Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 18°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Nella nebbia di Anfield il Liverpool si regala l’ennesimo sorriso stagionale (sono 22 le vittorie in 26 gare disputate in questa annata) sconfiggendo il Leicester in rimonta.
Le Foxes, infatti, complicano inaspettatamente la serata ai Reds al 6′ con il quarto centro in campionato di Ayew, bravo a capitalizzare la ripartenza guidata da Mavididi trovando la giusta coordinazione da spalle alla porta sfruttando l’ottimo lavoro con il piede perno per battere Alisson sul primo palo con il destro, e sfiorando addirittura anche il raddoppio qualche istante dopo, sempre sugli sviluppi di un contropiede.
In seguito allo scampato 0-2 la formazione di Slot, con Nunez al posto di Luis Diaz a guidare l’attacco, mette in mostra tutta la propria possanza e la propria qualità sfornando palle gol su palle gol, su tutti con lo scatenato Gakpo e il solito Salah, fermato solamente dalla traversa. Proprio l’olandese punisce il suo ex allenatore ai tempi del PSV Van Nistelrooy nel recupero del primo tempo, trovando l’1-1 (quarto acuto nel torneo anche per lui) con uno splendido destro a giro dal limite dell’area di rigore imprendibile per Stolarczyk, il secondo di Hermansen.
La ripresa si apre sulla falsariga dell’ultima mezz’ora della prima, con i padroni di casa che concretizzano la prima opportunità da rete con Jones, alla 100esima presenza in Premier League e preferito a Szoboszlai dal 1′, che spinge in porta il cross arretrato di Mac Allister, tornando a esultare davanti ai propri tifosi dopo due mesi, e ancora con Gakpo che vede annullarsi il 3-1 per una millimetrica posizione di fuorigioco di Nunez poco prima della sua conclusione.
Alla fine la capolista riesce comunque a mettere il sigillo al match all’82’ con Salah, lucido nel finalizzare l’assist di Gakpo con un mancino dei suoi sul palo lungo, mettendo a referto il 16esimo gol in campionato, il 100esimo in carriera in casa in Premier League (solamente altri 7 calciatori ci sono riusciti prima di lui) e il settimo in un “Boxing Day”.
L’armata Slot, quarto allenatore nella storia a essere in vetta a Natale nella sua prima annata dopo Mourinho, Conte e Ancelotti, tutti vincitori nelle stagioni di riferimento, allunga il proprio vantaggio sfruttando la sconfitta del Chelsea, mentre il Leicester, alla terza sconfitta consecutiva, scivola in terzultima posizione diventando la peggior difesa del torneo insieme al Wolverhampton con 40 reti incassate.
Vince di misura, ma dominando per buona parte della contesa, l’Arsenal nel match interno contro l’Ipswich sorpassando il Chelsea, diventando la seconda forza del campionato in solitaria.
I Gunners, orfani di Saka che ne avrà per almeno un mese e mezzo, si affidano nuovamente a Gabriel Jesus in avanti, con il conseguente arretramento sulla trequarti/mediana offensiva di Havertz riproponendo con continuità l’assetto di due stagioni fa immediatamente successivo all’arrivo del brasiliano dal City.
La prima conclusione del match è di Timber, schierato nuovamente sulla destra viste le assenze di White e Tomiyasu, con il giovane Lewis-Skelly a sinistra in sostituzione dell’ancora acciaccato Calafiori, mentre la seconda è quella vincente e porta la firma proprio di Kai Havertz che dalla posizione precedentemente descritta si inserisce a fari spenti nell’area avversaria per spingere dentro il cross basso di Trossard, firmando il suo settimo centro in questo campionato.
Tra la parte finale della prima frazione e la ripresa la formazione di casa legittima il vantaggio producendo altri 10 tiri totali, di cui 4 sventati provvidenzialmente da Muric come quelli di Rice (ennesimo schema diverso da corner) e Gabriel Jesus che vede anche annullarsi un gran gol dalla linea di fondo per posizione di partenza irregolare.
L’Arsenal diventa, dunque, la miglior difesa del torneo ottenendo il settimo clean sheet del campionato (nessuno ha fatto meglio), il quarto consecutivo in casa (nessuno ci era più riuscito dal 2021), concedendo solamente 3 conclusioni all’Ipswich (che vanno a sommarsi alle sole due incassate da Everton e Fulham in due delle precedenti 3 gare). La formazione di Arteta tornerà in campo il 1 gennaio per affrontare il Brentford, mentre quella di McKenna, scivolata al penultimo posto, il 30 dicembre contro il Chelsea.
Continua a sorprendere e stupire il Fulham che si regala un “Boxing Day” da sogno vincendo per la prima volta a Stamford Bridge nell’era della Premier League, rompendo la striscia di 9 risultati utili consecutivi in campionato del Chelsea, imbattuto in casa da agosto (0-2 alla prima giornata contro il Manchester City).
Il West London Derby tra le due squadre vicinissime geograficamente (basti pensare che a separare Stamford Bridge e Craven Cottage ci siano solamente due km, e che l’impianto dei Blues sia situato in Fulham Road), e profondamente rivali si sblocca al 16′ in seguito a un’iniziale fase di studio con l’ennesima gemma calcistica di Cole Palmer che dopo aver seminato tre avversari con una serpentina delle sue piazza dal limite dell’area il piatto mancino tra le gambe di Diop e alle spalle di Leno, trovando il 12esimo acuto del suo campionato, nonché il 26esimo in tutto il 2024 (nessun altro calciatore del Chelsea aveva mai segnato tanto in un anno solare) e il 52esimo coinvolgimento diretto alla 50esima presenza in Premier League (solo Haaland con 64 e Andy Cole con 57 hanno fatto meglio nella storia).
L’1-0 stappa la partita che si tinge di accese emozioni con occasioni da una parte e dall’altra: Leno è chiamato agli straordinari su Cucurella ed Enzo Fernandez a cavallo tra i due tempi, così come Sanchez che si esalta su Iwobi prima e Robinson poi nella ripresa. Nei secondi 45 minuti, infatti, la squadra di Maresca, orfana ancora di James, Fofana e Badiashile in difesa, abbassa troppo precocemente i ritmi lasciando troppo spazio ai Cottagers che pervengono al pari all’82’ con Wilson, quattro gol tutti da subentrato (il migliore in questo senso insieme a Duran), che non manca l’appuntamento di testa a pochi metri dalla linea di porta sulla sponda aerea di Castagne propiziata a sua volta dal traversone di Robinson.
I padroni di casa provano a scuotersi, ma finiscono per sbilanciarsi e al quinto dei sei minuti di recupero assegnati dal direttore di gara Barrott incassano una letale ripartenza condotta dall’ex Torino Lukic e finalizzata da un altro subentrato, Rodrigo Muniz, già in gol a Etihad e Anfield in questa stagione, che manda in visibilio il gremito settore ospiti riscrivendo la storia del proprio club, al sesto risultato utile consecutivo, il nono nelle ultime dieci e in piena lotta per un posto in Europa. Resta al palo, invece, il Chelsea che perde ulteriormente terreno dal Liverpool considerando lo 0-0 con l’Everton dello scorso turno, subendo una sconfitta in rimonta dall’82’ in poi per la prima volta dall’ottobre 1999 (2-3 vs Arsenal con tripletta di Kanu).
Quarta vittoria consecutiva in campionato per il Nottingham, non accadeva dal 1995, che prosegue la sua stagione onirica superando di misura al City Ground il Tottenham, ancora attanagliato dalle pesanti assenze in difesa di Vicario, Romero e Van de Ven, ma con il rientrante Bentancur dopo le sette giornate di squalifica scontate.
Il Forest dell’ex Espirito Santo (cinque mesi sulla panchina degli Spurs nel 2021 non proprio esaltanti) approcciano meglio alla gara nonostante la squalifica di Dominguez rimpiazzato in mediana da Anderson: Hudson-Odoi prima ed Elanga poi fanno le prove generali per il vantaggio che arriva meritatamente al 28′ proprio con lo svedese ex Manchester United che sfrutta alla perfezione l’imbucata di Gibbs-White per siglare il suo terzo, pesantissimo gol consecutivo.
La reazione degli ospiti è tutta nel tiro ravvicinato al tramonto del primo tempo del grande ex di turno Brennan Johnson, nato e cresciuto a Nottingham e nel Nottingham con cui ha collezionato 109 presenze e 29 gol in tre anni centrando la storica promozione in Premier League nel 2022, su cui Sels sfodera un riflesso eccezionale mandando la palla in corner. Nella ripresa un’altra occasione per parte con protagonisti Gibbs-White e ancora Johnson, ma soprattutto Forster e Sels che si esibiscono in due grandi interventi, e nulla più, se non il doppio giallo a Spence nel recupero.
Il Forest si conferma, dunque, nei piani altissimi della classifica, nonché terza miglior difesa e seconda interna del torneo, mentre la formazione di Postecoglou incassa la nona sconfitta in campionato, restando nella parte destra della classifica con soli 23 punti all’attivo. Anche se dovesse arrivare un successo nel prossimo turno con il Wolverhampton sarebbe comunque il peggior girone d’andata in termini di punti dal 2008-09, chiuso con 20.
Quarto successo di fila, considerando la Coppa di Lega, anche per il Newcastle che a St. James’ Park spazza via un Aston Villa rimasto in dieci dal 32′ in seguito al rosso diretto sventolato dall’arbitro Taylor in faccia a Duran, preferito ancora una volta a Watkins dal 1′, reo di aver calpestato volontariamente Schar, scivolato per togliere il pallone proprio all’attaccante colombiano.
Al momento dell’espulsione, però, i Magpies sono già in vantaggio da mezz’ora vista la rete flash (la seconda consecutiva visto lo 0-1 firmato Isak dopo 26 secondi all’Ipswich nella gara precedente) griffata Gordon che per la prima volta in carriera mette a referto un gol o un assist in tre gare di campionato consecutive grazie a un meraviglioso destro a giro che si insacca sotto l’incrocio quando sul cronometro è trascorso poco più di un minuto.
La formazione di Howe, quasi al completo se non fosse per il lungodegente Botman assente da marzo, impartisce una vera lezione di calcio ai Villans subissandoli di tiri, occasioni e ben due gol annullati prima di trovare il raddoppio al 59′ con il solito Isak, miglior marcatore e calciatore più pericoloso del campionato nel mese di dicembre con 7 reti (11 complessive nel torneo) e ben 17 occasioni create, che deve solo appoggiare in porta il cross teso di Murphy, al sesto assist stagionale. Nel finale un’altra rete cancellata, stavolta a Bruno Guimaraes, e il definitivo 3-0 fissato nel recupero da Joelinton, a secco in casa dal 17 agosto, che sfrutta l’errore in uscita di Onana per piazzare con il destro il suo terzo acuto in campionato.
I Magpies si portano, dunque, al quinto posto scavalcando proprio l’undici di Emery, al sesto k.o. nel torneo, il quinto in trasferta, il terzo nelle ultime sei.
Ennesimo passo falso del Manchester City che non riesce ad andare oltre l’1-1 nel match casalingo contro l’Everton al termine di uno dei tanti match in cui i campioni in carica si vedono costretti a uscire dal terreno di gioco con tanti rimpianti.
I Citizens, per la prima volta dal 2017 senza almeno uno tra Ederson, Walker, Stones o Grealish dal 1′, entrano bene in partita colpendo il palo con Gvardiol dopo pochi minuti e portandosi in vantaggio al 14′ con il secondo gol in campionato di Bernardo Silva, imbeccato dall’imbucata di Doku e agevolato dalla deviazione di Branthwaite per battere Pickford. Proprio il portoghese fallisce una ghiotta opportunità per il raddoppio alla mezz’ora non inquadrando lo specchio lasciato libero dai difensori avversari, e al 36′, alla prima, vera discesa dei Toffees, arriva il pari con Ndiaye, a secco dal 19 ottobre, bravo a chiudere con un preciso collo-esterno destro il cross sul secondo palo di Doucouré bucato da Akanji e conseguentemente letto male da Lewis.
Gli Sky Blues riemergono dagli spogliatoi con lo spirito giusto sfiorando il 2-1 prima con Savinho (il giocatore con il più alto numero di tiri tentati in campionato, 24, senza trovare il gol) e poi con Kovacic, la cui conclusione da fuori si perde larga di un soffio, e poco dopo il 50′ si guadagnano un calcio di rigore, in seguito all’intervento in ritardo di Mykolenko su Savinho, parato da Pickford (il secondo nel giro di pochi mesi dopo quello contro il Newcastle a Gordon, il terzo nell’ultimo anno e mezzo dopo quattro anni di nulla, il nono in carriera) a Haaland, al secondo errore in stagione dopo quello con lo Sporting in Champions, il quarto con la maglia del City, il settimo sui 54 calciati in carriera.
Da qui in poi i padroni di casa spariscono dal campo e l’Everton sfiora a più riprese il colpaccio, specie con Doucouré e Mangala che vedono i propri tiri deviati uscire di poco. Prosegue, dunque, il periodo nero del City, reduce da una sola vittoria nelle ultime tredici gare stagionali e cinque punti nelle ultime nove giornate di campionato. Diventano 12 i punti persi da situazione di vantaggio in questa annata (contro i 10 della scorsa), anche se il dato più preoccupante resta questo: dal 30 ottobre, data d’inizio del tunnel intrapreso dalla formazione di Guardiola, sono arrivati solamente 15 gol (nonostante il 22 di xG prodotto) a fronte di 28 subìti. Ottavo pari, invece, per quella di Dyche, il terzo consecutivo dopo quelli altrettanto preziosi con Arsenal e Chelsea.
Il Bournemouth non riesce a centrare la quinta vittoria nelle ultime sei che avrebbe significato consolidare il quinto posto, incappando nel secondo pari interno consecutivo dopo quello con il West Ham di due turni fa.
Al contrario di quello con gli Hammers, questo con il Crystal Palace non produce gol, ma solamente occasioni potenzialmente pericolose, come per esempio quelle con protagonisti nel primo tempo Ouattara, il cui diagonale mancino si spegne di poco a lato, e Semenyo, la cui girata sull’angolo di Cook viene respinta sulla linea in collaborazione da Guéhi e Sarr che poco dopo vedrà annullato un suo gol per posizione di partenza irregolare sul suggerimento profondo di Eze.
Proprio dal mancino del numero 10 delle Eagles nasce il maggiore pericolo creato dagli ospiti respinto da un attento Kepa e spazzato via da Huijsen, schierato ancora una volta al centro della difesa al posto dell’infortunato Senesi. In seguito allo spavento le Cherries prendono in mano le redini del gioco arrivando a concludere diverse volte con i vari Kluivert, Semenyo, Evanilson e il subentrato Billing non inquadrando, però, lo specchio della porta.
Sesto risultato utile consecutivo, comunque, per i ragazzi di Iraola che vengono agganciati in classifica dal Newcastle, punto prezioso per quelli di Glasner, imbattuti fuori casa dal 21 ottobre e caduti solamente con Arsenal e Fulham nelle ultime 10 giornate.
Il Manchester United cade anche al Molineux di Wolverhampton incassando la terza sconfitta consecutiva in tutte le competizioni, la quinta in campionato nelle prime sette della gestione Amorim, solamente il Southampton ne ha perse di più nel periodo, sei.
Nella tana dei lupi d’oltremanica, evidentemente rigenerati dalla cura Vitor Pereira con sei punti conquistati sui sei disponibili all’attivo, i Red Devils si fanno vivi dalle parti di José Sà solamente una volta nel primo tempo con il tiro da fuori di Diogo Dalot respinto dall’estremo difensore portoghese, dovendosi aggrappare in più occasioni a Onana per sfuggire allo svantaggio.
La sfida subisce una brusca svolta al 47′, minuto in cui Bruno Fernandes già ammonito commette un ingenuo fallo ai danni di Semedo che gli costa il doppio giallo, la terza espulsione stagionale per lui dopo le zero registrate fino a settembre in 233 presenze. Il portoghese diventa, così, anche il primo calciatore dello United dal 2008-09 a rimediare tre rossi in una singola stagione, l’ultimo era stato Vidic. I Wolves prendono, dunque, coraggio e troverebbero il gol poco dopo se non fosse per un leggero fuorigioco di Strand Larsen, che comunque non compromette lo status mentale dei padroni di casa, caparbi nel trovare l’1-0 al 58′ con il gol olimpico direttamente da angolo di Matheus Cunha che taglia già il traguardo della doppia cifra in campionato, oltre a toccare quota 22 coinvolgimenti diretti in gol nel 2024 (solamente un altro brasiliano ha fatto meglio di lui in Premier League in un singolo anno solare: Coutinho nel 2017 con 23).
Gli ingressi in campo di Zirkzee e Garnacho non scuotono gli ospiti, anzi: proprio l’argentino al 98′ si fa rubare palla da Doyle a cui basta un lancio per smarcare Matheus Cunha, sfruttando l’altissimo baricentro avversario, che, a sua volta, a tu per tu con Onana serve Hwang Hee-Chan, a secco dal 4 maggio scorso, che non ha problemi a depositare il pallone in porta blindando tre punti utili ai Wolves per uscire per la prima volta in stagione dalla zona rossa scavalcando il Leicester con ben due clean sheet consecutive (dato singolare considerate le 40 reti incassate nelle prime 16 giornate).
Lo United, invece, scivola al 14esimo posto con soli 22 punti all’attivo in 18 giornate mettendo a referto il peggior avvio di stagione della propria storia, diventando, inoltre, l’unico club nell’era della Premier League a perdere cinque gare nel mese di dicembre per due anni consecutivi.
Sorprendente 0-0 tra Brighton e Brentford, due squadre che nelle precedenti 17 giornate avevano accumulato rispettivamente il 3,1 e il 3,8 di media gol complessivi per partita.
In realtà il risultato finale è una pura casualità visti i 32 tiri totali (secondo 0-0 con più conclusioni in questo campionato dopo quello tra Everton e lo stesso Brentford con 36), con le Bees che andrebbero in vantaggio al quarto d’ora con Wissa, se non fosse per la sua posizione di partenza sul suggerimento di Roerslev leggermente oltre l’ultimo difensore, e con i Seagulls che producono ben 15 tiri solamente nella prima frazione, di cui 8 targati Enciso (pareggiato il record di tiri effettuati in un tempo di Suarez in un Liverpool–Aston Villa del 2013), che colpisce anche un palo in apertura.
Nella ripresa l’undici di Frank sfiora il vantaggio prima con Wissa e poi con Norgaard, mentre l’ultima occasione del match capita sul sinistro del rientrante Solly March (assente da marzo 2023 per un serio infortunio al ginocchio) che finisce alto sopra la traversa di Flekken.
Occasione sprecata per i ragazzi di Hurzeler, ora decimi a -3 dal quinto posto. Secondo punto in trasferta, invece, per il Brentford in 9 gare disputate che agevola il sorpasso in classifica ai danni del Tottenham.
Quarto risultato utile consecutivo per il West Ham che passa di misura in casa del fanalino di coda Southampton per la prima volta sotto la gestione Juric.
Gli Hammers, già senza lo squalificato Paquetà, perdono per infortunio nel primo tempo Kilman e Fabianski, rispettivamente rilevati da Todibo e Areola, ma sono comunque la squadra a rendersi più pericolosa con l’incredibile traversa colpita da pochi passi da Soler sul cross basso di Wan-Bissaka, concedendo qualche sporadico tiro ai padroni di casa.
I Saints rientrano dagli spogliatoi con il giusto atteggiamento non sfruttando, però, quanto concesso dagli ospiti, specie con Onuachu, autore di ben 8 tiri (il dato più alto per un giocatore in una singola partita in questa stagione). Al 52′ il Var tramuta in giallo il rosso diretto per Guido Rodriguez in seguito al duro intervento, seppur parzialmente sul pallone, ai danni di Walker-Peters e al 59′ Bowen trova il quinto gol del suo campionato, decisivo ai fini dell’esito finale, mettendo in porta la spizzata di Fullkrug, a sua volta agevolata dalla sponda aerea di Soucek sul cross di Edson Alvarez.
Gli Irons superano, dunque, il Manchester United in classifica nella speranza di dare finalmente un senso alla loro stagione, mentre il nuovo Southampton di Juric resta in solitaria in ultima posizione.
1) Cody Gakpo – Tre gol e un assist nel mese di dicembre che evidenziano un notevole integramento nel sistema offensivo di Slot. Contro il Leicester fa praticamente quello che vuole svariando su tutto il fronte e regalando un autentico gol copertina a tutti gli spettatori.
2) Matheus Cunha – Raggiungere i 10 gol in 18 gare nonostante la tua squadra sia stata sempre nelle ultime tre posizioni in 17 di queste non è niente male. Dei suoi numeri nel 2024 abbiamo già parlato, le speranze salvezza dei Wolves passano principalmente dal suo talento, come certificato dalla rete direttamente da corner siglata contro lo United.
3) Joelinton – Prestazione gigantesca condita da gol e assist per il brasiliano, dominante per tutti i 90 minuti in entrambe le fasi. Il Newcastle dopo tanto tempo può finalmente tornare a contare sul suo centrocampo titolare.
1) Jhon Duran – Il rosso diretto al 32′ compromette irrimediabilmente la trasferta dell’Aston Villa a St. James’ Park. Un gesto irruento e istintivo che probabilmente gli costerà almeno per un po’ la titolarità conquistata con fatica.
2) Bruno Fernandes – Il doppio giallo dopo appena un minuto della ripresa fotografa perfettamente la pessima stagione del Manchester United. Se anche lui, una delle poche certezze della squadra, inizia a incidere in negativo per Amorim sarà ancora più dura risalire la china.
3) Erling Haaland – Secondo penalty fallito in stagione ed ennesima gara senza vittoria per il Manchester City. Anche il gigante norvegese, indiscussa macchina da gol, risente pesantemente del clima negativo che aleggia ormai da due mesi nello spogliatoio dei campioni in carica.
1 | Liverpool* | 42 | 17 | 13 | 3 | 1 | 40:17 | +23 |
2 | Arsenal | 36 | 18 | 10 | 6 | 2 | 35:16 | +19 |
3 | Chelsea | 35 | 18 | 10 | 5 | 3 | 38:21 | +17 |
4 | Nottingham Forest | 34 | 18 | 10 | 4 | 4 | 24:19 | +5 |
5 | Newcastle | 29 | 18 | 8 | 5 | 5 | 30:21 | +9 |
6 | Bournemouth | 29 | 18 | 8 | 5 | 5 | 27:21 | +6 |
7 | Manchester City | 28 | 18 | 8 | 4 | 6 | 30:26 | +4 |
8 | Fulham | 28 | 18 | 7 | 7 | 4 | 26:23 | +3 |
9 | Aston Villa | 28 | 18 | 8 | 4 | 6 | 26:29 | -3 |
10 | Brighton | 26 | 18 | 6 | 8 | 4 | 27:26 | +1 |
11 | Brentford | 24 | 18 | 7 | 3 | 8 | 32:32 | 0 |
12 | Tottenham | 23 | 18 | 7 | 2 | 9 | 39:26 | +13 |
13 | West Ham | 23 | 18 | 6 | 5 | 7 | 23:30 | -7 |
14 | Manchester United | 22 | 18 | 6 | 4 | 8 | 21:24 | -3 |
15 | Everton* | 17 | 17 | 3 | 8 | 6 | 15:22 | -7 |
16 | Crystal Palace | 17 | 18 | 3 | 8 | 7 | 18:26 | -8 |
17 | Wolverhampton | 15 | 18 | 4 | 3 | 11 | 29:40 | -11 |
18 | Leicester | 14 | 18 | 3 | 5 | 10 | 22:40 | -18 |
19 | Ipswich Town | 12 | 18 | 2 | 6 | 10 | 16:33 | -17 |
20 | Southampton | 6 | 18 | 1 | 3 | 14 | 11:37 | -26 |
* Una partita in meno
Prossimo turno:
Domenica 29 dicembre
Leicester 15:30 Manchester City
Everton 16:00 Nottingham Forest
Crystal Palace 16:00 Southampton
Tottenham 16:00 Wolverhampton
Fulham 16:00 Bournemouth
West Ham 18:15 Liverpool
Lunedì 30 dicembre
Ipswich 20:45 Chelsea
Aston Villa 20:45 Brighton
Manchester United 21:00 Newcastle
Mercoledì 1 gennaio
Brentford 18:30 Arsenal
Aggiornato al 28/12/2024 12:31
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