Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 3°giornata della nuova stagione.
Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.
IL LIVERPOOL SBANCA OLD TRAFFORD
Prosegue la marcia intonsa del Liverpool di Slot che diventa il primo tecnico dei Reds a vincere tutte le prime tre partite di campionato senza concedere gol dopo il recentemente compianto Eriksson nel 2007, nonché l’unico a battere lo United al primo confronto diretto oltre a Bob Paisley nel 1975.
Ad Old Trafford l’equilibrio si protrae per la prima mezz’ora, intervallato dalla rete annullata ad Alexander-Arnold per un fuorigioco precedente di Salah, dopodiché gli ospiti salgono in cattedra e impartiscono una lezione di calcio.
Luis Diaz va a segno per due volte tra il 35′ ed il 42′ sfruttando alla perfezione i due grossolani errori di scelta di Casemiro in disimpegno e il doppio assist di Salah: dalla stagione 2021-22 il Liverpool ha visto segnare una doppietta al “Theatre of Dreams” nel primo tempo a più calciatori (2, Diaz e Salah) rispetto ai Red Devils (1, Cristiano Ronaldo).
Nella ripresa, dopo l’ottima parata di Alisson su Rashford, è il solito attaccante egiziano che chiude definitivamente i giochi con un mancino stretto sul primo palo dall’ingresso dell’area di rigore sorprendendo l’incolpevole Onana e gettando nel più totale sconforto i tifosi di casa che negli ultimi sette confronti diretti casalinghi contro la temibile armata del Merseyside hanno assistito solamente ad una vittoria.
La posizione di Ten Hag continua ad essere in bilico: una vittoria e due sconfitte non sono, di certo, un buon biglietto da visita per iscriversi alla nuova stagione.
HAALAND NON E’ UMANO. ARSENAL E BRIGHTON SI DIVIDONO LA POSTA IN PALIO TRA LE POLEMICHE
Nello stesso stadio in cui due anni fa ha esordito in Premier League con una doppietta, Haaland ne fa tre consentendo al Manchester City di allungare a 17 la striscia di imbattibilità contro il West Ham nell’era Guardiola (15 vittorie e 2 pareggi. Superato il record di Ferguson contro il Charlton Athletic) e di chiudere a punteggio pieno questo primo scorcio di campionato.
Il norvegese sfrutta da vero predatore d’area gli assist di Bernardo Silva (44esimo passaggio vincente che fa di lui il miglior assistman portoghese nella storia del torneo), Rico Lewis e Matheus Nunes, sfiorando anche il poker nel finale. Ottavo hat-trick in Premier League in appena poco più di due stagioni, il secondo consecutivo, primo calciatore del nuovo millennio a siglarne due nelle prime tre uscite, 19esimo centro in 11 gare nel mese di agosto e primo a toccare quota 7 marcature in appena tre turni: spaventoso.
L’autogol di Ruben Dias e il palo colpito da Kudus nella ripresa sono solamente dei lampi per un West Ham al secondo ko casalingo consecutivo in campionato, intervallato solamente dall’1-0 in Coppa di Lega imposto al Bournemouth grazie alla rete nel finale di Bowen.
Perde i primi due punti stagionali l’Arsenal che all’Emirates impatta sull’1-1 con il Brighton anche in virtù della più che dubbia espulsione impartita a Rice (la prima in 245 partite) al 49′, reo secondo il direttore di gara Kavanagh di aver intenzionalmente allontanato il pallone a gioco fermo prima di ricevere un calcione da dietro da parte di Veltman.
Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato chiuso in vantaggio grazie all’acuto di Havertz, al decimo coinvolgimento diretto in un gol nelle ultime 9 gare di campionato, perfettamente smarcato dall’assist di Saka (il terzo nelle prime tre, solamente Henry nel 2004-05 ci era riuscito con i rossi di Londra), i Gunners incassano il pari al 58′ da Joao Pedro che bissa la rete siglata nel recupero allo United nello scorso turno, rompendo l’imbattibilità di Raya dopo 237′ e assicurando ai suoi un punto prezioso che regala ancor più fiducia in vista di un prosieguo di stagione tutto da vivere.
IL CHELSEA STECCA ANCORA A STAMFORD BRIDGE. IL TOTTENHAM CADE AL ST. JAMES’ PARK
Il Chelsea rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria casalinga in campionato. Dopo il roboante 2-6 inflitto al Wolverhampton i Blues non vanno oltre l’1-1 nel derby con il Crystal Palace, complice anche le numerose occasioni da gol cestinate nella ripresa.
La seconda rete in questa Premier League di Jackson al 25′ sul quarto assist di Palmer (solamente 4 calciatori hanno fatto meglio di lui nella storia nelle prime tre gare tra cui Kane e Pogba), non basta ai ragazzi di Maresca che vengono raggiunti dalla prima perla stagionale di Eberechi Eze che estrae dal cilindro un favoloso destro a giro che vale l’1-1 finale, nonché il suo quinta realizzazione da fuori area nel 2024 in campionato: solo Foden come lui.
Il tecnico italiano dovrà correre al più presto ai ripari (considerato anche il grande spavento di giovedì contro il Servette in Conference League) e continuare a fare affidamento sul solito Palmer, al quindicesimo passaggio vincente dal settembre 2023, nessuno come lui nei top 5 campionati europei. Primo, prezioso punto, invece, per le Eagles che danno continuità al 4-0 impartito al Norwich in Coppa di Lega.
Nel giorno del rientro in campo di Sandro Tonali il Newcastle centra il suo secondo successo interno nelle prime due gare casalinghe della stagione (non accadeva dal 2009-10 in Championship e dal 2000-01 in Premier League) superando per 2-1 il Tottenham al termine di una gara frizzante.
A sbloccare il risultato ci pensa Barnes su assist del nuovo arrivato Kelly, mentre per il pareggio degli Spurs le responsabilità sono da spartire tra Pope che respinge malissimo la conclusione di Maddison, e Burn che si mette il pallone in porta nel tentativo di liberare l’area in seguito alla ribattuta di Brennan Johnson.
La rete decisiva arriva l 76′ con Joelinton che con un filtrante rasoterra infila la difesa ospite poi punita dal più facile degli assist di Murphy
per il più facile dei gol di Isak, il quinto ai danni dei bianchi di Londra che diventano così la sua vittima preferita.La formazione di Postecoglou incassa, dunque, la quarta sconfitta nelle ultime sei trasferte di campionato, dopo averne perse appena tre nelle prime quindici sotto la gestione del tecnico australiano. I Magpies, invece, volano a quota 7 punti.
L’ASTON VILLA FA LA VOCE GROSSA AL KING POWER STADIUM. RIMONTA PAZZA DEL BOURNEMOUTH
Altri tre punti in trasferta per l’Aston Villa, per giunta con lo stesso risultato e gli stessi marcatori della sfida contro il West Ham di due settimane fa, che aiutano la squadra a rialzare la testa dopo la sconfitta interna incassata dall’Arsenal.
L’1-2, peraltro già maturato nell’ultimo scontro cronologico andato in scena nella tana delle Foxes il 4 aprile 2023, inizia a comporsi già nella prima frazione grazie ad Amadou Onana, bravo a sfruttare l’assist di Watkins. Il centrocampista belga eguaglia, così, in appena tre uscite con la nuova maglia il record personale di marcature in una singola stagione, fatto registrare con l’Everton nella precedente annata.
Il raddoppio arriva al 63′ ad opera di Jhon Duran, che questa volta ci mette appena 2 minuti contro i 17 impiegati al London Stadium dopo il suo ingresso in campo, per incornare in porta il cross di Digne. A nulla serve la prima gioia con la maglia del Leicester di Facundo Buonanotte, a secco dallo scorso 18 febbraio, se non ad alimentare delle false speranze per le Foxes che restano inchiodate ad un solo punto in classifica.
Accade tutto nel secondo tempo a Goodison Park tra Everton e Bournemouth che danno vita ad una gara dall’elevatissimo tasso emotivo. Dopo una prima frazione soporifera i Toffees trovano le prime due reti del loro campionato con Keane e Calvert-Lewin, la prima da piazzato e la seconda su sviluppo verticale, ma buttano tutto via nei minuti finali.
Dall’87’ in poi, infatti, le Cherries danno vita ad una rimonta mai vista prima in Premier League, considerando lo scarso minutaggio a disposizione prima della fine. Semenyo (già due reti ed un assist in stagione) accorcia spingendo in porta il cross di Kluivert, Cook, al primo centro in carriera nella massima divisione inglese a 27 anni, pareggia di testa e, sempre di testa, Sinisterra realizza il 2-3 al 96′ capitalizzando un altro traversone di Kluivert.
I ragazzi di Iraola salgono, dunque, a quota 5 in classifica dopo i due pareggi con Nottingham e Newcastle, mentre la squadra di Dyche, travolta da un tracollo emotivo, resta in fondo alla graduatoria a 0 punti.
VOLA IL BRENTFORD. 1-1 SIA A PORTMAN ROAD CHE AL CITY GROUND
Prosegue alla grande il cammino del Brentford che ottiene il secondo successo casalingo consecutivo, intervallato dalla sconfitta di Anfield, contro un Southampton anche in questo turno apparso non all’altezza.
L’addio di Ivan Toney, volato all’Al-Ahli nelle ultime ore di mercato, non sembra aver scalfito le certezze delle Bees che nel segno dei soliti Mbeumo e Wissa bissano il 2-1 di due settimane fa al Crystal Palace, timbrato sempre dal 19 e dall’11, mettendo in mostra una condizione risplendente, come certificato anche dal successo di misura sul campo del Colchester nel secondo turno di Coppa di Lega.
Discorso totalmente opposto per i Saints, la cui prima rete in questo campionato ad opera del giapponese Sugawara arrivata nel recupero non allevia le preoccupazioni, specie per una fase difensiva che, nonostante l’arrivo di Ramsdale dall’Arsenal, non sembra regalare grandi certezze. La squadra di Martin resta l’unica insieme all’Everton ancora senza punti all’attivo.
Identico risultato sia a Portman Road tra Ipswich e Fulham che al City Ground tra Nottingham Forest e Wolverhampton.
La neopromossa squadra di McKenna incamera il primo punto stagionale dopo un avvio da incubo contro Liverpool e City, impattando sull’1-1 con i Cottagers. Il classe 2003 Delap la sblocca al 15′ trovando il primo gol in carriera in Premier League, Adama Traoré la pareggia al 32′ su assist di Robinson, permettendo ai suoi di salire a quota 4 in classifica.
Accade tutto in due minuti tra il Forest e i Wolves: il solito Wood mette il timbro (già il secondo in campionato) al 10′, Bellegarde risponde con una pregevole sberla da fuori area al 12′ trovando la prima gioia personale nel 2024. La formazione di Espirito Santo resta imbattuta e si stanzia a quota 5, quella di O’Neil ottiene il primo punto.
TOP
1) Erling Haaland – Altro giro, altra tripletta. Cosa aggiungere di più? 70 reti in 69 presenze in Premier League, già capocannoniere con ampio margine sugli inseguitori. Poi, lo abbiamo imparato, agosto è il suo mese preferito.
2) Bryan Mbeumo – Tre centri in tre partite, connessione perfetta con il partner Wissa e Toney già nel dimenticatoio. Dopo le prove generali della scorsa stagione il camerunense è definitivamente pronto a caricarsi il Brentford sulle spalle.
3) Mohamed Salah – Per lui discorso analogo a quello di Haaland. Possiamo dire solo altre due cose: con quest’ultimo match diventano 16 i suoi coinvolgimenti diretti contro lo United nelle ultime 22 partite, e 10 le reti realizzate ad Old Trafford (raggiunto il record di Shearer a Elland Road).
FLOP
1) Vitaliy Mykolenko – Due dei tre gol del Bournemouth arrivano dal suo lato. Si perde prima Semenyo e poi Sinisterra, il tutto in appena 10 minuti. Disattenzioni che costano all’Everton una rimonta storica e punti pesantissimi.
2) Jack Stephens – Il clamoroso errore in prima costruzione che porta al raddoppio di Mbeumo è senza dubbio una delle cose più esteticamente brutte che si possano osservare su un campo di calcio. Il Southampton dovrà rivedere molte cose.
3) Casemiro – Il suo periodo no era già iniziato la scorsa stagione, ma nella sfida con il Liverpool ha, probabilmente, raggiunto il suo apice: in occasione dello 0-1 consegna la palla ad Alexander-Arnold con un suggerimento insensato, nello 0-2 si lascia scippare il pallone in uscita come fosse un centrocampista alle prime armi.
1 | Manchester City | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 9:2 | +7 |
2 | Liverpool | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 7:0 | +7 |
3 | Brighton | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 6:2 | +4 |
4 | Arsenal | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 5:1 | +4 |
5 | Newcastle | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 5:1 | +4 |
6 | Brentford | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 5:4 | +1 |
7 | Aston Villa | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4:4 | 0 |
8 | Bournemouth | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 5:4 | +1 |
9 | Nottingham Forest | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 3:2 | +1 |
10 | Tottenham | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 6:3 | +3 |
11 | Chelsea | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 7:5 | +2 |
12 | Fulham | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3:3 | 0 |
13 | West Ham | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 4:5 | -1 |
14 | Manchester United | 3 | 3 | 1 | 2 | 0 | 2:5 | -3 |
15 | Leicester | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 3:5 | -2 |
16 | Crystal Palace | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 2:5 | -3 |
17 | Ipswich Town | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 2:7 | -5 |
18 | Wolverhampton | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 3:9 | -6 |
19 | Southampton | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 1:5 | -4 |
20 | Everton | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 2:10 | -8 |
Prossimo turno:
Sabato 14 settembre
Southampton 13:30 Manchester United
Liverpool 16:00 Nottingham Forest
Manchester City 16:00 Brentford
Fulham 16:00 West Ham
Crystal Palace 16:00 Leicester
Brighton 16:00 Ipswich Town
Aston Villa 18:30 Everton
Bournemouth 21:00 Chelsea
Domenica 15 settembre
Tottenham 15:00 Arsenal
Wolverhampton 17:30 Newcastle
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