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All Eyes On Me – il focus sul 31° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentunesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentunesimo turno: Liverpool e Arsenal senza problemi, il City asfalta l’Aston Villa. Chelsea e United danno spettacolo.

All Eyes On Me

LIVERPOOL 3-1 SHEFFIELD UNITED (17′ Nunez, 58′ (aut.) Bradley, 76′ Mac Allister, 90′ Gakpo)

Tutto come da copione ad Anfield, seppur con qualche attimo eccessivo di apprensione, dove il Liverpool ottiene il ventottesimo risultato utile interno consecutivo in campionato, confermandosi capolista di questa Premier contro il fanalino di coda Sheffield United.

Dopo un avvio forte degli ospiti con uno scatenato McAtee, i Reds presidiano costantemente la metà campo avversaria sbloccando il risultato con Nunez che si limita a murare il rinvio di Grbic che lo colpisce in pieno. In seguito all’1-0 fioccano le opportunità da gol ma Salah e compagni non sembrano essere nella serata migliore. Asserzione confermata al 58′ quando il colpo di testa di Hamer sul traversone di McAtee sbatte sulla caviglia di Bradley, sorprendendo decisivamente Kelleher e scrivendo l’1-1 sul tabellone di uno stadio per 3/4 incredulo.

A sbrogliare la matassa ci pensa Mac Allister al 76′: il centrocampista campione del mondo, al quinto centro stagionale, butta giù la porta con un terra-aria che si insacca sotto l’incrocio sugli sviluppi di un flipper in area di rigore generato dal cross teso di Robertson. A chiudere definitivamente i giochi ci pensa nel finale Gakpo con una spizzata aerea, su assist ancora del terzino scozzese, che gli vale la sesta gioia personale nel torneo.

I ragazzi di Klopp, dunque, rispondono agli importanti successi di Arsenal e City maturati nei due giorni precedenti riappropriandosi della vetta della classifica, mentre le Blades incassano la sconfitta numero ventuno in campionato e vedono sempre più concretizzarsi l’incubo retrocessione.

ARSENAL 2-0 LUTON (24′ Odegaard, 44′ (aut.) Hashioka)

Nona vittoria su dieci partite disputate nel 2024 in campionato per l’Arsenal che, nonostante più di qualche seconda linea schierata dal primo minuto, sbriga la pratica Luton in un tempo.

Al contrario di quanto accaduto nella gara d’andata, vinta al 97′ con il 3-4 di Rice, i Gunners, infatti, incanalano la sfida sui binari giusti già al 24′ grazie alla combinazione nello stretto tra Havertz e Odegaard che porta alla conclusione vincente il centrocampista norvegese, bravo a battere Kaminski con un destro secco sul primo palo.

Il settimo centro nel torneo del proprio capitano spiana la strada all’undici di Arteta, vicino al raddoppio in quattro diverse occasioni nel giro dei successivi dieci minuti. 2-0 che arriva poco prima del duplice fischio grazie alla fuga sulla sinistra di Smith Rowe, il cui cross basso viene deviato nella propria porta dal terzino giapponese Hashioka nel tentativo di anticipare il tap-in di Nelson.

Nella ripresa i Gunners gestiscono il risultato e si assicurano tre punti importanti per mantenere il City a debita distanza dopo lo 0-0 nello scontro diretto di Pasqua. Gli Hatters, invece, scivolano nuovamente a -3 dal quartultimo posto in virtù del successo del Nottingham sul Fulham.

MANCHESTER CITY 4-1 ASTON VILLA (11′ Rodri, 20′ Duran, 46’pt, 62′, 69′ Foden)

Primo successo stagionale contro una delle big four del campionato per il Manchester City nel segno di uno straripante Phil Foden.

Nonostante l’assenza di Haaland i Citizens dominano in lungo e in largo la gara collezionando venticinque tiri totali, di cui undici in porta ed il 67% di possesso palla. Dopo il botta e risposta nei primi venti minuti firmato Rodri, al quarantatreesimo risultato utile individuale consecutivo, Duran, schierato al posto dell’infortunato Watkins, sale in cattedra il ragazzo di Stockport, alla sua seconda tripletta stagionale dopo quella sul campo del Brentford lo scorso febbraio.

Nel recupero del primo tempo disegna un arcobaleno da calcio di punizione che si insacca sul secondo palo, al 62′ chiude il dialogo con Rodri al limite dell’area con un tiro chirurgico che bacia il palo e va in porta, ed infine al 69′ si mette in proprio scaraventando un collo mancino di rara potenza proprio sotto l’incrocio lasciando di sasso l’incolpevole Olsen, portandosi a quota quattordici in classifica marcatori.

La formazione di Guardiola inizia, così, a prepararsi ad un vero e proprio tour de force che la vedrà scendere in campo ogni tre giorni per tutto il mese di aprile, mentre i Villans vedono leggermente ridotto il loro gap di vantaggio sul Tottenham in ottica quarto posto.

WEST HAM 1-1 TOTTENHAM (5′ B. Johnson, 19′ Zouma)

Nessuno riesce ad avere la meglio nella serata del London Stadium tra West Ham e Tottenham che si equivalgono in termini di risultato e prestazione.

Le due reti che caratterizzano la sfida arrivano nei primi venti minuti: a Brennan Johnson, quinto centro in campionato, risponde Zouma, che si porta a quota tre nel torneo svettando sul corner calciato da Bowen. Lo stesso Bowen, in collaborazione con Antonio, crea diverse apprensioni alla difesa avversaria tra il tramonto del primo tempo e l’alba della ripresa, sbattendo sul sempre attento Vicario.

Nel finale sono gli Spurs ad andare vicini al colpaccio con il destro di prima intenzione da posizione centrale di Udogie, inghiottito da Fabianski, che certifica il terzo pareggio nelle ultime quattro per gli Hammers, reduci dall’incredibile rimonta incassata dal Newcastle nell’ultimo turno.

Per l’undici di Postecoglu si tratta, invece, del sesto segno X fuori dalle mura amiche che, in qualche modo. alimenta le speranze Champions.

CHELSEA 4-3 MANCHESTER UNITED (4′ Gallagher, 19′ (rig.), 100′ (rig.), 101′ Palmer, 34′, 67′ Garnacho, 39′ B. Fernandes)

Cosa abbiamo visto! A Stamford Bridge va in scena una sfida fortemente candidata a diventare la partita dell’anno tra due squadre in difficoltà a livello di classifica, ma imbottite di talento.

Il Chelsea si porta avanti di due nei primi venti minuti grazie a Gallagher, quinto centro nel 2024, che batte Onana con un destro di prima da posizione centrale sul suggerimento arretrato di Malo Gusto, e al rigore di Palmer, causato dallo scriteriato intervento di Antony su Cucurella.

La reazione del Manchester United si concretizza nei successivi venti: al 40′, infatti, il tabellone luminoso dell’impianto blu recita 2-2, complice le marcature di Garnacho, coadiuvato dal grossolano errore in impostazione di Caicedo, e Bruno Fernandes, al quinto gol in campionato, bravo a spedire in porta il cross arcuato di Diogo Dalot con un bel colpo di testa.

I Red Devils partono forte anche nella ripresa sull’onda lunga della rimonta effettuata: Maguire e Casemiro non inquadrano di poco la porta, al contrario di Garnacho che al 67′ concretizza lo splendido assist d’esterno di Antony in ripartenza, superando Petrovic con un beffardo tocco di testa che vale il 2-3 ed il settimo acuto personale in questa Premier.

La formazione di Ten Hag, però, cade nello stesso errore di Brentford, calando di concentrazione in prossimità del 100′. Se in quel caso la rete concessa era stata una, qui ne arrivano addirittura due che coincidono con il dodicesimo ko in campionato ed il conseguente spegnimento delle flebili speranze Champions. Cortesia di Cole Palmer che al 100′, appunto, trasforma un altro penalty (otto su otto dal dischetto per l’ex City) provocato dal fallo di Dalot su Madueke, e al 101′ manda in visibilio il popolo Blues con un mancino da fuori provvidenzialmente deviato da McTominay, siglando la sua prima tripletta in carriera.

Il sedicesimo gol in campionato (si, avete letto bene, 16!) del gioiello in maglia 20 consente a Pochettino di tornare a respirare dopo il 2-2 interno contro il Burnley nell’ultima giornata disputata. Ora i londinesi sono a -5 dalla zona Europa League con due gare da recuperare.

NEWCASTLE 1-1 EVERTON (15′ Isak, 88′ (rig.) Calvert-Lewin)

Il Newcastle non riesce a dar seguito in termini di risultato alla roboante vittoria con il West Ham, impattando sul pareggio nella seconda gara interna consecutiva di campionato contro l’Everton.

Nonostante i 2,44 punti di xG messi a referto in tutto l’arco del match i Magpies riescono a trovare la rete soltanto in un’occasione, più precisamente al 15′ con Isak, perfettamente pescato dal filtrante di Barnes, che elude la scivolata di Tarkowski e trafigge Pickford con un preciso destro all’angolino che gli vale il quindicesimo acuto in questa Premier.

La formazione di Howe spreca l’impossibile sotto porta, vedendosi anche annullare il raddoppio ad opera di Longstaff per un precedente fuorigioco di Isak, lo stesso che vede murarsi da Mykolenko sulla riga di porta il 2-0 qualche minuto dopo. In prossimità del 90′ arriva l’ingenuità di Dummett che atterra Young in area tirandolo giù su un cross piuttosto innocuo: dopo aver rivisto l’episodio al Var il direttore di gara Harrington concede il penalty, poi trasformato da CalvertLewin, al primo gol nel 2024.

Quinto pari per i Toffees nelle ultime nove uscite, piuttosto prezioso in questo caso in ottica salvezza. Il Newcastle, invece, continua a peccare di continuità, anche se l’Europa resta alla portata.

BRENTFORD 0-0 BRIGHTON 

Pareggio senza gol al Brentford Community Stadium, il secondo consecutivo per i padroni di casa dopo quello agguantato al 99′ contro il Manchester United, il decimo in tutto il torneo per il Brighton.

Un tempo a testa e posta in palio equamente spartita, con la formazione di casa che non concretizza due ghiotte opportunità nella prima frazione con Wissa e Toney, e l’undici di De Zerbi che non capitalizza con Welbeck prima e Baleba poi due chances da posizione favorevole, complice anche uno straordinario salvataggio di Roerslev sul tentativo dell’attaccante inglese.

Punto prezioso per le Bees in chiave salvezza. I Seagulls restano a -1 dal Newcastle e -2 dal West Ham, momentaneamente occupante l’ultimo posto disponibile per andare in Europa.

BURNLEY 1-1 WOLVERHAMPTON (37′ Bruun Larsen, 48’pt Ait-Nouri)

Ennesimo 1-1 di giornata anche a Turf Moor tra Burnley e Wolverhampton che racchiudono la maggior parte delle emozioni nella prima frazione.

I Clarets capitalizzano un buon primo tempo con la splendida rete di Bruun Larsen che batte José con un pregevole destro al volo in corsa sul cross profondo di O’Shea, ma vengono raggiunti allo scadere dal terzo centro in un mese di AitNouri, bravo a prendere il tempo di testa alla difesa avversaria sul piazzato calciato da Pablo Sarabia.

Lo stesso terzino algerino ha sui piedi la più grande chance della ripresa, sprecata calciando addosso a Muric in una situazione di uno contro uno. Il risultato finale allunga a quattro la striscia di risultati utili consecutivi dell’undici di Kompany che scivola comunque a -6 dal Nottingham quartultimo, mentre i Wolves, ancora falcidiati dalle defezioni in attacco, si mantengono a ridosso della zona Conference League.

BOURNEMOUTH 1-0 CRYSTAL PALACE (79′ Kluivert)

Terzo successo consecutivo, il quarto nelle ultime cinque, per il Bournemouth che supera quota 40 punti in classifica e prosegue la propria corsa da outsider verso l’Europa.

Al Vitality Stadium è un monologo rossonero per buona parte dei 90′ che certifica lo straripante stato di forma dei padroni di casa, vicini al vantaggio in tre diversi frangenti nei primi quarantacinque minuti con Solanke, Kelly e Tavernier, ma anche spaventati dalla rete di Eze al primo ed unico tentativo offensivo del Crystal Palace, cancellata dal millimetrico fuorigioco di Mateta ad inizio azione.

Il gol decisivo che regala i tre punti alla formazione di Iraola porta la firma di Kluivert, quinto centro in campionato, bravo a sfruttare la sfrenata corsa di un imprendibile Semenyo, superando Henderson con il mancino incrociato.

Con questa vittoria il Bournemouth si porta, dunque, a -1 dal Wolverhampton, mentre le Eagles incassano il quattordicesimo ko stagionale, restando a quota 30 punti.

NOTTINGHAM FOREST 3-1 FULHAM (9′ Hudson-Odoi, 19′ Wood, 48’pt Gibbs-White, 49′ Adarabioyo)

Torna a sorridere il Nottingham dopo tre sconfitte nelle ultime cinque, incamerando tre punti di vitale importanza in chiave salvezza contro un Fulham piuttosto scarico.

Il Forest parte forte piazzando due reti nei primi diciannove minuti: HudsonOdoi sblocca il risultato al 9′ con una pregevole sterzata con annesso destro piazzato, Wood irrobustisce il vantaggio con una conclusione da fuori che sorprende Leno siglando l’undicesimo gol in campionato.

Poco prima del duplice fischio GibbsWhite mette a segno il tris chiudendo l’uno-due con Danilo e battendo nuovamente Leno con l’interno destro. I Cottagers riescono solamente a segnare il gol della bandiera ad inizio ripresa con il colpo di testa Adarabioyo sul corner di Andreas Pereira e nulla più.

La formazione di Espirito Santo ottiene la seconda vittoria nel 2024, mentre l’undici di Marco Silva conferma il suo trend negativo in trasferta: solamente undici punti raccolti in sedici uscite.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool*

70 30 21 7 2 70:28 +42
2

Arsenal*

68 30 21 5 4 72:24 +48
3

Manchester City*

67 30 20 7 3 67:29 +38
4

Aston Villa

59 31 18 5 8 63:46 +17
5

Tottenham*

57 30 17 6 7 62:44 +18
6

Manchester United *

48 30 15 3 12 43:44 -1
7

West Ham

45 31 12 9 10 50:55 -5
8

Newcastle*

44 30 13 5 12 64:52  +12
9 Brighton* 43 30 11 10 9 51:46 +5
10 Chelsea** 43 29 12 7 10 53:50 +3
11 Wolverhampton* 42 30 12 6 12 43:47 -4
12

Bournemouth*

41 30 11 8 11 44:53 -9
13

Fulham

39 31 11 6 14 47:50 -3
14

Crystal Palace*

30 30 7 9 14 34:50 -16
15

Brentford

28 31 7 7 17 42:55 -13
16

Everton*

26 30 8 8 14 31:42 -11
17

Nottingham Forest

25 31 7 8 16 39:53 -14
18

Luton Town

22 31 5 7 19 43:64 -21
19

Burnley

19 31 4 7 20 32:66 -34
20

Sheffield United*

15 30 3 6 21 28:80 -52

– Everton 6 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

** Due partite in meno

Prossimo turno:

Sabato 6 aprile

Crystal Palace 13:30 Manchester City

Wolverhampton 16:00 West Ham

Everton 16:00 Burnley

Aston Villa 16:00 Brentford

Fulham 16:00 Newcastle

Luton 16:00 Bournemouth

Brighton 18:30 Arsenal

Domenica 7 aprile

Manchester United 16:30 Liverpool

Sheffield United 18:3o Chelsea

Tottenham 19:00 Nottingham Forest

Premier League

Leicester-Chelsea, probabili formazioni e dove vederla

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Premier League

Leicester-Chelsea apre la dodicesima giornata di Premier League. Enzo Maresca torna per la prima volta al King Power Stadium da avversario.

Benissimo il Chelsea in questo avvio di stagione. Terzo in Premier League, a -4 dal City secondo e a -9 dal Liverpool primo. Due squadre che, al momento, sembrano di un’altra categoria, ma con tutte le altre i Blues di Enzo Maresca se la giocano alla grande. Appena quattro sconfitte stagionali, di cui solo due in Premier.

Male, a tratti malissimo il Leicester del suo successore Cooper. Le foxes sono infatti 15esime in classifica con 10 punti conquistati in 11 partite, con la quarta peggior difesa del torneo. Il periodo d’oro targato Ranieri (prima) e Rodgers (poi) sembra lontanissimo, ma altrettanto lontana è anche una salvezza tranquilla.

Qui Leicester

Nessun dubbio sulla presenza di Hermansen in porta. A destra l’unica scelta possibile è Justin, con l’unica alternativa (Ricardo Pereira) che ha ancora molti mesi di infortunio da passare ai box. Certi del posto anche Kristiansen e Faes, mentre per l’altra maglia al centro della difesa ballottaggio Vestergaard-Okoli. Le ultime due le ha giocate il danese, ma la velocità degli avanti del Chelsea potrebbe indurre Cooper a delle riflessioni.

A centrocampo certi di un posto solo Winks e Ndidi, i loro compagni di reparto dipenderanno dalla struttura che il tecnico gallese intenderà dare alla sua squadra. Il nigeriano potrebbe giocare in mediana ma anche più avanzato, sulla linea dei trequartisti. Reparto in cui certamente Cooper non avrà a disposizione Buonanotte (squalificato) e Fatawu, che si è rotto il crociato in nazionale: la sua stagione finisce qui.

Questo lascia Cooper sprovvisto di un esterno di piede mancino. L’alternativa naturale sarebbe Ayew, ma al pari del suo connazionale anche lui è tornato acciaccato dagli impegni con il Ghana. Cooper ha detto che non è nulla di grave, ma è comunque in dubbio. E’ favorito, ma in caso di forfait giocherebbe uno fra De Cordova-Reid e McAteer: con il primo in vantaggio. Non è escluso nemmeno la possibilità che Cooper rispolveri la difesa a tre.

A sinistra dovrebbe tornare titolare Mavididi, mentre per il ruolo da trequartista è corsa a due fra Soumaré ed El Khannous. Il marocchino giocherebbe sulla trequartista con Ndidi in mediana, mentre il francese farebbe avanzare il nigeriano sulla linea dei trequartisti. Davanti Vardy dovrebbe recuperare, in questi giorni si è allenato con il gruppo. Recuperato anche Daka, che però non fa minuti in gare ufficiali dalla scorsa stagione.

Qui Chelsea

In porta dovrebbe giocare Sanchez, che è il titolare designato da Maresca nonostante qualche errore. Per il resto il tecnico italiano ha almeno una decina di giocatori in dubbio, ma la maggior parte di loro dovrebbe recuperare in tempo. Gusto, Fofana, Colwill, Lavia, Palmer e Sancho: tutti questi sono stati considerati in forse nella sosta per le nazionali. Di questi solo Palmer è tornato in gruppo, ma anche gli altri non destano preoccupazione.

Possibile quindi che i primi tre possano completare il reparto difensivo con Cucurella. Non dovesse recuperare l’ex-Fofana giocherebbe Adarabioyo, mentre per l’eventuale sostituzione di Colwill sarebbe corsa a due fra Badiashile e Disasi. Gusto dovrebbe giocare, anche perché la sua alternativa (Reece James) è di nuovo out. Il dubbio principale in mediana riguarda Moses Caicedo, che tornerà in Inghilterra giusto a ridosso della partita.

Lui, così come Enzo Fernandez e Jackson, saranno gli ultimi giocatori che Maresca accoglierà al rientro delle nazionali e dovrebbero scendere in campo con pochissimi allenamenti nelle gambe. Come detto, Lavia dovrebbe riuscire a recuperare. Al suo fianco o Caicedo o Enzo, ma è pronto l’altro ex della partita (Dewsbury-Hall) se Maresca volesse far riposare i sud-americani. Anche Veiga in lizza per giocare, se il belga non sarà al top.

Davanti pochi dubbi sulla presenza di Madueke e l’ex-Lazio Pedro Neto sulle fasce, con Palmer che viene considerato come recuperato. Davanti molto dipenderà dalle condizioni dell’attaccante senegalese, per cui vale lo stesso discorso fatto sopra per i due sud-americani. Maresca non ha una vera e proprio alternativa a Jackson in rosa, motivo per il quale al suo posto potrebbe adattarsi uno fra Nkunku e Felix o anche Palmer falso nueve.

Leicester-Chelsea

Leicester-Chelsea, probabili formazioni

Leicester (4-2-3-1): Hermansen; Kristiansen, Vestergaard, Faes, Justin; Winks, Ndidi; Mavididi, El Khannous, Jordan Ayew; Vardy.

Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Cucurella, Colwill, Adarabioyo, Malo Gusto; Dewsbury-Hall, Lavia; Pedro Neto, Palmer, Madueke; N.Jackson.

Leicester-Chelsea, dove vederla

Leicester-Chelsea, con calcio d’inizio alle 13:30 al King Power Stadium di Leicester, è un’esclusiva Sky e come tale sarà trasmessa in diretta sul canale Sky Sport Calcio e in streaming su NOW TV e Sky GO.

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Premier League

Manchester United, Eriksen potrebbe partire a gennaio

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Manchester United, Ruben Amorim

 Ruben Amorim è diventato il nuovo tecnico del Manchester United. Eriksen è tra i possibili partenti, per lui c’è l’interesse del Fenerbahce.

Il tecnico portoghese, arrivato questa settimana al posto di Erik ten Hag, sembra avere le idee chiare. Ha già individuato i possibili partenti che non fanno parte del suo progetto, tra questi presente anche Eriksen. L’ex Inter ha offerte dall’Arabia e dalla Turchia.

Mourinho tiene d’occhio Eriksen

Sul centrocampista danese sembra aver messo gli occhi il Fenerbahce, squadra allenata da Jose Mourinho. I due hanno già lavorato insieme ai tempi del Tottenham, con l’allenatore portoghese che non ha mai nascosto la sua ammirazione per le qualità dell’ex Inter. La società turca sta preparando un’offerta per convincere Eriksen ha lasciare Manchester già a gennaio, in direzione Istanbul. Ipotesi molto probabile visto che per lui non sembra esserci davvero futuro a Old Trafford.

Manchester United

Roma’s Head Coach Jose Mourinho portrait during italian soccer Serie A match Venezia FC vs AS Roma at the Pier Luigi Penzo stadium in Venice, Italy, November 07, 2021 – Credit: Ettore Griffoni

Manchester United, non solo Eriksen in partenza

Amorim vuole gettare le basi per il futuro e, cercare di limitare i danni in questa stagione. Il tecnico portoghese sembra già aver scelto chi non farà parte del suo progetto e che quindi potrebbe cambiare aria già nella prossima finestra di mercato. Oltre Eriksen, ci sono altri 3 giocatori fuori dal progetto Manchester United: Antony, Casemiro e Lindelof. Per tutti e 3 sembrano esserci dei club arabi, con gli ultimi due che sono sul fine carriera e dunque potrebbero accettare la destinazione. Antony invece è probabilmente il più grande flop dell’era moderna ma è ancora molto giovane. Situazione da monitorare con tanti club che hanno cominciato a sondare il terreno.

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Premier League

Manchester City, Guardiola rinnova: ora lo seguirà Haaland

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Slovenia-Norvegia, Haaland

Pep Guardiola rinnova con il Manchester City con un contratto fino al 2026 che non prevede clausole rescissorie. Ora è pronto il maxi-rinnovo anche per Haaland.

Il Manchester City e Pep Guardiola proseguiranno la loro storia d’amore. L’allenatore catalano ha firmato un rinnovo di contratto fino al 2026, con un’opzione per estenderlo al 2027. Una decisione che consolida la sua leadership nel club inglese e ribadisce la fiducia reciproca con la proprietà guidata dal presidente Khaldoon Al-Mubarak.

Fonti vicine al tecnico confermano che l’accordo non prevede clausole liberatorie, nemmeno in caso di retrocessione o in relazione alle pesanti accuse che pendono sulla società, ovvero i 115 capi d’imputazione.

L’intesa è stata siglata nei giorni scorsi ad Abu Dhabi, dove Guardiola ha incontrato Al-Mubarak in un blitz strategico. La notizia del rinnovo rappresenta un segnale forte di stabilità per il progetto sportivo dei cityzens, che punta a consolidare il proprio dominio in Inghilterra e in Europa.

Manchester City

Manchester City, il legame chiave con Haaland

La permanenza di Guardiola potrebbe giocare un ruolo decisivo anche per trattenere Erling Haaland. Il norvegese, autore di stagioni straordinarie in maglia biancazzurra, avrebbe accolto con entusiasmo il rinnovo del tecnico. Secondo quanto riportato da The Sun, il Manchester City è pronto a offrire al bomber un contratto quinquennale con un adeguamento economico che potrebbe far impallidire ogni precedente.

Si tratta di una cifra ben oltre i 120 milioni di euro complessivi, bonus esclusi. Un passo che mira a blindare il 24enne norvegese, la cui intesa con Guardiola è considerata cruciale per il futuro del club.

Attualmente Haaland percepisce circa 22 milioni di euro l’anno. L’intenzione della società è non solo quella di prolungare il rapporto con il giocatore oltre il 2027, ma anche di dimostrargli un impegno totale verso il progetto, continuando a costruire una squadra che possa supportarlo al massimo.

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