato in quell’occasione e che hanno giocato di nuovo, sono tornati il venerdì mattina e sono stati lontani dalla loro famiglia – il lato che la gente non vede. Quindi, come ho detto, sono davvero orgoglioso dei ragazzi che sono venuti qui e hanno fatto una prestazione del genere”.
Premier League
Manchester United, quale futuro per Garnacho e Rashford?
Manchester United, Garnacho e Rashford pronti a tornare in campo: Amorim precisa che non si è trattato di una questione disciplinare.
La nuova settimana di Garnacho e Rashford
In una recente dichiarazione, l’allenatore del Manchester United Ruben Amorim ha chiarito che Garnacho e Rashford non sono stati esclusi per motivi disciplinari. Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, l’allenatore ha sottolineato l’importanza dei due giocatori per la squadra, affermando che “nuova settimana, nuova vita” e che se si alleneranno bene avranno l’opportunità di competere per un posto in squadra. Questa dichiarazione arriva dopo speculazioni sul loro futuro e sul loro ruolo nella formazione attuale.
Manchester United, l’importanza di mantenere alti gli standard
Amorim ha anche aggiunto che è fondamentale migliorare gli standard sia dentro che fuori dal campo. Ha ribadito la necessità di avere Rashford e Garnacho al massimo delle loro capacità per affrontare le prossime sfide della stagione. Questa affermazione sembra voler mettere fine alle voci di un presunto problema disciplinare, spostando l’attenzione sull’importanza della professionalità e dell’impegno quotidiano degli atleti.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 What’s next for Garnacho and Rashford? Amorim: “New week, new life, if they train well they will compete for a place in the team”.
“We need Rashford and Garna. It was NOT a disciplinary thing. We have to improve out standards inside and outside the pitch”. pic.twitter.com/pNcUcbPAAo
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 16, 2024
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