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All Eyes On Me – il focus sul 32° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentaduesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentaduesimo turno: l’Arsenal e il City proseguono nella loro marcia. Il Liverpool inciampa a Manchester. Altra penalizzazione per l’Everton.

All Eyes On Me

BRIGHTON 0-3 ARSENAL (33′ (rig.) Saka, 62′ Havertz, 86′ Trossard)

L’Arsenal passa di forza all’Amex Stadium, mandando un chiarissimo messaggio alle dirette concorrenti per il titolo.

Il predominio dei Gunners risulta talmente tanto evidente nell’arco dei novanta minuti da far apparire il Brighton come una squadra sprovveduta, quasi impotente davanti all’imprevedibilità e al dinamismo dell’undici di Arteta.

In seguito a due clamorose palle gol sciupate gli ospiti mettono la freccia al 33′ con il calcio di rigore causato dal fallo di Lamptey su Gabriel Jesus e trasformato da Bukayo Saka, quattordicesimo centro in campionato, il quinto dagli undici metri.

I Seagulls accennano una reazione ad inizio ripresa, ma la veemenza dell’Arsenal si dimostra spaventosa: al 62′ Jorginho scappa via sulla destra e serve al centro dell’area lo smarcatissimo Havertz che non riscontra difficoltà nel punire Verbruggen siglando il nono gol nel torneo (record personale in Premier League).

Il finale di gara vede protagonista ancora il trequartista tedesco, bravo nel lanciare Trossard a campo aperto; il belga scavalca Verbruggen con un dolcissimo tocco sotto che vale il definitivo 0-3, nonché la rete dell’ex, l’ottava della sua campagna 2023-24.

I rossi di Londra tornano, dunque, in testa seppur a pari merito con il Liverpool, confermandosi sia miglior attacco che miglior difesa. La formazione di De Zerbi, invece, prosegue nella sua carestia realizzativa: sono solamente tre le realizzazioni arrivate negli ultimi sette match complessivi disputati, con conseguenti quattro sconfitte e sole due vittorie.

MANCHESTER UNITED 2-2 LIVERPOOL (23′ L. Diaz, 50′ B. Fernandes, 67′ Mainoo, 84′ (rig.) Salah)

Altro match spettacolare ad Old Trafford tra Manchester United e Liverpool dopo lo straordinario 4-3 in FA Cup dello scorso 17 marzo.

Se in quel caso sono stati i Red Devils a prevalere, comunque dopo centoventi minuti, questa sfida termina senza vincitori né vinti, sulla falsariga dello 0-0 del girone d’andata con i trentaquattro tiri totali dei Reds ed i conseguenti 3,08 punti di xG accumulati. Questa volta le conclusioni dei Reds risultano essere ventotto, con 3,67 di xG, le reti realizzate due, ma il segno X finale resta.

L’ottava stoccata in campionato di Luis Diaz al 23′ sembra incanalare la disputa sui giusti binari per la formazione di Klopp che, in seguito, spreca di tutto nei pressi di Onana e, di fatto, regala il pari con il grossolano errore in impostazione di Quansah che mette in moto Bruno Fernandes, bravo a centrare la porta da quaranta metri abbondanti sorprendendo Kelleher.

I Red Devils si portano addirittura in vantaggio al 67′ con il secondo, fantastico gol in campionato di Mainoo . Il classe 2005 si inventa una conclusione a giro sul secondo palo partendo spalle alla porta degna dei più navigati attaccanti che manda in visibilio la parte rossa di Manchester. Il 2-2 finale arriva su un molto discusso calcio di rigore assegnato da Taylor agli ospiti per un intervento di WanBissaka su Elliott, e trasformato con freddezza da Salah, al suo centro numero 209 con la maglia del Liverpool.

Nonostante il prezioso punto guadagnato la formazione di Ten Hag vede allontanarsi ad undici punti la zona Champions, mentre i ragazzi di Klopp vengono agganciati in vetta dall’Arsenal.

CRYSTAL PALACE 2-4 MANCHESTER CITY (4′ Mateta, 13′, 70′ De Bruyne, 47′ Lewis, 66′ Haaland, 86′ Edouard)

Seconda uscita consecutiva con quattro gol all’attivo per il Manchester City che dopo aver spazzato via l’Aston Villa nel segno di Foden, rimonta e dilaga anche in casa del Crystal Palace, vendicando il 2-2 dell’andata.

Le Eagles si portano immediatamente avanti con il settimo gol in campionato di Mateta, perfettamente imbeccato in profondità da Wharton, ma vengono raggiunti dopo poco meno di dieci minuti dall’immaginifico acuto di De Bruyne che la piazza di interno destro sotto l’incrocio da posizione defilata.

I Citizens danno una tangibile sterzata alla gara ad inizio ripresa con il sorpasso firmato Rico Lewis, che bissa la gioia dell’andata, smarcato dal panoramico cross di Grealish, arricchita dalle reti ravvicinate di Haaland, tornato a segnare in campionato dopo un mese, e ancora De Bruyne, che sale a quota tre nella classifica marcatori.

Nel finale c’è spazio solo per il 2-4 di Edouard, che rompe il digiuno realizzativo dopo quattro mesi, che non evita, comunque, il settimo ko interno al Palace. I ragazzi di Guardiola, invece, si proiettano al meglio al quarto di finale di Champions League contro il Real Madrid, accorciando, peraltro, le distanze dalla testa della classifica.

TOTTENHAM 3-1 NOTTINGHAM FOREST (15′ (aut.) Murillo, 27′ Wood, 52′ Van de Ven, 58′ Pedro Porro)

Arriva il tanto agognato aggancio al quarto posto per il Tottenham che liquida il Nottingham con un secco 3-1 che vale il diciottesimo successo in campionato.

In seguito al grande spavento causato dalla conclusione da centrocampo di Murillo, gli Spurs si portano in vantaggio all’altezza del quarto d’ora del primo tempo grazie all’autogol proprio del difensore brasiliano, provocato dal cross teso di Werner. Il Forest dell’ex dal dente avvelenato Espirito Santo, però, non demorde e perviene al pareggio poco prima della mezz’ora con un grande sviluppo sulla destra sull’asse Neco WilliamsElanga, trasformato in gol da Wood, al quarto centro consecutivo.

Vicario tiene in piedi i suoi con un doppio, miracoloso intervento su Yates e Wood ad inizio ripresa, e al 52′ arriva puntuale il 2-1 con la prima gioia casalinga per Micky Van de Ven che dal limite dell’area butta giù la porta con un potente collo mancino. Sei minuti dopo matura anche il 3-1, propiziato dall’iniziativa larga di Maddison, il cui cross viene spizzato da Bentancur e messo in porta dal destro di prima di Pedro Porro, al primo acuto in questa Premier.

La vittoria consente alla formazione di Postecoglou di ottenere il dodicesimo successo interno in campionato, oltre che raggiungere quota sessanta punti. Il Nottingham, invece, si vede agganciato dal Luton al terzultimo posto.

ASTON VILLA 3-3 BRENTFORD (38′, 80′ Watkins, 46′ Rogers, 59′ Jorgensen, 61′ Mbeumo, 68′ Wissa)

L’Aston Villa frena ancora, questa volta in casa contro il Brentford incassando una rimonta sintomo del periodo di difficoltà.

Dopo un avvio difficile i Villans la sbloccano con il solito Watkins, al ritorno al gol in campionato dopo un mese, che svetta di testa sul traversone arcuato di McGinn al minuto trentotto, e raddoppiano all’alba della ripresa con il primo centro con la nuova maglia di Morgan Rogers, arrivato a gennaio dal Middlesbrough, abile nel piazzare il sinistro nell’angolino, tagliando fuori Flekken.

Quando la sfida sembra virtualmente chiusa gli ospiti mettono in atto una rimonta epocale in appena nove minuti: al 59′ Jorgensen sporca quasi involontariamente la conclusione di Damsgaard e sigla il 2-1, al 61′ Mbeumo si esibisce in un’apprezzabile acrobazia per mettere in porta il cross di Reguilon, e al 69′ Wissa fissa il 2-3 appoggiando in porta un altro assist del terzino spagnolo ex Manchester United.

La formazione di Emery, piuttosto scossa, riesce quantomeno ad evitare la sconfitta grazie ad un altro colpo di testa di Watkins, che fa diciotto in campionato, lesto nel prendere il tempo a Flekken proteso in uscita alta.

La squadra di Birmingham prosegue, dunque, nel proprio periodo negativo (solamente una vittoria nelle ultime cinque), mentre le Bees vedono ridotto il gap di vantaggio sulla zona salvezza a quattro punti.

WOLVERHAMPTON 1-2 WEST HAM (33′ (rig.) P. Sarabia, 73′ (rig.) Paquetà, 84′ Ward-Prowse)

Il West Ham torna a sorridere dopo quattro gare senza vittorie, e lo fa su un campo tutt’altro che semplice: il Molineux di Wolverhampton.

Al netto di un primo tempo giocato meglio dai padroni di casa, portatisi in vantaggio con il rigore provocato dall’intervento in ritardo di Emerson Palmieri su AitNouri e trasformato con il brivido da Pablo Sarabia, e ancora in seria difficoltà in termini di defezioni, gli Hammers riescono a portare a casa l’intera posta.

Il ribaltamento della partita avviene tra il 73′ e l’84’: Paquetà, ancora dal dischetto dopo il tocco di mano di Kilman sul cross di Emerson Palmieri, mette a segno il quarto gol in campionato e la pareggia, WardProwse, invece, consegna i tre punti ai suoi con una rete da antologia direttamente da corner.

Nel finale il Var annulla il pareggio di Kilman a causa dell’azione di disturbo di Traoré su Fabianski facendo terminare il match sull’1-2 che mette la formazione di Moyes sulla scia del Manchester United in ottica sesto posto e condanna quella di O’Neil al terzo ko nelle ultime quattro.

FULHAM 0-1 NEWCASTLE (81′ B. Guimaraes)

La spunta il Newcastle a Craven Cottage in una gara intensa, equilibrata e dalle poche occasioni da gol prodotte.

Nella prima frazione le due squadre sostanzialmente si annullano riuscendo rarissimamente ad entrare nell’area avversaria, mentre nella ripresa, complice l’aumentata distanza tra i reparti, i due attacchi risultano maggiormente protagonisti.

Il Fulham sfiora il vantaggio in due occasioni prima con Willian ed Andreas Pereira, mentre i Magpies lo trovano al 78′ da corner con Schar che, però, vede la propria esultanza strozzata in gola complice l’intervento del Var che revoca lo 0-1 a causa di un fallo di Burn su Bassey. La formazione di Howe non si arrende e sull’onda d’urto provocata dal ritrovato Barnes crea i presupposti per sfondare il muro dei Cottagers che crolla all’81’ sotto il colpo da fuori area di Bruno Guimaraes, a secco dallo scorso 10 febbraio, che vale la vittoria.

La quarta affermazione in trasferta permette al Newcastle di avvicinarsi sensibilmente al sesto posto e condanna l’undici di Marco Silva al terzo ko nelle ultime cinque.

SHEFFIELD UNITED 2-2 CHELSEA (11′ T. Silva, 32′ Bogle, 66′ Madueke, 93′ McBurnie)

Dopo aver vinto una gara al cardiopalma contro il Manchester United, stavolta i minuti finali risultano fatali al Chelsea, costretto al pareggio contro l’ultima in classifica.

I Blues si portano avanti all’11’ con il terzo gol in campionato del rientrante Thiago Silva che di destro mette in porta il corner di Gallagher, ma vengono raggiunti al 32′ dal pari di Bogle, a secco dal 27 agosto, sul cui tentativo in diagonale appaiono evidenti le responsabilità di Petrovic, reo di farsi bucare sul primo palo.

In seguito a diverse chances sprecate la formazione di Pochettino rimette la testa avanti a metà ripresa con il terzo centro in questa Premier di Madueke, bravo a prendere in controtempo Grbic con il suo mancino tagliente, ma al 93′ la zampata di McBurnie (terzo acuto stagionale nei minuti di recupero) scrive il 2-2 sul tabellone luminoso e toglie due punti di vitale importanza dalla classifica dei blu di Londra, ora fermi al nono posto.

Le Blades si portano a quota sedici punti in graduatoria, ma restano in ultima posizione, ben lontani dalla zona salvezza.

LUTON 2-1 BOURNEMOUTH (52′ Tavernier, 73′ Clark, 90′ Morris)

Colpo di coda del Luton che per l’ennesima volta in questo torneo guadagna punti nel finale di gara. Questa volta a farne le spese è il Bournemouth, che vede interrotta la propria striscia di risultati positivi composta da quattro vittorie ed un pareggio nelle ultime cinque.

La sfida entra nel vivo nella ripresa dopo una prima frazione di studio: le Cherries mettono la freccia al 52′ con il bel mancino da fuori di Marcus Tavernier, a secco in campionato dal 25 novembre, ma vengono riprese al 73′ dal primo centro in questa Premier di Jordan Clark che batte Neto con un destro secco dal limite dell’area.

Gli Hatters, ancora orfani di Adebayo, si affidano per l’ennesima volta al loro capitano, Carlton Morris che sul traversone di Woodrow al 90′ prende il tempo a Zabarnyi e piazza la zampata che fa esplodere Kenilworth Road. Il nono gol in campionato del 9 inglese permette ai ragazzi di Edwards di ritrovare il feeling con la vittoria, smarrito dal 30 gennaio, ed impone al Bournemouth un pesante stop in ottica rincorsa all’Europa.

EVERTON 1-0 BURNLEY (47’pt Calvert-Lewin)

Scatto salvezza dell’Everton che trova il primo successo in campionato nel 2024 nel delicatissimo scontro con il Burnley, reduce da quattro risultati utili consecutivi.

La rete decisiva che indirizza le sorti del match porta la firma dell’uomo in foto, CalvertLewin, al secondo centro consecutivo dopo il pesante penalty siglato nel finale a St. James’ Park valso l’1-1. Stavolta, però, il numero 9 dei Toffees per andare a segno si limita ad ostacolare il tentativo di rinvio di Muric che lo colpisce in pieno, osservando poi il pallone insaccarsi lemme lemme alle proprie spalle.

Le velleità di rimonta dei Clarets vengono definitivamente stroncate al 67′ quando O’Shea atterra McNeil con un intervento killer che gli costa il rosso diretto. Nonostante i tre punti i ragazzi di Dyche sorridono a metà: è di pochi minuti fa, infatti, l’ufficialità riportante la notizia che certifica un’ulteriore penalizzazione di due punti comminata nei loro confronti sempre a causa del mancato rispetto dei criteri di sostenibilità imposti dalla FA.

Classifica e prossimo turno

1

Arsenal*

71 31 22 5 4 75:24 +51
2

Liverpool*

71 31 21 8 2 72:30 +42
3

Manchester City*

70 31 21 7 3 71:31 +40
4

Tottenham*

60 31 18 6 7 65:45 +20
5

Aston Villa

60 32 18 6 8 62:44 +18
6

Manchester United *

49 31 15 4 12 45:46 -1
7

West Ham

48 32 13 9 10 52:56 -4
8

Newcastle*

47 31 14 5 12 65:52  +13
9 Chelsea** 44 30 12 8 10 55:52 +3
10 Brighton* 43 31 11 10 10 51:49 +2
11 Wolverhampton* 42 31 12 6 13 44:49 -5
12

Bournemouth*

41 31 11 8 12 45:55 -10
13

Fulham

39 32 11 6 15 47:51 -4
14

Crystal Palace*

30 31 7 9 15 36:54 -18
15

Brentford

29 32 7 8 17 45:58 -13
16

Everton*

27 31 9 8 14 32:42 -10
17

Nottingham Forest

25 32 7 8 17 40:56 -16
18

Luton Town

25 32 6 7 19 45:65 -20
19

Burnley

19 32 4 7 21 32:67 -35
20

Sheffield United*

16 31 3 7 21 30:82 -52

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

** Due partite in meno

Prossimo turno:

Sabato 13 aprile

Newcastle 13:30 Tottenham

Brentford 16:00 Sheffield United

Manchester City 16:00 Luton

Nottingham Forest 16:00 Wolverhampton

Burnley 16:00 Brighton

Bournemouth 18:30 Manchester United

Domenica 14 aprile

Liverpool 15:00 Crystal Palace

West Ham 15:00 Fulham

Arsenal 17:30 Aston Villa

Lunedì 15 aprile

Chelsea 21:00 Everton

Premier League

Leicester-Chelsea, probabili formazioni e dove vederla

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Premier League

Leicester-Chelsea apre la dodicesima giornata di Premier League. Enzo Maresca torna per la prima volta al King Power Stadium da avversario.

Benissimo il Chelsea in questo avvio di stagione. Terzo in Premier League, a -4 dal City secondo e a -9 dal Liverpool primo. Due squadre che, al momento, sembrano di un’altra categoria, ma con tutte le altre i Blues di Enzo Maresca se la giocano alla grande. Appena quattro sconfitte stagionali, di cui solo due in Premier.

Male, a tratti malissimo il Leicester del suo successore Cooper. Le foxes sono infatti 15esime in classifica con 10 punti conquistati in 11 partite, con la quarta peggior difesa del torneo. Il periodo d’oro targato Ranieri (prima) e Rodgers (poi) sembra lontanissimo, ma altrettanto lontana è anche una salvezza tranquilla.

Qui Leicester

Nessun dubbio sulla presenza di Hermansen in porta. A destra l’unica scelta possibile è Justin, con l’unica alternativa (Ricardo Pereira) che ha ancora molti mesi di infortunio da passare ai box. Certi del posto anche Kristiansen e Faes, mentre per l’altra maglia al centro della difesa ballottaggio Vestergaard-Okoli. Le ultime due le ha giocate il danese, ma la velocità degli avanti del Chelsea potrebbe indurre Cooper a delle riflessioni.

A centrocampo certi di un posto solo Winks e Ndidi, i loro compagni di reparto dipenderanno dalla struttura che il tecnico gallese intenderà dare alla sua squadra. Il nigeriano potrebbe giocare in mediana ma anche più avanzato, sulla linea dei trequartisti. Reparto in cui certamente Cooper non avrà a disposizione Buonanotte (squalificato) e Fatawu, che si è rotto il crociato in nazionale: la sua stagione finisce qui.

Questo lascia Cooper sprovvisto di un esterno di piede mancino. L’alternativa naturale sarebbe Ayew, ma al pari del suo connazionale anche lui è tornato acciaccato dagli impegni con il Ghana. Cooper ha detto che non è nulla di grave, ma è comunque in dubbio. E’ favorito, ma in caso di forfait giocherebbe uno fra De Cordova-Reid e McAteer: con il primo in vantaggio. Non è escluso nemmeno la possibilità che Cooper rispolveri la difesa a tre.

A sinistra dovrebbe tornare titolare Mavididi, mentre per il ruolo da trequartista è corsa a due fra Soumaré ed El Khannous. Il marocchino giocherebbe sulla trequartista con Ndidi in mediana, mentre il francese farebbe avanzare il nigeriano sulla linea dei trequartisti. Davanti Vardy dovrebbe recuperare, in questi giorni si è allenato con il gruppo. Recuperato anche Daka, che però non fa minuti in gare ufficiali dalla scorsa stagione.

Qui Chelsea

In porta dovrebbe giocare Sanchez, che è il titolare designato da Maresca nonostante qualche errore. Per il resto il tecnico italiano ha almeno una decina di giocatori in dubbio, ma la maggior parte di loro dovrebbe recuperare in tempo. Gusto, Fofana, Colwill, Lavia, Palmer e Sancho: tutti questi sono stati considerati in forse nella sosta per le nazionali. Di questi solo Palmer è tornato in gruppo, ma anche gli altri non destano preoccupazione.

Possibile quindi che i primi tre possano completare il reparto difensivo con Cucurella. Non dovesse recuperare l’ex-Fofana giocherebbe Adarabioyo, mentre per l’eventuale sostituzione di Colwill sarebbe corsa a due fra Badiashile e Disasi. Gusto dovrebbe giocare, anche perché la sua alternativa (Reece James) è di nuovo out. Il dubbio principale in mediana riguarda Moses Caicedo, che tornerà in Inghilterra giusto a ridosso della partita.

Lui, così come Enzo Fernandez e Jackson, saranno gli ultimi giocatori che Maresca accoglierà al rientro delle nazionali e dovrebbero scendere in campo con pochissimi allenamenti nelle gambe. Come detto, Lavia dovrebbe riuscire a recuperare. Al suo fianco o Caicedo o Enzo, ma è pronto l’altro ex della partita (Dewsbury-Hall) se Maresca volesse far riposare i sud-americani. Anche Veiga in lizza per giocare, se il belga non sarà al top.

Davanti pochi dubbi sulla presenza di Madueke e l’ex-Lazio Pedro Neto sulle fasce, con Palmer che viene considerato come recuperato. Davanti molto dipenderà dalle condizioni dell’attaccante senegalese, per cui vale lo stesso discorso fatto sopra per i due sud-americani. Maresca non ha una vera e proprio alternativa a Jackson in rosa, motivo per il quale al suo posto potrebbe adattarsi uno fra Nkunku e Felix o anche Palmer falso nueve.

Leicester-Chelsea

Leicester-Chelsea, probabili formazioni

Leicester (4-2-3-1): Hermansen; Kristiansen, Vestergaard, Faes, Justin; Winks, Ndidi; Mavididi, El Khannous, Jordan Ayew; Vardy.

Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Cucurella, Colwill, Adarabioyo, Malo Gusto; Dewsbury-Hall, Lavia; Pedro Neto, Palmer, Madueke; N.Jackson.

Leicester-Chelsea, dove vederla

Leicester-Chelsea, con calcio d’inizio alle 13:30 al King Power Stadium di Leicester, è un’esclusiva Sky e come tale sarà trasmessa in diretta sul canale Sky Sport Calcio e in streaming su NOW TV e Sky GO.

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Premier League

Manchester United, Eriksen potrebbe partire a gennaio

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Manchester United, Ruben Amorim

 Ruben Amorim è diventato il nuovo tecnico del Manchester United. Eriksen è tra i possibili partenti, per lui c’è l’interesse del Fenerbahce.

Il tecnico portoghese, arrivato questa settimana al posto di Erik ten Hag, sembra avere le idee chiare. Ha già individuato i possibili partenti che non fanno parte del suo progetto, tra questi presente anche Eriksen. L’ex Inter ha offerte dall’Arabia e dalla Turchia.

Mourinho tiene d’occhio Eriksen

Sul centrocampista danese sembra aver messo gli occhi il Fenerbahce, squadra allenata da Jose Mourinho. I due hanno già lavorato insieme ai tempi del Tottenham, con l’allenatore portoghese che non ha mai nascosto la sua ammirazione per le qualità dell’ex Inter. La società turca sta preparando un’offerta per convincere Eriksen ha lasciare Manchester già a gennaio, in direzione Istanbul. Ipotesi molto probabile visto che per lui non sembra esserci davvero futuro a Old Trafford.

Manchester United

Roma’s Head Coach Jose Mourinho portrait during italian soccer Serie A match Venezia FC vs AS Roma at the Pier Luigi Penzo stadium in Venice, Italy, November 07, 2021 – Credit: Ettore Griffoni

Manchester United, non solo Eriksen in partenza

Amorim vuole gettare le basi per il futuro e, cercare di limitare i danni in questa stagione. Il tecnico portoghese sembra già aver scelto chi non farà parte del suo progetto e che quindi potrebbe cambiare aria già nella prossima finestra di mercato. Oltre Eriksen, ci sono altri 3 giocatori fuori dal progetto Manchester United: Antony, Casemiro e Lindelof. Per tutti e 3 sembrano esserci dei club arabi, con gli ultimi due che sono sul fine carriera e dunque potrebbero accettare la destinazione. Antony invece è probabilmente il più grande flop dell’era moderna ma è ancora molto giovane. Situazione da monitorare con tanti club che hanno cominciato a sondare il terreno.

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Premier League

Manchester City, Guardiola rinnova: ora lo seguirà Haaland

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Slovenia-Norvegia, Haaland

Pep Guardiola rinnova con il Manchester City con un contratto fino al 2026 che non prevede clausole rescissorie. Ora è pronto il maxi-rinnovo anche per Haaland.

Il Manchester City e Pep Guardiola proseguiranno la loro storia d’amore. L’allenatore catalano ha firmato un rinnovo di contratto fino al 2026, con un’opzione per estenderlo al 2027. Una decisione che consolida la sua leadership nel club inglese e ribadisce la fiducia reciproca con la proprietà guidata dal presidente Khaldoon Al-Mubarak.

Fonti vicine al tecnico confermano che l’accordo non prevede clausole liberatorie, nemmeno in caso di retrocessione o in relazione alle pesanti accuse che pendono sulla società, ovvero i 115 capi d’imputazione.

L’intesa è stata siglata nei giorni scorsi ad Abu Dhabi, dove Guardiola ha incontrato Al-Mubarak in un blitz strategico. La notizia del rinnovo rappresenta un segnale forte di stabilità per il progetto sportivo dei cityzens, che punta a consolidare il proprio dominio in Inghilterra e in Europa.

Manchester City

Manchester City, il legame chiave con Haaland

La permanenza di Guardiola potrebbe giocare un ruolo decisivo anche per trattenere Erling Haaland. Il norvegese, autore di stagioni straordinarie in maglia biancazzurra, avrebbe accolto con entusiasmo il rinnovo del tecnico. Secondo quanto riportato da The Sun, il Manchester City è pronto a offrire al bomber un contratto quinquennale con un adeguamento economico che potrebbe far impallidire ogni precedente.

Si tratta di una cifra ben oltre i 120 milioni di euro complessivi, bonus esclusi. Un passo che mira a blindare il 24enne norvegese, la cui intesa con Guardiola è considerata cruciale per il futuro del club.

Attualmente Haaland percepisce circa 22 milioni di euro l’anno. L’intenzione della società è non solo quella di prolungare il rapporto con il giocatore oltre il 2027, ma anche di dimostrargli un impegno totale verso il progetto, continuando a costruire una squadra che possa supportarlo al massimo.

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