Premier League
All Eyes On Me – il focus sul 24° turno di Premier League
Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della ventiquattresima giornata del campionato più seguito al mondo.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
Ventiquattresimo turno: il Tottenham la ribalta al 96′, ok City e Liverpool. Lo United sbanca il Villa Park.
LIVERPOOL 3-1 BURNLEY (31′ D. Jota, 45′ O’Shea, 52′ L. Diaz, 79′ Nunez)
Il Liverpool riprende la propria marcia verso la conquista del titolo dopo il ko contro l’Arsenal, superando, seppur con sofferenza, la penultima forza del campionato Burnley.
Indice dei patemi dei Reds è il primo tempo, terminato 1-1 grazie alle reti di Diogo Jota e O’Shea, entrambe da corner. Il portoghese sale a quota nove nella classifica cannonieri, complice anche l’errata uscita di Trafford, mentre il difensore irlandese trova la sua prima gioia in carriera in Premier League.
L’undici di Klopp, orfano di Alisson, Konaté, Szoboszlai e Salah, indirizza già al 52′ la ripresa con la correzione aerea sotto porta di Luis Diaz, ma rischia di incassare il nuovo pari in due frangenti con Datro–Fofana, non cinico come nell’ultima uscita. A chiudere definitivamente i conti ci pensa Darwin Nunez, ancora di testa, sul traversone di Elliott a undici dal 90′.
Il Liverpool ottiene, così, il decimo successo interno del proprio campionato sui dodici match disputati, mentre il Burnley resta a tredici punti e viene agganciato anche dallo Sheffield United.
MANCHESTER CITY 2-0 EVERTON (71′, 85′ Haaland)
Ancora il City, sempre il City. Decimo successo consecutivo in tutte le competizioni, ed ora che è tornato il ragazzo in foto la squadra sembra pronta ad assaltare nuovamente Inghilterra ed Europa.
Guardiola, in vista dell’ottavo di Champions contro il Copenaghen, tiene a riposo Walker, De Bruyne e Bernardo Silva, ma fatica molto nel primo tempo, in cui i suoi producono solamente una vera opportunità da gol con Doku.
L’arcigna difesa dell’Everton, con i superlativi Branthwaite e Tarkowski, crolla al 71′ sotto il colpo del totalmente ristabilito Haaland, a secco in Premier dal 25 novembre, bravissimo a scaraventare in porta con il piede debole un pallone vagante sull’angolo calciato da Julian Alvarez. Sempre il norvegese la chiude all’85’ con un gol dei suoi: verticalizzazione di De Bruyne, entrato nel frattempo, il nove stravince il duello fisico con Tarkowski, si invola a campo aperto verso Pickford e lo punisce con l’interno mancino.
Sedici gol in diciotto presenze. Un gol di media ogni 93 minuti. Capocannoniere in solitaria nonostante due mesi di stop.
I Citizens restano a -2 dal Liverpool in attesa di disputare il recupero con il Brentford il prossimo 20 febbraio, così come i Toffees rimangono terzultimi a -1 dal Luton.
WEST HAM 0-6 ARSENAL (32′ Saliba, 41′ (rig.), 63′ Saka, 44′ Gabriel, 47’pt Trossard, 65′ Rice)
L’Arsenal strapazza il West Ham nel derby seppellendolo con sei reti, inequivocabile messaggio di forza mandato a tutto il campionato.
Dopo una prima mezz’ora equilibrata i Gunners prendono il largo, tornando negli spogliatoi con un eloquente 0-4. La coppia centrale di difesa, Saliba–Gabriel, mette a segno lo 0-1 e lo 0-3 trasformando in gol i due cross da piazzato di Rice. Lo 0-2 e lo 0-4 portano la firma di due terzi del tridente offensivo: Saka si guadagna e trasforma il rigore, Trossard, schierato falso nueve, infila Areola nel recupero con uno splendido destro a giro sotto l’incrocio trovando il sesto acuto personale nel torneo.
Ad irrobustire il risultato ci pensano nuovamente Saka, che taglia il traguardo della doppia cifra realizzativa, ed il grande ex Rice, a secco dal 5 dicembre, con un rimarchevole destro da fuori.
L’undici di Arteta tiene, così, il passo di Liverpool e Manchester City, ottenendo la settima vittoria esterna del proprio campionato, mettendo a referto sei gol per la prima volta in campionato sotto la gestione del tecnico spagnolo. Prosegue, invece, il momento no degli Hammers: nessun successo nel 2024 in sette match complessivi e conseguente ottavo posto in classifica.
TOTTENHAM 2-1 BRIGHTON (17′ (rig.) Gross, 61′ Sarr, 96′ B. Johnson)
Dopo aver perso due punti nel recupero contro l’Everton nell’ultimo turno il Tottenham ne guadagna altrettanti nello stesso frangente di partita a discapito del Brighton.
Il quinto successo interno consecutivo in campionato permette agli Spurs di tornare in solitaria al quarto posto, ma il match contro i Seagulls ha regalato una girandola di emozioni e tantissimi spunti sia in tema tattico che individuale.
Gli ospiti approcciano meglio alla gara e passano in vantaggio al 17′ con Gross che trasforma il dodicesimo rigore sui sedici calciati in carriera, procurato dall’intervento irregolare di Van de Ven atto a sventare un’illuminata combinazione nello stretto tra Welbeck e Buonanotte.
Il difensore olandese si riscatta alla grande sventando due colossali palle gol, cancellando, con la complicità anche di un super Vicario, permettendo ai suoi di restare in partita e pervenire al pari con Sarr, al primo acuto nel 2024, imbeccato in verticale da Kulusevski e fortunato nella carambola Dunk-palo che mette fuori causa Steele.
Il match viene deciso al 95′ da un sempre più protagonista Brennan Johnson, terzo gol in campionato, che spinge in porta il cross teso del rientrante Son sugli sviluppi di una mortifera ripartenza. Il definitivo 2-1 fa scivolare il Brighton in nona posizione.
ASTON VILLA 1-2 MANCHESTER UNITED (17′ Hojlund, 67′ D.Luiz, 86′ McTominay)
Terza vittoria di fila per il Manchester United che rilancia la propria candidatura per un posto Champions portandosi a -6 dalla quarta posizione. L’Aston Villa, invece, incassa la seconda sconfitta interna consecutiva, la terza se consideriamo l’1-3 del Chelsea in FA Cup, al netto comunque della solita, ottima prestazione.
I Red Devils approcciano meglio alla gara con il nuovamente titolare Mainoo ancora sugli scudi. A sbloccare il punteggio ci pensa ancora Hojlund, sesto gol nelle ultime sette gare complessive, bravo a correggere di testa la sponda aerea di Maguire da corner. Dopo il pari i Villans prendono il sopravvento e sfiorano a più riprese il pari.
L’1-1 arriva al 67′ con Douglas Luiz, primo centro nel 2024, che devia in porta il mancino potente di Bailey, dando il via ad un vero e proprio forcing che non si tramuta in vantaggio per merito di Onana e demerito di Diaby e McGinn.
Il definitivo 1-2 arriva estemporaneamente a cinque dal 90′ e porta la firma del solito McTominay, settimo gol in campionato, che svetta nel cuore dell’area di rigore sul cross di Diogo Dalot.
Nel prossimo turno la formazione di Ten Hag farà visita al Luton, mentre l’Aston Villa andrà a Craven Cottage per sfidare il Fulham.
NOTTINGHAM FOREST 2-3 NEWCASTLE (10′, 66′ B. Guimaraes, 26′ Elanga, 43′ Schar, 51’pt Hudson-Odoi)
Il Newcastle si riprende con forza il settimo posto in classifica espugnando City Ground, bissando l’impresa del Villa Park di due settimane fa.
Uno dei protagonisti è lo stesso del match di Birmingham: Fabian Schar che dopo la doppietta con l’Aston Villa mette dentro il momentaneo 1-2 battendo Sels, ex della gara ed appena arrivato dallo Strasburgo, con un destro al volo sulla sponda dell’altro centrale Botman.
L’altro è, indiscutibilmente, Bruno Guimaraes, a secco dal 24 settembre, autore del primo ed ultimo vantaggio dei Magpies. Per lo 0-1 trafigge da distanza ravvicinata Sels con un potente destro sul cross di Trippier, per il 2-3 sfodera l’arma del tiro da fuori piazzando la palla nell’angolo basso.
A nulla sono serviti, in termini di risultato, gli acuti di Elanga, che per tutti i 90′ ha imbarazzato Burn, e Hudson–Odoi, terzo gol in campionato, al Nottingham, ulteriormente rinforzato dall’arrivo in prestito di Giovanni Reyna dal Borussia Dortmund.
Il Forest resta, dunque, a secco di vittorie in Premier nel 2024 e con soli due punti di margine sul Luton terzultimo, mentre i Magpies agganciano il West Ham e superano il Brighton.
CRYSTAL PALACE 1-3 CHELSEA (30′ Lerma, 47′, 91′ Gallagher, 94′ E. Fernandez)
Rialza la testa il Chelsea dopo le due pesanti sconfitte entrambe con quattro gol concessi contro Liverpool e Wolverhampton, bissando lo stesso risultato fatto registrare al Villa Park sei giorni fa in FA Cup.
In realtà, però, per i Blues la gara inizia in salita nonostante un Crystal Palace ampiamente rimaneggiato considerate le pesanti assenze, tra le altre, di Eze ed Olise. Le Eagles trovano, infatti, il vantaggio al 30′ con lo splendido destro arcuato di Lerma, primo gol in campionato e con la maglia del Palace, che si infila all’incrocio, e a nulla servono i tentativi di reazione degli ospiti fino all’intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi i Blues aggrediscono immediatamente il match e trovano il pari con l’ex di turno Conor Gallagher, sbloccatosi in stagione nell’1-3 all’Aston Villa. Il capitano della formazione di Pochettino si rivela assoluto protagonista della sfida prima trasformando in gol il cross tagliato di Malo Gusto e poi, nel recupero, quello di Palmer, mettendo a referto la terza doppietta in carriera (le altre due erano arrivate tra l’agosto ed il dicembre 2021 proprio nel suo periodo di prestito al Crystal Palace).
Poco prima dello scadere Enzo Fernandez, a secco in campionato dal 3 dicembre, mette il lucchetto al match capitalizzando la ripartenza condotta dal solito Palmer (otto assist complessivi), certificando il decimo successo del Chelsea in Premier che riduce sostanzialmente le distanze dalla zona Conference League.
L’undici di Hodgson, invece, scivola in quindicesima posizione registrando un passivo di -7 tra reti segnate ed incassate negli ultimi quattro incontri.
WOLVERHAMPTON 0-2 BRENTFORD (35′ Norgaard, 77′ Toney)
Il Brentford torna a vincere in trasferta dopo oltre tre mesi ottenendo tre punti pesanti in ottica salvezza, mentre il Wolverhampton cade nuovamente davanti ai propri tifosi dopo la roboante vittoria sul Chelsea della scorsa settimana.
Le Bees si portano in vantaggio dopo una mezz’ora piuttosto equilibrata con l’incornata di Norgaard, a secco dal 1 ottobre, sul corner dell’ultimo arrivato Reguilon, che a fine stagione rientrerà alla casa base del Tottenham.
Dopo lo 0-1 i Wolves reagiscono e sfiorano il pari per due volte con il solito Pedro Neto e Dawson che vede annullarsi l’1-1 per una posizione di fuorigioco davvero minima. Il raddoppio che taglia definitivamente le gambe agli uomini di O’Neil arriva al 77′ e la firma è quella d’autore: Ivan Toney, già al terzo gol dal suo rientro in campo, bravo a capitalizzare l’assist di Janelt.
I lupi d’oltremanica, dunque, vedono allontanarsi, seppur non di molto, la zona Europa, mentre il Brentford si allontana dalla zona rossa.
FULHAM 3-1 BOURNEMOUTH (5′ Decordova-Reid, 36′, 52′ R. Muniz, 50′ Senesi)
Prima vittoria nel nuovo anno per il Fulham che domina nel match interno con il Bournemouth, scavalcandolo al dodicesimo posto. Le Cherries proseguono nel loro momento negativo: sono solamente due i punti raccolti nelle ultime cinque sfide.
I Cottagers la sbloccano subito con Decordova–Reid, quinto gol in campionato, bravo ad approfittare dello scivolone di Cook in recupero palla, battendo Neto sul primo palo. Il 14 degli uomini di casa risulta fondamentale anche nello sviluppo del raddoppio effettuando una sponda aerea sul cross profondo di Willian, consentendo a Rodrigo Muniz di spingere il pallone in porta.
L’undici di Iraola rientra temporaneamente in partita con la girata da corner di Senesi, terzo centro in campionato, ma dopo appena due minuti ancora Rodrigo Muniz ristabilisce le distanze firmando la prima doppietta in carriera in Premier League, nuovamente sul traversone di Willian.
Settimo successo in casa sugli otto ottenuti fin qui dal Fulham, mentre il Bournemouth si vede costretto al sesto ko esterno.
LUTON 1-3 SHEFFIELD UNITED (30′ Archer, 36′ (rig.) McAtee, 52′ (rig.) Morris, 72′ Vini Souza)
Colpaccio a sorpresa dello Sheffield United, che mai avevano trionfato in trasferta in questo campionato, sul campo del Luton, che perde per la prima volta nel 2024.
La sfida viene indirizzata dai ragazzi di Wilder a proprio favore al 30′ con Archer, a secco dal 22 dicembre, che prende il tempo in velocità ad Osho e batte sul primo palo Kaminski. Il raddoppio arriva appena sei minuti dopo con il rigore procurato dal tocco di mano di Burke e trasformato da McAtee, terzo acuto in campionato, perfettamente efficace nel fare le veci dell’assente McBurnie dal dischetto.
Gli Hatters provano a riaprirla nei primi minuti della ripresa con un altro penalty causato da un altro tocco di mano, questa volta di Ahmedhodzic, e realizzato per la seconda partita consecutiva da Morris, in gol dagli undici metri anche nel 4-4 di Newcastle, ma devono soccombere al 72′ alla prima realizzazione inglese di Vini Souza che incrocia il destro dal limite dell’area mettendo nuovamente fuori causa Kaminski.
L’undici di Wilder aggancia, così, il Burnley al penultimo posto mantenendo vive le comunque flebili speranze salvezza ottenendo più punti in un solo match (3) in trasferta che nei precedenti undici (2). I ragazzi di Edwards, invece, restano a +1 sul terzultimo posto, ma i prossimi incontri con Manchester United ed Aston Villa potrebbero aggravare la condizioni di classifica.
Classifica e prossimo turno
1 |
Liverpool |
54 | 24 | 16 | 6 | 2 | 55:23 | +32 |
2 |
Manchester City* |
52 | 23 | 16 | 4 | 3 | 56:25 | +31 |
3 |
Arsenal |
52 | 24 | 16 | 4 | 4 | 53:22 | +31 |
4 |
Tottenham |
47 | 24 | 14 | 5 | 5 | 51:36 | +15 |
5 |
Aston Villa |
46 | 24 | 14 | 4 | 6 | 50:32 | +18 |
6 |
Manchester United |
41 | 24 | 13 | 2 | 9 | 33:33 | 0 |
7 |
Newcastle |
36 | 24 | 11 | 3 | 10 | 51:39 | +12 |
8 |
West Ham |
36 | 24 | 10 | 6 | 8 | 36:42 | -6 |
9 | Brighton | 35 | 24 | 9 | 8 | 7 | 43:40 | +3 |
10 | Chelsea | 34 | 24 | 10 | 4 | 10 | 41:40 | +1 |
11 | Wolverhampton | 32 | 24 | 9 | 5 | 10 | 37:39 | -2 |
12 |
Fulham |
29 | 24 | 8 | 5 | 11 | 33:39 | -6 |
13 |
Bournemouth* |
27 | 23 | 7 | 6 | 10 | 31:44 | -13 |
14 |
Brentford* |
25 | 23 | 7 | 4 | 12 | 34:39 | -5 |
15 |
Crystal Palace |
24 | 24 | 6 | 6 | 12 | 27:43 | -16 |
16 |
Nottingham Forest |
21 | 24 | 5 | 6 | 13 | 30:44 | -14 |
17 |
Luton Town* |
20 | 23 | 5 | 5 | 13 | 33:45 | -12 |
18 |
Everton |
19 | 24 | 8 | 5 | 11 | 26:32 | -6 |
19 |
Burnley |
13 | 24 | 3 | 4 | 17 | 25:50 | -25 |
20 |
Sheffield United |
13 | 24 | 3 | 4 | 17 | 22:60 | -38 |
– Everton 10 punti di penalizzazione
* Una partita in meno
Prossimo turno:
Sabato 17 febbraio
Brentford 13:30 Liverpool
Burnley 16:00 Arsenal
Newcastle 16:00 Bournemouth
Fulham 16:00 Aston Villa
Nottingham Forest 16:00 West Ham
Tottenham 16:00 Wolverhampton
Manchester City 18:30 Chelsea
Domenica 18 febbraio
Sheffield United 15:00 Brighton
Luton 17:30 Manchester United
Lunedì 19 febbraio
Everton 21:00 Crystal Palace
Premier League
Manchester City-Tottenham, probabili formazioni e dove vederla
Manchester City-Tottenham sarà il match di cartello del tredicesimo turno di Premier League, nonché gara di chiusura del sabato calcistico d’oltremanica.
Alla splendida notizia del rinnovo fino al 2026 di Pep Guardiola fanno sicuramente da contraltare le quattro sconfitte consecutive incassate nelle ultime quattro gare disputate in tutte le competizioni, un dato che dalle parti azzurre di Manchester non si vedeva dal 2006. I Citizens, la cui striscia negativa si è aperta proprio in casa del Tottenham nel match di Coppa di Lega dello scorso 30 ottobre e poi protratta tra defezioni e scarsa applicazione, hanno, dunque, l’obbligo di rialzare la testa per non perdere troppo terreno dalla capolista Liverpool momentaneamente a +5 e avversario nella prossima giornata di campionato.
Il ritardo accumulato dagli Spurs nei confronti del City è, invece, di sette lunghezze con il conseguente decimo posto che certamente non può soddisfare, per quanto la zona Champions ne disti appena tre. Discontinuità è la parola d’ordine della formazione di Postecoglou capace di rifilarne tre allo United e quattro all’Aston Villa (non a caso vanta il miglior attacco del torneo) ma anche di cadere rovinosamente come accaduto contro Crystal Palace e Ipswich nel turno pre-sosta. Una squadra imprevedibile che non sembra conoscere mezze misure come certifica il solo pareggio ottenuto fin qui in stagione a fronte dei 17 match disputati, lo stesso risultato maturato nell’ultimo scontro a Etihad di quasi un anno fa (3-3 con rete al 90′ di Kulusevski).
Qui Manchester City
Per allungare a 52 partite la striscia d’imbattibilità interna i campioni in carica dovrebbero tornare a fare affidamento sulla maggior parte degli infortunati costretti a saltare quasi tutti gli impegni dell’ultimo mese. Eccezion fatta per i lungodegenti Rodri, Bobb e Aké che ne avrà ancora per un po’, torneranno disponibili Doku, Grealish, Stones, Ruben Dias, Akanji, De Bruyne e Foden.
Il belga dovrebbe partire dal 1′ per la prima volta dopo due mesi, affiancato da Kovacic e uno tra Bernardo Silva e Gundogan. Gvardiol tornerà a sinistra con Walker a destra, mentre davanti solamente Haaland è certo di una maglia da titolare: ballottaggi serrati, infatti, tra Foden e Savinho da una parte e Doku e Grealish dall’altra.
Qui Tottenham
Pesa come un macigno l’assenza di Bentancur, squalificato per 7 giornate a causa di commenti razzisti rivolti a Son, a cui va a sommarsi la consueta emergenza difensiva con Van de Ven non ancora guarito e Romero uscito malconcio dall’impegno della sua Argentina contro il Perù, oltre che le defezioni di Richarlison e Odobert.
Bissouma prenderà il posto dell’uruguaiano ex Juventus in mezzo al campo con il supporto di Sarr e Kulusevski. Confermato il trio offensivo Son–Solanke–Johnson. Al centro del reparto arretrato sembra certa la presenza di Dragusin con Ben Davies favorito sull’argentino ex Atalanta.
Manchester City-Tottenham, le probabili formazioni
Manchester City (4-1-4-1): Ederson; Walker, Akanji, Dias, Gvardiol; Kovacic; Foden, Silva De Bruyne, Doku; Haaland. All. Guardiola.
Tottenham (4-3-3): Vicario; Porro, Dragusin, Davies, Udogie; Kulusevski, Bissouma, Sarr; Johnson, Solanke, Son. All. Postecoglou.
Manchester City-Tottenham, dove vederla
La partita tra Manchester City e Tottenham si giocherà sabato 23 novembre alle 18:30. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso il canale Sky Sport Uno e Sky Calcio Uno.
Premier League
Arsenal-Nottingham Forest: probabili formazioni e dove vederla
Arsenal-Nottingham Forest è uno dei match validi per la 12^ giornata di Premier League, ed è in programma sabato 23 novembre alle 16:00
Arsenal-Nottingham Forest è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione di classifica praticamente identica e vogliono punti per rimanere nella zona europa. I ragazzi di mister Arteta faranno di tutto per trovare la vittori che manca da 4 partite sfruttando il fattore casa mentre il Nottingham tenterà di fare l’ennesima impresa stagionale per centrare la 4 vittoria nelle ultime 5 gare.
Qui Arsenal
In vista del match contri il Nottingham Forest mister Arteta schiererà un 4-3-3 con Raya tra i pali e il quartetto difensivo formato da White, Saliba, Gabriel e Timber. In mezzo al campo spazio al terzetto formato da Odegaard, Partey e Rice mentre in attacco ci sarà il tridente composto da Saka, Havertz e Martinelli
Qui Nottingham Forest
In vista del match contro l’Arsenal mister Espirito Santo metterà in campo un 4-2-3-1 con Sels tra i pali e il quartetto difensivo composto da Ola Aina, Milenkovic, Murillo e Moreno. In mediana ci sarà la coppia formata da Yates e Anderson mentre in attacco alle spalle di Wood ci sarà il terzetto formato da Elanga, Gibbs-White e Hudson-Odoi
Probabili formazioni di Arsenal-Nottingham Forest
Arsenal (4-3-3): Raya; White, Saliba, Gabriel, Timber; Odegaard, Partey, Rice; Saka, Havertz, Martinelli. Allenatore: Arteta.
Nottingham Forest (4-2-3-1): Sels; Ola Aina, Milenkovic, Murillo, Moreno; Yates, Anderson; Elanga, Gibbs-White, Hudson-Odoi; Wood. Allenatore: Espirito Santo.
Dove vedere Arsenal-Nottingham Forest
Il match Arsenal-Nottingha Forest in programma in programma sabato 23 novembre alle 16:00 sarà visibile in esclusiva su Sky.
Premier League
Leicester-Chelsea, probabili formazioni e dove vederla
Leicester-Chelsea apre la dodicesima giornata di Premier League. Enzo Maresca torna per la prima volta al King Power Stadium da avversario.
Benissimo il Chelsea in questo avvio di stagione. Terzo in Premier League, a -4 dal City secondo e a -9 dal Liverpool primo. Due squadre che, al momento, sembrano di un’altra categoria, ma con tutte le altre i Blues di Enzo Maresca se la giocano alla grande. Appena quattro sconfitte stagionali, di cui solo due in Premier.
Male, a tratti malissimo il Leicester del suo successore Cooper. Le foxes sono infatti 15esime in classifica con 10 punti conquistati in 11 partite, con la quarta peggior difesa del torneo. Il periodo d’oro targato Ranieri (prima) e Rodgers (poi) sembra lontanissimo, ma altrettanto lontana è anche una salvezza tranquilla.
Qui Leicester
Nessun dubbio sulla presenza di Hermansen in porta. A destra l’unica scelta possibile è Justin, con l’unica alternativa (Ricardo Pereira) che ha ancora molti mesi di infortunio da passare ai box. Certi del posto anche Kristiansen e Faes, mentre per l’altra maglia al centro della difesa ballottaggio Vestergaard-Okoli. Le ultime due le ha giocate il danese, ma la velocità degli avanti del Chelsea potrebbe indurre Cooper a delle riflessioni.
A centrocampo certi di un posto solo Winks e Ndidi, i loro compagni di reparto dipenderanno dalla struttura che il tecnico gallese intenderà dare alla sua squadra. Il nigeriano potrebbe giocare in mediana ma anche più avanzato, sulla linea dei trequartisti. Reparto in cui certamente Cooper non avrà a disposizione Buonanotte (squalificato) e Fatawu, che si è rotto il crociato in nazionale: la sua stagione finisce qui.
Questo lascia Cooper sprovvisto di un esterno di piede mancino. L’alternativa naturale sarebbe Ayew, ma al pari del suo connazionale anche lui è tornato acciaccato dagli impegni con il Ghana. Cooper ha detto che non è nulla di grave, ma è comunque in dubbio. E’ favorito, ma in caso di forfait giocherebbe uno fra De Cordova-Reid e McAteer: con il primo in vantaggio. Non è escluso nemmeno la possibilità che Cooper rispolveri la difesa a tre.
A sinistra dovrebbe tornare titolare Mavididi, mentre per il ruolo da trequartista è corsa a due fra Soumaré ed El Khannous. Il marocchino giocherebbe sulla trequartista con Ndidi in mediana, mentre il francese farebbe avanzare il nigeriano sulla linea dei trequartisti. Davanti Vardy dovrebbe recuperare, in questi giorni si è allenato con il gruppo. Recuperato anche Daka, che però non fa minuti in gare ufficiali dalla scorsa stagione.
Qui Chelsea
In porta dovrebbe giocare Sanchez, che è il titolare designato da Maresca nonostante qualche errore. Per il resto il tecnico italiano ha almeno una decina di giocatori in dubbio, ma la maggior parte di loro dovrebbe recuperare in tempo. Gusto, Fofana, Colwill, Lavia, Palmer e Sancho: tutti questi sono stati considerati in forse nella sosta per le nazionali. Di questi solo Palmer è tornato in gruppo, ma anche gli altri non destano preoccupazione.
Possibile quindi che i primi tre possano completare il reparto difensivo con Cucurella. Non dovesse recuperare l’ex-Fofana giocherebbe Adarabioyo, mentre per l’eventuale sostituzione di Colwill sarebbe corsa a due fra Badiashile e Disasi. Gusto dovrebbe giocare, anche perché la sua alternativa (Reece James) è di nuovo out. Il dubbio principale in mediana riguarda Moses Caicedo, che tornerà in Inghilterra giusto a ridosso della partita.
Lui, così come Enzo Fernandez e Jackson, saranno gli ultimi giocatori che Maresca accoglierà al rientro delle nazionali e dovrebbero scendere in campo con pochissimi allenamenti nelle gambe. Come detto, Lavia dovrebbe riuscire a recuperare. Al suo fianco o Caicedo o Enzo, ma è pronto l’altro ex della partita (Dewsbury-Hall) se Maresca volesse far riposare i sud-americani. Anche Veiga in lizza per giocare, se il belga non sarà al top.
Davanti pochi dubbi sulla presenza di Madueke e l’ex-Lazio Pedro Neto sulle fasce, con Palmer che viene considerato come recuperato. Davanti molto dipenderà dalle condizioni dell’attaccante senegalese, per cui vale lo stesso discorso fatto sopra per i due sud-americani. Maresca non ha una vera e proprio alternativa a Jackson in rosa, motivo per il quale al suo posto potrebbe adattarsi uno fra Nkunku e Felix o anche Palmer falso nueve.
Leicester-Chelsea, probabili formazioni
Leicester (4-2-3-1): Hermansen; Kristiansen, Vestergaard, Faes, Justin; Winks, Ndidi; Mavididi, El Khannous, Jordan Ayew; Vardy.
Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Cucurella, Colwill, Adarabioyo, Malo Gusto; Dewsbury-Hall, Lavia; Pedro Neto, Palmer, Madueke; N.Jackson.
Leicester-Chelsea, dove vederla
Leicester-Chelsea, con calcio d’inizio alle 13:30 al King Power Stadium di Leicester, è un’esclusiva Sky e come tale sarà trasmessa in diretta sul canale Sky Sport Calcio e in streaming su NOW TV e Sky GO.
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